domenica, 24 Novembre 2024

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Memoria: ecco le tecniche per allenarla e migliorarla

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Spesso la memoria “fa cilecca”. E quale modo migliore per aiutarla a memorizzare e ricordare il maggior numero di informazioni possibili se non la ripetizione? Quella della ripetizione è una tecnica che arriva da lontano: già gli antichi cantori analfabeti della Grecia utilizzavano questo metodo per ricordare a memoria i propri canti e per imprimerli nella mente dei propri ascoltatori.

In realtà non esiste nulla di più sbagliato della ripetizione per migliorare la propria memoria. Lo rivela un recente studio condotto da un gruppo di scienziati che hanno sottolineato come il ripetere continuamente e senza pause una nozione non solo non porti all’apprendimento di un fatto ma possa addirittura interferire con la capacità di ricordare una versione più sfumata dello stesso argomento.

Introducendo delle lievi variazioni o dei richiami impliciti all’interno della conoscenza che si vuole memorizzare, l’individuo che utilizza la ripetizione avrà più difficoltà a far venire alla mente la nozione che credeva di aver perfettamente appreso.

Questo perchè la ripetizione può essere una falsa tentatrice, dandoci l’illusione di aver imparato qualcosa che in realtà ancora non sappiamo con esattezza. Le tecniche per migliorare la memoria sono ben altre. Eccole.

Ripetizione a intervalli

La ripetizione non è un metodo sbagliato in assoluto, ma bisogna sapere come usarla. L’esperto di apprendimento Paul Pimsleur consiglia di seguire il seguente ritmo quando si desidera imparare a memoria un argomento: ripetizione dopo cinque secondi, 25 secondi, due minuti, 10 minuti, un’ora, cinque ore, un giorno, cinque giorni, 25 giorni, quattro mesi e due anni. Dopo tale periodo si può dire che il fatto da ricordare sia stato sostanzialmente appreso. Ma in generale il ritmo di ripetizione varia a seconda della conoscenza che si vuole ricordare.

Utilizzo di loci

Il metodo dei loci consiste nella disposizione degli oggetti che compongono un argomento in ordine sequenziale in un immaginario mondo mentalmente costruito. Il “trucco” si nasconde nel fatto che una nozione verrà più facilmente ricordata se collegata ad un luogo o ad un oggetto con cui si ha una certa familiarità. Così ad esempio per memorizzare le parole “anatra”, “barca” e “auto” le si potrebbe collocare ciascuna delle tre in uno spazio della propria abitazione, luogo ben conosciuto e familiare.

Avere un’informazione ampia sull’argomento

Più si è informati riguardo alla nozione che si vuole imparare, più essa sarà facile da memorizzare. A dimostrarlo è uno studio pubblicato Journal of Cognitive Neuroscience: i ricercatori hanno scoperto come un gruppo di studenti al secondo anno di biologia sono riusciti a ricordare meglio delle nuove informazioni se esse erano collegate a nozioni già precedentemente apprese dai ragazzi. Quindi leggere, informarsi e documentarsi precedentemente su un argomento non può far altro che bene per migliorarne la sua memorizzazione e comprensione.

I belli si ammalano di meno

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Esiste un legame tra salute e bellezza? L’occhio umano vuole la sua parte, soprattutto quando guarda una persona di bell’aspetto, che da oggi non dovrà più preoccuparsi di prendersi il solito malanno stagionale o di stare in forma perfetta per una serata importante.

Secondo uno studio condotto dall’università di Cincinnati, l’aspetto fisico è un fattore importante per determinare lo stato di buona salute.
I ricercatori hanno svolto un’indagine su 15 mila persone tra i 24 e i 35 anni, in base a cinque parametri di bellezza; i soggetti sono stati quindi intervistati e successivamente valutati dal meno attraente al più attraente, evitando foto e video della singola persona, al fine di avere una ricerca più oggettiva possibile e attinente alla realtà.
Uno studio vastissimo, considerando che i ricercatori hanno analizzato le condizioni di salute dei soggetti partendo dal loro decimo anno di età.

