sabato, 27 Aprile 2024

Lady A

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C'è una pillola per dimagrire, una per dormire, una per ringiovanire. E poi una per fare l'amore: quella pillola è Lady A. Perché all'amore servono consigli, così come alle persone serve fare l'amore.

Amico della tua ex cosa? (LADY A)

Non ho sentito bene. Amico della tua ex cosa? Ripeti se hai il coraggio. Quella bionda, intelligente, simpatica. Quella che non dovrebbe più esistere. O che dovrebbe esistere solo per ricordarmi che anche il Karma esiste e faccio bene a crederci. Perché? Perché tu sei qui con me. Ma, ti prego, non restare qui per dirmi che “siete solo amici“. Perché, ogni volta che la guardi, la tua ex dovrebbe ricordarti solo perché è diventata un’ex. Scelta tua o sua, poco importa. Quello che importa davvero è che non è un capitolo chiuso. Quello che MI importa è che ha ancora un posto nella tua vita e, inesorabilmente, nella mia. E sì, forse sono sospettosa al limite della psicopatia, ma non chiedermi di essere tranquilla come se uscissi con una comitiva di francescani. Tranquilla non lo sarò mai, figurarsi. Perché le donne sono emozionalmente instabili. Le ex soprattutto. Confondono la nostalgia o, peggio, la solitudine con un ritorno di fiamma. Ma vedi cara, la piromane sono io.

Io che quando mi innamoro, lascio il resto del mondo fuori da questo sentimento. Io che ne ho avuti parecchi di ex, ma non ho lasciato che nessuno di loro si intromettesse nella mia nuova vita. Perché lo sapete come la penso: il passato è una lezione, non si deve continuare a viverlo. E sarò anche troppo netta, ma questa determinazione risparmia un sacco di ferite, a se stessi e al proprio partner. Quanto sarebbe brutto fare i conti ogni giorno, o giù di lì, con i propri fallimenti? Perché gli ex sono questo: fallimenti. Sono sconfitte da cui imparare e che ti dicono che la prossima volta può andare solo meglio. Non sono amicizie nuove con cui condividere il fatto di avere un uomo in comune. Un uomo con tutta la sua intimità, il suo modo di dire ti amo, le sue attenzioni e i suoi difetti. Perché beh, una cosa è sapere che non siamo le prime a cui ha sussurrato parole dolci, una cosa è avercela di fronte davvero, quella lì. Doverci presentare, magari stringerle la mano, ignare di tutto quello che lei sa e noi ancora no.

E no, non sono solita generalizzare. Non odio le ex fidanzate, così, per sport. Sono sicura di quello che valgo e non ho intenzione di valere meno per questo assurdo motivo. Odio con tutta la mia forza chi si lascia sfuggire occasioni e poi vuole strapparle con i denti agli altri. Alle altre. Odio chi non ha il coraggio di essere felice e vuole rubare la felicità perduta a chi invece di coraggio ne ha avuto tanto.

Così, care neanche poi così tanto ex indecise, ricordate:

quelli fidanzati NO, gli ex NO, gli ex delle amiche NO, il mio uomo ASSOLUTAMENTE NO.

Il vero cavaliere fa finire prima te (LADY A)

Ok, finito. Ti è piaciuto?“. No, non mi è piaciuto se non ho finito anch’io, l’avrebbe capito anche Flavia Vento sotto metadone. E se non lo dicono, invece, lo fanno. La maggior parte dei sapiens sapiens con cui condividiamo l’intimità agisce tra le lenzuola per il puro soddisfacimento personale, con atteggiamenti che ricordano tanto quelli di conigli in calore. E beh, una volta finito, “grazie e alla prossima puntata”. Fino a quando siamo noi a non voler più guardare quella noiosa serie TV.

Poi, ecco una cometa nella notte. Come un unicorno, come la taglia perfetta del bikini che ti piace, come una cinquanta euro trovata nella giacca della scorsa stagione, arriva lui, l’orgasmo. E a portarlo è un cavaliere, il principe azzurro che avevamo sempre sognato. Perché è così che ci appare dopo che ci ha regalato una fantastica esperienza sensoriale in camera da letto. Azzurro e perfetto. Anche se è piagnucolone e lamentoso come tutti gli altri. Lui avrà sempre quella marcia in più, quell’evidenziatore sul fattore Y che lo rende ineguagliabile ai nostri occhi. Sì, ai nostri “occhi”…

Perché ci siamo evolute. Siamo donne ambiziose, in carriera, sicure di quello che siamo e di ciò che meritiamo. Non siamo più le principesse che aspettano di essere salvate. Ma torniamo inesorabilmente tali in un unico posto: tra le lenzuola. Ed è lì che ci aspettiamo tutte le attenzioni del mondo, tutte le premure, le carinerie e il galateo, mischiati a una dose considerevole di passione. E così vi classifichiamo: siete veri cavalieri se fate finire prima noi. Che sia per sfida, per curiosità o perché galanti lo siete davvero. E non è infinitamente meglio dedicare del tempo a una cosa che piaccia a entrambi? Tanto per tutto ciò che non sia quello che vogliamo, di tempo non ne spendiamo neanche un po’.

