martedì, 7 Maggio 2024

Lady A

Home Lady A
C'è una pillola per dimagrire, una per dormire, una per ringiovanire. E poi una per fare l'amore: quella pillola è Lady A. Perché all'amore servono consigli, così come alle persone serve fare l'amore.

Un po’ d’amore al giorno (LADY A)

Facciamo miliardi di cose ogni giorno, sempre di fretta, sempre con la stessa metodica organizzazione. Facciamo miliardi di cose ogni giorno, dimenticandoci di respirare, chiudere gli occhi e dedicarci alle cose fondamentali. Tipo fare l’amore. Perché no, non è una cosa da nulla, un piacere da concedersi quando se ne ha voglia o, peggio, quando se ne ha tempo: fare l’amore è un momento di magia che ci si deve ritagliare ogni giorno. Perché fare l’amore fa bene, ma farlo tutti i giorni fa benissimo.

E fa bene a tante, tante cose.

Fa bene alla passione. Vi ricorda che per un istante – in realtà qualcuno in più – ci siete solo tu e lui. Nessun pensiero, nessuna persona, nessuna situazione complicata della vita reale. Vivere il vostro intenso sogno d’amore ogni giorno non potrà che farvi bene.

Fa bene alla coppia. Ché durante il giorno ti toccherà le mani, ti darà dolci schiaffeggi sul sedere ogni volta che gli passerai accanto, ti annuserà il collo ogni volta che ti stringe. Perché, nel resto della giornata, tutto gli ricorderà l’amore che fate la sera.

Fa bene alla salute. Brucia un sacco di calorie, se lo fai con passione. Rilassa, il corpo e la mente con le sue endorfine. Ti rende felice con la sua serotonina. Allontana il mal di testa, fa bene ai denti e alla pelle. Azzera il rischio di depressione. Insomma, serve altro?

Fa bene alla fiducia. Perché fino a quando lui avrà voglia di fare l’amore con te e tu con lui, allora è tutto ok. Ed è tutto ok anche quando tu ti senti bella e hai maggiore fiducia in te stessa e in quello che sei in grado di fare. Tipo essere la ragione per cui sorride tutto il giorno.

Fa bene alla creatività. Ché non è mica semplice inventarsi un dettaglio nuovo ogni giorno. Sperimenta, apri la mente, gioca e divertiti: il sesso piace a tutti per questo, perché ha mille forme diverse, tutte meravigliose.

Fare l’amore tutti i giorni, ci renderebbe delle persone migliori. Persone che ricordano che il momento giusto per farlo, è esattamente tutti i giorni.

Ché i motivi possono essere altri cento, ma, quando ami, uno vince su tutti: fare l’amore è semplicemente stupendo.

Amico della tua ex cosa? (LADY A)

Non ho sentito bene. Amico della tua ex cosa? Ripeti se hai il coraggio. Quella bionda, intelligente, simpatica. Quella che non dovrebbe più esistere. O che dovrebbe esistere solo per ricordarmi che anche il Karma esiste e faccio bene a crederci. Perché? Perché tu sei qui con me. Ma, ti prego, non restare qui per dirmi che “siete solo amici“. Perché, ogni volta che la guardi, la tua ex dovrebbe ricordarti solo perché è diventata un’ex. Scelta tua o sua, poco importa. Quello che importa davvero è che non è un capitolo chiuso. Quello che MI importa è che ha ancora un posto nella tua vita e, inesorabilmente, nella mia. E sì, forse sono sospettosa al limite della psicopatia, ma non chiedermi di essere tranquilla come se uscissi con una comitiva di francescani. Tranquilla non lo sarò mai, figurarsi. Perché le donne sono emozionalmente instabili. Le ex soprattutto. Confondono la nostalgia o, peggio, la solitudine con un ritorno di fiamma. Ma vedi cara, la piromane sono io.

