Ultimo appuntamento di oggi, sabato 21 novembre, al Forum delle Eccellenze – evento organizzato da Performance Strategies – vede come protagonista il grande fotografo italiano Oliviero Toscani.
Conosciuto a livello internazionale per le sue campagne pubblicitarie molto rivoluzionarie e trasgressive, Toscani racconta come la fotografia è il mezzo che usa per esprimere ciò che vede mentre guarda, come nel suo lavoro ciò che conta di più è la sorpresa e l’emozione.
Però, quello che ha fatto più scalpore è la sua dichiarazione sulla tecnologia e sui social network: “il problema oggi è il grande tempo che ci porta via la tecnologia, che arriva solo al presente. Per conoscere il futuro puoi usare solo l’immaginazione”.
E anche su Facebook non ha risparmiato un giudizio negativo: “State attenti a Facebook: il posto in cui ci sono tutti i cretini in ordine alfabetico”.
Quando si pensa a ciò che, nella storia, è stato frutto di mutamenti e cambi di direzione per la vita e la società umana, maggiormente si fa riferimento ad eventi traumatici e tragici.
Guerre, carestie, epidemie, c’è chi sostiene siano state le vere molle che hanno mosso, e muoveranno ancora, le sorti dell’umanità.
Storici come Ian Mortimer, membro della Royal Historical Society, che di recente ha pubblicato un saggio dal titolo “Il Libri dei Secoli”,nel quale analizza i “motori” dei cambiamenti degli ultimi mille anni, sostengono ad esempio, che l’evento che causò uno dei più drammatici mutamenti negli ultimi mille anni fu la Peste Nera del 1300.
Sicuramente le guerre civili e mondiali, le epidemie (anche recenti, come Ebola), il terrorismo (dagli attacchi alle Torri Gemelle per passare ai recentissimi di Parigi) sono eventi che sia da un punto di vista mediatico che da un punto di vista emotivo, colpiscono e fanno scalpore, provocando anche quel sentimento, assai raro, purtroppo, che è il senso di condivisione.
Ma vedere la storia sotto un punto di vista, se non diverso, trasversale, è possibile. Analizzare ad esempio come l’umanità ha reagito a queste catastrofi, come la genialità e l’intuito hanno portato rapidamente l’uomo, soprattutto negli ultimi 70/80 anni a raggiungere obbiettivi che nemmeno il sognatore più fantasioso del medioevo avrebbe potuto immaginare.
Lo stesso Mortimer pone l’accento sulla straordinaria forza della collettività, sulla collaborazione tra individui che, uniti, sono in grado di compiere mutamenti straordinari; mutamenti che il singolo assai difficilmente compirebbe.
In occasione dell’ottantesimo anniversario della sua nascita,il British Council, organizzazione britannica no-profit, ha stilato una classifica degli eventi più significativi degli ultimi 80 anni.
Ovviamente all’interno dell’elenco non mancano eventi tragici, come lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, al 18° posto, la Shoah al 14°, l’invenzione della bomba atomica e l’attacco terroristico del 11/09 a New York.
Ma sorprendentemente la maggior parte degli avvenimenti di questa classifica sono positivi, frutti dell’ingegno umano e specchio del desiderio di progresso e attenzione all’altro. Così figurano ad esempio:
Al 16° posto la mappatura del genoma umano
Credit: biotechnologies.ac-creteil.fr
Nell’aprile 2003 gli scienziati del Progetto Genoma Umano annunciarono che l’identificazione e la mappatura di tutte i geni che identificano il genoma umano, ovvero i “mattoni” che compongono il DNA dell’uomo,era stata completata. I benefici che si ottennero da questo progetto sono enormi soprattutto nella medicina, che ha potuto ad esempio, migliorare la “guerra” contro alcuni virus.
È stato il più grande e complesso progetto di ricerca biologica della storia e coinvolse un centinaio di scienziati di tutto il mondo.
