giovedì, 19 Dicembre 2024

Le TOT cose che

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Le tot cose che, ovvero classifiche - sul mondo che ci circonda - stilate dalla redazione di Blog di Lifestyle

Le 8 cose che solo un lettore accanito può capire

Le 9 cose che solo un lettore accanito può capire
Stacks of books

Il mondo è bello perché è vario. Ci sono insiemi di persone che si comportano come delle vere e proprie tribù. Hanno le loro credenze, i loro riti e le loro manie. Una di queste tribù è formata dagli amanti dei libri, quelle persone che non leggono solo per passione ma perché per loro leggere è una ragione di vita. Le parole sono il pane quotidiano di cui hanno bisogno per sopravvivere. Il “lettore accanito”, una specie di cui io fieramente faccio parte, ha delle fisse particolarissime. Ve ne presento alcune.

1. Immedesimarsi completamente nel personaggio

Ammettetelo ragazzi quando avete letto per la prima volta Harry Potter avete provato a fare magie con qualsiasi bastoncino vi capitasse sotto mano. Perché non è il mago che sceglie la sua bacchetta ma “è la bacchetta a scegliere il mago, signor Potter. Non è sempre chiaro il perché”;. E quindi perché non provare ad essere come il nostro eroe?

Le 9 cose che solo un lettore accanito può capire
comicvine.gamespot.com

2. Annusare i libri

Questa caratteristica è propria dei “segugi”. Loro provano piacere nel sentire l’aroma inconfondibile di un libro, sia che sia fresco di stampa sia che abbia cent’anni compiuti. Per questo motivo i “segugi” tendono a rimanere chiusi in biblioteca per periodi di tempo indefiniti ad inebriarsi dell’essenza che emanano tutti quei libri.
Attenzione, causa dipendenza.

3. Le librerie sono luoghi di culto

Le librerie sono per questa tribù luoghi di culto veri e propri, dove si incontrano tante meraviglie diverse.
Si può viaggiare nel tempo e nello spazio, si possono incontrare soggetti particolari e unici: maghi, commissari, eroi, viaggiatori.

4. Creare wishlist infinite

A causa della lunga permanenza in librerie o biblioteche si tende a iniziare a creare delle liste con i libri che si vorrebbero leggere o acquistare. Purtroppo però non tutti siamo fortunati come Belle che aveva a disposizione tanto tempo e tantissimi libri regalati dalla Bestia/Principe. Noi siamo poveri mortali e quindi cerchiamo di trovare il modo e i fondi per sfoltire questa lista ma con poco successo perché al primo acquisto fatto, alla lista se ne aggiungono altri tre. Ma noi comunque non ci diamo per vinti.

Le 9 cose che solo un lettore accanito può capire
skuola.net

5. Innamorarsi perdutamente

Non esiste un’età in cui si smette di infatuarsi dei personaggi di un libro. Io a 25 anni ancora aspetto il mio Mr Darcy.
L’amore scaturisce dall’abilità dello scrittore nel descrivere il personaggio ma anche, e sopratutto, dall’idea che noi ci siamo fatti nella nostra testolina. Che esso sia il buono o il cattivo per eccellenza, se scatta la scintilla ci perseguiterà in ogni nostro sogno.

6. Mai addormentarsi

Che siano le dieci di sera o le tre di notte se prima non si finisce il capitolo non possiamo chiudere gli occhi nemmeno per un secondo.

7. Annotarsi le frasi più belle

I lettori accaniti hanno anche quest’altra caratteristica che li contraddistingue: ovunque e comunque devono annotarsi le frasi più belle che li hanno colpiti. Queste scritte vanno dappertutto, sui libri (tramite le classiche sottolineature), su quaderni creati appositamente, su scontrini per poi essere conservati o addirittura sulla pelle per non dimenticarle mai più.

Le 9 cose che solo un lettore accanito può capire
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8. Avere periodi di lutto post lettura

Quando si legge la parola fine è davvero la fine. Ci si sente vuoti e abbandonati. Per questo prima di iniziare un nuovo libro devono passare un paio di giorni per elaborare il lutto.

Le 10 cose che solo le persone pigre possono capire

Credits: blog.screenweek.it

È inevitabile diventare persone pigre in questa vita super frenetica: la mattina la sveglia suona sempre troppo presto a causa di lavoro e lezioni, dopo pranzo – tra impegni vari e commissioni – fare la pennichella è diventato solo un sogno, i mezzi pubblici non ci permettono di tornare dal nostro amato letto in tempi brevi e lo streaming la sera non vuole mai terminare. Questa vita distrugge e non basta una Fiesta per migliorarla.