Io che quando mi innamoro, lascio il resto del mondo fuori da questo sentimento. Io che ne ho avuti parecchi di ex, ma non ho lasciato che nessuno di loro si intromettesse nella mia nuova vita. Perché lo sapete come la penso: il passato è una lezione, non si deve continuare a viverlo. E sarò anche troppo netta, ma questa determinazione risparmia un sacco di ferite, a se stessi e al proprio partner. Quanto sarebbe brutto fare i conti ogni giorno, o giù di lì, con i propri fallimenti? Perché gli ex sono questo: fallimenti. Sono sconfitte da cui imparare e che ti dicono che la prossima volta può andare solo meglio. Non sono amicizie nuove con cui condividere il fatto di avere un uomo in comune. Un uomo con tutta la sua intimità, il suo modo di dire ti amo, le sue attenzioni e i suoi difetti. Perché beh, una cosa è sapere che non siamo le prime a cui ha sussurrato parole dolci, una cosa è avercela di fronte davvero, quella lì. Doverci presentare, magari stringerle la mano, ignare di tutto quello che lei sa e noi ancora no.

E no, non sono solita generalizzare. Non odio le ex fidanzate, così, per sport. Sono sicura di quello che valgo e non ho intenzione di valere meno per questo assurdo motivo. Odio con tutta la mia forza chi si lascia sfuggire occasioni e poi vuole strapparle con i denti agli altri. Alle altre. Odio chi non ha il coraggio di essere felice e vuole rubare la felicità perduta a chi invece di coraggio ne ha avuto tanto.

Così, care neanche poi così tanto ex indecise, ricordate:

quelli fidanzati NO, gli ex NO, gli ex delle amiche NO, il mio uomo ASSOLUTAMENTE NO.

L’orgasmo è l’apostrofo rosa tra te e la Nutella (LADY A)

Il 70% degli uomini non crede alla sua esistenza. Un altro 10% non ne ha mai visto uno, pur credendoci. Altri 10 su 100 sono consapevoli del fatto che spesso lo fingiamo, per farli contenti o per non dover sentire quell’imbarazzante “ti è piaciuto?”. L’ultimo 10%? Beh, ci sa proprio fare. Sì perché l’orgasmo femminile è complicato come noi donne, non poteva essere altrimenti. Non è pirotecnico e chiassoso come quello degli uomini, è più “cavolo ho visto un unicorno volare sull’arcobaleno“. Ma essendo pochi gli esperti in materia, le nostre metà barbute tendono a immaginarlo, a sognarlo, a idealizzarlo e a vantarsi per un decennio dopo averci regalato il primo orgasmo. Nick Guillory, Josh Berkowitz ed Henry Loevner, hanno provato a descrivere l’acmè del piacere femminile attraverso dei disegni. Tralasciando le doti grafiche, pari a quelle di un homo erectus nelle caverne col sangue di mammut, i tre giovani sono riusciti a renderci partecipi del fatto che non hanno capito niente.

Così, nonostante parta avvantaggiata, proverò io a descrivervi il nostro unico, meraviglioso, soddisfacente e spumeggiante happy ending. Dunque, vediamo, l’orgasmo è…

– come una vaschetta di gelato da kg dopo un mese di dieta.

– il tuo ragazzo che ti dice “andiamo a fare shopping, pago io”.

– un “ti trovo dimagrita” pronunciato da ogni persona che incontri.

– un “signorina, sono lieto di annunciarle che ha vinto 1.000.000.000 di euro”

– un messaggio di Nick Bateman che ti invita ad un party in piscina pieno zeppo di modelli canadesi.

– pane e mortadella.

– spegnere la sveglia e girarsi dall’altra parte.

– sapere che la ex del tuo ragazzo è brutta, antipatica e pelosa.

– un giro in moto in un pomeriggio estivo. Poi dipende dalla moto.

– un “sei bellissima” dopo una preparazione complessiva di 127 h.

– come mangiare senza ingrassare. Può farlo solo Gisele Bundchen, ma immagino sia fantastico.

– quando entri nella 40 di quei jeans che ami, e riesci anche a respirare.

– come quando riesci a far ridere chi ami. E anche gli altri. E ti senti figa.

– la madre del tuo ragazzo che pensa tu sia meravigliosa.

– un paio di Jimmy Choo. Ai tuoi piedi, nei tuoi sogni.

– poter dire stupidate pur essendo more. O rosse. Insomma, non bionde, ché la gente ha i pregiudizi.