I risultati sono stati sorprendenti: uomini e donne più belli hanno una salute migliore e quindi meno probabilità di ammalarsi. Infatti, secondo i responsi, per ogni punto di bellezza in più, gli uomini hanno un rischio inferiore al 13% di avere il colesterolo, il -20% di avere la pressione alta, il -15% di avere la depressione e il -21% di balbuzie.

Per quanto riguarda le donne più attraenti, i risultati sono stati più o meno analoghi: esse hanno il -21% di probabilità in meno di avere la pressione alta, il -12% di essere asmatiche, il -22% diabetiche e il -17% depresse.

A giudicare dalla serie di patologie individuate, le persone attraenti hanno anche un corredo genetico migliore, quindi un sistema immunitario che permettere loro di essere meno esposti a queste malattie.

Ecco spiegato perché le persone attraenti hanno meno ricoveri, vanno poco dal medico e sul lavoro chiedono meno giorni di malattia.

Una grande fortuna per tutti i Brad Pitt e le Angelina Jolie nel mondo, che oltre a godere della reciproca compagnia tra belli, hanno anche la natura dalla loro parte. Della serie, belli si nasce.

Ansia e solitudine sono le emozioni più nocive per la salute

Problemi, stress, preoccupazione e chi più di negativo ha più ne metta, possono incidere in maniera negativa sulle nostre giornate o su interi periodi della vita. E l’influenza negativa non ricade esclusivamente sullo stile di vita, sul modus operandi o su alcune scelte, ma anche sulla nostra salute fisica.

Il benessere della mente si conferma, ancora una volta, fondamentale per il benessere del corpo, che somatizza tutte le emozioni più negative, trasformandole in vere e proprie disfunzioni psicofisiche.

Ma quali sono in assoluto i moti interiori negativi che più incidono sul nostro benessere? la rivista Marieclaire ha stilato un elenco delle cinque emozioni più pericolose.

1.Ansia

Preoccupazione e paura, a volte inspiegabili, risultano essere il peggior nemico del nostro sistema immunitario. Pressione alta e trascuratezza incorniciano il tutto, dando all’ansioso le sembianze dell’emozione stessa.

2.Solitudine

Sentirsi soli è in assoluto l’emozione più brutta che possa esserci. Ci si sente abbandonati, trasparenti e con tutto il peso dei problemi unicamente sulle nostre spalle. E a risentirne sono la pressione, i livelli di ormoni dello stress e, anche in questo caso, il sistema immunitario. La mortalità precoce aumenta considerevolmente a causa della solitudine.

3.Shock

Un trauma improvviso, può seriamente segnarci per tutta la vita. Oltre agli impatti sulla struttura del cervello, uno shock può provocare disturbi del sonno, problemi sessuali e spossatezza.

4.Tristezza

Come se il mondo finisse domani, come se qualcuno sposti continuamente la soglia del ridicolo verso di te: così ci si sente quando si è tristi. Inermi, passivi, senza via d’uscita. Per questo annoveriamo la tristezza tra le cinque emozioni più pericolose per la salute. Aumentano i problemi cardiaci, il rischio di ictus e di morte precoce.

5.Rancore

È in assoluto uno dei sentimenti più faticosi e difficili da controllare. Il rancore prende tanto e non dà nulla. Logora e consuma dentro. Consuma il cuore. Letteralmente. Incrementa, infatti, il rischio di attacchi di cuore e ictus.

Impariamo, dunque, a conoscere le nostre emozioni, a comprenderle e ad acquisirne consapevolezza. Solo così si diverrà capaci di affrontarle, combatterle, vincerle.

Le 10 cause che scatenano la cellulite

Chi di noi non si è mai lamentata per la cellulite alzi la mano.

Questo antipatico inestetismo della pelle, che regala quell’effetto antiestetico a buccia d’arancia nella zona cosce e glutei, affligge la maggior parte delle donne. Spesso si associa la cellulite al sovrappeso pensando che siano due cose strettamente collegate, ma in realtà non è così. Perfino le donne molto magre possono essere vittime di questo problema, che non è dovuto al grasso in eccesso, ma alla circolazione sanguigna, che favorendo il ristagno di liquidi, crea quelle antipatiche fossette che si formano principalmente sul lato B, sui fianchi e sulle gambe.

