lunedì, 18 Novembre 2024

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Le tot cose che, ovvero classifiche - sul mondo che ci circonda - stilate dalla redazione di Blog di Lifestyle

Le 10 cose che odiamo del guardaroba maschile

Credit Pohto:http://static.robadadonne.it/

Bisogna essere molto grate agli uomini.
Molti di loro hanno impiegato l’intera vita a vestire le donne. E se pensiamo alle grandi menti della moda la figura maschile ha un ruolo fondamentale nei nostri guardaroba. Ecco, appunto, dico bene: il nostro guardaroba. Personalmente se c’è una cosa che odio degli uomini è lo spazio che ci rubano dall’armadio. Per metterci dentro poi cosa? Capi di abbigliamento di discutibile bellezza.

“Ma, amore, io mi vesto per coprirmi!”

Eh tesoro, si vede.
Per strada non so più se la gente si gira a guardarci per il mio tacco 12 o per la tua maglia di Spiderman. Che ho capito io che siete eterni bambini. E sì, i cartoni sono belli. Ma se ti è stata regalata al tuo dodicesimo compleanno ci sarà un motivo?
Niente. Non capiscono. E quindi noi di Blog di Lifestyle in preda alla disperazione e grazie alla sana solidarietà femminile, abbiamo deciso di stilare la classifica delle 10 cose che odiamo del guardaroba maschile.

1. I mocassini

Che poi ti meriti una fidanzata con le ballerine, sappilo.
Per non parlare del binomio mocassino-calzino bianco. Alla nascita ero stata dotata di ormoni, che poi..

2. La camicia con le maniche corte

Non fa casual. Ne tanto meno dona un’aria da street-style. La camicia va portata con la manica lunga. Che poi se hai caldo te le arrotoli le maniche e diventi anche più figo. Insomma, tutto tocca spiegargli.

3. La canotta

Ma come? Penserete. Manco quella del mio giocatore preferito di basket? Guarda che per seguire l’NBA resto sveglio anche la notte.
Sei tenero. Ma a stare sveglio la notte non ti crescono i muscoli di Jordan e non diventi 2,06 metri. Ci siamo spiegati, no?

4. Tuta-Timberland

Il panico. L’outfit di rito solitamente prevede anche una felpa col cappuccio, un cappello in testa e troppe cerniere. Ecco, io spero che ti si incastrino tutte.

5. Il braccialetto borchiato

Che fa tanto sono diventato grande ma non volevo.
Sono brutti momenti lo so, ma intanto togliamolo e nessuno si fa male qui, dai.

6. Il colletto della polo all’insù

Solo se intendi spiccare il volo.

7. Il costume a slip

Giuro che fate venire la pelle d’oca anche il 15 agosto con 45 gradi all’ombra.

8. I sandali

Per me, è no.
Cioè come ci rimarresti se ad un appuntamento io mi presentassi tutta in tiro e poi quando mi spogli sotto al vestito ho i boxer?

9. I pantaloni skinny

E qui proprio ci vuole un minuto di raccoglimento. Facciamo due va: uno per il nostro disgusto e uno per i vostri testicoli.

10. Il marsupio e simili

Se proprio ci tieni a portare una borsa, andiamo a fare shopping amore e il tuo desiderio sarà presto avverato.

Ci siamo divertite a stilare questi 10 punti.
Ma adesso chiedo sinceramente scusa. Sì, scusate donne se sono solo 10.

Le 10 frasi da non dire ad una donna quando ha le sue cose

Ci sono alcuni periodi del mese in cui le donne sono particolarmente isteriche, nervose e stressate. In quel periodo- noto come ciclo– qualsiasi donna sarebbe capace di far scatenare un terzo conflitto mondiale, commettere un omicidio o fare le cose più assurde e disperate.

