lunedì, 15 Dicembre 2025

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Cyprien Richardi: ‘Tirate fuori il that’s all che c’è in voi’ (INTERVISTA)

Credit Photo: Facebook

Cyprien Richardi ha dato vita ad un blog di moda che lo vede protagonista a 360 gradi. In cyprienthatsall.com esprime tutta la sua personalità, e cerca di trasmettere a chiunque lo segue quello che per lui rappresenta la moda: il mezzo per fare la differenza in un sistema che ci vuole tutti uguali. Ecco cosa ha raccontato in esclusiva a Blog di Lifestyle.

– Ti conosciamo grazie a al tuo blog cyprienthatsall.com. Ci racconti cosa ti ha condotto ad aprire questo blog? Perché si chiama così?

Cyprienthatsall è nato a febbraio.
Ho avuto un’esperienza precedente con un socio che però è andata male. E così ho deciso di dare vita ad una qualcosa di innovativo è che fosse interamente improntato su me stesso. That’s all è tratto dalla battuta de “Il diavolo veste Prada”.
Quando ho incontrato la Signora Anna Wintour alla Fashion Week di Parigi, a febbraio di quest’anno, l’ho fermata per raccontarle perché il mio blog si chiama così. Lei ha sorriso e mi ha ringraziato tanto.

Ormai that’s all sta diventando un luogo comune per indicare una persona originale e che intende uscire dalla mischia. Quando i miei amici mi dicono: “Cyprien, ho conosciuto una persona che ti somiglia molto.” Io rispondo: “Sì, ma non ha il that’s all”. Quel valore aggiuntivo che vorrei avessero tutte le persone che mi seguono.

– Cosa ne pensi delle nuove tendenze emerse dalle fiere di moda?

Le nuove tendenze sono molteplici. Quello che io adoro è il ritorno del capo sartoriale. Ma cerco di rivisitarlo secondo il mio gusto: amo mixare la classe e l’eleganza allo stile sportivo.

– Come definisci il tuo stile?

Cerco di prendere tutto ciò che il mercato del fashion mi consiglia e di rivisitarlo.
Il sistema ci vuole tutti uguali, mentre io cerco di fare molta ricerca per poter poi rielaborare i capi in base alla mia personalità. Ma si tratta di un lungo percorso interiore ancor prima che esteriore.

– Qual’è il must have di questa estate?

I completi.
Io adoro molto i completi: maglietta o canotta, pantaloncino e giacca. Ma con delle stampe particolari, ricercate. Arricchiti con dettagli che rendono l’outfit fresco, giovane e che rispecchi la propria immagine.

– Quali sono le novità che riguardano la tua sfera del tuo lavorativa?

Cyprien that’s all sta diventando anche un brand.
Sto lavorando per questo adesso. Saremo pronti a gennaio, ma chi segue il mio blog ha già modo di vedere un progetto a cui tengo molto: i papillon. Assieme ai cappelli, i papillon sono uno degli accessori che più amo, e adesso sto lavorando a qualcosa di mio per dare vita ad una collezione molto personalizzata ed esclusiva. Poi c’è in atto anche un altro progetto che uscirà anch’esso a gennaio per l’Expo 2015: biciclette, elettriche e personalizzate. L’idea è di biciclette che possono essere vestite.
Una grande novità sono i miei look interattivi: con un click è possibile acquistare tutto.

– C’è qualcuno a cui ti ispiri per il tuo lavoro? Un modello che segui?

Io non ho miti. Il mito di me stesso sono io. Voglio arrivare a fare delle cose importanti, e per farlo bisogna credere molto in se stessi e vivere intensamente la propria vita: viaggio spesso, e questo è anche un modo per seguire il flusso, ricercare, e rielaborare, per dare vita a qualcosa di esclusivo.

– Saluti i nostri lettori lasciando loro un consiglio?

Cari lettori, cercate sempre di tirare fuori il that’s all che c’è in voi.

Come dimagrire dopo le feste di Natale (INTERVISTA)

Credits photo: benessere.unita.it

Tra Vigilia, Natale e Santo Stefano alzi la mano chi non si è risparmiato a tavola. Ora via i sensi di colpa la domanda è: come dimagrire? Siamo pronti a tutto (o quasi) per perdere peso?

