lunedì, 14 Aprile 2025

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Il raffreddore non si trasmette con i baci

credits photo: naturalmenteitalia.com

Immaginate la scena. Primo appuntamento, l’aria è romantica, sguardi d’intesa e poi basta uno starnuto e la serata si raffredda. Forse questa situazione è un po’ surreale ma secondo una ricerca più della metà delle persone, circa il 57%, rifiuterebbe di dare il primo bacio a qualcuno che ha il raffreddore.

A rassicurarci ci pensa il dottor Ron Eccles, direttore del Common Cold Centre dell’Università di Cardiff: il raffreddore non si trasmette con un bacio. Il professore ha spiegato, infatti, che ci sono più probabilità di prendere il raffreddore attraverso una semplice stretta di mano che attraverso questo romantico gesto.

Gareth Coady, di Otrivine, ha inoltre aggiunto: “La ricerca dimostra che le persone mancano di conoscenza del raffreddore comune. Molti non capiscono come il virus del raffreddore e dell’influenza sono trasmessi, esponendosi ad un rischio più altro di prendere il raffreddore“.

Il virus si trasmette attraverso il muco e non attraverso la saliva, il che rende molto più pericolosa la stretta di mano, la quale, andando a toccare occhi e bocca, diventa veramente contagiosa. Nonostante ciò il 21% delle persone cancellerebbe un ipotetico secondo appuntamento se il potenziale partner si presenta raffreddato al primo, il 46% delle donne non bacerebbe un uomo raffreddato e un quinto di noi non condividerebbe il letto con il partner raffreddato. Ad essere più “prudenti”, infatti, sono proprio le donne, sempre molto attente a non ammalarsi. L’atteggiamento non è dei più giusti, infatti, per trasmetterci il raffreddore ad un appuntamento dovrebbero starnutirci in faccia.

Di certo, però, vedere l’altro pulirsi il naso con la manica smorza l’atmosfera romantica.
Uno studio condotto su mille britannici ha elencato le altre situazioni che portano un appuntamento a finire nel più freddo dei modi. Il gesto spegni-passione più frequente è mangiare con la bocca aperta, infatti, circa il 59% delle persone rifiuterebbe un secondo appuntamento con l’individuo detentore di questo brutto vizio.

Longevità: 9 consigli per vivere a lungo

Esistono trucchi per una vita longeva? Fino a mezzo secolo fa, la prospettiva di vita non superava i 65 anni, oggi invece fonti scientifiche attestano la soglia massima oltre i 100 anni. Il primo step della longevità pare dunque essere raggiungibile a quasi tutti. Ma come? Le scuole di pensiero sono tante: una di queste, instauratasi a Hollywood, ha individuato 9 modi per riuscire a contrastare lo scorrere degli anni.

Cancellare rughe, eliminare chili di troppo, curare malattie gravi: la tecnologia ha davvero fatto passi da gigante negli ultimi tempi e i progressi sono stati fenomenali. Manca solo una cosa: la pillola per l’eterna giovinezza. Sogno o realtà? Ancora non ci è dato sapere, ma nel frattempo ecco a voi alcuni metodi alternativi per entrare nella classifica dei più longevi.

Il primo di questi, di certo gradito a chi è intollerante al glutine, consiste nel mangiare cibi senza grano. Secondo il neurologista David Perl Mutter, infatti, l’alimento comunemente vietato nella dieta dei celiaci, potrebbe essere una delle cause secondarie dell’Alzheimer o ancora portare sistematiche infiammazioni. Il consiglio dunque è quello di prediligere frutta, verdura e pesce ricco di Omega 3, come il salmone per i propri pasti se si vuole sperare nella longevità.

D’altra parte sappiamo che mangiare sano senza dedicarsi all’esercizio fisico, non è sufficiente. Una semplice corsa o praticare uno sport, non serve solo a perdere peso ma anche a sentirsi più giovani e di certo a rinvigorire i muscoli. Secondo lo scrittore scientifico Bruce Grierson “l’esercizio agisce sul cervello e l’ippocampo mantenendo la memoria attiva e prevenendo l’Alzheimer”; questo però avviene solo se si mantiene una certa costanza e non si cede alla tentazione del divano di casa.

Inoltre non bisogna dimenticare che lo stress è nemico della longevità. “Chi si i fatti suoi, campa 100 anni” si diceva e l’associazione per quanto strana è veritiera, poiché tenersi fuori da questioni troppo calde, aiuta a mantenere tranquillità e calma e quindi ad evitare l’aumento di pressione sanguigna, dello zucchero del sangue e dell’invecchiamento arteriale dato dallo stress. Star come Gwyneth Paltrow e Cameron Diaz usano lo yoga come metodo di rilassamento ed è la loro stessa osteopata a consigliare loro la meditazione per affrontare il nervosismo.

Ritornando al cibo non basta fare attenzione a cosa si mangia ma anche a misurare le proporzioni: un pranzo ricco di proteine e una cena leggera sarebbero l’ideale secondo il nutrizionista esperto David Heber. Questo perché la notte è il momento nel quale non si ha bisogno di molte energie e si brucia di meno. A colazione invece è consigliato lo yogurt greco: non è dolce e contiene proteine.

Da considerare c’è anche che mangiare meno in generale può aumentare la prospettiva di vita dal 35 al 50%, ma se davvero non si riescono a ridurre le calorie, il consiglio del Dottor dell’istituto di longevità, Valter Longo è quello di fare 5 pasti veloci al giorno.