La conclusione, dunque, cari amici, è solo una:

non mazzi di fiori, ma orgasmi.

Perché i pro che vi distanziano da quelli di un vibratore, sono sempre meno.

A far brillare non sono i gioielli, ma le attenzioni (LADY A)

È una roba da professionisti farci sentire uniche e belle. Non ci riescono mica tutti. E quando non ci riescono non durano poi così tanto. Perché noi donne siamo principesse dentro, abbiamo bisogno di sentirci desiderate e, peggio, abbiamo bisogno di sentirci il centro del mondo. Del suo mondo. Fuori dal letto e sotto le lenzuola. Perché, nonostante ci dia estremamente fastidio, siamo in tante ad avere le tette. E sono davvero davvero molte, quelle che hanno una o due taglie più della nostra. Così capiamo che è quello giusto, quando ci fa sentire come le uniche detentrici di tette sul pianeta. Nonostante la nostra sia solo una seconda coppa B.

E no, non crescono veramente, magari funzionasse così. Per quello serve un chirurgo, un pennarello e due belle protesi. Accade semplicemente che se i suoi occhi ci raccontano che siamo perfette, finisce che ci crediamo, prima o poi. Accade che se è fiero di averci accanto, allora cammineremo fiere al suo fianco. Perché il suo compito più faticoso, ma anche il più spontaneo, è proprio questo: trattarci come se fossimo insostituibili. Ed esserlo davvero. È questo il motivo per cui farei un grande falò con quelli che finiscono le frasi al posto nostro, con quelli che girano il collo tipo esorcista per controllare i glutei delle ragazze nel loro raggio visivo, con quelli che si portano dietro la timida fidanzatina che neanche Paris Hilton con il suo chihuahua. Siamo la vostra scelta e dalle vostre scelte si comprende chi siete. Siamo le donne che avrete accanto, quelle a cui somiglieranno i vostri figli, quelle che troverete la sera a letto, quando rientrerete a casa. Non siamo quelle mute e timidine, perché insomma, la psicopatia è una prerogativa del nostro sesso e, a meno che non siate voi il problema, noi urliamo, ci infuriamo, amiamo come nessuno potrà mai.

Una donna corteggiata ogni giorno, con gli occhi, con le parole, con le attenzioni, brilla. E non occorrono diamanti, non occorrono paillettes. Le basterà un sorriso. E il merito di quel sorriso sarà tuo. Tutte sappiamo fare l’amore, tutte sappiamo far star bene un uomo. Ma è quando quel tutte diventa “solo tu” che, forse forse, è amore.

È il fatto di farmi sentire unica che rende unico anche te.

Fedeltà e altri esseri mitologici (LADY A)

Probabilmente fa tanto anni ’50, ma la pretendiamo tutti, oggi come ieri, forse anche di più. La fedeltà. Come quando rivedi la lista della spesa, quella della felicità, e allora: “il ragazzo ce l’ho, l’amore ce l’ho, il sesso ce l’ho, la complicità ce l’ho”, e cosa manca? Ecco, la speranza futura che questo possa durare per sempre. La certezza presente che questo si decida insieme, giorno per giorno.

Ho visto storie finire, persone alzare i tacchi e fuggire via, delicatamente e non, nonostante ciò che c’era stato, nonostante i sentimenti. Ho visto persone rimanere per finta, per comodità, anche per amore, ma essere altrove con il corpo o la testa. Così finisci per non crederci più alla fedeltà, perché hai ancora le cicatrici a ricordarti che no, il più delle volte non è autentica.

E i rapporti che hai, quelli in cui sei immerso, pagano le conseguenze di quel deficiente che il cuore te l’ha spezzato. Perché in un modo o nell’altro, impariamo dai nostri errori di valutazione. Impariamo dai comportamenti e dalle scelte degli altri. Alziamo muri e indossiamo corazze sotto cui sarà difficile scavare. Muri e corazze sempre più forti e impenetrabili.

Si è infedeli con il corpo, ma soprattutto con la testa. E non è detto che si tradisca solo con le persone: si può tradire con le cose, con le passioni, con i ricordi e le nostalgie, con le occasioni che abbiamo perso e che ancora ci fanno pensare “chissà…”. Sono tante le infedeltà e ognuna fa male a suo modo. Sono tanti gli infedeli e ognuno sa che il prezzo da pagare, prima o poi, sono le persone. Anzi, LA persona. Quella più importante.

Così si può essere felici per amore, ma non sicuri. Mai. Così mi chiedo quante volte sono stata tradita e quante volte ho tradito. E in questo triste bilancio non faccio che scuotere la testa e pensare a quanto l’amore limpido, pulito, spensierato sia tutto quello di cui abbiamo bisogno: e la fedeltà consiste proprio in questo, nel far durare questo tipo di amore il più a lungo possibile.

Perché vuol dire questo essere fedeli. Vuol dire che qualunque cosa accada nelle nostre vite, noi saremo sempre lì, l’uno accanto all’altra, con il corpo, la testa, il tempo, le forze, la passione, le attenzioni. Ché alla fine l’apice della sensualità, il massimo della trasgressione, adesso è proprio lì, nella fedeltà.

E sì, fa tanto anni ’50, ma io la voglio oggi, domani, per sempre.