Al 15° posto lo sviluppo e la diffusione della telefonia mobile
Credit:beppegrillo.it
Con sette miliardi di telefonini diffusi sul pianeta, l’uso della telefonia mobile si è diffuso ormai in tutto il pianeta, anche tra i paesi del terzo mondo, che traggono forse i maggiori benefici da essi che portano con sé una vera e propria rivoluzione economica per questi paesi. Una famosa ricerca dell’Università di Stanford infatti sottolinea come ad esempio un pescatore privo di mezzi sulle coste africane, necessiti di clientela nel più breve tempo possibile, per non vedere andare a male il suo pescato. In questo caso se è in possesso di un telefono può contattare più velocemente i suoi clienti e informarli della recente pesca.
Al 12° posto la crescita del social media
Credit: barbagli.it
Oggi i social media hanno complessivamente miliardi di utenti, favoriscono lo scambio di informazioni e il loro potere è diventato così forte che nessuna grande società e nessun politico a capo di essa può ignorarne l’importanza, anche per veicolare informazioni d’urgenza, come è avvenuto anche nel sopracitato attacco terroristico a Parigi, sia nel gennaio scorso che nella settimana passata.
Al 10° posto il movimento verso una maggiore uguaglianza delle donne
Credit: www.corriere.it
Negli ultimi anni, questa, è diventata una priorità di molti governi del mondo.
Al 7° posto l’influenza di Nelson Mandela
Credit: www.biography.com
Morto nel 2013, è considerato uno dei simboli della lotta per la democrazia e per la pace. È ricordato e celebrato in tutto il mondo per quello che è riuscito ad ottenere in Sudafrica contro l’apartheid.
Al 4° posto la Dichiarazione dei Diritti fondamentali dell’uomo del 1948
Credit: www.rsi.ch
Fu la Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ad occuparsi della creazione del documento. Il primo articolo della Dichiarazione è composto da due delle frasi più conosciute al mondo: “Tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
Al 2° posto la scoperta di un metodo per produrre penicillina a livello industriale nel 1943
Credit: bmscience.altervista.org
Dalla Seconda guerra mondiale in poi gli antibiotici sono diventati la cura principale per molte malattie prima considerate mortali. La scoperta di un metodo per produrre penicillina a livello industriale, nel 1943, fu spinta dal bisogno di curare i feriti nei conflitti mondiali ma ebbe ricadute fondamentali nella medicina e nella farmacoterapia nei decenni seguenti.
Accanto alla scoperta della penicillina, sono molteplici i passi avanti che la medicina ha compiuto nel corso degli ultimi 80 anni, basti pensare al primo trapianto di cuore avvenuto nel 1967 e alle più recenti scoperte che hanno portato gli interventi ad essere meno invasivi possibile e hanno visto il pronostico dell’allungamento della vita media per i nuovi nati fino all’età di 102 anni.
Al 1° posto l’invenzione del World Wide Web, avvenuta nel 1989
Credit: www.wired.co.uk
Il padre del web è universalmente riconosciuto essere Tim Barners-Lee, che all’epoca, lavorando come ricercatore presso il CERN propose di organizzare in modo più efficiente i dati raccolti attraverso “ipertesti” e “link” che permettevano di collegare tra loro più documenti.
Questa classifica oltre ad essere una prova dei passi avanti che, in pochi anni rispetto alla sua presenza sulla terra, l’uomo ha compiuto, deve essere un punto di partenza che ci ricordi come insieme possiamo fare grandi cose collaborando tra noi e sfruttando il nostro potenziale, usandolo non egoisticamente ma mettendolo al servizio per il bene della collettività. Dobbiamo tener sempre presente ciò, perché il futuro è nelle nostre mani e se ci rivolgiamo solo alla ricerca del nostro benessere senza curarci dei nostri simili il nostro domani sarà davvero pieno di guerre e di morte.
Al contrario se usiamo le nostre energie per pensare e creare un futuro migliore per tutti ci attendono cose meravigliose.
