mercoledì, 27 Novembre 2024

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Le donne devono dormire di più, ecco perché

credits photo: wdonna.it

Che le donne e gli uomini siano diversi è una verità ormai accertata. In fondo, come afferma il celebre psicologo John Gray, gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere. Questo non sono solo le evidenze a dirlo, ma anche numerose ricerche scientifiche.

È ormai assodato, infatti, che ci siano delle differenze nel cervello di uomini e donne che li portano a comportarsi ed a reagire in maniera a volte opposta. Le donne sono notoriamente più emotive e multitasking, mentre gli uomini hanno una maggiore memoria visiva che li favorisce nell’orientamento e tendono a non esteriorizzare i loro sentimenti.

Ma non finisce qui. Una ricerca recentissima effettuata dai ricercatori della Duke University nella Carolina del Nord ha confermato queste differenze aggiungendo che la donna ha bisogno di un maggior numero di ore di sonno rispetto a quelle di cui necessita l’uomo.

Il cervello della donna deve riposare di più. Ed è subito spiegato il perchè: la nostra capacità multitasking, che ci permette di occuparci di numerose cose contemporaneamente, come leggere mentre guardiamo la tv, cucinare e tenere d’occhio i bambini, ci fa consumare energie superiori a quelle profuse dal genere maschile. Per questo motivo abbiamo bisogno di più tempo per “ricaricarci”.

Gli uomini, invece, secondo lo studio pubblicato su Science World Report, non hanno di questi problemi.La mancanza di sonno nelle donne risulta essere dannosissima. Se non permettiamo al nostro cervello di rigenerarsi e autoripararsi, attraverso una bella dormita, andiamo incontro a depressione e a cambi di uomore repentini.

Un appello va quindi rivolto agli uomini: se non volete subire quei nostri fastidiosissimi, e tanto criticati, cambi di umore, lasciateci dormire di più.

Mons pubis, ecco la nuova tendenza per l’estate 2015

“Un essere umano è una creatura estetica, prima ancora che etica” scriveva così Joseph Brodsky, intuendo prima di altri la continua necessità dell’umanità di rispondere a canoni di bellezza prima ancora che alla semplice morale. Esempio di questo concetto è la nuova tendenza per l’estate 2015, il mons pubis. Questo sostituisce il bikini bridge” e il “thigh gap” come trend social e non solo, arrivando a definire come antiestetico un pezzo di carne poco sopra il pube.
A rendere il fenomeno davvero insistente arriva poi la chirurgia estetica che con il Monsplasty, chiamato anche Pubic Lift, si ripromette di aiutare le donne ad eliminare il cumulo di grasso indesiderato nella zona intima. Ma andiamo per gradi e scopriamo insieme qual è la novità.

Il significato di bellezza è cambiato ormai da un po’: le donne tutte curve sono rimaste cristallizzate negli anni ’50 nelle immagini di Brigitte Bardot e Marilyn Monroe. Da allora grasso non è più sinonimo di bello ed il corpo si è andato ad assottigliare sempre più ogni decennio, arrivando ad intaccare anche l’ultima parte di carne utile nella ricerca perenne della perfezione.

Così la nuova idea di bellezza, strano a dirsi, si è fatta ancora più radicale ed ossessiva da quando anche i social possono trasformare qualsiasi elemento in trend. L’ultimo hashtag prima del #mons pubis era infatti il #bikini bridge, letteralmente ponte del bikini. Parliamo di quella parte di corpo che si intravede su ragazze particolarmente magre, nel momento in cui il costume, anziché aderire sulla pelle, rimane sospeso tra le ossa di un’anca e l’altra.

La moda, difficile da spiegare, non aveva però trovato molti ostacoli per farsi amare, soprattutto dalle fan dei selfie, sostituendo così facilmente il thight gap, ossia lo spazio tra le cosce. Con questo canone, nato da una foto postata dalla modella Cara Delevigne, si esaltavano come esempio di bellezza delle gambe che non si toccavano tra loro all’altezza delle cosce. L’hastag #thigh gap è però ormai acqua passata e oggi i social cinguettano #monspubis.

Ma che cos’è?

