giovedì, 19 Dicembre 2024

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Le tot cose che, ovvero classifiche - sul mondo che ci circonda - stilate dalla redazione di Blog di Lifestyle

Le 8 cose che solo chi ama dormire può capire

Credits: mentretiaspettorido.wordpress.com

Se vuoi una vita da sogno, dormi“. Questo è il motto degli eterni dormiglioni, di chi non pensa che il mattino abbia l’oro in bocca, di chi passerebbe intere giornate comodamente sdraiato nel letto, senza nemmeno sapere se fuori c’è il sole o piove a dirotto.

Ma quali sono le cose che solo chi ama dormire può capire? Ecco le 10 cose più comuni.

Mattino

Quanto è difficile svegliarsi e alzarsi dal letto la mattina? Soprattutto quando fuori c’è brutto tempo, piove e fa freddo: abbandonare il letto è proprio un cattivo gesto.

Sveglia

L’amante del sonno è capace di mettere 10 sveglie e non sentirne nemmeno una: dormire è la cosa che più gli piace fare e di interromperla proprio non se ne parla.

Weekend

Aspetta il fine settimana solo perché almeno sabato e domenica non deve lavorare e può trascorrere la giornata a riposarsi. Ovviamente nel letto.

Serate

Quando la sera esce con gli amici, passa più tempo a tenere aperte le palpebre con gli stuzzicadenti che a chiaccherare, ballare e conoscere nuove persone. Nei suoi pensieri c’è solo il letto e non vede l’ora del momento in cui si ricongiungerà con lui.

Viaggi

Solo chi ama dormire può capire quanto è fastidioso dover parlare durante un viaggio in macchina, in aereo, in treno o in pullman. Per lui la fase rem inizia appena si entra in macchina e dei gossip raccontati durante le otto ore di viaggio non si ricorda proprio niente.

Sonnellino

Oggi pomeriggio ho fatto un sonnellino, come farò a dormire stasera? Passerò la notte in bianco!“. Per chi ama dormire questo concetto è difficile da capire perché stare a letto un giorno intero, per lui, è un gioco da ragazzi.

Fine giornata

I veri amanti delle dormite pensano che il momento migliore di tutta la giornata sia quello in cui, finalmente, finiti tutti i mille impegni, possono mettersi a letto e farsi prendere dal beato sonno.

Il giorno dopo

Sei un vero amante del letto solo se sei felice quando la sera, prima di andare a letto, sapendo che il giorno dopo non hai impegni, non devi puntare la sveglia e puoi poltrire fino ad orario inoltrato.

10 consigli per un metabolismo veloce e una prova costume da urlo

E arrivato quel periodo dell’anno in cui ovunque si vede o si sente la stessa domanda: “Siete pronti per la prova costume?” Spot televisivi, post su Facebook, le vostre peggiori nemiche, o nemici, vi perseguiteranno convincendovi che, sì, è arrivato il momento di dimagrire veramente. Inizierete a cercare disperatamente diete miracolose per perdere quei rotolini sui fianchi molto antipatici; ma ricordatevi che le diete migliori sono quelle pensate, quelle che fanno dimagrire ma non peggiorano la salute, quelle che non fanno tornare i chili perduti in men che no si dica.

Uno dei principali protagonisti della riuscita di una dieta è il metabolismo. Odiato da chi, anche solo guardando un dolce prende un chilo sulle cosce, ma amato se con alcuni accorgimenti naturali si riesce a farlo accelerare per poter godersi un vero pasto.

10 consigli per un metabolismo veloce e una prova costume da urlo
fitnessesport.it

Qui troverete 10 consigli facili facili su come accelerare il metabolismo e far sì che questa estate possiate sfoggiare un fisico da urlo senza sacrificarsi troppo.

1. Carboidrati complessi, anche detti alimenti integrali

Un errore che commettiamo comunemente quando vogliamo perdere peso è quello di eliminare drasticamente e completamente i carboidrati dalla nostra alimentazione. E un mito da sfatare immediatamente in quanto consumare carboidrati complessi, non raffinati in somma, è fondamentale per mantenere alto il metabolismo.

2. Acai

L’acai è un frutto tropicale simile ai mirtilli che in Italia di solito si trova essiccato o in polvere. È un alimento da unire al latte o allo yogurt che possiede molti antiossidanti . Oltre a fare bene alle cellule riesce anche a far velocizzare il metabolismo. Ad Hollywood è considerato un frutto miracoloso.

10 consigli per un metabolismo veloce e una prova costume da urlo
huffigtonpost.com

3. Acqua

Ecco svelato il motivo per il quale i dietologi vi fanno bere almeno 2 litri di acqua al giorno. Bere molto, soprattutto lontano dai pasti, aiuterà la digestione e il consumo di calorie. E se l’acqua è fredda il vostro corpo per portarla a temperatura dovrà spendere energia e quindi calorie. Senza spendere molto possiamo tornare in forma e far bene al nostro corpo.

