martedì, 7 Maggio 2024

Le TOT cose che

Home Le TOT cose che Pagina 53
Le tot cose che, ovvero classifiche - sul mondo che ci circonda - stilate dalla redazione di Blog di Lifestyle

Le 7 cose che facciamo per il primo appuntamento

photo credits: pyxurz

Per ogni ragazza, il primo appuntamento con un eventuale lui è l’equivalente della ratifica di un trattato internazionale. Non tanto per le ore che trascorrerà in dolce compagnia, piuttosto per i preparativi che richiede questa particolare uscita.
Vediamo, quindi, quali sono le cose che tutte le ragazze fanno prima di un appuntamento.

Riunione di condominio

Una volta decisa la data e l’ora dell’appuntamento, non c’è tempo da perdere: bisogna richiamare all’ordine le migliori amiche. Gruppi su Whatsapp, telefonate Skype mentre scegliamo quale vestito indossare, oppure incontri dal vivo perché si è in preda al panico. Un’amica conosce il modo per consolarci, consigliarci ed incoraggiarci come un allenatore sprona il suo allievo durante un match di pugilato.

Centro estetico a domicilio

Il bagno di casa viene occupato per un minimo di 3 ore, prima di un appuntamento. Si parte con lo scrub esfoliante, si procede poi con la depilazione, lo shampoo e la maschera per capelli. Senza contare che, prima di allestire la nostra spa casalinga, passiamo dal supermercato ed acquistiamo beni essenziali per la riuscita dell’appuntamento. Essenziali come: il dentifricio sbiancante con polvere di diamante, l’olio per ammorbidire le cuticole, il bagnoschiuma all’essenza di unicorno ed i miracolosi fanghi d’alga.

Il dramma del make-up

Un tempo il primo appuntamento non era così drammatico. Youtube non esisteva e non esistevano neanche le esperte di make-up, che tiravano fuori tutorial dalla dubbia semplicità di realizzazione. Oggi, proprio a causa dei migliaia di tutorial realizzati, ogni ragazza che si rispetti, prima di un appuntamento passa pomeriggi interi a guardare video di make-up, illudendosi di poterli riprodurre sul suo viso. Il risultato, ovviamente, sarà disastroso. A quel punto, arriveranno in soccorso i due prodotti di make-up più fedeli: il mascara ed il rossetto rosso.

Fuori tutto l’armadio

Prima di un appuntamento bisogna provare vari vestiti e abbinamenti. I ricami dell’intimo devono riprendere le fantasie della camicia, i jeans devono essere attillati ma non troppo, le scarpe alte ma comode. Insomma, almeno tre o quattro outfit dobbiamo provarli.

La scaletta

Ogni primo appuntamento che si rispetti deve seguire una scaletta. Il nostro cervello fantastica su saluti e approcci, programma argomenti da trattare, gesti, pause per andare in bagno. Insomma, dopo due o tre primi appuntamenti potremmo condurre il Festival di Sanremo meglio di Pippo Baudo.

Il kit per le emergenze

Prima di varcare la porta di casa ed avventurarsi nel primo appuntamento, c’è bisogno di organizzare un kit di sopravvivenza. Non si può, infatti, correre il rischio di perdere tutto il lavoro fatto nelle ore precedenti. Le ragazze più esperte sanno quanto sia importante avere uno specchio, una pochette contenente i trucchi, un profumo da borsetta e delle gomme da masticare. Solo gli uomini credono ancora che il trucco duri una serata intera.

Lo spuntino

Anche se l’appuntamento prevede un aperitivo o una cena, non possiamo farci trovare affamate e pronte ad ingozzarci. Ecco perché è fondamentale una sosta frigorifero prima di uscire di casa. Lo stomaco non emetterà gorgoglii imbarazzanti e potremmo affermare soddisfatte: “No guarda, io proprio non ce la faccio a finire tutto il cibo che ho nel piatto”.

Le 10 paure dell’esame di maturità

È tempo, ci siamo. È arrivato, anche per quest’anno, il tanto agognato esame di maturità. Tra scritto e orale, tesine e riti propiziatori, ecco le 10 paure più grandi che colpiscono i maturandi a poche ore dalla prima prova.

