lunedì, 6 Maggio 2024

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Zaino in spalla, con Paese che vai si gira il mondo

Loy Krathong, uno spettacolo che vi lascerà senza fiato (FOTO)

Chiudete gli occhi, stiamo per fare – mentalmente – un viaggio nei pressi del Golfo della Thailandia, più precisamente a Bangkok. Perchè? Be, perchè qui si svolge una delle feste più suggestive che avvengono in tutti i Paesi del mondo.

Si tratta di un evento annuale che si tiene nella prima notte di luna piena alla fine di ottobre o all’inizio di novembre; celebrato a livello nazionale è una festa amatissima dal popolo e da tutti i turisti, che fa parte dell’insieme di tradizioni e filosofie di vita del mondo tailandese da più di 800 anni.
L’evento di per sé si chiama Loy Krathong, ma anche se questo nome non vi dice niente sono certa che ne avete già sentito parlare: è quando la gente si riunisce intorno a laghi, fiumi e canali per rendere omaggio alla dea delle acque, semplicemente rilasciando bellissime zattere a forma di loto, decorato con candele, incenso e fiori sull’acqua.

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Inutile dire che lo spettacolo che appare agli occhi di chi partecipa è davvero fantastico. La vista di migliaia di Krathongs, cioè proprio le loro candele tremolanti, che sembrano tutte mille puntini di luce lontani all’orizzonte, è davvero magica; e la possibilità di osservare tutto questo questo è accessibile a tutti, grazie ad un sacco di posti proprio a Bangkok dov’è possibile anche essere coinvolti con i festeggiamenti.

Qual è la sua origine?

La storia dietro il festival è complessa: ci sono diverse leggende alla base di questa tradizione in Thailandia. Ma i documenti storici, del quale siamo giunti in possesso fino ad ora, mostrano che la cerimonia Loi Krathong, un tempo chiamata “Pa Chong Riang”, si è svolta per la prima volta nel Regno di Sukhothai per mostrare rispetto alle divinità indù Vishnu, Shiva e Brahma. In quelle epoche, per la cerimonia, furono utilizzate lanterne sospese nell’aria, ma successivamente, con il passare dei secoli, i re decisero di sostituire le lanterne sospese con contenitori a forma di loto, chiamati appunto krathong, e rilasciati nei fiumi, nei torrenti e nei laghi. Questo perché la credenza più popolare di Loi Krathong identifica nell’evento un modo di mostrare rispetto e gratitudine alla Dea dell’Acqua, conosciuta dai thailandesi come “Phra Makhongkha”.

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Alcuni vedono in questa splendida festività un modo per liberarsi dai peccati e pulirsi la coscienza. Sono in molti, infatti, a credere che questo sia il momento per (simbolicamente) far “volare via” tutta la rabbia, e i rancori, e i problemi, che state trattenendo, siano questi un’unghia incarnita o una disgrazia vera e propria. Il Loy Krathong è dunque visto come un modo per lasciar andare il lato oscuro di noi stessi, per (ri)iniziare a liberarsi dai sentimenti negativi.
Infine, la leggenda dice che, se la candela rimane accesa fino a quando il Krathong scompare alla vista, un anno di buona fortuna busserà alla porta della vostra vita.

[Credit: bangkok.com]

Paese che vai: Cambridge. Una città tutta da scoprire (FOTO)

Credit photo: pl.wikipedia.org

Cambridge, fondata dai romani nel primo secolo d.C., è sinonimo di studio e conoscenza: l’antica città romana è famosa in tutto il mondo per le sue prestigiose università, che hanno ospitato grandissimi studiosi come Newton e Darwin.
Proprio per l’alto livello di cultura e di qualità della vita, Cambridge è la meta scelta da studenti di tutto il mondo, che in questa città hanno la possibilità di sperare in un futuro migliore.

Cambridge, che a volte viene vista come un posto noioso, è tutto il contrario: è una città giovane e vivace, che offre mille opportunità turistiche e culturali per persone di tutte le età. Una città che, grazie ai suoi spazi verdi, al suo famoso fiume Cam, ai suoi numerosi college e ai suoi chiostri, dà anche l’idea di un luogo quasi magico e surreale. Una città tutta da vivere e da scoprire.

Eventi

Cambridge ha tantissimi eventi, distribuiti in tutti i momenti dell’anno, per accontentare ogni età ed ogni tipo di interesse.

Durante i mesi estivi ci sono numerosi spettacoli di musica nei parchi e negli spazi verdi dell’intera città: Jazz in the Park of Jesus Green e Midsummer Fair sono solo due di essi. Uno dei più conosciuti è il The Big Weekend, tre giorni e tre notti di spettacoli, musica, giostre e varie attività in uno dei parchi più grandi di Cambridge, Parker’s Piece.

Il Cambridge Folk Festival è uno degli eventi musicali più importanti e popolari in Europa, che anno dopo anno attrae sempre più visitatori.

