lunedì, 7 Aprile 2025

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#WEARENOTPROANA: “Una vita vale un pugno di calorie?” (FOTO)

Credit Photo: Facebook

#WEARENOTPROANA

La potenza del web oggi è l’unico dato chiaro a tutti.
Ma non bisognerebbe mai dimenticare che quella rete virtuale di milioni di utenti nasconde delle vite, spesso fragili.
Questo hashtag raccoglie la volontà di molti di far luce su una parte di web che, con molta indiscrezione, è riuscita a creare dei veri e propri gruppi “pro-ana”.

Cosa significa questo acronimo? “Pro-anoressia”.
Nonostante questi gruppi siano difficili da trovare, hanno ormai raggiunto numeri spaventosi di fallowers, tutti pronti a seguire il decalogo dell’anoressia.
I dieci comandamenti che inducono, dunque, ad una malattia vera e propria, sono tutti simili a questi:

1) Se non sei magra, non sei attraente.
2) Essere magri è più importante che essere sani.
3) Compra dei vestiti, tagliati i capelli, prendi dei lassativi, muori di fame, fai di tutto per sembrare più magra.
4) Non puoi mangiare senza sentirti colpevole.
5) Non puoi mangiare cibo ingrassante senza punirti dopo.
6) Devi contare le calorie e ridurne l’ assunzione di conseguenza.
7) Quello che dice la bilancia è la cosa più importante.
8)Perdere peso è bene, guadagnare peso è male.
9) Non sarai mai troppo magra.
10) Essere magri e non mangiare sono simbolo di vera forza di volontà e autocontrollo.

Di anoressia si muore

Dietro questo fenomeno si nascondono più di una problematica sociale.
Dalla voglia di inseguire la perfezione fino al punto di perdere di vista la linea che separa ciò che è sano, da ciò che, invece, diventa pericoloso per la nostra vita. Alla necessità di non sentirsi soli in questa lotta incosciente che sotto il nome di chili in eccesso, nasconde in realtà una solitudine oltre misura. E non da meno è il bisogno di avere dei seguaci in questa vita virtuale, in cui veder crescere in modo esponenziale i numeri dei nostri fallowers potrebbe rivelarsi l’undicesimo comandamento.

È da tutto questo che nasce il progetto #WEAREPROANA.

Lo scopo di questo progetto fotografico è quello di bloccare tutti i blog “pro-ana” rintracciando gli indirizzi IP di chi li gestisce.
Chi gestisce questi blog incita i propri seguaci al consumo di un apporto calorico che va dalle 150 alle 500 calorie al giorno. Propone l’utilizzo di chat tramite WhatsApp per essere sempre monitorati. Chi gestisce tali blog, ha un’identità sconosciuta, ma un potere psicologico su chi li segue che mette a rischio persone, spesso adolescenti, con disturbi alimentari.

Per perdere peso non è necessario perdere la vita.

Il numero degli aborti aumenta a causa della disinformazione

È tra le scelte più difficili della vita, ma condizioni personali, economiche o lavorative spesso costringono a prenderla: parliamo degli aborti e del loro incremento causato, secondo le ricerche, dalla disinformazione sull’evoluzione della fertilità in un’età relativamente tarda, ossia dopo i trentacinque anni.

Secondo il British Pregnancy Advisory Service, le donne non si servirebbero di metodi contraccettivi, tra i trenta e i quarant’anni, perché convinte di essere in un’età troppo matura e quindi meno fertile.

Una supposizione fondata, ma non abbastanza da ritenere che l’unico modo per essere fecondate sia la IVF. Un’esagerazione senza basi e contro i dati sulla sempre crescente età di maternità, alimentata dagli avvertimenti di esperti della fertilità, che sembrano promuovere altre tecniche di fecondazione, divulgando dichiarazioni ingannevoli per il pubblico femminile medio e disinformato.

Le cifre divulgate dal Dipartimento della Sanità britannico, sembrano essere in costante aumento. Dal 2001 il tasso è cresciuto del 15,5% per le donne di età compresa tra i trenta e i trentaquattro anni, e del 6% per le over trentacinque. Per non parlare del numero delle gravidanze over quaranta, raddoppiate rispetto alle stime di un ventennio fa e maggiori rispetto al numero delle gravidanze delle giovani ventenni.

Ma la ricerca della BPAS è andata ancora più in profondità, riuscendo a confermare come l’aumento delle gravidanze e dei conseguenti aborti, sia dovuto ad un rifiuto della contraccezione da parte delle trentenni.

Ann Furedi, capo esecutivo della BPAS, dichiara a DailyMail come le campagne pro fecondazione in vitro stiano avendo un impatto reale sulla società e sulle donne, che credono di perdere la fertilità con l’avanzare dell’età. Consigliato è invece scegliere un metodo contraccettivo adatto, prima della menopausa.

C’è da augurarsi, dunque, maggiore informazione e attenzione da parte delle adulte, poiché l’aborto è e sempre sarà un diritto, ma resta anche un omicidio.

Missione pancia piatta: i 10 motivi per cui è difficile averla

Credits photo it.paperblog

La zona del corpo più difficile da smaltire durante una dieta è senza dubbio quella addominale, e spesso neanche un allenamento costante o un’ora di corsa giornaliera possono aiutare nell’impresa.
Eliminare il gonfiore del girovita non serve solo per un fattore estetico, ma aiuta a migliorare la condizioni di salute del nostro organismo onde evitare l’insorgenza di malattie cardiache e di diabete di tipo 2 (che sono tipiche del grasso addominale).

