lunedì, 18 Novembre 2024

Ma cosa mangi?

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Gli alimenti non hanno più segreti: nella rubrica Ma cosa mangi la dott.ssa Fernanda Scala vi aiuta a scoprire cosa mangiate realmente

Ma cosa mangi: pandoro e panettone, una sfida fino all’ultima caloria

Credits photo: altroconsumo,it

In tema di pandoro e panettone ogni italiano ha la propria preferenza ma dal punto di vista nutrizionale quale dei due può essere consumato senza troppe preoccupazioni per la forma fisica?

Il panettone

Dolce lievitato tipico dell’area lombarda, il panettone è da sempre una delle icone del Natale.
Oggi si possono trovare in commercio tante varietà, con i canditi ed uvetta o senza, al cioccolato, all’arancia, alla vaniglia, ma la sua ricetta è rimasta pressoché invariata nel tempo.
Gli ingredienti principali sono la farina di frumento ed il burro, che lo rendono un alimento dall’elevato apporto energetico.
Con le sue 333 calorie per 100gr di prodotto è costituito principalmente da carboidrati semplici e complessi, circa 56,2 grammi) , lipidi circa 10,7 grammi, una scarsa porzione proteica ,circa 6 grammi, sia di origine animale che vegetale, ed un apporto in colesterolo e grassi estremamente elevato.
Ovviamente le calorie ed il quantitativo in grassi aumenteranno laddove venisse preferita la versione farcita.

Un consumo eccessivo di questo alimento è sicuramente sconsigliato nei soggetti affetti da ipercolesterolemia e da malattie cardiovascolari e, in generale, l’indicazione durante le feste è quella di non eccedere con le quantità, visto che questo dolce verrà consumato alla fine di pasti già ricchi in calorie ed abbondanti.

Il pandoro

Dolce lievitato, estremamente morbido e dal retrogusto di vaniglia, il pandoro è un’altra icona del Natale.
Anche per il pandoro, sebbene la ricetta originaria veneta sia rimasta inalterata nel tempo, in commercio sono disponibili tante varianti, con farciture e glasse di ogni tipo per la gioia di qualsiasi palato.
Sebbene possegga delle caratteristiche nutrizionali molto simili al panettone, il pandoro contiene sicuramente più burro ed uova, causa principale della sua caratteristica morbidezza.
Infatti in questo caso, per 100g di prodotto, le calorie schizzano a 450 con circa 46g di carboidrati sia semplici che complessi, ben 20g di grassi e, anche in questo caso, ed una quota proteica superiore rispetto al panettone (circa 9g) sia di origine animale che vegetale.

Il confronto

Sebbene dal punto di vista nutrizionale i due prodotti si differenziano di poco, restando quindi la scelta dell’uno o dell’ altro puramente un fatto di gusto, paragonando invece il contenuto calorico sicuramente il panettone sconfigge il pandoro, che risulta “più leggero” per la nostra forma fisica.
Che vi piaccia l’uno o l’altro, essendo entrambi dei dolci molto energetici, il consiglio ” dietetico” resta quello di consumarli in maniera moderata e, se possibile sceglierli a colazione evitando di utilizzarli al termine dei pasti principali.

Una buona alimentazione è amica della salute.

Ma cosa mangi: le calorie dei piatti di Natale

Credits photo: www.ilespollina.it

Il conto alla rovescia è iniziato: Natale è veramente alle porte e, tra tradizione e gusto, si iniziano a definire i piatti di Natale che saranno i protagonisti dei giorni di festa.

Sicuramente questi giorni non rappresentano il periodo ideale per seguire o iniziare una dieta ipocalorica, ma sappiamo quante calorie si nascondono nei piatti che porteremo in tavola?

Le calorie delle feste

Una stima veloce conta che ogni pranzo o cena delle festività apporti circa 2.000 – 2.500 Kcal che, per chi non avesse dimestichezza con questi numeri, corrispondono al fabbisogno medio di un uomo che pratica un’intensa attività sportiva.
Se si introducono 2.000 Kcal a pranzo e 2.000 Kcal a cena, moltiplicando questo andamento per cenoni della vigilia, pranzi di Natale e Santo Stefano e, considerando che l’attività fisica che potremo praticare durante i giorni festivi sarà quella di spostarci dalla tavola al divano, allora si comprende come questa stima calorica superi, e di molto, l’apporto energetico giornaliero richiesto.

Le tipiche portate di Natale

Ma allora, quante calorie si nascondono dietro le principali portate delle feste?