Le persone pigre, quindi, non possono fare a meno di seguire delle “regole”, dei “rituali”: ecco le 10 cose più frequenti che le caratterizzano.

Il telecomando

Quando il telecomando è vicino al televisore e si vuole cambiare canale, l’unica soluzione plausibile è continuare a vedere quel programma. Anche se non piace per niente, anche se fa addormentare. Che non è poi così difficile.

La palestra

Il senso di colpa assale tutte le persone pigre, soprattutto quando di mezzo ci sono i soldi spesi – inutilmente – per l’abbonamento in palestra. L’unica – e ultima – volta che ci hanno messo piede è stato per pagare l’abbonamento.

Gli autobus

Perché andare in università a piedi quando è ben collegata a casa con i bus? Risparmiarsi quei 2 minuti a piedi permetterà qualche prezioso minuto in più di sonno.

Internet

La stessa cosa vale per gli acquisti. Comprare libri, vestiti, accessori sul web è decisamente più comodo che alzarsi dal letto, lavarsi, vestirsi e uscire di casa.

La poltrona

La poltrona è il vostro migliore amico e, ormai, iniziate ad assomigliarvi. Non scandalizzatevi poi se la professoressa di educazione fisica inizia a chiamarvi proprio poltrona.

La pipì

Quando si inizia a sentire lo stimolo, che è l’ora di alzarsi e svuotarsi, la pigrizia prende il totale sopravvento. Come si può abbandonare in modo così ignobile il piumone?

La sedia girevole

Seduti sulla sedia girevole alla scrivania e voler spostarsi per prendere una qualsiasi cosa di cui avete bisogno. L’unica cosa fattibile è girare per la stanza a bordo della comoda sedia, alzarsi sarebbe come scalare l’Everest.

A tavola

Quando si mangia si “usano” le persone: farsi passare l’olio, farsi versare l’acqua e farsi servire ogni pietanza. Ma non lo capisce la gente quanto è faticoso stare tutto il giorno a letto a poltrire?

Quando si esce

Ogni sabato sera, quando gli obblighi sociali chiamano, non si fa altro che pensare a quanto sarebbe stato bello restare a casa. Sotto il piumone, con una serie tv al pc.

Il divano

Ah, c’è vita fuori dal divano?!

Le 10 cose più fastidiose da dire a chi ha tatuaggi

Credit: www.signortatuaggi.com

Due cose sono certe in questa vita: la morte e le originalissime osservazioni fatte dalle tele bianche ai tatuati.
Sì, perché ormai i tatuaggi sono storia di tutti i giorni, così come le domande e le riflessioni della minima percentuale della popolazione che invece non ne ha.
Che poi perché non ve ne fate uno piccolo, così almeno potrete rispondere da soli alla domanda più gettonata:

1. Ha fatto male?

Ma voi come lo quantificate il male, per l’esattezza? C’è una scala tipo quella Richter?
Ma soprattutto, cambia il risultato? È un’informazione che fa la differenza?
La domanda di per sé non è nemmeno così fuori da ogni schema, ma è chiaro che dipenda anche dal punto in cui è stato fatto. Più semplicemente lo concepisco solo per tatuaggi all’interno del bulbo oculare, in bocca, sui palmi delle mani e sotto i piedi, in quelle zone è lecito chiederlo, ma giusto per curiosità.

2. Ma va via?

Storie di vita vissuta, una cosa come una settimana fa. I più furbi ancora non si capacitano che no, non è un trasferello, non va via e non si toglie con il sapone se sfrego forte.

3. Ti voglio vedere a una certa età

Sempre se ci arriviamo. Anche questa fa parte delle cose di cui le persone senza tatuaggi non si capacitano: un giorno non molto lontano saremo tutti così. Che vi piaccia o meno, noi in ogni caso ci piaceremo tantissimo come all’inizio.

4. Ti hanno fatto l’anestesia per fartelo?

Sì ma, visto che sono una donna, a me hanno dato un sedativo per cavalli. Quando mi sono svegliata mancavano all’appello anche fegato e reni, ma hanno detto che dipende dalla pelle.

5. Ha un significato? Se sì, quale?

Oh, cielo. Ma le maestre all’asilo non vi hanno insegnato a dar sfogo alla fantasia? Sbizzarritevi, perché tanto non ve lo diremo.

6. Li porti dispari, giusto?

Sì, ovviamente. Poi cerco di non rompere gli specchi per paura dei famosissimi 7 anni si sfortuna perché mi hanno talmente abituato i miei 24, che 7 mi sembrano pochi.
Ovviamente se passa un gatto nero per strada, faccio manovra in contromano e torno indietro e guai a passare sotto le scale.

