sabato, 20 Dicembre 2025

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Come sono i genitori degli studenti fuori sede?

Vivere da fuori sede può essere davvero difficile, tra università, orari al limite dell’umano, spese, affitto e metropolitana. Tutto insieme, poi, ci vuole un po’ per abituarsi. E il lavoro di chi a 18 anni lascia casa, affetti e famiglia per trasferirsi a chilometri e chilometri di distanza diventa ancora più difficile se ci si mettono anche i genitori.

Ce ne sono diverse tipologie: gli apprensivi, gli indifferenti, i “giovani dentro”, i tecnologici, i nostalgici. E tanti altri ancora. Ad ognuno il suo, e non è una scelta. Ecco le categorie più gettonate.

Gli apprensivi

Devi chiamarli ogni giorno, a qualsiasi ora, anche di notte, oppure saranno loro a cercarti. Vogliono sapere tutto, anche quante volte sei andato in bagno durante la mattinata in Università. Sono pieni di consigli e vivono di ansie 365 giorni l’anno.

Lacrima facile

Sono 4 anni che vivi a Milano, torni a casa solo durante le feste di Natale e Pasqua, vivi da fuori sede ormai da una vita e sei più abituato al Duomo e alla metro che non a casa tua. Ma, ogni volta che vai via e torni nel capoluogo lombardo, vedrai i tuoi genitori piangere come bambini che lasciano il proprio piccolo all’asilo per la prima volta. E hai 22 anni.

I Giovani

Per loro sei un coetaneo, ti trattano come fossi uno della comitiva. Pacca sulla spalla e “raccontami tutto figliolo, ci andiamo a prendere un birra e ti aiuto io“.

Gli orgogliosi

Per loro sei sempre il migliore, il più bravo, quello con i voti migliori anche quando “l’esame era difficile, e poi la Prof. non mette mai voti alti“. Parlano sempre di te, quando vanno a fare la spesa, al mercato, da soli in macchina. E anche se non ti laureerai con il massimo dei voti per loro sarai sempre un premio nobel.

I tecnologici

Ti mandano mille immagini, video e foto su Whatsapp, ti chiamano su Skype ogni fine settimana, ti ricaricano il conto online e ti prenotano il biglietto dallo smartphone. E appena esce un nuovo aggiornamento dell’iPhone sono loro i primi a chiamarti per dirti di farlo subito, altrimenti rimani indietro.

I poco tecnologici

Rimasti all’età del paleolitico, rimangono in contatto con i propri figli fuori sede solo per telefono – e per telefono si intende quello con la tastiera dei numeri che girava. Se sei più fortunato ti mandano le lettere, con il piccione viaggiatore.

Gli stalker social

Sanno tutto di te, su Facebook, Twitter, Instagram e Whatsapp. Interessati alla vita sociale dei figli, curiosi di conoscerne gli spostamenti, controllano ogni tuo tag e localizzazione. E poi ti chiamano, per chiederti: “Ma chi era quello con cui eri nella foto su FB?”

I rifocillatori

Sono i migliori, e tengono alla tua salute più della loro vita. Ed ecco che, a scadenze più che regolari, ti mandano quintalate di cibo, pacchi e pacchettini con la dispensa per la settimana.

Bambole senza trucco: ecco l’esperimento di una mamma (VIDEO)

Magrissime, con capelli di seta, trucco perfetto alla Kim Kardashian, vestiti abbinati all’ombretto: le bambole sono da sempre il sogno di bellezza delle bambine, che sognano vitini da vespa e labbra carnose.

Ma cosa succederebbe se rimuovessimo tutto quel trucco, tutta quella apparenza? Lo ha scoperto Sonia Singh, una mamma amante delle bambole che ha voluto scoprire la bellezza autentica della semplicità.

L’effetto è assolutamente stupendo e di grande impatto, come tutte le cose essenziali e dirette. E voi che ne pensate?

Le 10 figuracce più assurde (FOTO)

Che mondo noioso sarebbe senza delle grandi figuracce? Per fortuna ci pensiamo noi di Blog di Lifestyle a rendere tutto più brioso. Ma sicuramente anche a voi sarà capitato di fare qualche gaffe in presenza di tutta la città, dei vostri amici o ancor peggio proprio della ragazza su cui volevate fare colpo.

Abbiamo raccolto le peggiori figure, quelle che ci hanno fatto vergognare a tal punto da desiderare che in quel preciso istante si aprisse un vortice nella Terra che potesse inghiottirci e farci sparire da quella scomoda situazione.