Ma per fortuna (che sia lodata la scienza) esistono gli antidolorifici che aiutano a placare un po’ l’ira funesta delle donne, proprio nel momento in cui i nostri nervi si sono distesi e il dolore non è più lancinante, ecco arrivare lui, l’uomo – fidanzato, amico, padre, fratello, zio- che, con le sue frasi inopportune, in men che non si dica fa alterare nuovamente i nervi di una donna.

Per la vostra sicurezza e per i nostri nervi, noi di Blog di Lifestyle abbiamo stilato una classifica con le 10 frasi da non dire assolutamente ad una donna quando ha le sue cose.

1. Stai calma

Non è casuale che questa frase sia stata messa al primo posto della classifica. Dire stai calma ad una donna quando ha le sue cose è un po’ come lanciare benzina sul fuoco o svegliare il cane, o meglio il leone, che dorme. Se volete sopravvivere allontanatevi, munitevi di armatura con tanto di elmo oppure presentatevi con una scatola di cioccolatini in una mano e un mazzo di fiori nell’altra (e magari anche una scatola di antidolorifici, tanto per stare più sicuri).

2. Ti vedo un po’ gonfia

È assolutamente vietato dire una cosa del genere ad una donna durante quel periodo del mese. I nervi sono troppo alterati e il dolore è troppo forte per poter sopportare una critica riguardo il proprio aspetto fisico.

3. Sei isterica

Forse per le non donne è difficile capire, o solo immaginare, che cosa si prova durante i giorni del ciclo e, credetemi, tutto il nervosismo del mondo non rende minimamente l’idea del dolore che si prova. Durante quei giorni ogni donna ha il diritto di essere isterica, è il minimo per riuscire a sopportare mal di pancia, mal di schiena, mal di testa e mal di reni tutti in una volta. Ma farglielo notare può essere nocivo.

4. Ma che sarà mai un po’ di mal di pancia e mal di testa, anch’io ho mal di testa ma non faccio così. Hai solo il ciclo…

Che cosa hai detto? Ti sembra niente “avere solo il ciclo”? Ti sembro per caso esagerata? Ho la faccia di una che finge di star male, ah? È così? Ritenetevi fortunati se riuscirete a finire la frase. Voi non avete la ben che minima idea di cosa si prova.

5. Non ti sembra di mangiare un po’ troppo?

No, per niente. Durante il ciclo le donne hanno più voglie di una donna in gravidanza e mangiare le aiuta a distrarsi, a non pensare ai dolori ma soprattutto a calmarsi. Durante quel periodo anche ad una donna a dieta ferrea è perdonato lo sgarro. E poi si sa, alle tentazioni bisogna cedervi. Quindi che ben vengano dolci, cioccolato, patatine, pizze e tante altre schifezze.

6. Andiamo al mare?

Non esiste cosa più brutta e snervante per una donna di aver il ciclo in estate proprio durante il weekend, perché questo significa dover rinunciare al mare. Se il fidanzato, gli amici o i parenti, sono al corrente del suo stato allora farebbero meglio a non proporle di andare al mare. Meglio la montagna. Oppure un giro al centro commerciale.

7. Sembri uno zombie

Durante quei giorni anche il nostro aspetto ne risente. I capelli sono intrattabili, le occhiaie sono profonde, tant’è che il correttore è quasi impotente, e il fondotinta e il blush non riescono nell’impresa di dare un po’ di colorito al nostro volto. Allora l’unica soluzione sembra quella di chiudersi in casa per tre giorni e aspettare che il nostro aspetto ritorni bello e vivo. Ma non è possibile, i nostri impegni ci costringono di presentarci al mondo malgrado il nostro aspetto. E se qualcuno osa criticarlo possiamo benissimo fulminarlo con gli occhi. O minacciarlo.

8. Mai contraddire una donna

Questa frase vale ancora di più durante i giorni di ciclo. Se volete evitare una sfuriata, una discussione accesa o- peggio- di essere mollati, non contraddite una donna, ma limitatevi di fare “si” con la testa e ad assecondare tutte le sue scelte.

