lunedì, 18 Novembre 2024

Paese che vai

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Zaino in spalla, con Paese che vai si gira il mondo

Paese che vai: Valencia, tra passato ed innovazione (FOTO)

Credit photo: www.movingvalencia.com

Una delle città mediterranee più vivibili, che si pone a divisione tra la cultura catalana e quella andalusa, Valencia è considerata la terza città più importante e popolata della Spagna, subito dopo la capitale Madrid e Barcellona.
Nata per merito dei Romani nel 138 a.C., Valencia è una città con una lunga ed antica storia – come testimonia il suo centro storico -, ma che negli ultimi anni è riuscita a rinnovarsi e ad imporsi nella scena internazionale, grazie a numerose manifestazioni e nuove costruzioni.

Eventi

Valencia non rinuncia alle proprie tradizioni, che rispetta fedelmente ogni settimana, tutti i giovedì, a mezzogiorno, quando il Tribunale delle Acque, composto da anziani contadini, si riunisce davanti alla Puerta de los Apóstolos. In questa circostanza i giudici ascoltano le varie cause – prevalentemente sul tema dell’irrigazione – ed emettono la loro sentenza, che però non ha un valore giuridico.

Altra festa caratteristica è quella di San Juan, il 24 giugno. Durante la notte, tutti gli abitanti della città – e non solo – trascorrono il loro tempo sulla meravigliosa spiaggia della Malvarrosa, cantando, ballando facendo giochi e falò.
Dal 12 al 19 marzo, invece, Valencia è interessata dalla festa delle Fallas, in onore di San Josè. Questa è una delle tradizioni più importanti della cultura spagnola. Le Fallas sono grandissime statue di cartapesta costruite da artisti locali, che, durante la l’ultima sera – la Nit de Foc – vengono bruciate su una pira che illumina l’intera città.

Luoghi da visitare

Valencia è una città dalle mille attrazioni, che accontentano ogni tipo di turista.

Per chi è più legato alla storia e all’amore per il passato, Valencia offre un centro storico spettacolare, che si divide in tre “barrios”, il Barrio del Carmen, il Centro Historico Nord e il Centro Historico Sud. Tra i tanti palazzi e vari posti da visitare, quello che caratterizza maggiormente Valencia è la Catedral de Santa Maria de Valencia. Costruita nel 1262, la cattedrale ha tre entrate differenti, ognuna caratterizzata da un proprio stile architettonico: l’entrata principale – la Puerta de los Hierros – è in stile barocco, la Puerta del Palaú è in stile gotico e la Puerta de los Apóstoles è gotica. La chiesa, che al suo interno ha un calice che si dice sia il Santo Graal, è la sede del tribunale delle acque.

Per i più artisti e per gli amanti delle innovazioni, Valencia è chiamata “Città delle Arti e delle Scienze” proprio per un suo complesso di edifici architettonici progettato da Santiago Calavatra. Questi edifici dalla forma molto particolare – arpa, scheletro di balena e occhio semi aperto – danno un tocco di originalità ed innovazione alla città, facendola riconoscere e ricordare anche a livello internazionale. In questa piccola città, all’interno della stessa città, sono importantissimi l’Oceanogràfic, l’Hemisfèric, il Museo, il Centro d’Arte e il complesso di giardini e parchi. In particolare, l’Oceanogràfic è un museo oceanografico all’aperto, uno dei più grandi d’Europa.

Cucina e alloggi

Valencia è considerata la madre della Paella, il piatto spagnolo più importante e conosciuto anche all’estero. Ma non fatevi ingannare da falsi piatti: la tipica paella valenciana, nata grazie agli arabi che importarono il riso, è fatta con coniglio, pollo e lumache. Diffidate da tutte le imitazioni.
Altro prodotto tipico valenciano, che non può mancare durante il soggiorno nella città, è l’Agua de Valencia, un cocktail fatto con succo d’arancia, Cointreau, Vodka e Cava, lo spumante di Valencia.

Per quanto riguarda i posti dove alloggiare, non mancano le possibilità di scelta, tra appartamenti, hotel e ostelli. Secondo il sito “Informagiovani.it”, uno dei migliori alberghi in cui alloggiare è il Home Backpackers, in Plaza Vicente Iborra e con un rapporto ottimo tra qualità e prezzo.

Paese che vai: Copenaghen. Una città facile da amare (FOTO)

Copenaghen, capitale della Danimarca, è una città davvero facile da amare. Unica e molto caratteristica, la grande metropoli di origine vichinga ammalia tutti i turisti per il suo duplice aspetto: è antica, con un’anima romantica, ma allo stesso tempo è caratterizzata da un dinamismo estremamente giovane.
La capitale danese è stata nominata “Migliore Città di design a livello mondiale”, ed è sicuramente una delle più interessanti città europee al momento.

Eventi

Uno degli eventi più famosi di Copenaghen è senz’altro il Festival del Cinema Notturno (Natfilm Festival) si tiene a marzo e dura due giorni, nei quali si presentano più di 100 film tra stranieri e non.
L’atmosfera di gioia del Natfilm Festival è simile all’atmosfera presente tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, quando in città si tiene Carnevale di Copenaghen e le strade si riempiono velocemente di le strade si riempiono di ballerini di samba, parate e altre divertenti manifestazioni.
Nel pieno dell’estate c’è invece il Copenaghen Jazz Festival, della durata di 10 giorni, e più avanti, per gli amanti della musica classica, i Concerti Estivi di Vor Frue Kirk. Ad agosto la capitale danese ospita i Golden Days: un evento dedicato al ‘Periodo aureo’ danese (1800-50) ricordato con mostre d’arte, letture di poesie e spettacoli teatrali.