Cadere

Le cadute sono evergreen, fanno sempre ridere, a meno che non ci si faccia male, in tal caso le lacrime non saranno per le troppe risate. Che capiti per strada, su un autobus bagnato in una giornata di pioggia, o in metro con le mani occupate non fa differenza. Quando ci si trova per terra con gli occhi di tutti i presenti puntati addosso e i nostri “accompagnatori” occupati in grosse risate si capisce subito di aver fatto una gran brutta figura. Se poi tra quei presenti c’è anche il tipo o la tipa che ci piace, ci siamo scavati la fossa da soli.

Sms inviato

Ops. Maledetto cellulare che non percepisce che quello a cui sto mandando il messaggio non era la persona che doveva riceverlo. Quando lo inventeranno, faranno un grosso favore alle sbadate come me. Non è piacevole inviare un sms in cui ci si sfoga con un’amica su quel ragazzo che ci piace oppure, ancora peggio, sull’altro ragazzo che ci piace e poi l’sms lo inviamo a nostro lui. Si prospetta una lunga settimana di liti.

Ma tu non ti chiamavi Marco?

Non fate i timidi. Anche voi avrete sbagliato nome qualche volta. Certo è una figuraccia quando per tutta la sera chiami quel nuovo ragazzo Marco, e poi scopri che si chiama Roberto.

Salutare è educazione, rispondere è cortesia

Come si dice: “Salutare è educazione, rispondere è cortesia”. Non quando hai l’abitudine di salutare anche persone che non conosci e che, chiaramente, non ricambieranno il tuo saluto, lasciandoti perplessa sulla gaffe pubblica appena fatta.

Promemoria: chiudere la porta a chiave

Possiamo dirne quante ne vogliamo, ma la figura più brutta per eccellenza rimane sempre una: essere scoperti dai genitori (peggio se di lui) in situazioni “compromettenti”. Il programma della serata è allettante, i suoi fuori a cena, voi avete casa libera e volete sfruttarne ogni angolo. Non avevate però considerando il contrattempo, i suoi hanno dimenticato le chiavi. Quella porta che lentamente – ma non troppo – si apre e voi che venite scoperti in pieno. Scappare su un altro pianeta, attraversando infinite galassie non sarebbe comunque sufficiente per sopperire a tale figuraccia.

Le 10 figuracce più assurde (FOTO)

Ah, ma è tua madre?

Ormai, prima di parlar male di qualcuno, anche se questo qualcuno ha sembianze aliene, chiedo sempre se sia parente di uno dei presenti. Troppe volte capita di raccontare una storia indicando il soggetto con appellativi sempre diversi e poco carini per poi: “Ah, ma è tua madre? No, vabbè, scherzavo”.

Abbassa la voce

In treno, in un locale o in ufficio quando dall’altro lato del telefono c’è la mamma che urla, perché giustamente sei lontano chilometri e pensa che la sua voce debba arrivarti direttamente così, rompendo quel silenzio imbarazzante e facendo sentire a tutti quello che ha da dire. No, non è bello, mamma.

Giochiamo a nascondino?

Suona il citofono. “No, proprio lui no. Non volevo vederlo. Mi nascondo”. Magari sotto il tavolo. Pessima idea, quando l’ospite inatteso si siede per un caffè, trovandoti accovacciata intenta a cercare una scusa plausibile. Non ce ne sono, non sforzarti.

Dimenticarsi di pagare

Può capitare, tra una chiacchiera e l’altra di uscire dal bar noncuranti di un conto da pagare. Quando vieni richiamata come se fossi una ladra, la situazione si fa piuttosto imbarazzante.

Le 10 figuracce più assurde (FOTO)

Incontri inaspettati

Essere sempre in tiro è impossibile, soprattutto per le ragazze, non ci svegliamo già con trucco e parrucco sistemato e con l’outfit giusto. Ci sono, infatti alcuni momenti della giornata in cui ci rilassiamo, in tutti i sensi, per esempio l’istante prima di una doccia rigenerante, quando già in accappatoio e con i capelli legati in uno chignon casalingo ci accorgiamo di dover prendere qualcosa sul balcone. Non importa se abiti in Burundi, nel Sahara o su Giove, in quel preciso istante il tuo vicino si volatilizzerà lì, sul balcone affianco, solo per poterti vedere il versione “relax”. Mai nessuno dovrebbe vederci in tale versione. Nessuno. Se poi ci saluta con “bell’accappatoio” è chiaro che sprofondare negli abissi sarebbe anche troppo poco.

Le 10 figuracce più assurde (FOTO)

E le vostre figuracce sono peggiori delle nostre?