In questo caso, le aspiranti Miss summer 2015 hanno riscontrato il problema in quel cumulo di carne che si forma generalmente nella zona pubica con l’aumento di peso, la nascita di un bambino o ancora l’invecchiamento. Il mons pubis non rappresenterebbe affatto la bellezza e nemmeno la perfezione. Prima che la stagione estiva arrivi dunque, gli esperti hanno pensato ad una nuova forma di chirurgia plastica chiamata “Monsplastic”.

Da quel che si dice, questo trattamento ridurrebbe la pelle cascante e stringerebbe il muscolo e il tessuto rimanente per creare una perfezione apparente.
Nulla di strano, se non ci ricordassimo che il mons pubis si riferiscce ad una delle parti più delicate del nostro corpo. A detta dell’esperto Jamie Sherril però l’operazione non è affatto invasiva e utilizzerebbe semplicemente l’energia della radio frequenza per rafforzare il collagene nella pelle e aiutare la donna a sentirsi più giovane. Rimangono comunque le perplessità.

Perché sottoporsi ad un simile trattamento?

La risposta dovrebbe essere chiara oltreoceano, alle donne di Costa del Sol, dove la clinica sembra destinata ad avere successo, e agli studiosi inglesi, che nel frattempo hanno definito già un prezzo, pari a quasi 1500 sterline per l’operazione.

Una riflessione però dovrebbe venire spontanea su quale sia oggi, nel 2015, il vero significato di salute associato alla bellezza estetica e se, dopo il bikini bridge e il mons pubis, si possa ancora parlare di sostanza ed etica come valori di primo ordine.

Il raffreddore non si trasmette con i baci

credits photo: naturalmenteitalia.com

Immaginate la scena. Primo appuntamento, l’aria è romantica, sguardi d’intesa e poi basta uno starnuto e la serata si raffredda. Forse questa situazione è un po’ surreale ma secondo una ricerca più della metà delle persone, circa il 57%, rifiuterebbe di dare il primo bacio a qualcuno che ha il raffreddore.

A rassicurarci ci pensa il dottor Ron Eccles, direttore del Common Cold Centre dell’Università di Cardiff: il raffreddore non si trasmette con un bacio. Il professore ha spiegato, infatti, che ci sono più probabilità di prendere il raffreddore attraverso una semplice stretta di mano che attraverso questo romantico gesto.

Gareth Coady, di Otrivine, ha inoltre aggiunto: “La ricerca dimostra che le persone mancano di conoscenza del raffreddore comune. Molti non capiscono come il virus del raffreddore e dell’influenza sono trasmessi, esponendosi ad un rischio più altro di prendere il raffreddore“.

Il virus si trasmette attraverso il muco e non attraverso la saliva, il che rende molto più pericolosa la stretta di mano, la quale, andando a toccare occhi e bocca, diventa veramente contagiosa. Nonostante ciò il 21% delle persone cancellerebbe un ipotetico secondo appuntamento se il potenziale partner si presenta raffreddato al primo, il 46% delle donne non bacerebbe un uomo raffreddato e un quinto di noi non condividerebbe il letto con il partner raffreddato. Ad essere più “prudenti”, infatti, sono proprio le donne, sempre molto attente a non ammalarsi. L’atteggiamento non è dei più giusti, infatti, per trasmetterci il raffreddore ad un appuntamento dovrebbero starnutirci in faccia.

Di certo, però, vedere l’altro pulirsi il naso con la manica smorza l’atmosfera romantica.
Uno studio condotto su mille britannici ha elencato le altre situazioni che portano un appuntamento a finire nel più freddo dei modi. Il gesto spegni-passione più frequente è mangiare con la bocca aperta, infatti, circa il 59% delle persone rifiuterebbe un secondo appuntamento con l’individuo detentore di questo brutto vizio.

Longevità: 9 consigli per vivere a lungo

Esistono trucchi per una vita longeva? Fino a mezzo secolo fa, la prospettiva di vita non superava i 65 anni, oggi invece fonti scientifiche attestano la soglia massima oltre i 100 anni. Il primo step della longevità pare dunque essere raggiungibile a quasi tutti. Ma come? Le scuole di pensiero sono tante: una di queste, instauratasi a Hollywood, ha individuato 9 modi per riuscire a contrastare lo scorrere degli anni.

