sabato, 27 Luglio 2024

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Magik Albert: “Che la magia abbia inizio” (INTERVISTA)

Quando l’ho conosciuto mi ha messo una pallina rossa in una mano e, dopo un “sim sala bim”, le palline rosse nella mia mano erano due. La solita domanda su come avesse fatto è sorta spontanea, accompagnata da un’espressione incredula. Ma un vero mago non svela mai suoi trucchi. Un vero mago sorprende, illude, recita, stupisce. Alberto Coffrini, in arte Magik Albert, giovane talento di Parma, classe ’98, l’ha fatto. E non ho potuto lasciarmi sfuggire l’occasione di avvicinarmi ad un mondo affascinante, misterioso e spettacolare. Un mondo non da comprendere, ma da applaudire.

Alberto, come hai scoperto la tua passione per l’illusionismo?
L’ho scoperta all’età di sei anni, quando i miei genitori mi hanno regalato una scatola di magia a Natale ed è stato amore a prima vista. Ho cominciato a fare giochi di prestigio e da quel momento ho sempre chiesto regali riguardanti la magia. Superati i giochi, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere la magiaattraverso libri, così andavo spesso in biblioteca a cercare testi sul tema. C’è stato poi un periodo di circa due anni, in cui ho un po’ messo da parte questa passione, ma poi ho ripreso alla grande partecipando a concorsi e programmi televisivi e tenendo piccoli spettacoli ovunque ne abbia l’occasione.

Pensi sarà questo il tuo futuro?
Non penso sarà questo il mio futuro, ma sarà sempre una passione che porterò con me. Continuerò a coltivarla, dando comunque priorità agli studi, e poi chi lo sa, se crescerà tanto da prevalere su qualcosa di più concreto, ben venga. Non ho ancora un’idea precisa su quello che farò da grande, ho ancora tre anni per rifletterci su, per ora mi godo la mia adolescenza.

Dopo qualche comparsa in TV, su quali altri palcoscenici ti sei esibito?
Mi sono esibito molte volte attraverso un’agenzia grazie a cui ho avuto la fortuna di lavorare anche con i comici di Zelig per quattro serate. Poi ho partecipato al Campionato Italiano di Magia in Valle d’Aosta, riuscendo ad arrivare in finale. Adesso mi esibisco un po’ qua e là, appena ne ho la possibilità o su invito.

Quali caratteristiche pensi debba avere un mago?
Ci sono tanti tipi di mago, per iniziare. C’è il mago comico, il mago classico, c’è il mago moderno. Io, per il mio stile e per la mia personalità, mi riconosco più nel mago classico, nonostante poi i miei giochi richiamino anche lo stile del mago moderno. In generale però un illusionista deve essere spigliato e calmo. L’emozione c’è sempre ed è lei che ti aiuta a non sbagliare e a impegnarti sempre di più, però si impara a domarla. Bisogna essere forti e preparati alle critiche, essere in grado di trasformarle in lezioni e risultati positivi.

Il pubblico è mai riuscito a smascherare un tuo numero?
Partendo dal presupposto che un errore possa sempre capitare, un bravo mago è quello che riesce a deviare velocemente l’attenzione e a condurre così il gioco verso la soluzione. Mi capita qualche volta che a fine spettacolo mi chiedano: “ma hai fatto così, vero?”, e io rispondo nella maniera più evasiva possibile.

Cosa provi quando ti esibisci?
Provo emozioni sia quando mi esibisco che quando assisto ad uno spettacolo. Quando il pubblico applaude me, sento proprio i brividi lungo tutto il corpo ed è davvero bellissimo. Con i riflettori addosso, il pubblico, l’atmosfera, è una sensazione, è il caso di dire, magica.

Hai un idolo a cui ti ispiri?
Jeff McBride. Fa sognare con le sue magie in stile orientale. Uno dei più grandi maghi italiani è invece Mirko Menegatti.

Per finire, lasciaci con una frase da mago…
Noi maghi conosciamo tanti trucchi, ma uno è il più importante: riuscire a far emozionare.