Partiamo dagli antipasti. Non considerando tradizioni specifiche regionali, mediamente i pasti delle festività si apriranno con:
Affettato di salumi misti, sott’oli e sott’aceti: 350 calorie per porzione
Prosciutto e mozzarella: 400 calorie per porzione
Tartine al salmone: 200 calorie per porzione
Cocktail di gamberi: 200 calorie per porzione

I primi piatti che troveremo maggiormente sulle nostre tavole saranno:
Tortellini o cappelletti di carne in brodo: 480 calorie per porzione
Tortellini alla panna: 592 calorie per porzione
Lasagne o pasta al forno: 680 calorie per porzione
Spaghetti alle vongole:410 calorie per porzione
Risotto ai frutti di mare: 550 calorie per porzione

A questi seguiranno i secondi tra cui i principali:
Bollito misto: 450 calorie per porzione
Cappone o tacchino ripieno: 600 calorie per 100g
Abbacchio: 444 calorie per porzione
Arrosto di arista: 335 calorie per porzione
Mostarda: 180 calorie per 100g
Frittura mista di pesce: 395 calorie per porzione
Baccalà fritto: 400 calorie per porzione
Pesce di mare al forno con patate: 475 calorie per porzione

Per poi arrivare al momento più dolce:
Panettone: 333 calorie per 100g di prodotto
Pandoro: 450 calorie per 100g di prodotto
Pandolce: 565 calorie
Torrone: 500 calorie per 100g di prodotto
Struffoli: 470 calorie per 100g di prodotto
Mostaccioli:434 calorie per 100g di prodotto
Tronchetto di Natale:420 calorie per 100g di prodotto

Ma in realtà con i dolci non è ancora finita perché ecco che arriva, sulle tavole di tutte le regioni italiane, la frutta secca un modo, non proprio leggero, per concludere un ricco pasto:
Fichi secchi: 270 calorie per 100g di prodotto
Datteri: 300 calorie per 100g di prodotto
Noci: 660 calorie per 100g di prodotto
Mandorle: 575 calorie per 100g di prodotto
Arachidi tostate: 610 calorie per 100g di prodotto

Il tutto accompagnato da qualche bicchiere di vino e da qualche bollicina di buon augurio:
Vino bianco da pasto: 70 calorie per bicchiere
Vino rosso da pasto: 70 calorie per bicchiere
Vino + 14 gradi: 77 calorie per bicchiere
Spumante: 95 calorie per bicchiere

In preda ai sensi di colpa? Ovviamente no.
Se non esageriamo possiamo non rinunciare al gusto evitando di ritrovarci poi con tanti chili di troppo da smaltire dopo le feste.

Buon Natale

Una buona alimentazione è amica della salute.

Ma cosa mangi: a dieta con i dolci di Natale

Credits photo: wallpaper.krishoonetwork.com

C’è poco da dire, il Natale è una festa magica che rende tutti felici, grandi e piccini.
Sarà anche colpa di tutti quei dolci golosi che arrivano sulle nostre tavole?

Forse non tutti sanno che, anche se si è a dieta, esiste un modo per combinare un’alimentazione controllata con un peccato di gola natalizio.

Pandoro e panettone

Prima di valutarne le proprietà nutrizionali dobbiamo ricordarci che sono dei dolci ipercalorici ricchi in burro, uova e zucchero, che non li rendono certamente dei dolci ideale per chi segue una dieta ipocalorica.
Ai più scrupolosi cultori della linea interesserà sapere che il pandoro fornisce molte più calorie rispetto al panettone. Abbiamo infatti circa 450 calorie per cento grammi di prodotto contro le “sole” 333 del panettone, un bel peccato di gola che, se inserito all’interno di uno schema alimentare corretto ed equilibrato, potremmo concederci senza troppi sensi di colpa e rinunce.

Un semplice trucco infatti per potersi concedere una soffice fetta, è quello di sceglierlo al mattino. In questo modo avremo tutta la giornata a nostra disposizione per poter smaltire le calorie introdotte. Certamente in uno schema alimentare corretto una sana colazione non è certo rappresentata dal pandoro o dal panettone, ma rappresenta uno strappo alla regola che potremo permetterci a Natale.

Se lo scegliamo per una dolce colazione associamolo ad una bella tazza di the verde, acceleratore naturale del metabolismo, rispetto ad una tazza di latte vaccino che apporterebbe ulteriori grassi e calorie alla nostra colazione non proprio light.

La frutta secca ed il torrone

Ormai è ben noto che la frutta secca contiene interessanti proprietà nutrizionali. L’elevato contenuto di sali minerali quali magnesio e potassio, nonché l’interessante percentuale di omega 3, li rendono un alimento altamente attraente, soprattutto agli occhi delle donne, in quanto contribuiscono a mantenere giovane e bella la pelle.

Il problema principale quindi non è rappresentato dalla tipologia di alimento ma dalla quantità che viene consumata durante le feste. Si rimarrà infatti alquanto sorpresi che 100gr di noci, circa 25, apportano 660kcal, mettendo a dura prova la nostra forma fisica.
Se poi aggiungiamo miele e sciroppo di glucosio trasformandoli in croccanti torroni, le calorie, e soprattutto gli zuccheri, aumenteranno notevolmente mettendo a dura prova l’ago della bilancia.

Non riusciamo proprio a rinunciare ad un pezzetto? Cerchiamo almeno di fare una lunga camminata per smaltire le calorie ingerite.

