venerdì, 5 Dicembre 2025

Lady A

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C'è una pillola per dimagrire, una per dormire, una per ringiovanire. E poi una per fare l'amore: quella pillola è Lady A. Perché all'amore servono consigli, così come alle persone serve fare l'amore.

Siamo donne, non mantidi religiose (LADY A)

Non è vero che le mantidi religiose sono verdi: gli uomini ne hanno davanti di more, rosse, bionde, con le meches o lo shatush, ogni giorno. Perché quando le mantidi religiose erano lì a servire la colazione a letto ai loro mariti, noi eravamo già qui, a maltrattare i poveri maschietti. Senza ritegno e senza minimi sensi di colpa che ricordino che sì, apparteniamo al genere umano, noi donne. Poveri uomini. Perdono la testa per noi, ma a noi non basta, dobbiamo anche strappargliela via. Proprio come le mantidi, quegli insetti dalla sessualità cannibale che spaventano il sesso forte e consentono al sesso debole di credere che in natura ci sia ancora qualcosa di giusto.

Al primo appuntamento ci descriviamo simpatiche e solari, e magari è vero, ma poi saremo anche st****e per tutti gli altri. Ma questo loro non lo sanno. Si lasciano abbindolare da una minigonna, un sorriso smagliante e un push-up ben assestato, dimenticando per un momento che dovranno comprare tutto il pacchetto. Un pacchetto fatto di rancori, gelosie, scenate isteriche, e “chi diavolo è quella lì?”. Un pacchetto che finirà con il tarpare le ali della nostra povera vittima e che andrà a provocargli strazianti sensi di colpa anche durante la partita di campionato della sua squadra del cuore.

E non so se questo meccanismo si inneschi da bambine, quando al posto della cicala, a cantare per la formica c’era un quartetto di mantidi, fatto sta che, crescendo, la situazione non è cambiata. Perché poi abbiamo imparato che con qualche lacrima e una scenata che neanche a Broadway, lui finirà per sospirare e accontentarci. Per questo, in un rarissimo impeto di assoluto maschilismo, vi chiedo: di grazia, la smettiamo?

Smettiamola di controllarlo, di contargli il numero degli ammiccamenti oculari o il numero di ragazze che saluta per strada. Smettiamola di cronometrargli il tempo che dedica a qualcos’altro che non siamo noi. Ché a noi serve una persona felice accanto, non un manichino che ci regga le borse durante lo shopping. E in che modo può farci stare meglio osservarlo mentre sacrifica pezzetti di sé? Ve lo dico io, in nessuno. La verità è che sappiamo essere buone come una clarissa cappuccina dopo i voti, ma anche st****e come una comitiva di mantidi dopo l’accoppiamento. Li scegliamo, facciamo sì che ci venerino, pretendiamo di trasformarli, lo facciamo e poi non li vogliamo neanche più. Perché non assomigliano neanche da lontano alla persona che avevamo scelto. Perché sono persone completamente annichilite.

Libertà di coppia, non significa che lui può fare esattamente tutto ciò che vuole lei: stampiamocelo bene in testa. Insegniamogli piuttosto che l’amore non basta, ma c’è bisogno di attenzioni, comunicazione, fiducia. Siamo donne, non mantidi religiose.

L’intimità non è solo questione di sesso (LADY A)

Passiamo interi periodi della vita a sfilarci calzini come fossero autoreggenti, perché è l’atteggiamento quello che conta. Poi il motivo per mettere autoreggenti vere arriva e le aspettative salgono su un piedistallo altissimo, rischiando di precipitare rovinosamente al suolo. Perché sì, è bello ma non simpaticissimo, è simpatico ma non bellissimo: insomma, gli mancherà sempre qualcosa, come mancherà a noi.

Ma l’amore fa perdonare le mancanze e fa amare profondamente le presenze. Solo una mancanza non riusciremo a perdonarla mai: tanto sfiancante, intenso e salutare sesso. Perché insieme alle attenzioni, alla fiducia e all’amore, il sesso è il pilastro di una relazione. È il metro che misura l’attrazione tra due anime.

E a quelli che “il sesso non è fondamentale” farei una gigantesca e fragorosa pernacchia. Perché? Perché fare l’amore è unione, condivisione, è l’apice del cercarsi, è trovarsi con i cinque sensi (forse anche qualcuno in più), tutti lì, presenti, di colpo. È un punto dal quale non si torna più indietro. È il punto da cui si va parte, altrimenti ciao. Chi dice di riuscire a farne a meno, si sta solo accontentando di un rapporto a metà.

