giovedì, 2 Maggio 2024

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Le 10 cause che scatenano la cellulite

Chi di noi non si è mai lamentata per la cellulite alzi la mano.

Questo antipatico inestetismo della pelle, che regala quell’effetto antiestetico a buccia d’arancia nella zona cosce e glutei, affligge la maggior parte delle donne. Spesso si associa la cellulite al sovrappeso pensando che siano due cose strettamente collegate, ma in realtà non è così. Perfino le donne molto magre possono essere vittime di questo problema, che non è dovuto al grasso in eccesso, ma alla circolazione sanguigna, che favorendo il ristagno di liquidi, crea quelle antipatiche fossette che si formano principalmente sul lato B, sui fianchi e sulle gambe.

Anche i fattori ormonali possono influire sulla cellulite, difatti è una caratteristica esclusiva del sesso femminile. Gli uomini non hanno la cellulite, a parte in alcuni rari casi dove vi sono squilibri ormonali.

Vediamo quali sono i fattori che possono contribuire alla formazione della cellulite e che sarebbe dunque meglio evitare.

1) I pantaloni troppo stretti

pantaloni stretti

Come abbiamo detto è la cattiva circolazione a far ristagnare i liquidi, per cui indossare pantaloni troppo stretti, che impediscono il normale flusso sanguigno nelle gambe e nei fianchi è deleterio per la circolazione e favorisce la formazione di cellulite.

2) Accavallare le gambe

Basic instinct

Rimanere molto tempo con le gambe accavallate intralcia i vasi sanguigni e quindi la circolazione. Nel caso in cui si sia costrette a rimanere nella stessa posizione per molto tempo, per motivi di lavoro o altro, è bene muovere le gambe frequentemente, facendo esercizi in modo da riattivare la circolazione, quindi occorre cambiare spesso posizione delle gambe e alzarsi per riattivare la normale circolazione sanguigna.

3) Esercizi aerobici

Aerobica esercizi

Gli esercizi aerobici non causano la cellulite, ma non comportano neanche il minimo giovamento per combatterla. Non serve a nulla fare jogging o esercizi aerobici, che spesso fanno perdere tonicità ed elasticità alla pelle favorendo gli insestetismi, senza abbinarci dei movimenti di tonificazione muscolare, che sono quelli che combattono la cellulite..

4) Il fumo

fumo

È scientificamente provato che il fumo fa male a qualunque cosa. Il fumo è deleterio per la pelle, la rende secca e fa ristagnare i liquidi, tutte cose che favoriscono l’insorgere della cellulite.

5) La liposuzione

liposuzione

La liposuzione rimuove il grasso in eccesso, che poi però si ridistribuisce in maniera irregolare e questo può evidenziare ancora di più la cellulite. Meglio optare per soluzioni meno invasive come le terapie a radio frequenze.

6) L’esposizione al sole

abbronzatura

Quando il sole entra a contatto con la pelle si sviluppano i radicali liberi, che indeboliscono le cellule connettive dell’epidermide e danneggiano la cute, rendendo l’inestetismo ancora più visibile. È bene utilizzare sempre ottime creme protettive per scongiurare qualsiasi danno alla pelle, tra cui anche la cellulite.

7) Lo stress testo

stress

Qualcuno pensa che lo stress faccia dimagrire, in realtà non è vero, perché gli stati di tensione e di ansia sviluppano il cortisolo, che è l’ormone che fissa il grasso nelle cosce e nei glutei, oltre a procurare anche altri danni nell’organismo. Quindi relax.

8) Le allergie

allergie

Perfino le allergie possono causare la cellulite, perché quando nell’organismo si scatena una reazione di intolleranza vengono rilasciate le istamine, che aumentano la ritenzione dei liquidi nel corpo.

9) Gli antidolorifici

antidolorifici

I farmaci antidolorifici e antiinfiammatori come l’aspirina o l’ibrupofene, hanno come effetto collaterale di trattenere i liquidi corporei. In caso di necessità conviene orientarsi verso medicine a base di paracetamolo, che non causa ritenzione idrica.

10) Le diete

dieta

Contrariamente a quanto si pensa, non sempre le diete sono efficaci per combattere la cellulite e il peso in eccesso. Le diete povere di liquidi e di proteine diminuiscono l’elasticità della pelle e fanno ristagnare il sangue. Bisogna sempre bere molta acqua e inserire nell’alimentazione tante proteine e una moderata quantità di carboidrati. Bisogna inoltre mangiare cibi cosiddetti del buonumore, come anacardi e noci, in modo da combattere anche lo stress.

credits: http://www.voglia-di.it/

Instagram e i selfie impropri pubblicati dai bambini

Credits photo: Justin Sullivan/Getty Images

Nativi digitali sempre più precoci e interessati a selfie da riproporre su Instagram: sono loro la testimonianza maggiore di come la società si sia evoluta nel corso degli ultimi anni. I nati nel 2000, non riescono a vivere senza internet ormai, eludono i divieti e a meno di 13 anni si iscrivono su Instagram e altri siti simili. Le preoccupazioni così cominciano. Ancora piccoli ed innocenti iniziano infatti a pubblicare foto di sé senza nessun controllo, proprio come nei casi che vi stiamo per proporre.