In questi non dovranno mancare gli spinaci, i cavoletti di Bruxelles e l’avocado che contengono gli elementi nutritivi necessari per ridurre le insidiose macchie della vecchiaia; dopodiché fuco e alghe, ricchi in minerali, proteine e omega e infine cibi fermentati come il kombucha tea (thé addolcito) e il brodo di carne per la sua ricchezza di amminoacidi.

Ma in questo processo per la longevità anche la cura della pelle è importante, insieme al pensiero positivo e ad una terapia ormonale.

Se per i primi due, capire il perché siano importanti è davvero semplice, la questione della cura ormonale lascia perplessi gli stessi dottori.

C’è chi si schiera contro perché aumenterebbe il rischio di contrarre cancro, infarti e apoplessia; e chi invece come Reiss, esperto di bioidentico Hrt ad Hollywood, consiglia la terapia anche a donne già affette dal cancro. Se Reiss avesse ragione, in questo caso si tratterebbe davvero di un’enorme conquista per chi non ha davvero più speranze di vita.

In altri casi, bisogna ricordare che vivere è già di per sé una fortuna: ci sono persone che riescono a fare del poco tempo a loro concesso un vero e proprio gioiello, mentre altre dimenticano l’enorme dono che gli è stato fatto. La salute è importante, ma la vita è una conquista. Il primo consiglio dovrebbe essere sempre quello di amarla e goderne, finché c’è, domani potreste non esserci più, perciò Carpe Diem (Cogliete l’attimo).

Il segreto di Jamie Dornan per avere un fisico perfetto

Come fare per essere in forma come Jamie Dornan, Mr 50 Sfumature di Grigio? I suoi addominali scolpiti, i pettorali muscolosi e il fisico perfetto di Christian Grey hanno portato milioni di fan a cercare nel web i segreti e i consigli per essere al top come lui. Jamie Dornan ha praticato sport come yoga, ginnastica e bodybuilding per interpretare il meraviglioso Christian Grey, e questi sono stati i risultati.

Il segreto di Jamie Dornan per avere un fisico perfetto

Il personal trainer Neil McTeggart del centro sportivo IronFit con sede a Belfast ha spiegato sul magazine “Heat”: “Jamie da bambino era molto magro. Con me ha seguito diversi programmi di allenamento come lo street-work per aumentare il peso corporeo. Piuttosto che utilizzare gli attrezzi ha fatto si che il suo corpo diventasse la sua palestra. Abbiamo combinato pratiche di yoga con ginnastica e sollevamento pesi. Il suo programma comprendeva il kettlebell, allenamenti con la corda, anelli. E un po’ di attenzione alla dieta ma senza grandi restrizioni. Lo sforzo maggiore per chi vuole mettere su peso è quello di riuscire a mantenere i chili acquisiti per tanto tempo”.

Look da Star: Christian Grey, l'affascinante Mr. 50 Sfumature di Grigio (FOTO)

E Dakota Johnson? Come si è preparata a questo film “fisicamente molto impegnante”? Semplice, con il Pilates.
L’istruttrice Mari Windsor spiega: “Lei ha fatto tutto: ha seguito la dieta e si è esercitata con le macchine. È una ragazza molto coordinata e aggraziata”.

50 Sfumature di Grigio e il pericolo della ‘Sindrome di Mr. Grey’

50 Sfumature di Grigio fa male al sesso, questo è quanto è stato riportato dallo psichiatra Michele Cucchi, Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano: si chiama “Sindrome di Mr. Grey”, ed è psicologimanete pericolosa. Si tratta, infatti, di paragonare ogni istante della propria vita, amore, relazioni e amicizia, lavoro e quotidianità, al film più sexy di tutti i tempi, uscito il 12 febbraio nelle sale di tutta Italia e incassando più di 2 milioni di euro solo il primo giorno.

Mr. Grey, il personaggio attorno a cui gira la trama del film, coglie nel segno numerosi aspetti che le donne ricercano costantemente nella loro quotidianità come la capacità di rendere speciale ogni piccolo gesto nella costante attenzione al corpo della donna. Le spettatrici si sentono così costantemente al centro della mente dell’uomo, scoprono sensazioni, parti del proprio essere femminile che non conoscevano e vivono costantemente la tensione della suspance”, afferma lo psichiatra. “Ed è qui – prosegue – che entra in gioco la ‘sindrome di Mr. Grey’, che si traduce in un forte impatto emotivo che nasce paragonando l’intensità della storia che viene riportata nel racconto, con la ‘normale’ quotidianità degli spettatori, troppo spesso caratterizzata da inerzia e lunghe fasi di stanca monotonia. Questo può far insorgere nei soggetti più sensibili un accumulo eccessivo di tensione e un forte senso d’inadeguatezza”.

Ma non tutti i mali vengono per nuocere, 50 Sfumature di Grigio e la sua “sindrome” possono anche portare benefici: “Molte donne vivono in un limbo, fatto di scarsa conoscenza del proprio corpo e di sentieri inesplorati. Nel film, invece, trovano una strana piacevolezza nell’ambivalenza con cui si nutrono del rapporto di dominanza e sottomissione, in cui la protagonista sottomessa è tutto per Mr. Grey, che rappresenta il suo padrone. Questa modalità relazionale, che definirei una ‘prigione relazionale’, le fa sentire perennemente in una condizione di sottile eccitazione, che stimola la naturale propensione a prendersi cura dell’uomo, a servirlo, a pensare a lui, a cosa gli dà piacere, ai gesti del quotidiano che lo gratificheranno”, ha dichiarato ancora lo psichiatra.

Ma davanti ad un Bronzo di Riace come Mr. Christian Grey, cosa possiamo farci?
Viva 50 Sfumature, comprese le sue malattie, compreso tutto.