E chi l’ha detto che per fare l’amore bastano due corpi? Il sesso fa solo parte di un ingranaggio ancora più grande e ancora più complesso: quello dell’intimità. L’amore è chiassoso e pretenzioso, e spesso promette hic et nunc cose più grandi di lui, di noi, di tutto. Più discreta è l’intimità, spontanea complicità che anche chi ne è fuori avverte. L’intimità è una questione di testa e di chimica, per questo molti ne sono tagliati fuori. La riconduciamo alla mera fisicità, ma è infinitamente più complessa. È lei che ti fa pensare, anche solo per un momento, “sì è lui“. È lei che ti fa essere esattamente lì dove sei, in maniera pura, spensierata e serena.

Secondo un sondaggio condotto da un sito di dating online, una donna su cinque mette in discussione la propria relazione se l’intesa tra le lenzuola non è perfetta, esattamente come farebbe un maschio su tre. E sì, parliamo dell’atto fisico in sé, ma fino ad un certo punto. Perché la sessualità inizia dalle attenzioni quotidiane, dagli atteggiamenti che ogni giorno assumiamo nei confronti del partner. E ok, Richard Gere in Ufficiale e Gentiluomo magari ha distorto la nostra idea di gentleman, ma chi ti cerca tra la folla con gli occhi, chi coglie ogni momento per accarezzarti impercettibilmente, chi ti ha sempre lì, tra i pensieri, esiste, ed è la nostra metà. Quella che abbiamo scelto.

Dunque, alla domanda “quanto conta il sesso in una relazione?”, io rispondo che a fine giornata dovremmo tutti voler tornare tra le braccia di chi amiamo e fare tanto, sfiancante, intenso e salutare sesso. Esattamente come dovremmo pretendere occhi che ci guardano, mani che ci sfiorano e pensieri dedicati a noi durante tutto il resto del giorno. Ogni singolo giorno.

Nessuno ci può giudicare. Nemmeno tu, uomo (LADY A)

Non nego che mi crea profondo e copioso imbarazzo dover scrivere queste parole, nell’era della tecnologia, dell’emancipazione, delle continue scoperte nei settori più disparati. Ma, sovente, gli uomini non sono il sesso forte, sono quello scemo. Soprattutto quando sono lì, a puntare il loro indice colpevole contro noialtre, quelle con le tette e tanta figaggine in più. Per cosa poi? Per quella vecchia storia per cui “una chiave che apre tutte le serrature è un fantastico passe-partout, mentre una serratura che si lascia aprire da tante chiavi, fa completamente schifo“, o, insomma, una roba simile. Ecco, già l’accenno di presunzione che si percepisce da queste storielle auto celebrative, inventate dal moralista di turno, mi provocano istinti omicidi, immaginate gli esemplari che questa storiella se la studiano e poi la riportano al gentil sesso come una verità rivelata.

Perché andiamo, l’intelligenza per capire che uomini e donne hanno gli stessi bisogni fisici (non coinvolgo la psiche, perché per i bisogni al femminile avrei bisogno di un rotolone Regina), dovremmo averla maturata tutti quanti, a quest’ora. Così come la consapevolezza che sì, forse anche il sesso, occasionale e non, a noi donne riesce meglio. Ma voi, invece, siete così. Siete quelli che alle donne ossessionate dal sesso dedicano un nome apposito, mentre ai compari ugualmente dipendenti no, perché sono semplicemente “maschi”.

Così, cari portatori di indice eretto, a nome di tutte, tenevo a precisare che fare sesso come un uomo non ci rende delle donnette, semplicemente perché, sempre a quest’ora, non si dovrebbe giudicare una donna in base a quanto e con chi è attiva la sua vita sessuale. Perché ne esistono di donne con cui condivido il genere a stento, ma non sono certamente quelle che si divertono tra le lenzuola. Sono, piuttosto, quelle che tradiscono, manipolano, giocano con i sentimenti, non rispettano gli altri, utilizzano il proprio corpo come merce di scambio. Tutte le altre, per quanto mi interessa, sono libere quanto un uomo di ricercare piacere fisico dove meglio credono, magari lontane dal mio, di uomo. Perché, insomma, entrare nel merito di genitali altrui è una pretesa alquanto arrogante. E l’arroganza, si sa, è una caratteristica tipicamente maschile.