Ecco il video con un’esibizione di Magik Albert .

Luca AuanaSgheps non te le manda a dire (INTERVISTA)

Credit Photo: www.derev.com

Luca Fiorentino è il blogger di un sito assai AuanaSgheps.
E io ho provato a chiedergli cosa significasse ma ha messo in dubbio l’unica certezza che avevo: che gli illuminati delle sette massoniche fossero accesi. E per chi non lo conosce sembrerebbe che io stia dicendo qualcosa di assurdo, e ha ragione. Quindi lascio sia lui a presentarsi in quest’intervista rilasciata a blog di lifestyle.

Sei noto soprattutto a Napoli per quella che è la tua attività sui social. Quindi ti chiedo innanzitutto di presentarti ai nostri lettori: chi è AuanaSgheps?

AuanaSgheps è il mio secondo nome all’anagrafe, solo che mio padre si scordò di far mettere la virgola e quindi mò quando firmo devo sempre aggiungerlo.
Ho anche un terzo nome, SoleSolange.

AuanaSgheps da cosa nasce? Sembra una di quelle cose che non significano nulla, ma dietro le quali si nasconde un mondo di idee.

Un mondo di idee, ma soprattutto un universo d’amore.
AuanaSgheps è una nuova religione, più precisamente una setta massonica di illuminati spenti.
Avevamo bisogno di un nome altisonante per definirla – senza nomi altisonanti non vai da nessuna parte – piglia Abramo, Mosè, Ismaele, Prepuzio.

Con i tuoi post miri a trattare tematiche di spessore, per la maggiore, ma lo fai in modo ironico e senza mai risparmiarti. Come è iniziato tutto?

Un giorno di pioggia Andrea e Giuliano incontrano Licia per caso.
Embè licia e che stai facendo nella vita, no niente uagliù un sacco di nuovi proggetti, mi so scocciata del diario segreto, mò scrivo i miei pensierini direttamente su feisbuc ihihih.
(Cambia Licia in Luca, e Andrea e Giuliano in Giuliano e Andrea, ed il gioco è fatto.)

Diretto e – diciamolo – anche scurrile.
Come viene visto dalla gente questo tuo modo di esprimerti? Sono in più quelli che ti criticano o che colgono il tuo sarcasmo?

Adoro le critiche, soprattutto quelle dei bizzuochi.
Mi piace pensare che esista tutto un sottobosco di abbonati che, senza aver la minima facoltà mentale per approfondire qualsivoglia cosa, si permettono di sparare sentenze e mettere bocca sui cazzi altrui.
Bocche inesperte, colme di denti appuntiti, solo rigatoni.

La tua popolarità è data soprattutto dai social. “Società-Social” ci lasci una delle tue riflessioni a riguardo?

Penso che i social non interferiscano sulla società.
Però non mi ricordo più, quando la mattina spremo ON, se è il computer o la vita.

Qual è, invece, il tuo rapporto con Napoli? Possiamo definirla la tua musa ispiratrice?

Napoli è la città che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato, da mio padre e dalla vita, il mio mestiere di blogger. Qui ho appreso la passione per la libertà. Un vero peccato che tutto, da queste parti, rifletta la teoria delle finestre rotte, e pure quella delle uallere abboffate.

Durante la tua permanenza a Napoli hai dato vita anche a lo “Zabbaglione” che, in questo caso, non è una cosa che si mangia. Ce ne parli?

Sembra uovo ma non è, serve a darti l’allegria (almeno secondo sti link che girano ultimamente su feisbuc, circa la depressione curata a botta di chionz).

Ti saluto e ti ringrazio della disponibilità Luca. Lasci i nostri lettori con una delle tue citazioni per te più significativa?

La migliore frase che ho mai scritto è sicuramente NN PUO’ PIOVERE X SENPRE, ciao.