Anche i fattori ormonali possono influire sulla cellulite, difatti è una caratteristica esclusiva del sesso femminile. Gli uomini non hanno la cellulite, a parte in alcuni rari casi dove vi sono squilibri ormonali.

Vediamo quali sono i fattori che possono contribuire alla formazione della cellulite e che sarebbe dunque meglio evitare.

1) I pantaloni troppo stretti

pantaloni stretti

Come abbiamo detto è la cattiva circolazione a far ristagnare i liquidi, per cui indossare pantaloni troppo stretti, che impediscono il normale flusso sanguigno nelle gambe e nei fianchi è deleterio per la circolazione e favorisce la formazione di cellulite.

2) Accavallare le gambe

Basic instinct

Rimanere molto tempo con le gambe accavallate intralcia i vasi sanguigni e quindi la circolazione. Nel caso in cui si sia costrette a rimanere nella stessa posizione per molto tempo, per motivi di lavoro o altro, è bene muovere le gambe frequentemente, facendo esercizi in modo da riattivare la circolazione, quindi occorre cambiare spesso posizione delle gambe e alzarsi per riattivare la normale circolazione sanguigna.

3) Esercizi aerobici

Aerobica esercizi

Gli esercizi aerobici non causano la cellulite, ma non comportano neanche il minimo giovamento per combatterla. Non serve a nulla fare jogging o esercizi aerobici, che spesso fanno perdere tonicità ed elasticità alla pelle favorendo gli insestetismi, senza abbinarci dei movimenti di tonificazione muscolare, che sono quelli che combattono la cellulite..

4) Il fumo

fumo

È scientificamente provato che il fumo fa male a qualunque cosa. Il fumo è deleterio per la pelle, la rende secca e fa ristagnare i liquidi, tutte cose che favoriscono l’insorgere della cellulite.

5) La liposuzione

liposuzione

La liposuzione rimuove il grasso in eccesso, che poi però si ridistribuisce in maniera irregolare e questo può evidenziare ancora di più la cellulite. Meglio optare per soluzioni meno invasive come le terapie a radio frequenze.

6) L’esposizione al sole

abbronzatura

Quando il sole entra a contatto con la pelle si sviluppano i radicali liberi, che indeboliscono le cellule connettive dell’epidermide e danneggiano la cute, rendendo l’inestetismo ancora più visibile. È bene utilizzare sempre ottime creme protettive per scongiurare qualsiasi danno alla pelle, tra cui anche la cellulite.

7) Lo stress testo

stress

Qualcuno pensa che lo stress faccia dimagrire, in realtà non è vero, perché gli stati di tensione e di ansia sviluppano il cortisolo, che è l’ormone che fissa il grasso nelle cosce e nei glutei, oltre a procurare anche altri danni nell’organismo. Quindi relax.

8) Le allergie

allergie

Perfino le allergie possono causare la cellulite, perché quando nell’organismo si scatena una reazione di intolleranza vengono rilasciate le istamine, che aumentano la ritenzione dei liquidi nel corpo.

9) Gli antidolorifici

antidolorifici

I farmaci antidolorifici e antiinfiammatori come l’aspirina o l’ibrupofene, hanno come effetto collaterale di trattenere i liquidi corporei. In caso di necessità conviene orientarsi verso medicine a base di paracetamolo, che non causa ritenzione idrica.

10) Le diete

dieta

Contrariamente a quanto si pensa, non sempre le diete sono efficaci per combattere la cellulite e il peso in eccesso. Le diete povere di liquidi e di proteine diminuiscono l’elasticità della pelle e fanno ristagnare il sangue. Bisogna sempre bere molta acqua e inserire nell’alimentazione tante proteine e una moderata quantità di carboidrati. Bisogna inoltre mangiare cibi cosiddetti del buonumore, come anacardi e noci, in modo da combattere anche lo stress.

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