Traccia difficile

È il classico, e si sa. Una traccia difficile porta panico generale, copia-copia in fretta e furia, maledizioni contro il telefono che non riesce a trovare la traduzione online e bigliettini che svolazzano in aula come coriandoli e confetti agli sposi.

E se va male?

La media del 9.56 e l’ansia da prestazione di un rimandato 3 volte su 4. A volte l’esagerazione gioca brutti scherzi.

Non mi fa copiare

Non riesco ad andare avanti con l’esercizio, mi manca quel risultato. Qual è? Me lo dici?
La paura di essere espulsi dall’esame di maturità è troppa per gli studenti, tanto che 1 su 4 racconta di non essere disposto a lasciar copiare.

Zero connessione e telefono spento

Panico di massa e preghiere.

E se mi scoprono?

Il 24% dei maturandi ha troppa paura di essere beccato a copiare. O meglio, a lasciar copiare.

Dove nascondo i bigliettini?

Non neghiamolo, almeno una volta nella vostra vita avete avuto a che fare con questo dilemma. Borsellino, astuccio o dentro i calzini di lana in pieno giugno, ancora oggi non si è riusciti a scoprire il metodo migliore.

Quell’argomento non l’ho studiato

A volte capita di saltare un argomento perché proprio non lo si riesce a capire.
“E se dovesse chiedermi proprio quello?”

Gli assistenti

Bestia nera di tutti i maturandi, dopo mesi e mesi di ricerca su vita, morte e miracoli di ogni singola commissione d’esame, la paura della “strega” cattiva e troppo severa è sempre alle porte.

Stress e ansia

Pochi giorni per ripetere tutto, litri di caffè e cuore a mille.

Cosa mi metto all’orale?

Non da sottovalutare, anche l’abbigliamento gioca la sua parte. E lo sappiamo che è fine giugno, ma il costume da bagno e la canotta attillata proprio no.

Le 10 cose da non dire per piacere ai suoi

Arriva, prima o poi. Il gramo destino, lo scenario apocalittico che proviamo a ritardare in tutti i modi, umani e paranormali. Arriva per tutti, quella domanda pronunciata con voce squillante, sguardo spiritato e linguaggio del corpo trapelante incontenibile entusiasmo: “ti va di conoscere i miei?“. SVROM, crisi epilettica sull’asfalto. E questa è solo la migliore delle ipotesi. Nella peggiore li dovrai davvero conoscere i suoi. E a nulla servirà il ripasso last minute delle coniugazioni, lo squoiamento delle aree anatomiche coperte da tatuaggi, la rimozione attraverso magneti di ferraglia sparsa per il corpo: gli occhi saggi ed esperti dei suoi genitori, capiranno subito che tipo di persone siete. E nella maggior parte dei casi siete completi idioti.

Perciò se non avete finto un malore o addirittura la morte, e dunque vi ritrovate faccia a faccia con la giuria più spietata sul pianeta, pancia in dentro, petto in fuori e la scelta del silenzio rispetto a una di queste imbarazzanti frasi che sto per elencare.

1.”Ciao mamma, ciao papà”

NO. Le persone che vi hanno dato i natali non sono quelle che li hanno dati al/alla vostro/a partner. Personalmente vi ricondurrei sull’uscio a pedate.

2.”Tuo figlio sostiene che cucino meglio io”

Voi, spavalde e boriose gallinelle, pronunciatela solo se avete mezzi a sufficienza per sostenere da sole il terzo conflitto mondiale.

3.”Sono laziale”

Al padre romanista. Non c’è bisogno che vi dica io che finirà in tragedia.

4.”Sua figlia è una persona molto dotata”

Giocare ai doppi sensi con il padre della vostra fidanzata, se volete che i vostri cinque continuino a funzionare, non è proprio una buona idea.

5.”Oh, non mi piace quella cosa qualunque che ho nel piatto”

Passare ore in cucina a preparare le portate da servire alla fidanzata del proprio pargolo è un sublime segnale di captatio benevolentiae da parte della suocera. E anche un messaggio criptato che sta per “mio figlio mi rimpiangerà quando gli servirai piatti scotti e insipidi“. Piuttosto conservate i bocconi nelle guance e correte in bagno a sputare, ma non pronunciate mai, e sottolineo mai, la parola “che schifo”.

6.”Ora potremmo uscire tutti e quattro insieme!”

