mercoledì, 17 Dicembre 2025

News

Home News Pagina 89

‘Non permettete a nessuno di farvi stare zitte’, l’urlo di Katie Piper

Una morte apparente, lenta e dolorosa, che sfigura e lascia il segno anche internamente. È questa la triste realtà in cui sono costrette a vivere tutte le donne sfigurate con l’acido, che negli ultimi anni sono sempre più in aumento.

È toccato anche Katie Piper, modella e presentatrice inglese, che nel 2008 è stata sfigurata con l’acido dal suo ex fidanzato. Il colpo -oltre a sfigurarle il viso- l’ha resa cieca in un occhio e ha quasi squagliato la sua gola.

“All’inizio ero terrorizzata dal mio stesso riflesso, facevo fatica a riconoscermi. Ho iniziato a passare in rassegna nella mente tutte le precedenti relazioni che avevo avuto, cercando di ricordare come fosse toccare le mani di qualcuno, baciare. Ero sicura che non sarei più stata attraente per nessuno. Che non sarei più stata amata” ha raccontato la presentatrice al Daily Mail.

Oggi, a distanza di sette anni, Katie Piper ha lanciato un urlo di protesta rivolto a tutte le donne che, come lei, hanno subito -o subiscono tuttora- violenza domestica: la modella ha infatti pubblicato sul suo account Instagram una sua foto in cui sono evidenti le cicatrici riportate dall’acido, e a questa immagine ha aggiunto la frase “Non permettete a nessuno di farvi stare zitte”.

“Quando mi guardo allo specchio le mie cicatrici non mi spaventano più, mi ricordano solamente che sono più forte della persona che hanno cercato di far soffrire. Tutti abbiamo delle cicatrici, che siano sulla nostra pelle o sulla nostra anima. Ricordatevi sempre che solo chi sopravvive può indossarle. La prossima volta che ti guarderai allo specchio ripeti a te stesso: sono orgoglioso di essere un sopravvissuto.

Con queste parole la Piper ha voluto raccontare ai follower il dramma che l’ha costretta ad interrompere la sua carriera da modella, ad allontanarsi per un lungo periodo dai riflettori e a sottoporsi a numerosissime operazioni chirurgiche per ricostruire il viso sfiguato. Per non parlare del dolore, della perdita di autostima e delle forze, il senso di smarrimento e la dolorosa sensazione di non potercela fare a vivere in queste condizioni. Ma Katie, come tante altre donne, con forza e determinazione, è riuscita a rialzarsi ed è tornata a vivere. Oggi conduce il programma televisivo “Bodyshockers”, che tratta di corpi trasformati da tatuaggi, chirurgia plastica e piercing, ed è mamma di una bambina, Belle Elisabeth.

“Anche nei momenti più difficili, le cose possono andare meglio. A tutti quelli che credono di essere rimasti bloccati in un periodo buio dico: ‘Non perdete la speranza’.

Cosa succede davvero in una lavanderia? (VIDEO)

Cosa succede davvero in una lavanderia? Come vengono lavati i vestiti? Mille e mille curiosità a cui, finalmente, c’è una risposta.

Vi siete mai chiesti cosa succeda ogni volta che lasciamo un capo a lavare? Come vengono trattati i nostri indumenti, in quanto tempo e con quali tecniche vengono portati nuovamente a lucido? Un video inglese ce lo spiegherà. Si chiama “HowStuffWorks.com” e descrive, facilmente e con videoclip di qualche minuto, come funzionano davvero tutti quegli strumenti, macchinari e marchingegni che ci circondano, anche e soprattutto nella vita quotidiana. Questa volta è stato il turno della lavanderia: non tutti sanno, infatti, che i vestiti effettivamente si bagnano, sì, ma con solventi invece di acqua. I solventi a base di silicone che vengono tipicamente utilizzati nelle tintorie di tutto il mondo sono utilizzati in operazioni di coscienza di lavaggio a secco, senza danneggiare l’ambiente non lasciando sostanze pericolose e trattando i capi sempre nel migliore dei modi, anche i più delicati.

