mercoledì, 1 Maggio 2024

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Notizie di attualità sul mondo degli animali, diritti e doveri per chi possiede un animale domestico, storie sugli amici a quattro zampe

2016: un calendario per gli amanti dei gatti (FOTO)

credits photo: boredpanda.com

Il 2016 è ormai alle porte, nuovi progetti, buoni propositi, e la speranza che l’anno nuovo sia migliore di quello appena trascorso sono i pensieri che accomunano un po’ tutti.

Una delle prime cose da fare è quella di acquistare un calendario 2016 per poter tener facilmente a mente appuntamenti, visite e vari ed eventuali impegni.

Ma se siete degli amanti dei gatti, e preferite un calendario non troppo tradizionale, non potete farvi scappare questa simpatica idea.
Un calendario tutto felino che vi darà quotidianamente la giusta energia di cui avrete bisogno grazie alle simpatiche vignette che accompagnano ogni pagina del calendario, suddiviso nei dodici mesi.

Una delle vignette più divertenti, è quella raffigurata nel mese di giugno, che dice: “Questa è la toilette Sahara, la più grande toilette nel mondo”.

Perché gli animali domestici in fondo ci rendono felici, e rendono la nostra casa più accogliente.

Quindi cosa può esserci di meglio di questo “Calendario da gatti”, pronto a ricordarvi che in qualsiasi giorno dell’anno vi troviate, gli amorevoli felini sono lì pronti per farvi sorridere e per darvi tutto l’affetto di cui sono capaci.

Il “Calendario da Gatti” è acquistabile online al seguente link.
Di seguito è riportato l’intero calendario.

credits photo: boredpanda.com
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Allarme WWF: crimini contro la natura, quarto mercato criminale del pianeta

credits photo: scientiantiquitatis.blogspot.com

Domani, domenica 5 giugno, si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Pensando a questo evento l’immaginario delle persone si colora di verde e si riempe di amore per gli animali. Purtroppo però, quello su cui bisogna necessariamente riflettere non è sempre positivo. I dati emersi dal rapporto annuale World Wildlife Crime Report pubblicato dall’Ufficio Drugs and Crime delle Nazioni Unite (UNODC) non è per niente rincuorante. E il WWF ci ha tenuto a sottolineare ciò che sta accadendo sul nostro pianeta dedicato la giornata di domani al bracconaggio e al traffico illegale di natura.

I crimini di natura condannano numerose specie all’estinzione e purtroppo non sono dei fenomeni limitati. Si tratta, per la maggior parte, di specie particolarmente utili per valore ecologico e per lo sviluppo sostenibile di paesi deboli politicamente ed economicamente. In particolare il problema del bracconaggio è diventato una vera e propria emergenza raggiungendo, secondo quanto affermato dal WWF, “un livello di attenzione talmente elevato da avere targets dedicati nell’importante Agenda 2030 con gli obiettivi di sviluppo sostenibile approvati da tutti i paesi del mondo lo scorso anno all’Assemblea generale delle Nazioni Unite la cui implementazione è stata oggetto della seconda United Nations Enviroment Assembly (UNEA2), tenutasi a Nairobi presso la sede dell’UNEP dal 23 al 27 maggio scorsi dove è stata lanciata la campagna Wild for Life dedicata ad arrestare il traffico di specie che a livello mondiale rischiano l’estinzione“.

Ogni anno, in Africa, vengono bracconati almeno 30000 elefanti e circa il 10% dei gorilla di pianura vengono uccisi. In pochi anni sono scomparsi il 70% degli elefanti in Congo e 60% dei rinoceronti in Zimbabwe. Altri animali a rischio in ogni parte del pianeta sono gli squali, le tigri, i leoni e i pangolini.

Quali mercati vanno ad alimentare le uccisioni e la commercializzazione illegale di questi animali? I più vari. Si passa dal settore della moda a quello dell’arredamento, dal cibo ai prodotti farmacologici per finire con il mercato degli animali domestici, che vede una crescente richiesta di animali esotici.

Se vi state chiedendo cosa potete fare per fermare questi terribili fenomeni, la risposta dell’ufficio UNODC è chiara: “tutti siamo potenzialmente complici del bracconaggio e tutti abbiamo la responsabilità di agire, anche attraverso la diffusione della consapevolezza, dell’informazione e delle pratiche di un consumo responsabile. Purtroppo anche in Italia la piaga del bracconaggio fa strage di animali protetti. Milioni di uccelli ogni anno vengono uccisi da doppiette, trappole e reti“.