Ecco, gli sembravate disadattati già prima di pronunciare questa frase. Accetteranno solo per controllare la distanza di sicurezza tra voi e la loro bambina.

7.”Il mio sogno è vivere come gli zingari in giro per il mondo”

Personalmente lo ritengo fantastico, ma l’effetto non è proprio lo stesso per un genitore che ha pagato una magistrale alla Bocconi per la propria bambina. Occultate le vostre ambizioni e fingete interesse per il mondo dell’ingegneria. Gli ingegneri piacciono sempre ai genitori.

8.”Perdo una vagonata di soldi in schedine”

Che ha la stessa valenza di “faccio uso abituale di cannabis” o di “bevo vodka come un clochard russo“. Risparmiatevele. E lasciate a casa vostra la bottiglia.

9.”Mmm sì, dunque, i miei ex sono circa 6780″

Dopo questa frase, il vostro punteggio nella loro classifica sarà pari a quello della spogliarellista ucraina del night club in periferia.

10.”Mia madre lavora di notte e mio padre ha una pistola”

Ecco, non avete 3 anni, quindi scegliete modi alternativi per dire ai suoi che vostra madre è un’infermiera e vostro padre un carabiniere.

I 10 errori social più insopportabili

Esiste l’intolleranza dal vivo, e poi esiste anche quella sui social network: la redazione di Blog di Lifestyle ha individuato per voi i 10 errori social più ricorrenti (e anche più insopportabili) in cui possiamo imbatterci online. Buon divertimento – o forse no.

Il nichilismo

Tratto cararatteristico dei depressi di professione, il nichilismo è il sentimento che serpeggia tra i più disparati status che ci appaiono sulle nostre home dei social network. Una domanda sorge spontanea: ma voi mai una gioia, eh?

Pubblica intimità

Passi il costume da bagno, perché il moralismo non ci piace: ma i completini intimi? I topless vedo-non-vedo? I corpetti di raso o i reggiseni merlettati (se non addirittura le mutandine in pizzo) cercate di riservarli a qualcuno di speciale. Dai, ragazze.

Litigiosità diffusa

Veniamo a un’altra categoria intollerabile: i litigiosi, quelli che sembrano non aspettino altro che accendere il fuoco della discordia ad ogni occasione. Godersi la vita, ogni tanto?

Aulicità da baraccone

E che dire dei professorini? Quelli che per commentare anche la cosa più banale devono ricorrere a termini ricercati e sofisticati, pur di mettere in mostra la propria scienza? Ragazzi, perché non vi prendete il tempo necessario a un bel bagno… D’umiltà?

Il mistero delle abbreviazioni

Scrivere “k” al posto del “ch” o la “x” invece del “per”: perché? La maggior parte dei servizi SMS non sono più a pagamento, considerati i pacchetti-offerta che gli operatori telefonici mettono a disposizione dei propri utenti. In più, non stiamo inviando messaggi via cellulare, siamo su una chat: le lettere non si pagano.

Tag selvaggio

I tag di massa, quelli che ci colgono inesorabilmente nei post di auguri per Natale o Pasqua, per gli onomastici, o negli inviti a eventi che si vogliono pubblicizzare, se non addirittura nel buongiorno quotidiano: basta!

Lavori di fantasia

Scrivere tra le informazioni personali “lavora presso Abercrombie” ed essere un panzone. Classificarsi come “modella” che “lavora presso me stessa” e poi rivelarsi uno scorfano. Insomma, gente, ma chi volete prendere in giro?

Punteggiatura free

Ciao…..come stai…..“: a chi non è mai capitato di ricevere una domanda che al posto del punto interrogativo avesse solo puntini sospensivi? Condanniamo l’abuso dei puntini sospensivi, soprattutto quando sono più di tre. Senza tralasciare le virgole al posto dei puntini di sospensione: per quelle andrebbe indetta una pena detentiva ad hoc.

Hashtag mon amour

I più divertenti sono sempre loro: quelli che sbagliano il contenuto dell’hashtag o che si confondono nel posizionamento del cancelletto. Della serie “informatizzarsi 2.0, lo stai facendo nel modo giusto“.

Grammatica, questa sconosciuta

I social, si sa, fanno sentire un po’ tutti dei grandi autori di narrativa: e in tanti casi la sostanza c’è anche, ma la forma è un vero disastro. La grammatica, cari utenti, esiste anche online, spiacenti!