9. Prima piangi poi ridi, sei pazza?

No! Ho solo gli ormoni in subbuglio.

10. Dai amò, usciamo. A casa mi viene l’angoscia

Ah tu sei angosciato? Ed io cosa dovrei dire che mi reggo in piedi solo grazie ad una quantità industriale di antidolorifici? No guarda, io sto a casa. Non ho voglia di andare in giro. Ho il ciclo, e se proprio dobbiamo uscire dobbiamo andare in un posto in cui ci sia almeno un bagno. Ma tanto lo so che tu vuoi andare in discoteca per guardare le tipe che ballano mezze nude e a me non va di andare a ballare, né tanto meno di reggerti la bava. Sei sempre il solito. Io ti odio, no guarda non farti più vedere ok? Sto bene anche senza di te.
Io e i miei dolori stasera guarderemo un film depressivo e mangeremo tanta cioccolata, anzi renditi utile: porta la cioccolata.

Le 10 cattive abitudini che fanno naufragare una coppia

Se siamo single, talvolta, è il caso di chiedersi il perché. Pare infatti che, nonostante tutto il fascino di cui possiamo essere dotate, alcune cattive abitudini contribuiscano ad allontanare da noi anche i partner più impavidi.

Noi di Blog di Lifestyle abbiamo elencato le peggiori abitudini che portano a naufragio certo della coppia, perché ci sono davvero alcuni atteggiamenti che non possono essere tollerati dalla dolce metà, al punto da essere motivo di rottura di una storia.

Il terzo grado e la mancanza di fiducia

Fare troppe domande al proprio partner per sapere con chi, cosa e dove ha fatto quella determinata cosa. Ossessionarci nel controllare cellulari e pc. Questa abitudine è una delle peggiori, perché non solo rovina il rapporto con il partner, ma lede seriamente la nostra sanità mentale.

La gelosia

In una certa misura può essere persino sintomo della buona salute della coppia, ma più spesso diventa una pulsione distruttiva, che affonda le sue radici nell’insicurezza e nella paura dell’abbandono di chi la prova, sfibrando la fiducia tra i partner.

La mancanza di spazi

coppia

Cio che è tuo, è anche mio. La tua password, il cellulare, il profilo Facebook in comune, stile siamo una cosa sola e non abbiamo personalità. Annullare i propri spazi per l’altra persona, dimenticare di avere delle amiche, delle passioni da coltivare da soli e non necessariamente in coppia, è davvero un’abitudine che porterebbe immediatamente alla fine dell’idillio amoroso. La mancanza di spazi individuali porta a perdere di vista sé stessi e i propri obiettivi personali, con il risultato che piano piano il partner non vedrà più la persona di cui si è innamorato.

L’abitudine

Rendersi schiavi delle abitudini è una cattiva abitudine e quindi “la domenica a pranzo dai tuoi, quella dopo dai miei” e la lista sarebbe ancora lunga. Il senso è di non scambiare i punti fermi con abitudini, che diventano una banale routine noiosa e stancante.

Evitare le discussioni

litigio

Il sorvolare sulle problematiche che emergono, fingendo che non esistano fino a ritrovarsi una matassa di cui non si riuscirà mai più a sciogliere. Evitare sempre il conflitto, chiudendo un occhio su atteggiamenti e comportamenti del partner che ci infastidiscono o ci feriscono, non affrontando l’argomento per paura di litigare, porterà all’esplosione di una pentola a pressione, provocando danni maggiori.

Mentire

Non lo fai apposta, ce l’hai un po’ di indole. Mentire può essere facile, ma le bugie perseguitano. Se vengono scoperte, si crea un problema di fiducia che logora il rapporto, perché o si ricomincia da zero oppure si creerà sempre quell’astio negativo nei confronti del partner.

Stare sempre insieme

All’inizio si ha voglia di passare molto tempo insieme, in qualsiasi occasione. Così, oltre a infastidire gli amici, che non ci possono più vedere se non “accompagnati”, e quindi creeranno un club contro di voi, si rischia di abituarsi a un legame simbiotico, in cui mancano gli spazi individuali, e prima o poi la sensazione di asfissia arriva.