Sfatiamo luoghi comuni come quello del digiuno forzato e scopriamo insieme come possiamo agire per ritornare quanto prima in forma.
Abbiamo chiesto alla nutrizionista di Blog di Lifestyle, la Dott.ssa Scala, che cura la rubrica “Ma cosa mangi?” qualche consiglio.

Fernanda, come dimagrire dopo le feste di Natale? Come possiamo fare per rimetterci in forma e levare quel senso di pesantezza che accomuna tutti?

Prima di tutto è importante iniziare una fase di disintossicazione di qualche giorno per favorire l’eliminazione dei troppi grassi introdotti, e delle tossine prodotte.
Bere tanta acqua ci aiuta a ridurre lo stato di ritenzione idrica, uno dei motivi che ci fa sentire gonfi come dei palloncini. Allo stesso modo scegliere alimenti leggeri, come carni bianche, riso, verdure, e metodologie di cottura semplici, con un basso contenuto in grassi e sale, ci aiuterà a farci sentire più leggeri.

La domanda che tutti si fanno è: esiste qualche segreto in particolare per dimagrire?

Per riuscire a smaltire i chiletti accumulati e ritornare subito in forma, il segreto è quello di evitare di lasciarci trasportare dall’onda delle feste anche nei giorni non festivi, continuando a consumare eccessive quantità di cibo. Riprendere immediatamente una dieta ipocalorica, dopo essersi concessi qualche piacevole tentazione culinaria, è sicuramente il modo migliore per tornare velocemente in forma senza accumulare troppi chili in eccesso. Evitate invece di seguire periodi di digiuno, saltare i pasti o diete troppo drastiche! Questi metodi non favoriranno la perdita della massa grassa ma solo di acqua.

Le feste non sono ancora finite, ad attenderci il cenone del 31 e l’Epifania: per chi ha già messo su qualche kg di troppo cosa consigli per questi appuntamenti? Possiamo concederci un piccolo strappo?

I giorni festivi devono essere vissuti non come dei giorni di privazione ma dei momenti in cui, senza esagerare, è possibile concedersi qualche strappo alla regola, che fanno sicuramente bene anche a chi segue una dieta ipocalorica. Se si limitano questi eventi ai soli giorni di festa, seguendo quindi lo schema alimentare fornito da uno specialista negli altri giorni, i prossimi appuntamenti festivi, cenone del 31 ed Epifania, potranno essere vissuti con serenità e moderazione senza pensare troppo alla linea.

Diciamoci la verità per molte donne, anche se magre, queste feste portano l’effetto “pancia gonfia”. Ci sono degli alimenti che aiutano a sgonfiare? Tè, tisane etc. le consigli?

Un consumo eccessivo di alimenti conditi, bevande alcoliche, ed alimenti ricchi di zuccheri possono portare a gonfiori addominali localizzati. Regolarizzare l’alimentazione e bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, è sicuramente un ottimo metodo per contrastarli riducendo il senso di pesantezza. Utilizzare tisane specifiche, inoltre, può essere estremamente utile.
Potremmo ad esempio provare tisane a base di finocchio, zenzero, the verde, tarassaco in grado di favorire i processi digestivi, esercitando un naturale effetto diuretico. Mi raccomando: scegliamo di consumarle senza l’aggiunta di zuccheri o, se necessario, preferendo un dolcificante invece dello zucchero comune.

Il sogno di tutti è dimagrire mangiando, e c’è chi crede che la tanto amata nutella possa farci trovare la linea. Realtà o utopia?

È possibile dimagrire mangiando, ma dipende da quello che si mangia, dagli alimenti che compongono la nostra dieta quotidiana e da come questi vengono cucinati.
La Nutella può rappresentare un dolce strappo alla regola da concedersi una tantum ma sicuramente non rappresenta un alimento in grado di farci dimagrire, e che dovrebbe essere mantenuta sotto controllo anche da chi non ha la necessità di seguire una dieta ipocalorica, valutando i suoi parametri nutrizionali.

Michelle Bonev: “Ecco come sono cambiata” (INTERVISTA)

Dragomira Boneva Janeva è il vero nome di Michelle Bonev, attrice e regista bulgara trasferitasi in Italia alla ricerca del successo. E ci è riuscita, certo con non poca fatica. Ma soprattutto non pochi problemi, gli stessi che l’hanno fatta diventare quella che è ora.