Cancellare rughe, eliminare chili di troppo, curare malattie gravi: la tecnologia ha davvero fatto passi da gigante negli ultimi tempi e i progressi sono stati fenomenali. Manca solo una cosa: la pillola per l’eterna giovinezza. Sogno o realtà? Ancora non ci è dato sapere, ma nel frattempo ecco a voi alcuni metodi alternativi per entrare nella classifica dei più longevi.

Il primo di questi, di certo gradito a chi è intollerante al glutine, consiste nel mangiare cibi senza grano. Secondo il neurologista David Perl Mutter, infatti, l’alimento comunemente vietato nella dieta dei celiaci, potrebbe essere una delle cause secondarie dell’Alzheimer o ancora portare sistematiche infiammazioni. Il consiglio dunque è quello di prediligere frutta, verdura e pesce ricco di Omega 3, come il salmone per i propri pasti se si vuole sperare nella longevità.

D’altra parte sappiamo che mangiare sano senza dedicarsi all’esercizio fisico, non è sufficiente. Una semplice corsa o praticare uno sport, non serve solo a perdere peso ma anche a sentirsi più giovani e di certo a rinvigorire i muscoli. Secondo lo scrittore scientifico Bruce Grierson “l’esercizio agisce sul cervello e l’ippocampo mantenendo la memoria attiva e prevenendo l’Alzheimer”; questo però avviene solo se si mantiene una certa costanza e non si cede alla tentazione del divano di casa.

Inoltre non bisogna dimenticare che lo stress è nemico della longevità. “Chi si i fatti suoi, campa 100 anni” si diceva e l’associazione per quanto strana è veritiera, poiché tenersi fuori da questioni troppo calde, aiuta a mantenere tranquillità e calma e quindi ad evitare l’aumento di pressione sanguigna, dello zucchero del sangue e dell’invecchiamento arteriale dato dallo stress. Star come Gwyneth Paltrow e Cameron Diaz usano lo yoga come metodo di rilassamento ed è la loro stessa osteopata a consigliare loro la meditazione per affrontare il nervosismo.

Ritornando al cibo non basta fare attenzione a cosa si mangia ma anche a misurare le proporzioni: un pranzo ricco di proteine e una cena leggera sarebbero l’ideale secondo il nutrizionista esperto David Heber. Questo perché la notte è il momento nel quale non si ha bisogno di molte energie e si brucia di meno. A colazione invece è consigliato lo yogurt greco: non è dolce e contiene proteine.

Da considerare c’è anche che mangiare meno in generale può aumentare la prospettiva di vita dal 35 al 50%, ma se davvero non si riescono a ridurre le calorie, il consiglio del Dottor dell’istituto di longevità, Valter Longo è quello di fare 5 pasti veloci al giorno.

In questi non dovranno mancare gli spinaci, i cavoletti di Bruxelles e l’avocado che contengono gli elementi nutritivi necessari per ridurre le insidiose macchie della vecchiaia; dopodiché fuco e alghe, ricchi in minerali, proteine e omega e infine cibi fermentati come il kombucha tea (thé addolcito) e il brodo di carne per la sua ricchezza di amminoacidi.

Ma in questo processo per la longevità anche la cura della pelle è importante, insieme al pensiero positivo e ad una terapia ormonale.

Se per i primi due, capire il perché siano importanti è davvero semplice, la questione della cura ormonale lascia perplessi gli stessi dottori.

C’è chi si schiera contro perché aumenterebbe il rischio di contrarre cancro, infarti e apoplessia; e chi invece come Reiss, esperto di bioidentico Hrt ad Hollywood, consiglia la terapia anche a donne già affette dal cancro. Se Reiss avesse ragione, in questo caso si tratterebbe davvero di un’enorme conquista per chi non ha davvero più speranze di vita.

In altri casi, bisogna ricordare che vivere è già di per sé una fortuna: ci sono persone che riescono a fare del poco tempo a loro concesso un vero e proprio gioiello, mentre altre dimenticano l’enorme dono che gli è stato fatto. La salute è importante, ma la vita è una conquista. Il primo consiglio dovrebbe essere sempre quello di amarla e goderne, finché c’è, domani potreste non esserci più, perciò Carpe Diem (Cogliete l’attimo).