Cani o gatti? La tua preferenza rivela anche la tua personalità

Cani o gatti? La preferenza accordata agli uni o agli altri ha a che fare anche con i tratti della nostra personalità. Chi possiede un gatto tende a essere più creativo, avventuroso e ansioso; mentre chi possiede un cane sembra essere più estroverso, sicuro di sé e restio ai rischi.

Sono queste, in effetti, le differenze emerse da un nuovo interessante studio condotto presso l’Università della California, l’Università di Berkeley e la California State di East Bay. Ma i ricercatori non hanno scoperto solo questo: oltre ad aver individuato le diversità al livello di personalità, gli scienziati hanno rilevato anche qualcosa di davvero sorprendente a proposito dell’affetto nutrito dai padroni nei confronti dei loro amici a quattro zampe.

Nel corso dello studio, più di 1.000 padroni di animali domestici sono stati intervistati a proposito dei loro pelosi. Ai soggetti in esame è stato poi chiesto di fare delle valutazioni anche circa i tratti salienti della propria personalità, ivi incluse anche quelle che gli psicologi chiamano le “Grandi Cinque”: apertura mentale, estroversione, consapevolezza, piacevolezza e nevrosi.

I risultati? Ebbene, coloro che hanno dichiarato di provare maggiore affetto nei confronti del proprio cane o del proprio gatto si sono dimostrati essere anche i più nevrotici: “Il fatto che alti livelli di nevrosi siano stati associati all’affetto e all’attaccamento morboso per i propri animali domestici suggerisce che i padroni degli stessi hanno una sorta di dipendenza nei loro confronti – il che può anche essere positivo per gli animali in sé” asserisce il Dottor Mikel Delgado, a capo della ricerca condotta a Berkeley.

Perché questo dovrebbe essere un bene per i nostri amici a quattro zampe? Perché la nevrosi trasforma i padroni in genitori “ex machina”, capaci di notare immediatamente se il proprio animale è ammalato, ha fame o se semplicemente vuole essere coccolato. Ma per scoprire se tra questa nevrosi e una cura più minuziosa rispetto alle esigenze dei propri animali ci sia un nesso rilevante occorreranno ancora altre ricerche.

Film 3D sul moto dei muscoli di una mosca

La natura affascinate e bellissima, rimane per noi ancora un grande mistero. Come afferma Goethe, nel Frammento sulla natura, «Natura! Ne siamo circondati e avvolti, incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più addentro in lei». Non è questo il caso.

Per la prima volta, un gruppo britannico di ricercatori dell’Università di Oxford, dell’Imperial College di Londra e del Paul Scherrer Institute (Psi), ha realizzato il film in 3D dei muscoli di una mosca carnaria in volo “dall’interno”, utilizzando una nuova tecnica di scansione a raggi X, una sorgente di raggi molto potente, la Swiss Light Source. Il film è stato realizzato dall’insieme di mini filimati che poi sono stati raggruppati insieme.

Questo documento offre uno sguardo all’interno del funzionamento di uno dei più complessi meccanismi della natura, chee potrebbe servire per ispirare nuovi modelli di micro veicoli aerei e altri micromeccanismi. Inoltre, la ricerca, pubblicata su “PLoS Biology” potrebbe essere utile anche per mettere a punto nuovi strumenti diagnostici.

Nel tempo in cui un uomo strizza l’occhio, una Calliphora può battere le sue ali 50 volte, controllando ogni battito con numerosi muscoli, alcuni sottili come un capello umano. Le ali membranose non contengono muscoli, così tutti quelli necessari al volo sono nascosti alla vista, all’interno del torace.

I tessuti toracici bloccano la luce visibile, ma possono essere penetrati dai raggi X“, ha spiegato Rajmund Mokso del Psi. “Il team è riuscito a registrare radiografie a una tale velocità, che i muscoli del volo ora possono essere visti da diverse angolazioni in tutte le fasi del battito. Abbiamo unito queste immagini in visualizzazioni 3D dei muscoli del volo mentre oscillavano avanti e indietro 150 volte al secondo“.

Un altro passo avanti per la scienza.