4. Caffè

Sembra strano ma anche il caffè, bevuto senza esagerare, ha la proprietà di accelerare il metabolismo. L’ideale sono due tazzine al giorno: una la mattina, così ci possiamo svegliare, e uno dopo pranzo, perfetto per la digestione.

5. Té verde

Se ne sente parlare tanto ed è ormai diventato un accreditato elisir per tutte le sue proprietà antiossidanti ma anche per le sue proprietà depurative. Bere tè verde aiuta molto soprattutto se riusciamo a berne almeno 2 tazze al giorno. Preparatelo e mettetelo in una bottiglietta, sostituirà l’acqua che portate in giro.

6. Pasti frequenti

Ricordate il numero fortunato: cinque. Questo è il numero dei pasti consigliati che al giorno si devono consumare. Una buona colazione, pranzo, cena e le 2 merende una al mattino e una il pomeriggio. Questi pasti frequenti faranno da sveglia al vostro metabolismo un po’ assopito.

7. Peperoncino

Il peperoncino è notoriamente in grado di accelerare il metabolismo. Se non siete abituati ai sapori piccanti cercate di iniziare con una piccolissima dose per poi aumentarla man mano in modo da evitare anche il sale che, come sappiamo, è causa della tanto odiata cellulite.

10 consigli per un metabolismo veloce e una prova costume da urlo
riza.com

8.Proteine

Mangiate proteine. Le proteine sia animali che vegetali sono necessarie per il nostro organismo, sono un alleato per la nostra linea perfetta. Mangiarle ogni giorno in modo vario farà sì che in estate riusciremo ad avere la pancia piatta.

9.Attività Fisica

Purtroppo per le pigre come me una sana dieta deve essere per forza accompagnata dall’attività fisica. Non amate la palestra? Nessun problema perché anche solo mezz’ora al giorno di corsa o camminata veloce vi aiuterà tantissimo per la prova costume.

10.Sonno

Evviva, questa è una regola che amo. Il sonno, meglio se lungo e regolare, riesce a mantenere il metabolismo a regime. Il consiglio è quello di dormire almeno 8 ore a notte. Fantastico no?

Le 8 cose che fanno gli appassionati di vino

credits: letteradonna.it

Gli appassionati di vino, che siano esperti o meno, attuano dei comportamenti che li contraddistinguono rispetto quelli che decidono di bere vino tanto per farlo; il loro intento non è solo quello di bere, ma di bere bene, scegliendo una buona bottiglia, avendo cura dei dettagli e condividendo con gli altri le loro impressioni e i loro giudizi.
Ma quali sono le 8 cose che fanno gli appassionati di vino?

1. Scegliere il ristorante in base ai vini

Solitamente gli appassionati di vino scelgono il ristorante dove andare a mangiare in base alla cantina che questo offre; spesso infatti si informano prima per evitare poi di trovarsi a scegliere dei vini che non apprezzano molto o che mai avrebbero scelto.

2. Fare attenzione ai bicchieri

credits: ebay.it
credits: ebay.it

Quando viene servito il vino, gli appassionati di solito fanno attenzione al tipo di bicchiere da usare; se è troppo piccolo per un vino più o meno invecchiato, o troppo grande per un vino giovane, il bicchiere che, tra le altre cose, non deve mai essere uguale a quello dell’acqua né ovviamente di plastica, e che rigorosamente deve essere afferrato dal gambo o dalla base e mai dalla coppa.

3. Chiedere immediatamente la carta dei vini

La prima cosa che fanno gli appassionati di vino non appena arrivano al ristorante è quella di chiedere al cameriere la carta dei vini, sperando di trovarla ben scritta, per iniziare a studiarla e fare la scelta migliore.

4. Comprare sempre vino

Ogni scusa è buona per comprare una bottiglia di vino; che sia un viaggio, una gita giornaliera, una degustazione in cantina non importa, ogni posto è buono per comprare una bottiglia di vino invece del tipico souvenir.

5. Comprare del buon vino e condividerlo con gli amici

credits: www.carlozucchetti.it
credits: www.carlozucchetti.it

Gli appassionati di vino quando organizzano delle cene, acquistano buon vino per condividerlo con gli amici invitati; la cosa bella è che durante la cena gli appassionati iniziano a dare spiegazioni sul vino, l’etichetta, l’uva e altro, anche se possibilmente gli amici non capiranno quello che gli viene detto.