Come fare quindi? Se la dieta fallisce, c’è qualcosa che possiamo modificare nelle nostre abitudini. Ecco spiegato, in 10 punti, i motivi per cui ottenere la pancia piatta sembra così difficile (ma non è impossibile).

1. Mangiare di fretta: mangiare frettolosamente e in piedi favorisce l’ingestione di aria e rallenta la digestione. Questo è uno dei motivi che causano il gonfiore addominale. Bisogna mangiare con calma e masticare lentamente ogni boccone per facilitare la digestione;

2. lo stress: lo stress, al contrario di quello che pensano tutti, non contribuisce alla perdita di peso ma rende difficile perdere i chili di troppo. Ritmi di vita frenetici causati dai vari impegni lavorati o familiari spesso ci fanno saltare qualche pasto (cosa assolutamente sbagliata) e di conseguenza quando la fame ci “assale” iniziamo a spizzicare o mangiare alimenti più calorici, come ad esempio degli snack. Ridurre lo stress fa bene sia al corpo che alla mente;

3. il sonno: dormire troppo o troppo poco fa male al nostro metabolismo. Per stare bene, il corpo di un adulto deve dormire dalle 7 alle 8 ore a notte;

4. allenamento sbagliato: se pensate che correre tutti i giorni basti per perdere peso vi sbagliate. Secondo uno studio, per riuscire a perdere peso bisogna integrare diversi tipi di esercizi fisici che interessino ogni singola parte del nostro corpo, come i pesi per le braccia, addominali, esercizi per i glutei eccetera. La cosa importante è variare gli esercizi ogni due o tre settimane onde evitare che il nostro corpo si abitui a quel tipo di sforzo tendendo a non bruciare più;

5. saltare i pasti: non è non mangiando che si riesce a perdere peso. Mangiare 5 volte al giorno aiuta il nostro metabolismo ad accelerarsi e di conseguenza a bruciare più velocemente i grassi;

6. ovaie e ormoni: squilibri ormonali rendono impossibile la formazione di elastina e collagene che sono delle proteine che donano elasticità alla pelle. Di conseguenza, si viene a creare un gonfiore addominale e un ristagno di liquidi sul girovita difficile da eliminare;

7. eliminare i carboidrati: ridurli in quantità minime sì, ma è severamente vietato eliminare i carboidrati dalla vostra alimentazione, a meno che voi non state seguendo una dieta proteica per diventare bodybuilder. I carboidrati danno la giusta combinazione metabolica per attivare i processi di smaltimento;

8. bibite gassate: bere bibite gassate e zuccherate tendono a far gonfiare il vostro girovita, meglio evitare e bere solo acqua liscia;

9. zuccheri, dolci e tanto sale: l’eccesso di sale favorisce la ritenzione idrica nello stomaco, mentre mangiare dolci e alimenti zuccherati (compresi uva, carote e fichi) favorisce il gonfiore del nostro corpo;

10. bere poco: come per il sale, bere poca acqua al giorno favorisce la ritenzione idrica. Consumare 2 litri d’acqua al giorno aiuta a perdere i liquidi in eccesso, che spesso sono la causa del nostro gonfiore addominale, eliminare cellulite e perdere peso.

Dalla ‘selfite’ al vampirismo, le tendenze pericolose degli adolescenti

theblazonedpress.it

Gli adolescenti non sanno più davvero cosa inventarsi per ingannare il tempo libero ed avere il loro ‘quarto d’ora di celebrità’. Prima – e purtroppo ancora adesso – la mania del selfie, poi quella del vampirismo.

La ‘selfite’, una vera e propria patologia legata al mancato riconoscimento del proprio corpo, riguarda un numero sempre crescente di giovani.

Ragazzi alla disperata ricerca della loro identità, che passano ore ed ore davanti alla fotocamera del proprio cellulare per poter trovare fra le centinaia di foto che si scattano quella che potrebbe ricevere un maggior numero di ‘like’ – e quindi essere più apprezzata – dai loro coetanei.

Tutto questo è dovuto al fatto che i ragazzi – come sottolinea la pediatra dell’Università di Genova Teresa de Toni – non riescono ad essere quello che vogliono, complice anche la società in cui vivono, in cui l’apparire conta molto di più dell’essere sè stessi.

Ma la selfie mania non è l’unica problematica che affligge i giovani d’oggi. Un’altra moda molto in voga fra gli adolescenti è infatti quella del vampirismo: bere sangue umano proprio come se si fosse dei vampiri. Una vera e propria emulazione del mondo dei ‘succhiatori di sangue’, tanto che sono state addirittura create due categorie di giovani, una di donatori e l’altra di bevitori.

Il tutto avviene nel massimo segreto – come in una vera e propria setta – con il rischio però che i problemi legati al bere sangue altrui non vengano mai a galla. Per lo psicoterapeuta dell’età evolutiva Federico Bianchi la moda del vampirismo sarebbe da ricollegarsi direttamente al grande successo che negli ultimi tempi hanno avuto le saghe sui vampiri.

I giovani risultano quindi essere dei “soggetti deviati dalle mode” – come afferma il dottor Bianchi – piuttosto che dei malati da curare.

L’unica soluzione che pediatri e psicologici vedono per questo grave problema è quella della prevenzione, la realizzazione cioè di attività di informazione rivolte ai ragazzi che li mettano in guardia sui rischi e sulle problematiche legate a queste mode devianti.