Tanti auguri Michelle  Bonev

Ha deciso di raccontarsi a Blog di Lifestyle, per la prima volta dopo una lunga assenza dai media e dalla tv, per far conoscere a tutti come è diventata oggi Michelle Bonev.

Ciao Michelle, innanzitutto, grazie per esserti resa disponibile per questa piccola intervista.
Una donna dalle mille forme. Ti abbiamo conosciuta mora nel 2004 in “Mai storie d’amore in cucina” e nel 2007 in “operazione pilota”, riccia nel 2008 in “Artemisia Sanchez”, bionda nel film autobiografico “Goodbye Mama” . Versatile direi, sempre adatta ad ogni personaggio. Come si descriverebbe nella vita privata?

La mia vita privata è quasi inesistente. Ultimamente non ho più tempo per cambiare il colore dei capelli. Ora ogni mia energia e risorsa economica è dedicata agli ultimi, a chi soffre. Ho venduto le mie proprietà, i miei gioielli, per aiutare chi ha perso ogni speranza e vuole farla finita. Ho creato la prima piattaforma informatica del terzo settore, dove chi ha bisogno di aiuto incontra chi offre aiuto. Tutti devono avere la possibilità di riscrivere la propria storia.

Parliamo subito del libro. “Alberi senza radici”, come nel film “Goodbay Mama”, anche nel libro si racconta, racconta il suo passato, un’infanzia difficile, da cui scappare. Non ha mai voluto nascondere nulla dei suoi dolori. La scelta di metterlo nero su bianco, un’esigenza?

Sì, sicuramente è stata un’esigenza personale, dovevo capire molte cose di me e della vita. C’erano troppe domande senza risposta. Per esempio: “Come mai un padre abbandona una figlia?” Oppure “Come mai una madre può non amare le proprie figlie?”
Ripercorrere il dolore degli anni passati mi ha reso più sicura di me. Comunque, la decisione di raccontare tutto in un libro e in un film ha ragioni diverse. Attraverso il racconto della mia storia volevo dare coraggio a chi soffre. Volevo comunicare che se ce l’ho fatta io, ce la possono fare tutti! Il mio messaggio è anche per chi non ha avuto un’infanzia difficile, affinché possa capire ed essere più tollerante con chi soffre. Spesso dietro la maschera sorridente di una persona si cela un grande dolore.

A 19 anni, quando ha lasciato la Bulgaria per venire in Italia, quali erano le sue aspettative? Quali di queste sono state deluse?

Io sono arrivata in Italia nel 1990, a 18 anni, con soli 20 dollari in tasca. Volevo diventare famosa, dimostrare ai miei genitori che avevano sbagliato a non amarmi. Avevo la passione del cinema e sono arrivata ad essere l’attrice di punta di Rai Uno: ho vinto sempre lo share di prima serata. E poi ho scritto, prodotto e interpretato il mio film autobiografico, Goodbye Mama, opera prima come regista. Non è andata come avevo sognato. L’arte è bella, ma quando alzi la posta, il prezzo da pagare è molto salato. Il talento non basta, serve sempre un “Santo in Paradiso”.

tanti  auguri michelle bonev

Nel 2013 ha deciso di denunciare il sistema italiano, che definisce estremamente corrotto. L’intervista a “servizio pubblico” con Santoro, i suoi video su YouTube, la lotta contro un colosso della politica, l’ex premier Silvio Berlusconi. Una scelta coraggiosa, guardandosi indietro lo rifarebbe?

Il sistema in Italia è corrotto e non lo devo dire io, ho soltanto voluto riprendere la mia dignità. Raccontare davanti al mondo intero i compromessi che sono stata costretta ad accettare per avere successo nel mondo dello spettacolo, è stata una scelta molto sofferta, ma l’unica possibile per me. Non potevo più vivere nella menzogna e nella corruzione. Nessun sogno vale la nostra vita!

Si sente cambiata da questi eventi?