6. Fare attenzione alle temperature di servizio

Capita spesso di ordinare un vino e che la temperatura a cui questo viene servito non è quella corretta. A quanti di noi sarà capitato, in estate, di voler degustare un buon vino bianco fresco e invece ci viene servito caldo o comunque a temperature più basse di quelle previste. Gli appassionati di vino fanno molta attenzione a questo, decidendo solitamente di farsi cambiare la bottiglia.

7. Parlare sempre di vino

Ogni occasione è quella giusta per parlare di vino; qualunque sia il luogo, l’importante è che ci sia qualcuno, gli appassionati di vino troveranno sempre il modo per parlare del vino.

8. Avere la cantina personale

Tendenzialmente gli appassionati di vino collezionano nel corso del tempo bottiglie di vino, creando la propria cantina personale, quella che di cui vanno tanto fieri perché l’hanno fatta loro, quella di cui sono tanto gelosi e alla quale prestano tanta attenzione e cura per ben mantenerla.

Il vino ha tanti benefici e berlo, come si sa, fa bene, non solo al cuore ma alla mente. Permette di rilassarci riducendo lo stress, non dovremmo pensare all’esame imminente o all’orario in cui l’indomani dobbiamo essere in ufficio a lavorare; permette di mostrarci per come siamo davvero senza alcuna maschera o divieto sociale; permette di creare nuove amicizie, perché il vino unisce tutti.
Se al bere vino, ottenendo tutti questi benefici, uniamo il bere bene allora il gioco è fatto; forse tutti dovremmo un po essere appassionati di vino.

10 tragedie che le commesse affrontano tutti i giorni

Credit: sdoppiamocupido.blogspot.com

La vita della commessa è più dura di quanto si creda. Clienti maleducati, pretenziosi, bambini strillanti, donne e uomini che mentono sulla loro vera taglia, insomma ogni giorno in ogni negozio succedono cose che voi umani non potreste nemmeno immaginare.

Noi di Bloglive abbiamo stipulato un decalogo delle tragedie che una commessa è costretta a subire ogni giorno della sua vita, fino a che – preso il coraggio a due mani – non deciderà di investire su una professione diversa o sull’esistenza da eremita, perché dopo aver avuto a che fare con il popolo perennemente insoddisfatto, l’idea di vivere tra i boschi si fa sempre più forte e opprimente.

Ecco a voi i dieci drammi che una commessa è costretta a vivere quotidianamente:

1. Mentire sempre e a prescindere

Partiamo dal presupposto che i clienti la verità non la vogliono sapere. Loro fanno le domande ma hanno intenzione di ricevere solo una risposta: “Sì, signora, questo vestito le calza a pennello.” anche se non è vero, anche se starebbero strette pure in un tendone da circo. Perché la verità fa male e ci sono un sacco di persone che, fingendo di portare 3 o 4 taglie in meno, vogliono entrare a tutti i costi in quella dannata S solo per aver un peso in meno sulla coscienza, che però verrà fuori la sera stessa sulla bilancia.
Siate sinceri almeno con voi stessi, di una taglia L non è mai morta nessuna, almeno io sono viva e vegeta.

2. Buonasera a lei e ai tutti i suoi 6 figli

Sì, la sera in chiusura, quando riordini il negozio per il giorno dopo, con una certa regolarità arrivano loro, le famiglie “Settimo Cielo”, quelle composte da due genitori e innumerevoli figli.
Tu da buona professionista, però, sai già che per i bambini non c’è cosa più noiosa dello shopping e con la stessa consapevolezza aspetti con ansia il momento in cui si metteranno a correre per tutto il negozio, tirando giù tutto quello che troveranno a seguito: la pila di magliette pazientemente piegate sul tavolo, gli accessori della ultra-citata regina dei ghiacci Elsa, i manichini e pure te, se non stai attenta.
Esistono le aree per bambini, per l’amore di Dio, scaricateli lì per un’oretta e a giovarne saremo tutti, ma specialmente noi.

3. Non hai un weekend libero a meno del funerale della prozia Assunta

“Sabato ti va di..?” e la risposta rimane sempre la stessa: “No, non posso, lavoro.”
Le brevi storie tristi delle commesse si ripetono ogni fine settimana, per il resto della loro triste vita. Per noi è praticamente impossibile programmare weekend e feste più o meno comandate con chiunque, che sia il fidanzatino o gli amici per la grigliata di Pasquetta. Scordati compleanni, cene ed eventi, la tua esistenza è in quel negozio e lì deve rimanere, l’unica cosa che festeggerai sarà il rientro a casa.