Il motore della storia sono gli uomini, ingranaggi di un mondo in evoluzione.
Gli occhi sono ancora puntati sugli attentati di Parigi dello scorso venerdì sera e spesso ci si dimentica di ciò che accade nel resto del mondo. Come nel Medio Oriente, precisamente a Beirut, una città già stanca del terrorismo e delle sue vittime. Tra queste, spunta il nome di Adel Termos, l’uomo che è diventato l’eroe della capitale libanese perché grazie al suo tempestivo intervento ha placato la furia di uno dei kamikaze, uno dei responsabili dell’attacco nel distretto della capitale libanese di Burj al-Barajneh di giovedì scorso.
Adel Termos stava camminando con sua figlia, quando ha sentito la prima esplosione causata dall’attacco del primo attentatore suicida. Nella confusione, l’uomo, che è membro di Hezbollah (letteralmente “il partito di Dio”, un partito politico sciita del Libano), ha notato il secondo attentatore mentre cominciava ad avanzare verso il numeroso gruppo di persone, forse incuriosite o spaventate, che circondavano la moschea presa di mira dal primo kamikaze.
In quella frazione di secondo, Adel Termos non ha avuto il tempo di pensare e ha agito d’istinto: doveva fermare l’attentatore. Così si è lanciato contro di lui, causando in questo modo la detonazione anticipata dell’ordigno ed evitando una seconda strage. Elie Fares, blogger e medico di Beirut, ha raccontato la scena: “L’ha placcato, facendolo cadere a terra. Poi c’è stata l’esplosione”. Molte famiglie sono vive grazie al suo sacrificio, e ringraziano ancora Termos per il gesto eroico. In un primo momento si era sparsa la voce che anche la piccola figlia di Adel fosse rimasta vittima dell’esplosione. Le voci sono state smentite da foto sui social network in cui si vede la bimba che stringe in mano la foto del padre.
Adel Termos died tackling a suicide bomber and saved100's of lives in #Beirut on Thur
His daughter holds his pic pic.twitter.com/jVOdz8Vw8Z
Venerdì, il giorno stesso dell’attacco a Parigi, si sono tenuti i funerali di Adel nel villaggio di Tallusa, a sud del Libano. Alla cerimonia erano presenti parenti, amici e centinaia di persone scampate all’attacco che ha provocato 45 morti e circa 200 feriti. Per fortuna esistono ancora eroi come Adel Termos che non hanno bisogno di superpoteri per compiere grandi gesti.
All’inizio di quest’anno è iniziato un progetto, un diario visivo chiamato “363 Days of Tea” (365 giorni di tè). L’obiettivo era duplice: spingere l’arte creativa oltre qualsiasi confine di logica e originalità e condividerla con quante più persone possibili, usando il potenziale dei social media, nella speranza di innescare un diverso tipo di ispirazione. Un progetto, quindi, che non ha reali scopi: solo l’idea di realizzare, con qualsiasi cosa sottomano, anche con oggetti e materiali impensabili, un nuovo tipo di arte, di disegni, di immagini e colori.
Le bustine di tè usate non sono molto attraenti. Sono semplicemente bustine. Quelle classiche, quelle a cui è attaccato un filo sottilissimo e una specie di etichetta che indica il tipo, il gusto. Ma non tutti – fortunatamente – vedono solo una bustina. C’è chi ne ha fatto una tela su cui creare arte. 365 giorni, come 365 bustine di tè usate, una per ogni giorno, a raccontare di tutto, a disegnare qualsiasi cosa.
La gente ha un’idea sbagliata di arte: pensa che debba essere solo classica, tradizionale. Questo è un nuovo modo – pazzo, geniale, complicato, fate un po’ voi – di mandare un messaggio al mondo. Non servono tela, pennelli e acquerelli, inchiostro o bei paesaggi per realizzare qualcosa di meraviglioso. A volte, se lo si vuole, si possono realizzare cose stupende, anche con il minimo indispensabile.