Cyprien Richardi: ‘Tirate fuori il that’s all che c’è in voi’ (INTERVISTA)

Credit Photo: Facebook

Cyprien Richardi ha dato vita ad un blog di moda che lo vede protagonista a 360 gradi. In cyprienthatsall.com esprime tutta la sua personalità, e cerca di trasmettere a chiunque lo segue quello che per lui rappresenta la moda: il mezzo per fare la differenza in un sistema che ci vuole tutti uguali. Ecco cosa ha raccontato in esclusiva a Blog di Lifestyle.

– Ti conosciamo grazie a al tuo blog cyprienthatsall.com. Ci racconti cosa ti ha condotto ad aprire questo blog? Perché si chiama così?

Cyprienthatsall è nato a febbraio.
Ho avuto un’esperienza precedente con un socio che però è andata male. E così ho deciso di dare vita ad una qualcosa di innovativo è che fosse interamente improntato su me stesso. That’s all è tratto dalla battuta de “Il diavolo veste Prada”.
Quando ho incontrato la Signora Anna Wintour alla Fashion Week di Parigi, a febbraio di quest’anno, l’ho fermata per raccontarle perché il mio blog si chiama così. Lei ha sorriso e mi ha ringraziato tanto.

Ormai that’s all sta diventando un luogo comune per indicare una persona originale e che intende uscire dalla mischia. Quando i miei amici mi dicono: “Cyprien, ho conosciuto una persona che ti somiglia molto.” Io rispondo: “Sì, ma non ha il that’s all”. Quel valore aggiuntivo che vorrei avessero tutte le persone che mi seguono.

– Cosa ne pensi delle nuove tendenze emerse dalle fiere di moda?

Le nuove tendenze sono molteplici. Quello che io adoro è il ritorno del capo sartoriale. Ma cerco di rivisitarlo secondo il mio gusto: amo mixare la classe e l’eleganza allo stile sportivo.

– Come definisci il tuo stile?

Cerco di prendere tutto ciò che il mercato del fashion mi consiglia e di rivisitarlo.
Il sistema ci vuole tutti uguali, mentre io cerco di fare molta ricerca per poter poi rielaborare i capi in base alla mia personalità. Ma si tratta di un lungo percorso interiore ancor prima che esteriore.

– Qual’è il must have di questa estate?

I completi.
Io adoro molto i completi: maglietta o canotta, pantaloncino e giacca. Ma con delle stampe particolari, ricercate. Arricchiti con dettagli che rendono l’outfit fresco, giovane e che rispecchi la propria immagine.

– Quali sono le novità che riguardano la tua sfera del tuo lavorativa?

Cyprien that’s all sta diventando anche un brand.
Sto lavorando per questo adesso. Saremo pronti a gennaio, ma chi segue il mio blog ha già modo di vedere un progetto a cui tengo molto: i papillon. Assieme ai cappelli, i papillon sono uno degli accessori che più amo, e adesso sto lavorando a qualcosa di mio per dare vita ad una collezione molto personalizzata ed esclusiva. Poi c’è in atto anche un altro progetto che uscirà anch’esso a gennaio per l’Expo 2015: biciclette, elettriche e personalizzate. L’idea è di biciclette che possono essere vestite.
Una grande novità sono i miei look interattivi: con un click è possibile acquistare tutto.

– C’è qualcuno a cui ti ispiri per il tuo lavoro? Un modello che segui?

Io non ho miti. Il mito di me stesso sono io. Voglio arrivare a fare delle cose importanti, e per farlo bisogna credere molto in se stessi e vivere intensamente la propria vita: viaggio spesso, e questo è anche un modo per seguire il flusso, ricercare, e rielaborare, per dare vita a qualcosa di esclusivo.

– Saluti i nostri lettori lasciando loro un consiglio?

Cari lettori, cercate sempre di tirare fuori il that’s all che c’è in voi.

Come dimagrire dopo le feste di Natale (INTERVISTA)

Credits photo: benessere.unita.it

Tra Vigilia, Natale e Santo Stefano alzi la mano chi non si è risparmiato a tavola. Ora via i sensi di colpa la domanda è: come dimagrire? Siamo pronti a tutto (o quasi) per perdere peso?