Passare più tempo con gli amici

Quando si è in un rapporto duraturo, si potrebbe diventare gelosi di tutto ciò che è il tempo libero del proprio partner. Si può fare tutto, con la giusta dose. Se però le amicizie hanno sempre la priorità e la voglia di vedere loro è maggiore, allora sarebbe giusto parlare di quello che non va.

Non impegnarsi

I rapporti richiedono impegno. Non potete pretendere di essere sempre coloro che ricevono e mai quelli che danno. Arriverà sempre il momento di prendere decisioni importanti e se non siete ancora pronti, allora vuol dire che non è la persona giusta per voi.

Non dare nulla per scontato

Non importa da quanto tempo state insieme, c’è sempre bisogno di un pò di brio in coppia per farlo durare. Ogni piccolo gesto andrebbe apprezzato, facendo sentire sempre speciale e importante il vostro partner.

Le 10 tecniche che usano gli uomini per rimorchiare

Gli uomini sono tutti uguali” siamo solite inveire noi donne, alla prima occasione utile. Ma non è vero, loro non sono tutti uguali. Ognuno fa rabbrividire a suo modo. E a noi signorine, con uno spiccato gusto dell’orrido, il “corteggiamento” vario, onomatopeico e mai scontato, in fondo, piace.

Così li lasciamo senza briglie a rincorrere l’altro sesso, a guardare il proprio riflesso nelle vetrine o, peggio, a vantare competenze che no, proprio non gli si addicono. E se un’evoluzione c’è stata, riguarda sicuramente il livello di dignità personale che preservano, nell’attuare le tecniche da rimorchio scoperte con gli anni.

La redazione di Blog di Lifestyle ha così studiato i comportamenti degli uomini, riuscendo a creare una “scala evolutiva della seduzione” e attribuendo ad ogni maschio il suo gradino in questa difficile ascesa.

1. Il tamarro

Beh partiamo dalla base. Come la scimmia prima dell’uomo, il tamarro anticipa il corteggiatore medio. Il suo segno distintivo è il clacson della Punto modificata e completa di alettoni, strobo e luci blu. E poi il panico, quando il finestrino si abbassa e dal buio dell’abitacolo vengono fuori espressioni colorite dell’idioma locale. Con lui nei paraggi, istintivamente la vittima pensa a un rapimento alieno. E quindi il consiglio, caro tamarro, è proprio questo: telefona casa, arrivaci, rinchiuditici e lancia le chiavi dalla finestra.

2. Il giullare

Tra le sue infinite e non pervenute doti, il giullare decide di puntare sulla simpatia. Ad ogni costo. In ogni luogo. Spesso fuori luogo. Quando il suo radar localizza una donzella nelle vicinanze, nella sua testa scatta il click dell’idiozia, quel click che provoca risate convulse, diarrea verbale e magnetica attrazione per le magre figure. Un consiglio anche a te, caro giullare: attirare l’attenzione è fin troppo semplice, attirare l’interesse è tutta un’altra storia.

3. Il MdF

Il morto di f**a è, ahimè, un esemplare di maschio con cui tutte le donne si troveranno prima o poi a fare i conti. Si aggira per le strade come un tossico in crisi d’astinenza, l’unico senso che ormai utilizza è quello dell’olfatto, una voce femminile gli provoca sussulti e tachicardia, poco importa che sia della pensionata in fila alla posta. Consiglio: caro MdF, ok, in tempo di guerra ogni buco è trincea, ma vedi, non siamo in guerra.

4. L’imbranato

L’imbranato, genericamente, ha già serie difficoltà da solo. Sotto pressione e con l’ansia da prestazione addosso è decisamente il controllo ad avere sotto lui. Una bomba a orologeria che potrebbe esplodere da un momento all’altro, provocando disastri inauditi e mettendo a rischio l’incolumità sua, della fanciulla e dell’intero globo. Consiglio: curare questi disturbi è possibile, quindi dopo una terapia isolata reintegrati con cautela nella società.

