venerdì, 26 Aprile 2024

Curiosità dal mondo

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Come capire se hai un figlio genio

Credits: TGCom

Se hai un figlio genio lo capirai fin da subito, grazie a questi indizi. La genialità, l’intelligenza, la bravura molto spesso sono qualità che difficilmente vengono allo scoperto: preferiscono rivelarsi nelle piccole cose quotidiane, nelle sfide della vita, nella risoluzione di problemi in famiglia o con gli amici. E, una volta rivelatesi, sono caratteristiche che renderanno il tuo piccolo un nuovo Einstein sulla terra, un genio dalle prospettive di crescita e successo elevatissime.

Zero anni

Un primo indizio è la “dimensione” del bambino appena nato: chi è più “grosso” parte avvantaggiato. Secondo uno studio condotto su più di 3.000 bambini e pubblicato sul British Medical Journal, infatti, quasi tutti i bambini nati con un peso maggiore rispetto alla media dimostrano di avere un QI leggermente superiore agli altri.

1-2 anni

A questa età, per capire se tuo figlio può essere un genio basta vedere i genitori: se sono poliglotti o di nazionalità diverse, le possibilità di sviluppare l’intelligenza del bambino aumentano. Ascoltare più di una lingua fin da piccoli, secondo quanto confermato dalla Child Development, favorisce lo sviluppo del cervello.

3 anni

I bambini più alti sono anche i più intelligenti, questo quello confermato da una ricerca del National Bureau of Economic Research: i bambini di statura superiore alla media risultano di molto superiori anche nei test cognitivi ai loro coetanei più bassi.

4 anni

Chi è bravo a disegnare denota un’intelligenza superiore. Questi i risultati trovati dai ricercatori del King College di Londra.

5 anni

Se vostro figlie dice le bugie… niente paura! Dirle a 5 anni può essere un fatto positivo. Questo perché denota di essere più intelligente e di avere più probabilità di fare bene nella vita.

6 anni

Un piccolo genio si riconosce anche dalla passione per la musica e la bravura nel suonare uno strumento. Secondo uno studio del Vermont College of Medicine, infatti, migliore è l’abilità nella gestione dell’ansia e delle emozioni.

7 anni

Leggere già a 7 anni denota un’intelligenza al di sopra della media.

8 anni

Secondo una ricerca della London School of Economics, i bambini con capacità cognitive superiori hanno l’abitudine di andare a letto tardi.

9 anni

Fare una sana colazione, secondo uno studio effettuato dal’Università di Cardiff su 5.000 studenti, dà la possibilità di aumentare il QI.

10 anni

Se il bambino ama conversare, si annoia con i coetanei e inventa nuove regole per i giochi da tavolo, è quasi sicuramente un piccolo genio.

Il luna park di Totoro è una sogno che potrebbe diventare reale

Credit: http://www.dailybest.it/

Quando i fan dei film di Miyazaki leggeranno queste righe, esulteranno e pregheranno per il meglio, perché sono comparsi i disegni del progetto del parco a tema Totoro.
Immaginate di poter “abitare” anche solo per una giornata all’interno delle scenografie che hanno reso l’incanto del film animato intriso di magia.

Il progetto è di John Ramirez, artista degli studi Disney – ha lavorato a film come Il Re Leone e Toy Story 2 – che abbiamo scoperto essere una grandissimo fan della saga.
Ramirez ha pensato proprio a tutto, facendo entrare – come si vede da progetto – gli ospiti da dentro una ghianda, il cibo preferito dello spirito della foresta, per arrivare poi all’ufficio del padre delle protagoniste.
L’incontro con Totoro, però, avverrà solo all’esterno nel cortile, e finirà con l’esplorazione del cespugli intorno, che porteranno al video nell’albero di canfora. Passato l’albero comparirà anche il Gattobus e ulteriori stanze a tema.

Credit: http://www.dailybest.it
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http://www.dailybest.it

Voci affermano che la proposta al signor Miyazaki da parte di John sia stata ripetuta più volte, ma ancora nessuna risposta è stata manifestata. Ovviamente esiste già un parco a tema Ghibli in Giappone, dove Totoro sta proprio alla cassa, noi in ogni caso continuiamo a sperare.

Sheroes Hangout, il bar gestito da indiane sfigurate dall’acido

Lo “Sheroes Hangout Café” nasce con l’intento di dare nuova speranza alle donne vittime di violenze, soprusi, maltrattamenti. Donne, quelle indiane, sfigurate dall’acido, dalla cattiveria dei propri mariti, dalla propria famiglia. E l’idea sembra essere davvero vincente.

Geeta e le sue figlie, Neetu e Kishna, sono state vittime di una vera e propria violenza. O meglio, di un tentato omicidio da parte del padre di famiglia. Sono bastate due bottiglie di acido a distruggere un’intera famiglia. Kishna muore, Neetu rimane quasi del tutto cieca. Perché? “Niente figlie, voglio dei maschi”, sentenzia il padre. Oggi, però, madre e figlia lavorano al Cafe Sheroes Hangout e hanno ricominciato a vivere.

Sheroes Hangout, il bar gestito da indiane sfigurate dall'acido

Il progetto, infatti, sta aiutando moltissime donne. Lo “Sheroes Hangout Café” è stato aperto ad Agra, in India: è un bar, in poche parole, un luogo di incontro dove è possibile degustare caffè e tè tipici, leggere numerosi libri grazie alla biblioteca e dove Rupa, una ragazza sfigurata dalla matrigna, vende le proprie creazioni.

Sheroes Hangout è nato anche grazie alla campagnia Stop Acid Attacks, associazione fondata a Nuova Delhi nel 2013, che cerca di sensibilizzare la cultura indiana per evitare l’utilizzo dell’acido contro le donne da parte degli uomini che le considerano un oggetto da distruggere.

C’è speranza per tutte.

Scarabocchiare rende creativi e apre la mente

Vi piace scarabocchiare da qualsiasi parte? Su fogli e foglietti, quaderni, libri, pezzi di carta, con matita, penna e colori a pastello? Bene, non siete pazzi. Al contrario, sviluppate molto la vostra mente, migliorate la vostra creatività e talento. Questo perché il doodling – l’arte, appunto, di scarabocchiare sul foglio – è molto più di una semplice distrazione. Gli esperti lo considerano fondamentale per un buon apprendimento.

Scarabocchiare aiuta a concentrarsi e catturare le informazioni, stimola il cervello e la memoria: una ricerca del 2009, infatti, ha scoperto che scarabocchiare durante una conversazione telefonica aiuta a ricordare circa il 29% in più di informazioni rispetto a chi si limita a prendere qualche nota durante il colloquio. Ed è stata proprio l’autrice dello studio, Jackie Andrade, docente di psicologia all’università di Plymouth nel Regno Unito, ad ipotizzare l’unione perfetta tra ascolto e scarabocchio. Questo perché il doodling impegna le “risorse esecutive” del cervello.

Scarabocchiare migliora la produttività al lavoro e mantiene in ascolto: Jesse Prinz, docente di filosofia alla City University del New York Graduate Center, lo considera utile a tenere le persone in uno stato di “ascolto puro”. Questo perché “la mente non può vagare, ma al tempo stesso non è appesantita. Se io non disegno qua e là ho difficoltà di concentrazione”.

È, inoltre, uno stimolo per la creatività: aiuta a trovare la vena artistica, a disegnare le proprie idee.