giovedì, 18 Dicembre 2025

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La regina Camilla stravolge il regolamento di corte: shock a palazzo

Camilla non è stata neanche incoronata ancora e già sta portando lo scompiglio a corte.

Perfettamente d’accordo con re Carlo III, suo marito, sul fatto che la monarchia vada snellita, la nuova regina ha fatto qualcosa che farebbe inorridire Elisabetta II.

Ebbene sì, va detto: la regina defunta non avrebbe mai approvato questo cambio radicale a palazzo.

Ecco cosa è successo.

La regina Camilla cancella una tradizione della royal family

No, Elisabetta II non avrebbe approvato, anzi, ma Camilla è la nuova regina e se ne frega alla grande di regole e protocollo.

Tanto più che suo marito Carlo III, il re, è assolutamente d’accordo. Anzi, forse è stato lui a suggerirle questa cosa che a palazzo è sembrata inaudita.

Ma c’era da aspettarselo, Carlo aveva già dichiarato che sotto il suo regno le cose sarebbero andate diversamente: molti tagli e meno sprechi.

La nuova regina non è stata da meno ed ha deciso di eliminare le dame da compagnia.

Sì, avete letto bene.

La regina Camilla stravolge il regolamento di corte: niente più dame da compagnia

Il primo atto da regina di Camilla è l’eliminazione delle dame da compagnia. Hanno rivestito un ruolo importante per la regina Elisabetta, erano sue amiche oltre che sue sottoposte e lei ha sofferto quando alcune di loro sono morte.

La nuova regina non sa che farsene e le reputa uno spreco di soldi, come dice sempre suo marito ci vuole una monarchia meno spendacciona e più snella.

Quindi niente più “lady-in-waiting”, il Daily Mail ha commentato che: “[Camilla vuole fare le cose] in maniera un po’ diversa. Quando si è sposata e ha organizzato il suo ufficio per la prima volta, aveva due brillanti segretarie private, Amanda MacManus e Joy Camm. In un certo senso erano ‘due al prezzo di uno’. Non solo le organizzavano gli impegni e i progetti, ma se necessario si comportavano da dame di compagnia, accompagnandola nei doveri ufficiali, raccogliendo i fiori [che le venivano donati] e cose del genere”.

La nuova regina è una donna moderna, con tanti interessi e molto lavoro da sbrigare che fa per lo più da sola, non sa che farsene di dame da salotto. Rimarranno Sophie Densham e la sua vice, Belinda Kim che organizzano la sua agenda e gli impegni pubblici, la accompagnano nelle visite ufficiali e continueranno a fare lo stesso a Buckingham Palace.

Harry non è figlio di Carlo III: spunta la lettera segreta di Diana

Si tratta di un gossip che va avanti da sempre: Harry che non è per nulla simile al padre, non sarebbe figlio di Carlo III.

Se ne è parlato tanto a lungo, si sono comparate le foto del duca di Sussex con il nonno Filippo e con altri parenti, ma soprattutto con gli ex di sua madre. Purtroppo è saltato all’occhio che ce n’è uno identico al principe.

Ora spunta la lettera segreta di Diana in cui lei fa una rivelazione importante.

Harry non è figlio di Carlo III: l’inchiesta di Anna Pasternak

Riemerge il vecchio gossip secondo cui Harry non è davvero figlio di Carlo III. È un gossip di cui si è tanto discusso per via della non somiglianza fra padre e figlio.

Lady Diana aveva avuto degli amanti e fra questi c’era James Hewitt, ufficiale della cavalleria britannica che ebbe una relazione amorosa con lei già dal 1983.

Non se ne è mai fatto mistero.

La scrittrice Anna Pasternak pubblica un libro dal titolo “Princess in Love” dove indaga nelle relazioni che Diana ha avuto. Parla anche di una lettera segreta della principessa triste.

Harry non è figlio di Carlo III: spunta la lettera segreta di Diana

Harry non è figlio di Carlo III e sarebbe stata proprio Diana a confermarlo.

Nel libro di Pasternak è pubblicata una lettera in cui la principessa triste confidava all’amante che il duca del Sussex era suo figlio biologico.

La questione è stata molto discussa a Palazzo, tutti i reali guardando il duca del Sussex hanno sempre avuto il dubbio che quello non fosse il figlio di Carlo. Ma Carlo qualche anno fa, per mettere a tacere le malelingue, ordinò al figlio di sottoporsi al test del DNA.

I risultati del test confermerebbero che il duca è il figlio di re Carlo III mettendo così a tacere i gossip, sebbene i risultati non siano stati resi pubblici.