Così, caro uomo, tieni giù quell’indice e ascolta: il sesso che una donna si è goduta prima di incontrare te, non pregiudica i suoi sentimenti, così come non dovrebbe pregiudicare la tua scelta. Pensa che bello se iniziassimo noi a puntarti il dito contro per questo motivo. Probabilmente non conosceresti più né le donne, né il sesso, né le occasioni. “Se sei single il mondo è il tuo buffet personale“, dice la sensuale e trasgressiva Samantha Jones in Sex and the City, e questa sì che è una verità rivelata.

Evolviti, uomo, ché l’anello mancante tra la scimmia e il sapiens sapiens, a noi, fa leggermente ribrezzo.

Errare è umano, soprattutto sotto le lenzuola (LADY A)

Errare è umano, ridere dell’errore è divino. Soprattutto, forse solo, sotto le lenzuola. Sì perché le scene di sesso bollente che dai film vorremmo riprodurre nella realtà, alla fine vengono disastrosamente demolite da qualche intoppo. E se in quel momento affondare il viso nel cuscino fino al soffocamento appare la soluzione più adeguata, qualche attimo dopo, ritrovarsi a riderne con il/la partner smorzerà l’atmosfera. Sì, perché ridere fa bene al sesso. Ridere fa bene e basta. All’intimità, all’amore, alla coppia, all’alchimia. Rilassa e diverte, ed è così che il sesso deve essere: rilassante e divertente. Oltre che passionale, intenso ed estremamente eccitante.

Ma quali sono gli errori più comuni che commettiamo sotto le lenzuola, e che insorgono, come clown inaspettati e sgraditi?

#1 Eiaculazione precoce
Beh, premettiamo che per ogni vera donna, ogni eiaculazione è precoce. Ma quando è più veloce della durata della batteria dell’iphone 4 con tutte le app aperte in background, allora c’è qualche problemino. Succede, e alla prima, ammettiamolo, noi donne ne siamo soddisfatte. Perché siamo fatte per prenderci i meriti anche di funzioni genitali che non ci appartengono. Ma uomini, non angustiatevi: cercate solo di capire se è amore oppure soltanto eiaculazione precoce.

#2 Rumorini molesti
L’aria che si incastra in punti poco consoni e che poi si libera urlando la sua: capita e no, non parlo di meteorismo.

#3 Lotta greco romana
Fate l’amore, non fate la guerra: ma i due sono così simili. Il sesso, solitamente, non prevede sangue o ferite lacero contuse, tuttavia i traumi post amore sono infiniti e vari. Il positivo è che potrete vantarvi di aver sventato una rapina a mani nude.

#4 “Non ho capito”
La vita non è un film e nemmeno l’amore sotto le lenzuola lo è. Allora può succedere che lui voglia fare quello e tu ti giri per qualcos’altro. Chissà, magari il compromesso diventa la culla della fantasia.

#5 Sahara
Vi siete dedicate a lui, e magari lì sotto non siete ancora pronte. Aiutatevi da sole, fatevi aiutare, con le mani, con le parole, con i pensieri: ci vorrà solo un momento.

#6 “Che diavolo ho detto??”
La frenesia e l’eccitazione possono far dire cose che neanche cinque gin tonic. Così dopo aver pronunciato parole imbarazzanti, andrete dal logopedista per diventare balbuzienti. Perché, in assenza di filtri, qualche intoppo nella favella è l’unica soluzione.

#7 Distrarsi
Si chiama multitasking e noi donne siamo le regine di questa facoltà. Pensiamo alla lista della spesa, a quello che faremo appena finito, domani, dopodomani e la settimana prossima. Ci si ritrova lì, a guardare il soffitto, nonostante sia piacevole, e a sentirsi in colpa per questo. Respirate e concentratevi sul corpo, ché tanto il pensiero senza di lui non può fare nulla.

#8 Allerta pipì
Sì, è imbarazzante e disgustoso. L’eccessiva stimolazione o un orgasmo troppo intenso possono provocare secrezioni indesiderate. Ma non disperate, a lui farà strapiacere.

#9 “Bella questa, l’ho già provata…”
“E no, non ero io, era il tuo ex.”