Viaggiare indietro nel tempo non è mai stato così difficile, soprattutto se ad aiutarti ci sono trucco, parrucca, stile e abiti perfetti per impersonare gran dame del passato, regine di look e classe, dal 1920 ad oggi, in un’evoluzione di stili e moda senza tempo.
Annalisa Hartlaub è una studentessa di 16 anni della Ohio State University, brillante allieva ed appassionata di moda, e ha scelto di seguire un progetto molto particolare per il suo corso di fotografia: immaginare se stessa in nei diversi stili ed epoche del passato alla ricerca di una nuova “sé” nell’immaginazione e tra i ricordi più fantasiosi.
Il progetto ha subito riscontrato grande successo, soprattutto per merito della pubblicazione dell’opera su due importanti siti web dedicati alla fotografia: Flickr e Tumblr. Nasce il progetto Counter // Culture. Nel percorso fashion si va dallo chic glamour degli anni ’20 allo stile hippie degli anni ’60, passando dal punk e da altre mode. Ogni decennio è rappresentato da due immagini, una mainstream e un’altra che tenta di mettere in luce la controcultura del momento.
Non ci resta altro che sognare, indossare abiti d’epoca, aggiustarci un attimo e il “selfie d’altri tempi” sarà già servito e pronto per essere condiviso.
Una vera e propria immersione nel gelo con effetto anti-aging, fatta dai campioni del ciclismo e del rugby e che ora viene usata anche dai calciatori della nazionale italiana: è la Criosauna.
Presto, però, potrebbe diventare anche una terapia più diffusa per far scomparire traumi e fatica.
Ma in che cosa consiste?
Si entra verticalmente in una sorta di cilindro, capo escluso, in modo da poter respirare aria a temperatura ambiente.
Basta un minuto e mezzo, massimo tre, affinché la temperatura scenda fino a -100°, il freddo penetri attraverso la nostra pelle per pochi millimetri, in modo da creare uno stato di ibernazione delle cellule. Successivamente, dopo una ventina di minuti di leggero lavoro aerobico, le cellule ricevono una “sveglia” che accellera la velocità del metabolismo, aumentando una serie di processi di guarigione.
Dall’uso medico si arriva poi alle applicazioni estetiche, sfruttando l’effetto di ossidoriduzione che contrasta i fenomeni ossidativi di invecchiamento tissutale e cutaneo. Questo trattamento viene utilizzato come anti-aging anche per il dimagrimento, infatti si consumano circa 900 kilo-calorie per ogni seduta.
“La prima volta che ne abbiamo sentito parlare è stato un paio d’anni fa al Giro di Francia, la Maglia Gialla entrava in quella strana macchina due volte al giorno e la fatica sembrava scomparire. Poi hanno iniziato a farla i campioni della Moto GP, i calciatori di Serie A, al Milan era utilizzata sotto la direzione medica del dott. Gianluca Melegati, lo stesso che l’aveva scoperta quando era il medico della Nazionale Italiana di Rugby e portava i suoi ragazzi fino in Polonia per sottoporsi alla terapia che in Italia non esisteva ancora. ‘Oggi la usiamo sia in ortopedia e traumatologia che in reumatologia ma la riattivazione del sistema endocrino e l’effetto di riequilibrio sul sistema nervoso simpatico e parasimpatico agiscono in modo straordinario anche sul sistema immunitario – prosegue Chaulan – tanto da diventare una nuova e interessantissima frontiera per la lotta contro la gran parte delle patologie autoimmuni e neurologiche come ad esempio la fribromialgia” spiega Marco Chaulan, fondatore di un centro specializzato in fisioterapia per sportivi ad alte prestazioni.
Insomma questa Criosauna è un vero e proprio tocco magico per il benessere del corpo.
Udite, udite sudditi di tutto il mondo, Kate Middleton non siederà ancora sul trono dei regnanti d’Inghilterra, ma siede già sul trono dello stile e nessuno sembra riuscire a portarglielo via.
Nata da una famiglia borghese divenuta poi ricca con la fondazione di una società che vendeva articoli per feste, Catherine Elisabeth Middleton ( Reading, Inghilterra 9 Gennaio 1982), ma meglio conosciuta come Kate, ha realizzato il sogno che le favole Disney imprimono nella testa delle ragazzine sin dall’infanzia, ovvero sposare un principe.
Dopo il college Kate si iscrive alla St. Andrew School, l’università più ambita nel Regno Unito, per studiare storia dell’arte. Ed è proprio durante il periodo universitario che conosce e inizia a frequentare il principe William d’Inghilterra, figlio del principe Carlo e della principessa Diana.
Strategia o colpo di fulmine? Più volte i media hanno dichiarato che è stata Carole Middleton, madre di Kate, a incoraggiare la figlia ad iscriversi alla St. Andrew proprio perché lì studiava anche il bel principe William, facendole seguire i suoi stessi corsi. Fatto sta però, voci di strategia a parte, che al cuor non si comanda; difatti William nota Kate mentre questa sfila in passerella con un mini dress semitrasparente, durante una sfilata di beneficenza organizzata dall’università, ed è subito colpo di fulmine. I due iniziano a frequentarsi e nove anni dopo annunciano il loro fidanzamento ufficiale.