Altro evento, sempre riguardante la musica, ma con l’aggiunta dell’arte, è lo Straberry Fair, un festival che si svolge ogni anno, il primo sabato del mese di giugno.

Famoso è anche il Cambridge Shakespeare Festival è un tour di otto settimane sul teatro elisabettiano: negli affascinanti giardini delle università della città si svolgono gli spettacoli, sia di giorno che la sera, quando l’atmosfera è ancora più magica.

Nei mesi di aprile e novembre invece si tiene il Cambridge Literary Festival, che porta autori ed importantissimi studiosi nella città: sono proprio loro che si occupano di conferenze ed incontri adatti per persone di differenti età.

Luoghi da visitare

Cambridge ha moltissimo da offrire ai suoi turisti, che devono scoprire ogni angolo di questa bellissima città.

Una della cose che caratterizza maggiormente Cambridge è il fiume Cam. Ogni visitatore dovrebbe – almeno una volta – fare una passeggiata lungo il The Backs, la riva del fiume dalla quale si possono ammirare straordinari spazi verdi e i famosi college.
Per chi invece vuole fare un’attività più divertente non può mancare il punting: navigare sul fiume con piccole barche, chiamate appunto punt, che si muovono grazie ad un grande remo.

Una cosa che non deve assolutamente mancare è la visita ai college, punto di forza della cittadina inglese. Essi sono in tutto 31, sparsi per tutta la città. Due dei più famosi sono il Trinity College e il St John’s College: quest’ultimo è stato fondato proprio da Enrico VIII.

A chi invece piace visitare i musei, si consiglia il Fitzwilliam Museum, in Trumpington Street. Esso ospita oggetti di arte greca e romana, oltre a alcune delle più conosciute opere di personaggi quali Picasso, Turner, Tiziano e Van Dyck.

Cucina e alloggi

A Cambridge si possono trovare ristoranti di ogni genere, in grado di accontentare qualsiasi tipo di turista e di cittadino. Troviamo ristoranti etnici, italiani, giapponesi ed indiani.

Nei locali più inglesi si possono gustare le specialità della cucina dell’East Anglia, con piatti a base sia di pesce che di carne.
Immancabili sono il fish&chips, il pudding – budino – e le più svariate pie, le tipiche torte.

Per quanto riguarda gli alloggi, si trovano sistemazioni adatte per persone di ogni età e con esigenze più diverse: ostelli, alberghi e appartamenti in affitto. E anche il rapporto qualità-prezzo è ottimo.

Le 10 cose da fare a Napoli in un week end (FOTO)

Credit: reportcampania.it

Napoli deve la sua origine alla Sirena Partenope, per questo, si può dire, che Napoli non ha un solo cuore, ne ha mille: personalità contrastanti convivono l’una di fianco all’altro, come si comprende non appena si mette piede in città. Perché ogni città del mondo ha la propria anima, e Napoli non è da meno: indomita come poche, ricchissima sia di storia che di cultura, ha strette vie – che sono l’arteria pulsante della città – e un lungomare – che arriva fino ai piedi del Vesuvio – di indiscussa bellezza.

Non è facile racchiudere in sole 10 attività tutto ciò che il capoluogo campano ha da offrire, ma noi di Blog di Lifestyle abbiamo comunque deciso di darvi qualche consiglio e qualche dritta per vivere a pieno tutto ciò che Napoli ha da offrire ai suoi turisti.

1. Cristo velato

Il Cristo velato è una delle opere più affascinanti e misteriose che si possono vedere a Napoli. C’è chi dice che il velo di marmo sul corpo del Cristo, sia in realtà un velo in tessuto, trasformato in roccia grazie ad uno speciale liquido inventato da un illustre alchimista, e chi invece sostiene che il sorprendente effetto sia tutto frutto della bravura e del talento di Giuseppe Sanmartino, lo scultore che realizzò il Cristo velato.
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2. Napoli sotterranea

Si tratta di un susseguirsi di vicoli e scale di una città costruita su più livelli. In quello sotterraneo vivevano secondo al tradizione i Monacell’ (dispettose presenze negli appartamenti partenopei). Non si tratta di una semplice visita guidata ma un emozionante viaggio nel passato e nella memoria storica della Napoli della seconda guerra mondiale.
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3. Museo di Capodimonte

L’antica Reggia Borbonica che ospita il Museo di Capodimonte, è uno degli spazi verdi più belli di tutta Napoli. Nel museo è possibile vedere molte opere di grandissimi artisti, tra i quali Botticelli, Goya, Tiziano e Caravaggio. Un mix perfettamente riuscito di arte antica e contemporanea.
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4. Piazza Plebiscito

Piazza del Plebiscito è la grande piazza simbolo di Napoli. Per poter dire di aver visitato davvero Napoli, allora dovete partire bendati dall’entrata del Palazzo Reale e tentare la traversata del Plebiscito cercando di raggiungere il lato opposto. Sembra facile ma non è così, provare per credere.
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5. Palazzo Reale