– la Nutella, mangiata col cucchiaio, sul divano, davanti a Grey’s Anatomy.

– L’orgasmo sei tu, con me, nudo a letto fino a quando ci va.

L’orgasmo è tutto questo, insieme, in una manciata di secondi. Assicuratevi che la vostra donna non finga come quando voi fingete di ascoltarla quando parla. È facile.

Quello che le donne non dicono (LADY A)

Hai ragione”, “mi vedo magra”, “simpatica la tua amica”: secondo la leggenda, nessuna donna ha mai pronunciato una di queste frasi a un uomo. Il suo uomo. Perché si sa, diciamo tante cose, ma mai quelle che il nostro lui vuole sentirsi dire. Perché quello che le donne non dicono, lo urlano, lo rinfacciano, se lo legano al dito. O perché quello che non diciamo, in alcuni casi, probabilmente non può essere detto. Per ripicca, spesso, perché vorremmo iniziaste voi a parlare dell’argomento tabù, una volta tanto. Per fare le misteriose, perché ce ne vergogniamo, perché ci fa ancora soffrire, perché faremmo soffrire voi e il vostro ego smisurato.

Quindi no, cari mariti, compagni, amanti, amici, non vi diremo con quante persone siamo state a letto. Saremo sempre lì, noi donne, a far finta di contare sulle dita di una mano, ma nessuno, eccetto il nostro ippocampo, saprà mai con precisione certosina il numero di partner con cui abbiamo condiviso l’intimità. Perché è passato, perché i motivi sono tanti, perché i ricordi a volte fanno male e rovinano il presente.

Non vi parleremo delle nostre esperienze sessuali, perché si chiama intimità e beh, se non siamo Nina Moric, deve restare tale per definizione. Ogni esperienza è diversa e ci segna, ci insegna, ci aiuta a comprendere cosa ci piace, cosa no. Aiutateci anche voi, senza stare lì a giudicare il nostro grado di esperienza.
Non vi confronteremo con i nostri ex, solo perché sapere che lo usate meglio vi farà dormire bene stanotte. Così come non vi diremo se a letto siete bravi o no: insomma, cari, si vede.
Non vi diremo che vi odiamo quando guardate le altre, perché dirvelo non eliminerà l’istinto muscolare che si aziona al passaggio di ogni quarta coppa B. Faremo semplicemente esplodere un terzo conflitto mondiale se superate la torsione della bambina dell’esorcista. Ma con discrezione.
Non vi diremo che non sopportiamo nessun essere di sesso femminile che vi si avvicini nel raggio di cinque metri. E non è misoginia, è proprio che non si devono avvicinare se ci tengono alla giugulare. Ma noi saremo sempre lì, con un sorriso falsissimo stampato sul viso, a dirvi tra i denti “non sono gelosa, nessun problema”, dandovi così solo il tempo materiale per scappare.

Non vi diremo che sarebbe meglio se vi ingozzaste come tacchini adesso, perché no, noi non cucineremo mai come la vostra mamma ed è meglio che siate preparati ad anni di tentativi ed esperimenti, per la maggior parte non riusciti.
Non vi racconteremo le storie che ci hanno fatto soffrire, perché siamo lì con voi e non c’è posto per nessun altro in quel momento, neanche per i ricordi.
Non elencheremo cosa non ci piace di voi, perché siamo così innamorate che ci piace tutto. E anche perché c’è tempo per rinfacciarvi ogni cosa: a cosa serve il matrimonio, se no?
Non vi diremo se abbiamo raggiunto l’orgasmo o se abbiamo provato i vocalizzi per la prima a La Scala, ubicata di solito nella nostra cabina doccia. E non ve lo diremo perché ci piace che restiate lì a crogiolarvi nel dubbio. Perché magari ogni volta avete un motivo per impegnarvi un po’ di più.

Non vi diremo tante cose, ma l’elenco del detto resterà insuperabile. Perché alla fine, quello che le donne non dicono, l’hanno già fatto. Così cari mariti, compagni, amanti, amici, un consiglio: preoccupatevi di quello che le donne non dicono, prima di lamentarvi dell’infinita mole di quello che dicono.