insufficienza cardiaca al nostro cane: le malattie cardiache
Il cane è sempre in movimento, e per questo accusa più di essere umano gli effetti di queste malattie durante la normale attività. Al giorno d’oggi, però, sono disponibili opportuni strumenti diagnostici che insieme alla conoscenza scientifica ci aiutano a prevenire in tempo il peggioramento della situazione: con un po’ di attenzione, quindi, sarà possibile mantenere il proprio cane in perfetta salute, con un cuore sano o almeno non troppo malandato.
Il primo passo nella cura di insufficienza cardiaca e disturbi vari è l’attenta osservazione del proprio cane. Se dovessimo notare che non sopporta più l’esercizio fisico, che mostra dei cedimenti agli arti inferiori, che si affatica in modo eccessivo in seguito a movimento anche moderato arrivando anche a svenire in occasione di alcuni sforzi, che dà segni di insonnia, respira affannosamente e denota una tosse secca, allora è il momento di rivolgersi al veterinario di fiducia per gli opportuni accertamenti medici.
Se individuate per tempo, le malattie cardiache del cane possono essere trattate con opportuni medicinali che preservano la funzionalità del muscolo cardiaco assicurando un’esistenza praticamente normale al nostro Fido.
Trascurando i primi segnali, invece, otterremo spesso un peggioramento delle condizioni dell’animale, che arriverà a mostrare in seguito i tipici segni di un cuore ormai malconcio: rigonfiamento agli arti, alla regione mammaria o ai genitali. Il cane che soffre di insufficienza cardiaca presenta anche la caratteristica di bere molto, ma non si tratta di un sintomo decisivo in sé, deve essere preso in considerazione solo insieme agli altri sintomi che caratterizzano il quadro clinico.
Le malattie cardiache sono spesso ereditarie (possono aversi malformazioni congenite o maggiore predisposizione allo sviluppo di malattie degenerative), ma possono anche essere legate all’infestazione del cane da parte di determinati parassiti, come nel caso della Filaria.
Soffio cardiaco (soffio al cuore)
Non è affatto semplice per un padrone individuare i sintomi di questa malattia, è molto più probabile che il soffio al cuore venga rilevato per la prima volta dal veterinario durante una normale visita di controllo – motivo in più per pianificare le visite dal veterinario senza attendere che il cane si senta male!
Il soffio cardiaco può interessare tanto gli esemplari più avanti con l’età quanto i giovani cuccioli, e la gravità del disturbo può essere quantificata solo mediante esame ecografico.