Si chiama Jessie e ha 20 anni o almeno questo è ciò che fa intendere il suo profilo Instagram. In realtà dalla foto è tangibile la sua giovanissima età. È una bimba, innocente, come tante altre che si trovano nella sua lista di amici, 11 anni e già centinaia di “mi piace” sulla sua foto.

È questo, oggi, il modo in cui i bambini ricercano approvazione dalla loro cerchia e allo stesso tempo fronteggiano le proprie insicurezze: autoscatto pronto e tempo un minuto la loro foto è sul web. Nessun filtro che protegga la loro privacy, non sono curanti degli orchi che si aggirano dietro profili che appaiono sicuri e nemmeno delle conseguenze che ne potrebbero derivare.

Eppure già dai commenti si intravede l’intimazione. Le foto di Alex, 15 anni, appaiono in un album con l’hastag #Arianagrande e in una di queste sotto il titolo della canzone “Baby I’ma need you to beg for it” appare la frase “I would fuck that big ass”, commento volgare che ci prendiamo la licenza di non tradurre e che, come afferma Elizabeth Daniels, prof.ssa di Psicologia all’Università del Colorado, dimostra il nuovo modo dei teenager tra i 12 e 15 di affrontare la sessualità.

Ma non è solo questo a preoccupare. Le foto che vengono pubblicate su internet sono infatti diventate la sorgente primaria degli amanti della pornografia e rischiano di essere utilizzate per adescare i bambini in posa. Si inizia con un mi piace, si continua con un commento carino, si finisce con un numero di telefono e un incontro al buio.

Chi si troverà di fronte l’ingenuo bambino?

In alcuni casi la persona che ha visto nella foto, in altri no. Quel che rende davvero inquieti però è che in un reportage degli Stati Uniti si nota come il fenomeno sia in fase d’aumento.

Che cosa fare?

Il mondo di internet è come un oceano, in cui alcuni punti sono più chiari, mentre altri sono oscuri profondi. La prevenzione è l’unico modo per riuscire a nuotare senza annegare. Per questo occorre cautela nell’inserire dati, maggiore informazione e anche più attenzione da parte degli stessi produttori di siti e applicazioni e dei genitori.

Instagram è infatti solo la punta di un iceberg. Prima di questo sito per gli appassionati di foto, sono arrivati Facebook e snapchat, studiato appositamente per chiacchierare con altri utenti anche sconosciuti e insieme a questi lo snapcash, per lo scambio di denaro e il sextexting, che come molti sapranno anche per via del film “50 sfumature di grigio” indica l’usanza di scambiarsi messaggi hot col partner. Nessuna attività, dunque, adatta ad un bambino di 11 anni, che dovrebbe difendere la sua innocenza, almeno per qualche anno.

La domanda è allora se anche su Instagram arriverà un parent control che individui, per una volta, chi fa del sito un uso improprio. Per saperlo occorrerà solo aspettare.

7 ingredienti per combattere le infiammazioni e il grasso in eccesso

Per vivere sani e belli, sì sa, si deve ricorrere ad una dieta varia e bilanciata, che includa frutta, verdura, legumi, proteine e tanta acqua. Naturalmente l’attività fisica e qualche esercizio per muscoli e circolazione deve essere bene incluso nel programma di dimagrimento per combattere il grasso in eccesso ma, all’interno della nostra dieta, è sempre utile non farsi mancare i cibi che hanno proprietà anti-infiammatorie. Quando l’infiammazione viene tenuta sotto controllo, infatti, ci si sente meglio ed è anche più facile perdere peso e ridurre il girovita.