5. L’uomo social

Gli uomini appartenenti a questa categoria, nelle sere invernali, estive e diciamo sempre, aggiungono tizie seminude suggerite dalla piattaforma, poi scorrono su e giù nella chat di Facebook in cerca di una vittima da stalkerare dietro lo schermo e danno vita a monologhi virtuali fatti di “ehi ciao” e “visualizzato alle …“. Consiglio: noi donne siamo pragmatiche e romantiche, lo sforzo della risposta via chat non lo dobbiamo a nessuno, a meno che non sia il tizio per cui sbaviamo da un decennio. E poi, andiamo, la tastiera ci rovina la manicure, dunque, tecnica bocciata.

6. L’amicone

Questa è una delle tecniche più autolesioniste della storia del rimorchio, ma nonostante ciò, alcuni uomini diabolicamente perseverano. Le donne, si sa, impazziscono per l’amico gay e necessitano di un parere maschile solo per capire come la pensa il tipo che gli interessa. Così non si rendono conto che l’amicone a cui si mostrano anche seminude, ritenendolo asessuato, in realtà sia un uomo, fatto di carne, ossa e sentimenti. Consiglio: petto in fuori, pancia in dentro e testosterone, per favore.

7. Giacomo Casanova

A primo impatto sembra uno senza occhiali e dieci gradi di miopia. A secondo impatto lo stesso, ma realizzi che sta tentando uno sguardo languido. Il Casanova si ferma così, a posare nei locali dispensando al gentil sesso il suo sguardo tenebroso. Amiche, l’unica soluzione è andare da lui e: “se sei miope sbatti una volta le palpebre, se sei un attore di soap opera, sbattile due volte“.
Un consiglio a Giacomo, che non ci vede, ma ci sente, tuttavia datelo: oltre che con gli occhi, si può parlare anche con la bocca.

8. Il gentleman

È così raro che quando lo incontriamo lo trattiamo peggio del tamarro. Per noi donne è una creatura mitologica, ne abbiamo solo sentito parlare. Insomma, uno che ti apre lo sportello dell’auto, azzecca tutti i congiuntivi e ti porge una rosa rossa è di sicuro un serial killer. Così rendiamo nulli tutti i suoi sforzi, lo apprezziamo, ma alla fine scegliamo di non esplorare quel territorio anni ’20. Anche perché caschetto e frange proprio no. Consiglio: caro gentleman, magari non sei proprio un serial killer, ma solo uno schizofrenico bipolare, non la aggredire come mamma orsa con le tue attenzioni, ma dosale pian piano. Una chance, al contrario degli altri, potresti averla.

9. L’esperto

Se studi architettura lui è il pupillo di Renzo Piano. Se studi lingue ti saluterà nelle prime cinque che gli vengono in mente. Se studi filologia romanza è fregato, perché non l’ha mai neanche sentita nominare, ma esordirà con un falso “interessantissimo”. Insomma, lui è l’uomo più versatile della terra, è onnisciente, preparatissimo e gobbo. L’intelletto, gli hanno detto, è l’arma segreta per conquistare una donna. Consiglio: attento caro Leopardi, la tua effimera cultura potrebbe tradirti quando lei ti sfiderà a Quiz Duello.

10. L’astensionista

Il tamarro suona il clacson, il Narciso si specchia nelle vetrine, l’esperto naviga su Wikipedia, il mondo va avanti e lui è lì, fermo, che resta a guardare. Non si sa se per eccesso di self confidence o per mera rassegnazione, ma questa tipologia di maschio si rifiuta di avvicinare l’altro sesso e, come Maometto, aspetta che sia la montagna ad andare da lui. Consiglio a Maometto: nella realtà le montagne al massimo franano, ciò che conviene è invertire i ruoli.