Sfatiamo luoghi comuni come quello del digiuno forzato e scopriamo insieme come possiamo agire per ritornare quanto prima in forma.
Abbiamo chiesto alla nutrizionista di Blog di Lifestyle, la Dott.ssa Scala, che cura la rubrica “Ma cosa mangi?” qualche consiglio.

Fernanda, come dimagrire dopo le feste di Natale? Come possiamo fare per rimetterci in forma e levare quel senso di pesantezza che accomuna tutti?

Prima di tutto è importante iniziare una fase di disintossicazione di qualche giorno per favorire l’eliminazione dei troppi grassi introdotti, e delle tossine prodotte.
Bere tanta acqua ci aiuta a ridurre lo stato di ritenzione idrica, uno dei motivi che ci fa sentire gonfi come dei palloncini. Allo stesso modo scegliere alimenti leggeri, come carni bianche, riso, verdure, e metodologie di cottura semplici, con un basso contenuto in grassi e sale, ci aiuterà a farci sentire più leggeri.

La domanda che tutti si fanno è: esiste qualche segreto in particolare per dimagrire?

Per riuscire a smaltire i chiletti accumulati e ritornare subito in forma, il segreto è quello di evitare di lasciarci trasportare dall’onda delle feste anche nei giorni non festivi, continuando a consumare eccessive quantità di cibo. Riprendere immediatamente una dieta ipocalorica, dopo essersi concessi qualche piacevole tentazione culinaria, è sicuramente il modo migliore per tornare velocemente in forma senza accumulare troppi chili in eccesso. Evitate invece di seguire periodi di digiuno, saltare i pasti o diete troppo drastiche! Questi metodi non favoriranno la perdita della massa grassa ma solo di acqua.

Le feste non sono ancora finite, ad attenderci il cenone del 31 e l’Epifania: per chi ha già messo su qualche kg di troppo cosa consigli per questi appuntamenti? Possiamo concederci un piccolo strappo?

I giorni festivi devono essere vissuti non come dei giorni di privazione ma dei momenti in cui, senza esagerare, è possibile concedersi qualche strappo alla regola, che fanno sicuramente bene anche a chi segue una dieta ipocalorica. Se si limitano questi eventi ai soli giorni di festa, seguendo quindi lo schema alimentare fornito da uno specialista negli altri giorni, i prossimi appuntamenti festivi, cenone del 31 ed Epifania, potranno essere vissuti con serenità e moderazione senza pensare troppo alla linea.

Diciamoci la verità per molte donne, anche se magre, queste feste portano l’effetto “pancia gonfia”. Ci sono degli alimenti che aiutano a sgonfiare? Tè, tisane etc. le consigli?

Un consumo eccessivo di alimenti conditi, bevande alcoliche, ed alimenti ricchi di zuccheri possono portare a gonfiori addominali localizzati. Regolarizzare l’alimentazione e bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, è sicuramente un ottimo metodo per contrastarli riducendo il senso di pesantezza. Utilizzare tisane specifiche, inoltre, può essere estremamente utile.
Potremmo ad esempio provare tisane a base di finocchio, zenzero, the verde, tarassaco in grado di favorire i processi digestivi, esercitando un naturale effetto diuretico. Mi raccomando: scegliamo di consumarle senza l’aggiunta di zuccheri o, se necessario, preferendo un dolcificante invece dello zucchero comune.

Il sogno di tutti è dimagrire mangiando, e c’è chi crede che la tanto amata nutella possa farci trovare la linea. Realtà o utopia?

È possibile dimagrire mangiando, ma dipende da quello che si mangia, dagli alimenti che compongono la nostra dieta quotidiana e da come questi vengono cucinati.
La Nutella può rappresentare un dolce strappo alla regola da concedersi una tantum ma sicuramente non rappresenta un alimento in grado di farci dimagrire, e che dovrebbe essere mantenuta sotto controllo anche da chi non ha la necessità di seguire una dieta ipocalorica, valutando i suoi parametri nutrizionali.