Frutta e verdura

Tutta la frutta e le verdure sono ricche di fibre e di antiossidanti. Mangiarne in abbondanza, ogni giorno, è perfetto, perché combattono l’infiammazione cronica. Regola d’oro: freschezza e tanti colori diversi.
7 ingredienti per combattere le infiammazioni e il grasso in eccesso

Legumi e cereali integrali

Aiutano a controllare la risposta insulinica nel corpo. Secondo una ricerca effettuata dall’Università della Pennsylvania consumare molti legumi e cereali integrali aiuta a ridurre i fastidiosi cuscinetti adiposi.
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Grassi monoinsaturi

Si trovano nell’olio extra vergine di oliva, nelle noci, nell’avocado. Non vi fate spaventare dal nome complicato, i grassi monoinsaturi sono un toccasana per la salute. Proteggono il cuore, abbassano il livello di colesterolo LDL cattivo e riducono l’infiammazione generale. Le noci possono essere consumate come tali, oppure in insalate di verdura, ma anche nelle macedonie di frutta o all’interno di pane, grissini o nel formaggio. All’interno delle noci troviamo vitamina E, importante per neutralizzare i radicali liberi, e l’acido folico, importante per la prevenzione di omocisteina.
7 ingredienti per combattere le infiammazioni e il grasso in eccesso

Omega 3

Un lavoro svolto da un gruppo di ricercatori di Taiwan, pubblicato sull’European Journal of Nutrition, ha dimostrato come il consumo di mandorle riesca a riequilibrare i trigliceridi e riduce molte citochine infiammatorie. Le altre fonti alimentari di omega 3 sono noci, semi di lino e pesce, come il salmone selvaggio dell’Alaska.
7 ingredienti per combattere le infiammazioni e il grasso in eccesso

Spezie ed erbe aromatiche

E in cucina sì a rrosmarino, salvia, timo, origano, menta, curry, zenzero e cannella, con una speciale attenzione per la curcuma. È una spezia dal colore giallo-arancio proveniente dall’India ed è tradizionalmente impiegata sia nella medicina ayurvedica di origine indiana, sia nella medicina cinese, in particolare per la sua capacità di contrastare i processi infiammatori all’interno dell’organismo.
7 ingredienti per combattere le infiammazioni e il grasso in eccesso

Tè verde

È un antisettico e antinfiammatorio naturale e le sostanze antiossidanti che contiene funzionano da stimolo fisiologico per l’attivazione del metabolismo. La presenza di polifenoli EGCG (Epigallocatechina gallato) aiutano a bruciare i grassi in maniera efficace.
7 ingredienti per combattere le infiammazioni e il grasso in eccesso

Acqua

L’idratazione dell’organismo è indispensabile per il lavaggio delle tossine che causano le infiammazioni. È consigliato bere da 1,2 a 2 litri di acqua al giorno, in base alla stagione e al tipo di attività fisica svolta. Non esagerare, però: bisogna tener conto, infatti, che gran parte dei liquidi vengono introdotti nel nostro organismo grazie al consumo giornaliero di frutta e verdura.
7 ingredienti per combattere le infiammazioni e il grasso in eccesso

Kate Middleton soffre di iperemesi gravidica. Cosa vuol dire?

Kate Middleton e l’incubo delle gravidanza: la Duchessa di Cambridge soffre di una condizione debilitante chiamata iperemesi gravidica (HG), che provoca nausea persistente e vomito fino alla perdita di peso e disidratazione.

È questa la sindrome che non lascia in pace la bella Kate Middleton. Ne soffriva anche durante la sua prima gravidanza, quella che ha dato alla luce il principe George. Non è una cosa così sorprendente, dal momento che le donne che soffrono di HG in una gravidanza tendono ad averne sintomi una seconda volta ancora, anche se spesso meno intensa rispetto alla prima volta . “La Duchessa soffre di HG: le donne che soffrono di questa condizione hanno un 80% di possibilità che i sintomi si verifichino anche nelle gravidanze future”, ecco la dichiarazione della Fondazinoe HER. “E mentre la gravità e la durata dei sintomi variano tra le donne, HG rimane debilitante e persino pericolosa: può avere gravi conseguenze per la salute sia della mamma e del bambino” , continuano.

Dal momento che la condizione è genetica, il 20% delle donne che sono affette da HG hanno una sorella sofferente della stessa malattia, e il 30% una madre, così come conferma Marlena Fejzo, dell’Università di Harvard, ricercatrice leader, su Yahoo Salute.

“Complicanze materne di grave HG, ha detto, possono includere retine distaccate, costole fratturate, timpano soffiato e lacrime esofagee, tutto a causa di vomito frequente, così come la malnutrizione”. Fejzo ha trovato attraverso la sua ricerca che il 18% delle donne che ha subito gli effetti della malattia HG finisce con disturbo da stress post-traumatico, mentre il 37% decide di non avere più figli perché non sopportare di nuovo la sofferenza. È molto grave, può portare ad aborti e morte.

“È una condizione devastante”, conferma la Dr. Irina Burd presso la Johns Hopkins University nel Maryland. “È anche abbastanza rara, colpisce solo circa 1-2% delle donne in gravidanza. Ogni paziente ed ogni situazione richiede una personalizzazione delle cure”.