sabato, 6 Dicembre 2025

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Iqos, arriva la sigaretta a nocività ridotta

Si chiama Iqos ed è il nuovo prodotto del tabacco lanciato da Philip Morris. La caratteristica di Iqos sarà la sua nocività ridotta come ha spiegato Eugenio Sidoli, AD di Philip Morris in un’intervista ad Avvenire.

Funziona così, una volta inserita la minisigaretta in Iqos, una lama scalderà il tabacco. Ha capito bene: ho detto scalderà…Ecco la svolta: non c’è più combustione, la sigaretta non si accende e i danni alla salute potrebbero essere decisamente ridotti. Ma parallelamente c’è il gusto, si consuma tabacco come nelle sigarette tradizionali“.

Iqos arriva dopo anni di ricerca nel centro Philip Morris di Neuchatel, in Svizzera, dove lavorano 400 scienziati (biologi, medici, fisici e matematici). Sul mercato il prodotto arriverà alla fien dell’anno.

Si parte a dicembre in due città – dice ancora Sidoli – una in Giappone e a Milano, dove sono già pronte mille tabaccherie. La fabbrica sta nascendo alle porte di Bologna e sarà pronta entro il 2016. Abbiamo investito 2 miliardi in ricerca e 500 milioni nella costruzione della fabbrica, dove daremo lavoro a 600 persone“.

Fonte Tmnews

Vino rosso e cioccolato: dubbi sugli effetti benefici dell’antiossidante

Credits Photo : tittigazaria.com

A quanto pare il resveratrolo, antiossidante contenuto nel vino rosso, nell’uva e nel cioccolato, non sarebbe quel toccasana che migliora la salute e protegge dalle patologie cardiache, infiammatorie e dal cancro. Questo è quello che sostengono i ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora.

Gli studiosi hanno monitorato per 15 anni le abitudini alimentari di un campione ben preciso di cittadini italiani avvezzi a consumare vini rosso di ottima qualità.
Sul campione di consumo (circa 800 uomini over 65 della zona del Chianti) non è stato rilevato nessun effetto benefico del resveratrolo, ma i benefici di cui tanto si parla sarebbero da attribuire esclusivamente all’azione di alcuni polifenoli (molecole organiche naturali) presenti naturalmente in vino e cioccolato.

È stato così scoperto che una maggiore assunzione di questa molecola non è associata né ad una minore probabilità di morire, né alla riduzione dell’infiammazione, delle malattie cardiovascolari o del tasso di incidenza dei tumori.

La storia del resveratrolo si è rivelata un altro dei casi in cui si pubblicizzano molto dei benefici per la salute che non sorpassano i test imposti dal tempo“, ha commentato Richard Semba, primo autore dello studio.

Tanoressia, quando il sole diventa un’ossessione

vivodibenessere.it

In quest’estate fredda e piovosa il sole sembra davvero un lontano miraggio. E appena si fa largo qualche raggio fra le nuvole parte la corsa a sdraio e materassini per cercare di abbronzarsi quel tanto che basta per non tornare in città con lo stesso pallore invernale.

Ci sono individui però che l’abbronzatura non la pretendono perfetta, di più. Questa “pretesa” ha un nome scientifico ed è una vera e propria malattia. Si tratta della tanoressia, ossia la dipendenza patologica dai raggi solari.

Sintomi

I soggetti affetti da questo disturbo presentano una tendenza ossessivo-compulsiva che li porta a non accontentarsi mai dell’abbronzatura che hanno raggiunto. Si vedono sempre troppo pallidi e cadaverici anche quando hanno una carnagione abbondantemente colorita.

La ricerca ossessiva del sole porta i soggetti affetti da questa malattia ad esporsi senza ritegno e senza controllo ai raggi solari. Nessuna protezione e nessun limite. Le conseguenze non sono certo positive: un’esposizione incontrollata ai raggi solari può causare la comparsa di malattie dermatologiche o addirittura del tumore alla pelle.

Come gli anoressici, anche i tanoressici, se posti davanti ad uno specchio, non sono in grado di riconoscere la loro condizione e si sentono costantemente giudicati dalla società. La loro ricerca continua e ossessiva del sole è data proprio dalla mancata accettazione del proprio fisico e da un senso di malessere e disagio. Questa forte insicurezza e la necessità di ricevere attenzioni e conferme dagli altri sono la base di questa patologia.

Cause

Ma le cause – anche se ancora non chiaramente definite – sono anche altre: gli scienziati hanno infatti individuato come principali responsabili dell’insorgere della tanoressia la carenza di serotonina e dopamina. Questi due mediatori chimici sono coloro i quali generano negli individui un senso di benessere e soddisfazione: due elementi che nei soggetti tanoressici mancano completamente. I ricercatori hanno inoltre riscontrato come in generale nei disturbi ossessivo-compulsivi vi sia nel cervello un’alterazione nel rilascio di questi neurotrasmettitori.

Cure

Per la tanoressia esistono due tipi di cure: i farmaci o la psicoterapia. L’utilizzo di farmaci antidepressivi e serotoninergici può essere un valido aiuto per sconfiggere questa patologia. Ma molto meno invadente e sicuramente altrettanto efficace è un trattamente psicoterapeutico: il soggetto tanoressico infatti, grazie all’aiuto dello psicoterapeuta, viene aiutato a superare il suo disturbo attraverso la presa di coscienza dei motivi – spesso inconsci – che potrebbero stare alla base del problema.

Ebola, l’epidemia non si arresta

Credits photo neisko.is

Preoccupa il virus letale Ebola. Almeno 1.201 casi accertati e 672 decessi sono i numeri del triste bilancio sulle vittime del virus Ebola scoppiato a inizio anno in Guinea e poi diffusosi in Liberia e Sierra Leone.

La situazione si sta aggravando come sottolineato dal direttore delle operazioni di Medici senza frontiere, Bart Janssens, in un’intervista rilasciata a Libre Belgique. “L’epidemia di Ebola in Africa occidentale si sta aggravando e rischia di estendersi ad altri Paesi“.
Questa epidemia è senza precedenti, assolutamente fuori controllo e la situazione non fa che peggiorare, per cui si sta nuovamente estendendo, soprattutto in Liberia e Sierra Leone, con focolai molto importanti“, ha concluso Janssens.

Lancia un allarme forte, ipotizzando una diffusione del virus Ebola anche in altri Paesi.
Se la situazione non migliora abbastanza rapidamente, c’è il rischio reale di vedere nuovi Paesi colpiti – ha detto Jannssens – non si può escludere, ma è difficile da prevedere, perché non abbiamo mai visto una tale epidemia“.

La Commissione europea ha stanziato oggi altri due milioni di euro per far fronte all’epidemia in Africa Occidentale. I fondi saranno distribuiti grazie all’azione dell’Organizzazione Mondiale della sanità, Medici senza frontiere, la Croce Rossa e la Mezzaluna rossa.

Fonte Tm news