Biscotti e frollini di Natale

A forma di omino, albero di Natale, cometa, pupazzo di neve, glassati, al burro, alle mandorle, al cioccolato: i biscotti di Natale sono belli da vedere e, soprattutto talmente buoni che uno tira l’altro.
Solitamente sono ricchi di burro il che li rende un alimento difficilmente conciliabile con una dieta. Basta pensare infatti che 100gr di biscotti frollini apportano circa 465 Kcal.

Per renderli più leggeri possiamo provare con tante varianti utilizzando prima di tutto le spezie come la cannella, lo zenzero ed i chiodi di garofano che ci permetteranno di non rinunciare all’amato biscotto tagliando però un po’ di zucchero e di calorie.

Dolci, dolci ed ancora dolci

Panettone, pandoro, torrone, biscotti: questi i dolci natalizi maggiormente diffusi in Italia, ma se ci si muove lungo le regioni del nostro bel paese sono ancora tanti i dolci che accompagnano le giornate di festa.
Al sud, ad esempio, abbiamo molti dolci diversi fra di loro accomunati da un elemento chiave: la frittura.
Struffoli napoletani, pignolata siciliana e cartellate baresi, delle vere e proprie bombe caloriche fritte, caramellate o guarnite da miele e confettini, che mediamente apportano circa 500Kcal per 100gr di prodotto.

Al nord invece troveremo altre specialità come ad esempio lo zelen, tipico dolce del trentino, che di dolce. E soprattutto di innocuo, ha solo l’aspetto in quanto potrebbe essere consumato tranquillamente in sostituzione ad un pasto. Infatti un’innocua fettina, circa 100gr di prodotto, apporta circa 550 Kcal.

Rinunciare ai dolci di Natale? Assolutamente no. L’indicazione è quella di concederci una piccola porzione la mattina, ancora meglio se ci attende una bella giornata in movimento, magari all’aria aperta.

Ma cosa mangi: le proprietà benefiche del cioccolato

Credits photo: www.artfoods.net

Al latte, bianco o fondente: come si fa a dire di no al cioccolato?
Ma non è solo una questione di gusto. Sono numerosi infatti i composti identificati al suo interno che presentano interessati proprietà benefiche, conferendogli importanti caratteristiche.

I flavonoidi, preziosi antiossidanti

Il cioccolato è una preziosa fonte di antiossidanti, rappresentata principalmente dai flavonoidi, che ritroviamo negli alimenti di origine o derivazione vegetale, tipo il the, i frutti di bosco e gli agrumi.
La loro importanza è data dal prezioso effetto benefico che esercitano nei confronti del colesterolo. I flavonoidi infatti limitano gli effetti negativi associati ad elevati livelli di colesterolo nel sangue, principalmente a carico della sua frazione “cattiva”, le lipoproteine LDL, proteggendo le arterie dai danni dell’aterosclerosi, prevenendo malattie cardiocircolatorie quali l’infarto ed agendo a carico della pressione arteriosa.
Maggiore sarà la percentuale di cacao, superiore sarà la quantità di flavonoidi in esso contenuto. Avremo infatti dei quantitativi elevati nella versione fondente, 50-60mg per 100g di prodotto, ridotti nella versione al latte, circa 10mg per 100g di prodotto, fino alla completa assenza nella versione bianca.

La tiramina, la sostanza della felicità

Un’altra interessante sostanza presente all’interno del cioccolato è la tiramina, una sostanza organica che viene prodotta naturalmente anche all’interno del nostro organismo. Questa è in grado di stimolare la produzione ed il rilascio di adrenalina e serotonina che, a loro volta, esercitano un interessante effetto antidepressivo a livello dell’umore. Proprio per la sua presenza, invece, il consumo di cioccolato sarà sconsigliato in quei soggetti che soffrono di emicranie o forti mal di testa, dato il suo effetto di vasocostrittore, aumentando quindi i sintomi della patologia emicranica.

Un’interessante fonte di sali minerali

Ferro, fosforo, magnesio e potassio, questo l’interessante mix di sali minerali contenuto all’interno del cioccolato. I sali minerali sono fondamentali all’interno della dieta per il loro ruolo importante che svolgono in numerosi processi metabolici ed energetici.

Nonostante sia ricco di sostanze importanti per la nostra salute, è comunque buona regola non lasciarsi prendere da un eccessivo consumo soprattutto se si sta seguendo un regime alimentare ipocalorico. Queste sostanze purtroppo non cancellano i grassi e le calorie presenti. E’ importante infatti ricordare che 100g di prodotto forniscono circa 500 Kcal che in alcuni casi, ed in base alle caratteristiche della persona, possono rappresentare anche 1/4 del fabbisogno quotidiano.

Inoltre il consumo di cioccolato è sconsigliato in quei soggetti affetti da patologie dell’apparato digerente quali gastrite, reflusso gastroesofageo, o ernia iatale, nonché in quei soggetti ipersensibili nei confronti della caffeina visto il suo modesto contenuto.

Cioccolato si, ma con moderazione e seguendo qualche piccolo accorgimento quale evitare prodotti con ripieni al caramello, alle mandorle, alle nocciole in quanto aumenteranno gli zuccheri e le calorie, a discapito delle preziose sostanze contenute all’interno del cacao.

Una buona alimentazione è amica della salute.