domenica, 12 Maggio 2024

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Harry sputa il rospo in Spare: ecco chi è il suo vero padre

Harry alla fine sputa il rospo e lo fa ovviamente su “Spare”. Tutti si sono sempre posti la stessa domanda, di cui effettivamente solo i reali conoscono la risposta.

Alla fine il duca di Sussex si è sentito in dovere di chiarire come sta le cose.

Carlo III è davvero suo padre?

Harry mette la parola fine sulla saga su chi sia il suo vero padre

Harry in “Spare” chiarisce una volta per sempre come stanno le cose. Da quando è nato, i suoi capelli rossi ed il suo aspetto hanno sempre causato un pettegolezzo: non è figlio di Carlo.

Il duca sarebbe nato, secondo il gossip, da una scappatella di Diana con il maggiore James Hewitt, a cui lui somiglia molto.

I giornali ne parlano da allora: Carlo avrebbe un solo figlio biologico ovvero William.

Pare ci siano anche stati dei test di DNA ad un certo punto, tanto forte era il sospetto ma nessuno ne ha mai divulgato i risultati.

Ma il duca, suo padre e Diana sapevano la verità: Carlo è il vero padre di Harry.

È lui stesso a ribadirlo nel libro: «Non aveva importanza il fatto che mia madre avesse conosciuto il maggiore Hewitt solo molto tempo dopo la mia nascita. Quella storia era troppo gustosa per lasciarla cadere. La stampa continuava a rimaneggiarla, la arricchiva di particolari e corse persino voce che alcuni giornalisti fossero a caccia del mio DNA per dimostrarla: quella fu la prima avvisaglia che, dopo aver torturato mia madre e averla indotta a nascondersi, la prossima vittima sarei stato io».

Ma perché questa “caccia alle streghe”? Lui risponde così: «Una delle origini di queste voci erano i capelli rossi del maggiore Hewitt, ma un’altra era di sicuro il sadismo. I lettori dei giornali scandalistici erano deliziati all’idea che il figlio minore del principe Carlo non fosse suo figlio. Per qualche ragione non si stancavano mai di questo “scherzo”; magari l’idea che la vita di un giovane principe fosse una farsa li faceva sentire meglio quando pensavano alla propria».

Harry vittima di battute maligne anche da parte di Carlo III

Secondo Harry la stampa in questi anni avrebbe ricamato per profitto la storia di come Hewitt fosse suo padre e non Carlo.

«Ancora oggi, giornali e periodici pubblicano su di me accennano al maggiore Hewitt e considerano con una certa serietà la possibilità che sia mio padre, compresa una descrizione del momento in cui papà mi fece sedere per una vera conversazione a due, rassicurandomi che il maggiore Hewitt non era mio padre. Una scena dipinta a tinte vivaci, struggente, commovente e del tutto inventata. Se papà avesse rimuginato sul maggiore Hewitt, di sicuro avrebbe tenuto per sé quei pensieri».

Invece Carlo III non ha mai rassicurato suo figlio, anzi aveva il vizio di fare battute di pessimo gusto: “A papà piaceva raccontare storie, e questa era una delle migliori nel suo repertorio. Finiva sempre col chiedersi e chiedermi… Chissà se sono davvero il Principe di Galles? Chissà se sono anche il tuo vero padre?con amarezza il duca di Sussex aggiunge “Rideva e rideva, anche se era uno scherzo poco divertente”.

Barbara D’Urso supplicata da Alberto Mezzetti, Costanzo si schiera con Mara Venier

Barbara

Barbara D’Urso, regina del trash, di canale 5, del palinsesto mediaset e pure del gossip.

Vi ricordate del Tarzan dei poveri che partecipò ad una edizione del circo degli orrori?

Tale Alberto Mezzetti, diventato famoso per via del Grande Fratello? Ma quando mai! Finito sul gossip per una corte spietata a Barbarella (che un po’ c’è stata).

Poi tutto è sfumato in una bolla di sapone.

E la faida con Mara Venier? I colleghi di Barbarella non stanno certo fornendole il giusto supporto.

Alberto supplica Barbara in una lettera

Una volta fuori dal reality è nata tra noi un’amicizia speciale. Purtroppo, però, dopo una bella sintonia, negli ultimi mesi parlare con te è diventato impossibile. Ho fatto qualcosa di sbagliato?” queste sono le parole usate da Alberto nella lettera per Barbarella.

In questa lettera lui vuol sapere perché lei di punto in bianco sia sparita.

Fino a giugno eravamo molto vicini, si prospettava una stagione televisiva interessante, e io ero molto curioso di questa nuova esperienza. Poi le voci su una nostra ipotetica relazione sono diventate sempre più incalzati e ho notato che tutto questo ti infastidiva. Forse il fatto che la gente pensasse a una nostra relazione ha compromesso il nostro rapporto lavorativo e mi hai voluto allontanare?” prosegue.

Insomma questa lettera suscita un bel po’ di curiosità: perché Barbarella se l’è data a gambe? Da cosa scappava?

Non è ancora pervenuta risposta.

Fra Barbara d’Urso e la sua rivale, Costanzo sceglie la Venier

Costanzo si schiera con Mara Venier. In un’intervista su Libero Costanzo dice “Non è un caso che l’edizione di quest’anno di Domenica in abbia buoni risultati di ascolto, Mara è brava in questo genere di programma, non è certo una novità”.

Insomma a Mediaset circola voce che non tutti apprezzino Barbarella.

E lei cosa ne pensa?