William e Kate rivoluzionano le regole a corte, Carlo III rompe le tradizioni

Tutti abbiamo pensato almeno una volta: ma cosa sarà cambiato dopo Elisabetta II? Regno nuovo regole nuove?
In effetti William e Kate hanno iniziato a modificare qualcosa, ed anche Carlo III ha messo mano alle regole a palazzo.

William e Kate rivoluzionano l’ora del tè a palazzo

L’ora del tè a palazzo era un momento molto sentito per Elisabetta II e pare che William e Kate lo abbiano rivoluzionato.
I nuovi principi del Galles amano il tè deteinato, Kate in particolare. Non si hanno dettagli però sui dolci e gli spuntini serviti. La regina amava anche i tramezzini salati, mentre dei principi non si sa molto. Non si esclude però che preparino anche da se stessi dei manicaretti perché i duchi del Cambridge amano cucinare.

William e Kate scompigliano le regole a corte e Carlo III rompe le tradizioni

C’è da dire che la monarchia è molto cambiata, sia con William e Kate che con Carlo III.

Re Carlo ad esempio ha tagliato alcuni sprechi ma anche riformulato i menù quotidiani perché si prediligano prodotti provenienti dalla terra, possibilmente coltivati nel suo orto perché il re non ama tanto la carne.

Fra le regole che sono state sdoganate c’è quella che i reali non possono essere toccati da persone non-nobili ma comunque restano vietate foto e selfie. Cambia anche che agli eventi di beneficenza e raccolte fondi, i nuovi principi avranno un ruolo attivo non solo stringere mani e sorridere.

Come sappiamo i reali non si possono dimostrare affetto in pubblico, e i principi del Galles rigano dritto mentre Harry e Meghan se ne fregano alla grande.
Kate mantiene le tradizioni delle pochette, niente borse a tracolla, e delle tiare la sera, che sono obbligatorie per le donne sposate.

Anche la questione dei soprannomi che sono vietati pare sia stata surclassata.

Rimane in voga la regola per cui è vietato arrivare agli appuntamenti in anticipo, si arriva sempre in ritardo: 15 minuti per i cocktail e 10 massimo per la cena.

Quella volta che Carlo III disse a Diana “Forse sono gay”

Inevitabilmente con la salita al trono di Carlo III e Camilla vengono fuori una serie di ombre sul loro passato.

In particolare è spuntato fuori un pettegolezzo che vede protagonista il re e la povera Diana. Risale al tempo in cui si erano sposati.

Non era un mistero per nessuno che Carlo si facesse beffe della moglie, non la amava e la considerava solo una zavorra.

Carlo III sbeffeggiava Diana davanti a tutti e lei ci soffriva

Carlo III non ha mai avuto un buon carattere e questo è emerso soprattutto dai racconti di Diana.

Il giorno prima delle nozze, qualcuno aveva spifferato alla principessa triste che il suo futuro sposo aveva un’altra: Camilla. Pare che poi sia stato lui stesso a dirle di non amarla.

Diana non voleva più sposarsi ma non aveva scelta e passò la notte a piangere. Anche il futuro re passò la notte a piangere perché non poteva sposare Camilla.

Tempo dopo Diana iniziò a deridere “l’ossessione del marito per la rivale bruttina e dall’aria triste”.

Carlo la derideva a palazzo per la sua gelosia e per il fatto che lei cercasse disperatamente di farsi amare da lui.

Quella volta che Carlo III disse a Diana “Forse sono gay”

In un episodio particolare, a palazzo si racconta che Diana «letteralmente inseguiva suo marito lungo i corridoi, su per le scale e da una stanza all’altra» gridandogli «Perché non vieni a letto con me?». A questa domanda Carlo III rispose: «Non lo so, cara. Penso che potrei essere gay».

Questo perché pare che il futuro re «aveva interrotto unilateralmente la loro relazione sessuale» dopo la nascita di Harry.

Però in occasione di un’altra lite Carlo le disse «Sai chi sono?». Ma Diana non cedette: «Non sarai mai re! William succederà a tua madre. Ci penserò io».

Ad Highgrove House, a causa di questi litigi i dipendenti avevano paura. Andersen un ex body guard raccontava che la casa era piena di fucili e pistole e che «gli uomini della sicurezza temevano che quelle armi potessero essere usate per un suicidio, un omicidio, o entrambi». C’era nell’aria la paura che «qualcuno si sarebbe fatto male». Effettivamente Diana morirà in un incidente d’auto un anno dopo il divorzio.