L’operazione di pre-trattamento aiuta moltissimo il lavaggio vero e proprio. Infine, la stiratura, che avviene quasi sempre con macchinari fatti apposta per rilasciare caldo e vapore dando la giusta forma ai capi, che vengono poi ultimati e spediti in cassa, pronti per essere ritirati.

Attento a dove metti il cuore (LA LOVE BLOGGER)

Credit Photo: wdonna.it

D’amore non si muore, lo cantava anche la celebre voce italiana di Massimo Ranieri che, disperato, tentava di conquistare la sua amata con le rose rosse più ambite di tutti i tempi. Ma al di là delle note, dei fiori e de cuori infranti che hanno fatto la storia, direi che se io sono qui a scrivere e voi siete qui a leggere, possiamo esserne tutti d’accordo, no? Dunque, per quanto nel mentre pare assurdo perfino che ancora si respiri, beh, imparerai che passata la delusione, finite le lacrime e esaurita tutta la rabbia che hai dentro, si ricomincia a vivere anche meglio di prima. Ma cosa accade nel frattempo?

D’amore non si muore, ma ci si ammala.
Noi siamo esattamente ciò che viviamo. Le nostre emozioni influenzano i nostri organi e, talvolta, per far passare un mal di stomaco bisognerebbe semplicemente liberarsi dall’ansia e dallo stress.

Credit Photo: vitadamamma.com
Credit Photo: vitadamamma.com

Scommetto che guardando questo schema ognuno di voi ci si è rivisto almeno una volta in quei dolori che sicuramente aveva attribuito ad altro. La verità è che il nostro corpo è un sistema davvero complesso e le nostre emozioni ne sono la parte più influente. Ecco perché bisogna trattarle bene, con cura, perché significa avere cura di se stessi. E per quanto possa sembrare assurdo, spesso, un abbraccio è davvero la cura giusta, sicuramente più efficace di tanti medicinali.

Circondatevi di persone positive perché una cosa è certa: chi vi ama farà di tutto per vedervi stare bene, perché diversamente sarebbe il primo a starne male.

Apigenina, un’alleata nella lotta contro il cancro

Quanto sedano mangiamo? Quanta camomilla beviamo? Con quanto prezzemolo condiamo le nostre pietanze?

Importa? Secondo uno studio finanziato dal National Cancer Institute e dalla National Natural Science Foundation of China, sì. In questi alimenti, infatti, si concentrerebbe un’alta percentuale di apigenina, sostanza utile nella lotta contro il cancro. Secondo la ricerca, il composto presente nel sedano, metterebbe in atto un’importante azione antitumorale, in particolare contro il cancro del pancreas, delle ovaie, della mammella e dei polmoni. L’apigenina è stata infatti somministrata ad alcuni ratti che avevano contratto tumori, rivelatisi resistenti alla chemioterapia. Il composto si è così dimostrato utile nel contrastare vari tipi di metastasi presenti nell’organismo degli animali.

Uno studio similare, condotto però in vitro, aveva dimostrato come la sostanza fosse in grado di bloccare la crescita delle cellule tumorali del pancreas. A conferma di questo studio è giunta poi la ricerca dell’Universita dell’Illinois, che ha sperimentato i benefici dell’apigenina e della luteolina (sostanza presente nei peperoni, nelle carote, nel finocchio) sul cancro, in particolare riuscendo a debellare le cellule metastatiche del tumore al pancreas.

Una scoperta che consentirebbe di fare prevenzione e cura del male del secolo, semplicemente ripartendo dall’alimentazione e da cose semplici come frutta e verdura. Un’informazione, adesso, che è importante avere per iniziare ad affilare le spade per la sfida più grande: quella con la nostra salute.