Questo palazzo è uno dei monumenti storici più conosciuti di questa città, sia per la sua bellezza estetica che per la sua storia. Il Palazzo Reale di Napoli, infatti, fu commissionato a Domenico Fontana agli inizi del 1600, ed è poi divenuto la sede dei più importanti sovrani del Regno delle due Sicilie; successivamente, dopo l’unità d’Italia, sede napoletana della famiglia Savoia.
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6. Cimitero delle Fontanelle

Si tratta di un luogo dal fascino un po’ macabro: è un ossario vero e proprio, in cui si è sviluppato il culto, tutto napoletano, di venerazione dei teschi, anime del Purgatorio a cui chiedere le grazie.
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7. Castel dell’Ovo

Si tratta di uno dei castelli più antichi della città di Napoli, e anche di uno degli elementi che spiccano maggiormente nel celebre panorama del golfo. Una delle più fantasiose leggende napoletane farebbe risalire il nome del castello all’uovo che Virgilio avrebbe nascosto all’interno di una gabbia nei sotterranei del castello. Pare che da quel momento, il destino del castello e unitamente di tutta la città, sia legato proprio al destino di quell’uovo.
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8. Food

Il piatto più conosciuto di Napoli è sicuramente la pizza, ma la cucina napoletana non è solo questo. La cucina napoletana è qualcosa di particolarmente straordinario, una vera sinfonia di sapori, colori e – purtroppo – calorie. Spaghetti, ragù, pasta con frutti di mare, fritture di pesce, braciole e soffritto, torte dolci e salate, dolci, babà, struffoli, pastiere, pizze fritte, graffa napoletana, sfogliatelle, e tanto altro. Concedetevi una pausa, sedetevi in un bar e gustate una di queste specialità.
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9. Caffè sospeso

Questa è un’abitudine filantropica e solidale, viva nella tradizione sociale napoletana, e in auge ancora adesso. Il caffè sospeso è quando una persona acquista o consuma un prodotto, lasciandone un secondo pagato a chi non può permetterselo.
Dal primo trimestre del 2012 l’organizzazione onlus 1 Caffè cerca di riproporre questa tradizione a scopo benefico e su base volontaria.
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10. Pizza

La pizza è un bene esclusivamente napoletano, non c’è dubbio. La prima pizza della storia del mondo fu condita con con pomodoro, mozzarella, olio e basilico, realizzata (o per meglio dire inventata) dal pizzaiolo Raffaele Esposito in onore della Regina. A Napoli la pizza è ottima dappertutto: il vostro palato farà i salti di gioia.
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Book&Bed, il particolarissimo ostello di Tokyo (FOTO)

Credits: bookandbedtokyo.com

A Tokyo, nel distretto commerciale del sobborgo di Toshima, si trova una particolarissima libreria, unica al mondo. A prima vista può sembrare più che normale: è composta, infatti, da scaffali in legno, divanetti appositi per dedicarsi comodamente alla lettura e un’illuminazione che consente di leggere in un’atmosfera perfetta. Chi ci entra, però, avrà una piacevole sorpresa.

Gli scaffali all’interno di Book&Bed – e, già dal nome, si capisce che non si tratta di una libreria qualunque – nascondono delle piccole cabine letto perché questo fantastico posto, oltre ad essere una libreria, fa anche da ostello. Le stanze, progettate da Suppose Design, sono state infatti pensate come aree tematiche di una biblioteca, con libri e gadget attaccati alle pareti.

A Tokyo, in Book&Bed, si è circondati da 1.700 libri, sia inglesi che giapponesi, che possono essere letti di giorno, in piedi o sulle poltroncine, o di notte, comodamente distesi nelle capsule che costituiscono le “camere” dell’ostello-libreria. Proprio perché Book&Bed si trasforma dopo la mezzanotte, diventando il luogo più amato dai cosiddetti topi da biblioteca: se fino alle 00:00 c’è la possibilità di girare tra i corridoi, consultare e acquistare i libri, dopo diventa un alloggio per turisti e viaggiatori.

Gli ospiti, accolti dal motto “Have a Book day. Have a Book Night“, possono passare una singolare notte al Book&Bed per un costo che va dai 3.800 ai 6.000 yen, ossia dai 29 ai 45 euro circa. Un prezzo economico, nonostante i posti letto siano solo 30. Ai clienti, però, sembra piacere molto l’idea di Makoto Tanijiri e Ai Yoshida, i due architetti che hanno progettato l’ostello-libreria, tanto che la struttura è sold-out da novembre, mese in cui è stata inaugurata.

A volte, anche se c’è un letto confortevole, si desidera un luogo semplicemente più interessante. Volevamo creare un luogo in cui le persone possano divertirsi e dormire” ha affermato uno dei responsabili della compagnia che gestisce l’albergo. E, a quanto pare, ci sono proprio riusciti.