7. Perché non lo colori?

Perché non riconosco i colori. Sono daltonica e non me ne faccio niente.
Il corpo è mio e decido io, anche se risponderti o meno.

8. A me piacciono i tatuaggi, ma solo sugli altri

Come quelli a cui piacciono i bambini patatini, ma solo quelli degli altri. In buona sostanza non ti piacciono, fidati di me, in caso contrario non ci sarebbero condizioni.

9. Sono un eterno indeciso

La categoria peggiore: quelli che ti fanno l’elenco di tutti i tatuaggi che vorrebbero fare ma che non faranno mai perché sono indecisi e vivono nella paura del pentimento. Posso solo immaginare come stabiliscano cosa fare e non fare nel corso di tutta la loro esistenza. E se poi te ne penti? Che angoscia.
Chi vi ha chiesto niente, comunque.

10. Se dovessi farne uno, lo farei in un punto in cui non si vede, così non mi stuferei. A te non stufano?

Ecco, questa è la classe che proprio non capisco. Ma perché dovrei fare un tatuaggio per non vederlo? Cosa lo faccio a fare? Potrei limitarmi ad immaginarmelo e sarebbe meno “doloroso” e dispendioso. Io mi tatuo perché mi piace vedere tutti i giorni cosa ho scelto per me, e lo voglio vedere a tutti i costi!

7 cose che fa una maniaca del controllo

photo credits: etsy

Esiste una categoria di persone, che non riesce a vivere serena e senza l’ansia di avere tutto sotto controllo. Dal momento in cui si sveglia, fino a quando non si mette a letto per dormire, non fa altro che scrivere e controllare tutte le cose che la circondano. Ma quali sono le cose più frequenti, che una maniaca del controllo non può fare a meno di eseguire? Vediamole insieme.

1. Appunta tutto

Per una maniaca del controllo, l’agenda è come la bacchetta per la fata Smemorina. Scrive ogni appuntamento sulla pagina del giorno, appunta numeri ed indirizzi in maniera precisa. Non importa se siamo nel 2016 ed esistono delle applicazioni per cellulare al massimo della funzionalità, la maniaca del controllo ha bisogno di carta e penna per sentirsi sicura. Del resto, il cellulare può scaricarsi o abbandonarci in qualsiasi momento, l’agenda non ci abbandona mai.

2. Controlla più volte tutto

Prima di uscire di casa controlla se ha chiuso il gas tre volte, poi si assicura di aver chiuso il portone a più mandate ed infine, una volta parcheggiata la macchina, comincia ad aprire freneticamente tutte le portiere per assicurarsi che sia chiusa. Poi passa a revisionare ogni scomparto della borsa e solo chi la frequenta sa quanto tempo ci vuole per assicurarsi che abbia tutto con sé.

3. Si porta dietro tutte le sue cose

La borsa di una maniaca del controllo è un mondo sconfinato ed inesplorato. Quando una maniaca del controllo esce di casa, anche solo per fare una passeggiata, si porta dietro tutto quello di cui ha bisogno una persona normale per sopravvivere tre mesi in un altro continente. Caricatore per il cellulare, ombrello, salviette umidificate, fazzoletti, burro di cacao, borsellino con i trucchi e medicinali di vario genere. Ovviamente, le dimensioni della borsa sono inenarrabili.

4.Ha una mania per i documenti ed i biglietti di viaggio

Partire in vacanza con una maniaca del controllo è un atto di grande forza interiore. La maniaca del controllo, infatti, revisionerà carte di imbarco e passaporti ogni cinque minuti e ad ogni controllo dichiarerà di aver perso tutto in maniera disperata. In casa sua, documenti di vario genere sono catalogati e sistemati in faldoni in ordine alfabetico. Non le sfugge una virgola.

5. Non toglietele l’orologio

Una maniaca del controllo è persa senza un orologio, rigorosamente da polso. Non esiste tirare fuori dalla borsa il cellulare ogni volta che ha bisogno di sapere l’orario, tanto meno può perdere tempo prezioso a chiederlo in giro. L’efficienza dell’orologio da polso la rispecchia e soddisfa perfettamente.

6. Vive di riti

La maniaca del controllo ha delle routine e dei riti a cui non può rinunciare. La sequenza delle azioni al mattino, il modo di fare colazione, la routine prima di andare a dormire. La maniaca del controllo è un’ abitudinaria e guai a sconvolgere i suoi modi di fare.

7. È inarrestabile

Pur a costo di farsi venire un esaurimento nervoso, non cambierà il suo modo di vivere. La sua forza sta proprio nell’organizzarsi e pianificare ogni cosa. Certo, magari se ogni tanto si rilassasse un attimo, non sarebbe la fine del mondo. O forse si?