I segreti di Harry e Meghan: il paradiso fiscale

Harry e Meghan hanno rinunciato ai titoli reali, o glieli hanno levali con la forza, ma vogliono vivere comunque come i reali.

E cosa fanno i reali? Beneficenza. Che però viene poi scalata dalle tasse.

I duchi quindi, hanno dovuto fondare diverse imprese e dedicarsi a molti progetti, alcuni dei quali in verità non sono proprio partiti ed altri si sono rivelati un flop.

La coppia, ha scelto come sede di tutte queste attività, un paradiso fiscale.

Il tutto in gran segreto.

Harry e Meghan e gli affari nel paradiso fiscale

Harry e Meghan, in sostanza, hanno avuto bisogno di fondare delle società per curare i loro diritti d’autore e per produrre i loro lavori.

In totale le aziende sono undici, fra cui:

  • Peca Publishing LLC, per detenere i diritti di The Bench (pearl significa lentiggini)
  • Orinoco Publishing LLC, che si occuperà di curare i diritti d’autore del Principe Harry (orinoco è il nome di un fiume sudamericano)
  • Cobblestone Lane LLC fondata come proprietaria del marchio Archewell
  • Baobab Holdings che invece deve occuparsi di investimenti
  • Nemawashi Holdings che è una società finanziaria che detiene un gruppo di aziende (“nemawashi” significa “lavorare attorno alle radici” in giapponese)
  • Bridgemont LLC e la Hampshire LLC sono le aziende destinate alla produzione di contenuti per il mondo dell’intrattenimento

E dove sono state fondate? A Delaware, un vero e proprio paradiso fiscale. In questo piccolissimo stato le tasse son molto basse proprio per favorire chi fonda nuove aziende.

Harry e Meghan: grane con Spotify

Harry e Meghan avevano promesso tante cose e firmato contratti, sia con Netflix che con Spotify. Ad oggi c’è solo un episodio pilota del loro podcast su Spotify, che pare sia stato un flop.

Con quest’ultima pare ci siamo problemi: i duchi hanno firmato un contratto da 1,8 milioni di sterline ma adesso stanno tornando sui loro passi. Il motivo? Un podcast di un comico no vax.

I Sussex hanno dichiarato: “Centinaia di milioni di persone possono essere danneggiate dalla cattiva informazione ogni giorno. Lo scorso aprile abbiamo iniziato a esprimere preoccupazione ai nostri partner di Spotify per le conseguenze fin troppo reali della disinformazione sul Covid sulla piattaforma. Contiamo su Spotify per apportare delle modifiche e continueremo a lavorare insieme se lo farà”.

Più chiaro di così.

Britney Spears in tribunale, si scusa con i fan

Britney Spears di nuovo in tribunale, stavolta però il processo non è il suo.

Dopo aver presenziato in aula, ha scritto un lungo post sui social in cui si è scusata con i fan.

Secondo alcuni, Britney era tenuta segregata per non si sa quali motivi. I soliti complottisti.

Siete curiosi vero?

Britney Spears in tribunale, si scusa con i fan

Britney Spears ha dovuto testimoniare nella causa contro il padre a Los Angeles. Il genitore da 13 anni gestisce il suo denaro e i suoi affari. In aula ha rivelato di essere stata costretta a lavorare contro la sua volontà e che la tutela le ha impedito di sposarsi o di rimuovere il contraccettivo per poter avere un altro bambino.

Jamie Spears aveva il controllo della sua proprietà, della carriera, delle cure mediche e di altri aspetti della sua vita personale, un padre padrone insomma.

La figlia lo ha anche accusato di averle somministrato uno psicofarmaco, il litio, contro la sua volontà. Ha detto in aula: “Voglio solo la mia vita indietro. Voglio porre fine a questa tutela senza essere giudicata. Merito di avere una vita, ho lavorato tutta la mia vita. Merito di avere una pausa di due o tre anni”.

Tornata a casa Britney scrive un lungo post su Instagram:

Mi scuso per aver finto di essere stata bene negli ultimi due anni. Tutti noi desideriamo una vita da favola e dal modo in cui la posto (sui social) la mia vita sembra piuttosto sorprendente. È quello per cui tutti ci sforziamo! Era una delle caratteristiche di mia madre… Non importava quanto la sua giornata fosse andata male, per il bene mio e dei miei fratelli, faceva sempre finta che tutto andasse bene. Per questo non voglio che la gente pensi che la mia vita sia perfetta, perché assolutamente non lo è. Onestamente chi non vuole mettersi in evidenza sul proprio profilo Instagram in una luce divertente! Che ci crediate o no, fingere di stare bene mi ha davvero aiutato… Per sentirmi importante nonostante quello che stavo passando, e ha funzionato”.

Si è scusata con i fan che l’hanno vista apparentemente serena e felice in questi mesi.

Il complotto ai danni di Britney Spears

Tempo fa è nato il movimento “free britney” per chiedere la liberazione della cantante, secondo loro rinchiusa in qualche villa.

Lo slogan “LIBERATE BRITNEY!” ha iniziato a girare fra i follower della cantante su Instagram, per poi approdare anche su TikTok, YouTube, Reddit e Twitter.

L’attività della cantante sui social ha insospettito i fan: non pubblica nuovi album né si esibisce dal vivo da quasi cinque anni, si limita a una lunga serie di selfie e brevi filmati praticamente tutti uguali, registrati in una località non specificata.

I fan erano convinti che i video fossero delle richieste di aiuto in codice.

In parte qualcosa di vero c’era, Britney ha rivelato che non era granchè libera di fare chissà cosa o prendere decisioni.