4. Sì, carino, ma lo volevo verde menta con scaglie di cioccolato vero

Non importa quanti vestiti tu possa tirar fuori e mostrare, non importa quanto il tuo gusto sia diecimila volte migliore di quello della signora che hai davanti. Se tiri fuori 27 colori diversi della stessa maglietta e l’abbini al suo pantalone, la cliente vorrà la 28esima, con tutti i colori più uno e inserti in pelle di coccodrillo. Ovviamente, in caso di under 15 mai nominare la parola “nero”, perché i bambini non si vestono di nero. Ma chi l’ha detto? Così capiterà che ti chiederai se la cliente è daltonica e non lo sa o non lo vuole ammettere, se forse è una delle nipoti di Moira Orfei, ma guai a dirle che sta vestendo la figlia come le bambine de “Il mio grasso grosso matrimonio gipsy”.

5. Il caldo d’estate e il freddo d’inverno

È quasi come per magia che i condizionatori nei negozi funzionino sempre al contrario: buttano fuori l’aria calda il 15 d’agosto e quella fredda durante il solstizio d’inverno.
E tu, non solo devi subire tutte le variazioni climatiche con nonchalance, ma dovrai anche dar credito a tutti i clienti che in cassa ti faranno notare che ” fa troppo caldo” o “fa troppo freddo”, come se tu non fossi in grado di capirlo da sola. Grazie per avermelo fatto notare, forse le pezze sotto le ascelle o i geloni alle mani non rendevano abbastanza l’idea, riferirò al mio capo comunque, NON torni a trovarci.

6. Come sono piegati bene quei maglioncini, sono così perfetti che non vedo l’ora di distruggere tutto il tuo lavoro

Per questa categoria dovrebbe esistere un girone dell’inferno e se nulla è ancora stato fatto, chiamerò personalmente perché lo progettino subito.
Le persone sono oltremodo maleducate – purtroppo non potrei esprimermi come vorrei senza incappare in censure e denunce varie – e sembrano aver per hobby, quando vanno al centro commerciale, la distruzione del lavoro certosino delle povere commesse costrette a piegare centinaia di capi in maniera ordinata e precisa su tavoli e mensole.
Un uragano farebbe meno danni e tu speri solo che qualcuno ascolti le tue preghiere e faccia cadere il cliente in questione dalle scale mobili, di faccia.

7. Parlare 3 lingue non ti servirà a nulla di fronte al cliente che proviene da oriente

Inglese? Fluente. Spagnolo? Base. Conosci qualche altra lingua? Sì. Benissimo, perché tanto non ti servirà a nulla a meno che non sia la conoscenza profonda e radicata del cinese, del russo e dell’arabo, che sono le tre categorie di clienti che spesso proprio non riescono ad accettare il fatto che non parli fluentemente la loro semplice e intuitiva lingua. Mea culpa se ho investito il mio tempo nello studio del tedesco, quando anche mia madre mi aveva suggerito che i nuovi mercati sarebbero nati dove il sole sorge. Che idiota.

8. Fate i pacchi regalo?

Le sembriamo il villaggio di Babbo Natale? E questo dovrebbe essere abbastanza per rispondere alla domanda, ma ormai i pacchi regalo li fanno pure i panettieri e quindi ognuna di noi si deve adattare e adeguare.
Il problema non sta tanto nel pacchettino regalo, quanto nel fatto che: la carta non va bene, non mi piace, più grande, più piccola, il prezzo l’hai tolto, il fiocco, il nastro…
Quindi tornando all’origine del problema, non siamo il villaggio di Babbo Natale e dietro l’angolo c’è una cartoleria rifornitissima, grazie e anche lei può NON tornare a trovarci.

9. La musica in generale

Troppo alta, troppo bassa, troppo allegra, troppo triste. La musica in negozio non è mai quella che vorresti, specialmente se gli unici concerti che frequenti sono quelli death-metal.
Alcuni shop te la sparano a cannone dentro alle orecchie fino a farti sanguinare i timpani e tu ti aggiri confuso e stordito da un parte all’altra del negozio, incosciente e con una strana voglia di chiedere free drink al primo PR che trovi. Altri hanno delle playlist di una tristezza che ti farebbe tagliare le vene per il lungo e ti portano ad apprezzare persino “Sorry” di Justin Bieber. Insomma, create delle cuffie invisibili e che ognuno si sintonizzi sullo Spotify che preferisce.

10. I saldi

The last, but not the least: i saldi.
Solo la parola farà scorrere lungo le schiene dei fortunati partecipanti alla categoria dei brividi di natura glaciale. Noi i saldi li temiamo più degli spoiler di Game of Thrones, più della fatidica frase “Ti devo parlare”, più del giorno del giudizio. I saldi sono quella cosa che ti fa temere di non rivedere più la tua famiglia e ti fa sentire un reduce di guerra ogni volta che torni a casa sano e salvo. Quando distribuiranno le medaglie di merito al riguardo? Io la sto aspettando.