Bella, semplice e solare Kate ha incantato tutti quando, durante il giorno delle sue nozze, avvenute il 29 Aprile del 2011, è entrata nell’abbazia di Westminster con uno splendido abito in satin e gazar di seta, dalla gonna ampia ma dal taglio moderno e impreziosito da un corpetto in pizzo, che tanto ricorda il celebre abito nuziale dell’iconica nonché bellissima Grace Kelly, firmato Sarah Burton per la maison Alexander McQueen.
Dopo quell’evento che l’ha resa duchessa di Cambridge oltre che moglie, Kate ha sempre sfoggiato dei look impeccabili mantenendosi sempre su uno stile classico secondo l’etichetta di corte. Inoltre, la bella duchessa è un amante dello shopping low cost e più volte è stata immortalata in store come Zara. Anche con abiti che non appartengono ai grandi atelier Kate riesce sempre a creare dei look sofisticati e ricercati.
Per i capelli, Kate opta sempre per un’acconciatura liscia, a volte legata a mezza coda, con dei boccoli sulle punte o per una più morbida al naturale spesso accompagnata dall’aggiunta di un cappello, in particolare durante eventi di corte giornalieri. Durante le occasioni ufficiali o cene di gala, la duchessa opta invece per un’acconciatura raccolta in un elegante chignon, mantenendosi sempre sul classico. Anche il make up è molto minimal, ovvero semplice.
I suoi vestiti lunghezza ginocchio sono ormai il suo tratto distintivo, ma la bella duchessa non rinuncia ad abiti più seducenti che mettono in risalto la sua linea.
Ecco alcuni dei look più belli indossati dalla duchessa di Cambridge.
Una carriera fondata sul talento, sul carisma e su una passione piena, carica e infinita per la musica. Su questi elementi si auto costruivano le donne del rock degli anni ’70. Lo stile poi era qualcosa di innato, che veniva naturale. Scaturiva da un atteggiamento sfrontato, da una personalità carismatica e spregiudicata, dalla grinta e dalla determinazione che le caratterizzava e che ancora oggi le definisce.
La moda passa, le tendenze anche, cantanti e gruppi di ogni genere si succedono nel tempo. Per alcuni si tratta di un breve fuoco di paglia, che si spegne con la prima ventata, mandandoli nel dimenticatoio. Altri invece lasciano durante il loro percorso artistico un traccia ben più profonda, che resiste alla prova più dura, quella del tempo. Donne come Debbie Harry, Patti Smith o Chrissie Hynde hanno raggiunto lo statuto di icone e il loro ritorno dopo anni di silenzio è tra i più attesi dagli amanti del genere.
A differenza delle presunte ‘dive’ odierne, come Miley Cyrus, Lady Gaga o Lana del Rey, in cui il look sembra valere molto più del talento, queste donne super influenti hanno ottenuto una reazione senza nemmeno un accenno di calcolo premeditato. Provate a togliere a Lady Gaga i numerosi ruoli che interpreta sul palco, fuori dal palco o agli eventi oppure eliminate per un attimo il personaggio costruito a puntino di Miley Cyrus. Rimane poco o nulla. Tutto stona, ma tutto vende, l’immagine è commercializzata quanto la loro musica e questo sembra essere la cosa più importante. Per gli artisti di oggi è tutta una questione di moda. Occupano i posti in prima fila alle sfilate di Parigi, Milano o New York, sono nelle grazie dei guru della moda, che li vestono da capo a piedi con i loro abiti, spingendoli sul palco a fare un po’ di buona pubblicità.
In seguito a una riflessione sulla differenza tra rockers e pop star o attori Chrissie Hynde ha dichiarato con un po’ di rammarico: Quando ho registrato il mio primo disco, ho scattato una foto per strada, indossando vestiti qualunque. Quella è stata la copertina del mio album. Al giorno d’oggi anche i rocker sono seguiti da stiliti e truccatori e questo non lo capisco.
In artisti come Patti Smith o Debbie Harry, c’è invece tuttora quel senso di autenticità, perché nonostante vendessero anche attraverso la loro immagine, i vestiti che sceglievano di indossare non erano soggetti a nessun tipo di imposizione o questione di puro marketing. Un loro ritorno in scena sarebbe per questo una vera e propria lezione di stile per le dive di oggi e non solo per quanto riguarda l’abbigliamento. Il dito medio alzato che in passato creava scalpore nel pubblico, oggi si è trasformato in video porno/osé e performance dal contenuto esplicitamente sessuale.
E la musica in tutto questo dov’è? Ce lo insegneranno le donne del rock, direttamente dagli anni ’70, con una rispolverata che sembra assolutamente necessaria.