Sono cambiata completamente. Anche prima credevo nei valori della verità, della solidarietà e della giustizia sociale, ma non facevo nulla in quel senso. Pensavo che sarebbe bastato dare lavoro a centinaia di famiglie che prendevano parte alle mie produzioni. D’altronde il sistema funziona così da sempre e sarebbe stato un vero suicidio denunciarlo. Infatti, oggi non lavoro più nel mondo dello spettacolo, l’intero sistema si è chiuso contro di me. Ma io mi sento bene nel mio cuore, ho fatto la cosa giusta.

Cambiamo argomento, c’è un personaggio tra quelli interpretati che si porta nel cuore?

Ho amato ogni personaggio, ma Artemisia Sanchez resterà nel mio cuore per sempre. Era la mia prima volta come protagonista assoluta. Sei milioni e mezzo di spettatori hanno seguito le quattro puntate su Rai Uno in prima serata nel dicembre 2008. Nella splendida cornice della Calabria del 1784, Artemisia, una giovane marchesa, lotta per i diritti dei poveri, rischiando persino la sua vita.

Come si vede fra 10 anni? Quali sono i suoi progetti futuri?

Un anno e mezzo fa, ho fondato l’Associazione Michelle Bonev che si prende cura di chi è stato abbandonato dalle istituzioni e dai media, perché nessun essere umano merita di rimanere invisibile! Per me è assurdo pensare di costruire un futuro luminoso, ignorando chi oggi sta morendo. E dopo tutto quello che ho passato nella mia vita, posso dire che non c’è nulla di più bello del sorriso di un essere umano che ha ripreso la sua dignità. Ogni giorno ricevo centinaia di messaggi da giovani ragazzi che vogliono cambiare il Paese. Mi chiedono cosa devono fare. Sono delusi e impotenti di fronte a questa macchina infernale della corruzione. E io rispondo loro: “Facciamo del bene! È l’unica cosa che possiamo fare. Salviamo chi soffre oggi, perché in quel futuro luminoso che sogniamo, dobbiamo andarci tutti insieme!”

Maria De Filippi: Carlo Conti è stato generoso

maria de filippi

Maria De Filippi, presentatrice del Festival di Sanremo 2017 insieme a Carlo Conti, appare felice ed emozionata durante la conferenza stampa di chiusura. Ecco le sue dichiarazioni.
“Sanremo è una macchina che quando la vedi da casa sembra pazzesca”, ha dichiarato la De Filippi, “ho accettato la sfida di vivere un’avventura così difficile. Si entra in un frullatore, non capisci più nemmeno come ti chiami. È un continuo di prove e dirette per cinque giorni. Arrivati a giovedì ho pensato: abbiamo scavallato. Carlo Conti è stato generoso, un compagno importante, mi dava tranquillità e serenità: eravamo complementari, mi aiutava soprattutto nelle parti legate al regolamento. È stata una passeggiata stancante, una lunga maratona”.
Poi la nota conduttrice televisiva ha assegnato a Carlo Conti il “Carlitos”, uno spiritoso premio di Sanremo e ha così rivelato: “Nessun bacio fino in fondo con Robbie Williams, avevo la bocca semi-aperta perché stavo dicendo no”. Tanti i momenti emozionanti vissuti dalla De Filippi a Sanremo, dall’inattesa esibizione di Rita Pavone allo spiacevole episodio del tacco finito fra le casse.
La De Filippi ha anche commentato le canzoni in gara: “Ho capito che di musica bisogna parlare dopo un po’. Pian piano alcuni brani mi sono proprio entrati in testa. Su 22, non mi sono piaciuti tutti, alcuni li ho trovati molto belli. Fiorella Mannoia è stata coraggiosa e brava a venire al Festival: altri cantanti della sua caratura dovrebbero avere il coraggio di venire a Sanremo, senza pensare alla paura che un artista emerso dai talent show possa superarli. Il festival è il risultato di un compromesso tra necessità televisive e vera musica. Mi è piaciuta ‘Che sia benedetta’ della Mannoia, ho cantato ‘Occidentali’s Karma’ di Francesco Gabbani. Mi è piaciuto tantissimo Ermal Meta con ‘Vietato morire’: lo conoscevo già come autore. Non voglio parlare dei miei artisti di Amici di Maria De Filippi. Mi sono piaciuti anche Michele Bravi e Fabrizio Moro”.