Luoghi da visitare

Nell’atmosfera magica di Copenaghen non manca praticamente nulla; tra musei e gallerie, tra piazze e luoghi caratteristici, tra concerti e locali non ci si può mai annoiare.
Le attrazioni che offre la città sono memorabili, come ad esempio i Giardini di Tivoli: il parco a tema (con apertura stagionale dal 1843) più visitato al mondo. Attraversando l’arco dell’ingresso si entra in un vero e proprio mondo delle fiabe, e come per magia si percepiscono intere generazioni che hanno passeggiato all’interno del suo intrico di cose da fare e da vedere, Hans Christian Andersen incluso.
A Copenaghen il divertimento, come abbiamo detto, è assicurato. Il Bakken è il più antico parco di divertimenti al mondo, e si trova a nord della capitale.


Il simbolo della città di Copenaghen è la statua della Sirenetta, ed è anche la fanciulla più fotografata del Paese. Si tratta della personificazione della tragica favola di Hans Christian Andersen, la statua della Sirenetta dal cuore spezzato siede sul suo scoglio presso il porto di Copenaghen attendendo il principe dei suoi sogni. Un misto tra favola e leggenda che ammalia milioni e milioni di turisti.

Imperdibili per i turisti in viaggio a Copenaghen la Round Tower, cioè un’osservatorio in cima a una torre, il più vecchio d’Europa, dal quale è possibile ammirare tutta la città nel suo splendore.
Non può mancare anche una visita al Ny Carlsberg Glyptotek, un museo d’arte diviso in due reparti principali: la parte antica e la parte moderna, offrendo così una combinazione unica di arte in un ambiente architettonico impressionante.

Cucina e alloggi

La tipica cucina di Copenaghen rispecchia in pieno la tradizione gastronomica danese. Puoi scegliere i ristoranti, i pub danesi o i classici chioschi degli hot dog, ognuno di loro ti servirà piatti tipici, come il famoso Smørrebrød (un panino aperto), il Kalpose, cioè la frittata di Fionia, o il Maribo, il formaggio più prodotto a livello nazionale. La Danimarca è famosa anche per i suoi dolci, tra i quali ricordiamo il Krasenhage, una torta sfoglia con frutta, e i Peddernoder, i dolcetti tipici aromatizzati con cannella e zucchero.


Per gli alloggi, Tripadvisor propone Hotel D’Angleterre, un quattro stelle, per la categoria di lusso, e l’Hotel Windsor, definito il massimo al minor prezzo.

[Credit: viaggero.it, informagiovani-italia.com, visitdenmark.it]

Paese che vai: Madrid. La capitale spagnola fra cambiamento e tradizione (FOTO)

Capitale della Spagna e situata nel cuore della regione, Madrid è una città dalla forte tradizione, ma in continuo cambiamento. Con i suoi oltre 6 milioni di abitanti, la città “dell’orso e del corbezzolo” ospita una ricca e vasta tradizione artistica e culturale, ma è anche il centro di continue trasformazioni che la rendono una delle capitali più dinamiche d’Europa. La patria del sole e della corrida aspetta solo di essere scoperta.

Eventi

Come ogni capitale multiculturale e vivace che si rispetti, anche Madrid presenta le sue festività e i suoi eventi tradizionali. A partire da la Semana Santa: il periodo cade intorno a Pasqua e ospita circa una ventina di processioni religiose.
Ma al di là della tradizione religiosa Madrid ha annovera nel suo calendario festivo anche numerose celebrazioni popolari. Come il Dos de Mayo, la festività che ricorda il 2 maggio 1808, giorno in cui, grazie ad un rivolta popolare iniziata a Puerta del Sol, la Spagna è riuscita a liberarsi dai dominatori francesi.
Di lì a pochi giorni – il 15 maggio – si celebra la festa del patrono della città, San Isidro. Con pellegrinaggi, fiere e le tipiche corride, i madrileñi festeggiano il loro santo protettore.
Le feste della Madonna di Paloma, di San Cayetano e San Lorenzo sono celebrazioni che trasformano il centro storico della città: feste di strada, danze e manifestazioni popolari colorano e animano il cuore di Madrid.

Una festa amatissima da giovani e turisti di tutto il mondo è il Festimad, un festival di due giorni che prevede una rassegna culturale vastissima: dai concerti di musica rock fino alla lettura di poesie.
Da giugno a settembre si tiene invece un altro festival, quello de Los Veranos de la Villa. Con un centinaio di spettacoli in un misto di canto, danza e recitazione, vengono celebrate le arti tipiche della città.
E l’arte viene portate nelle strade anche grazie alla Noche en Blanco, il festival delle notti bianche iniziato nel 2002 a Parigi e che ha visto la sua diffusione anche in altre capitali europee grazie anche all’enorme successo di pubblico.

Luoghi da visitare

Da Caravaggio a Goya, da Raffaello a Velasquez. Questi sono solo alcuni dei nomi dei grandi artisti le cui opere trovano la loro collocazione in uno dei più belli ed importanti musei d’arte d’Europa, il Museo del Prado. Mentre questo spazio è la sede di creazioni artistiche che coprono cinque secoli, il Museo Reina Sofia raccoglie invece capolavori che partono dal ‘900 per arrivare fino ai giorni nostri. Un esempio su tutti è il celeberrimo quadro di Picasso, Guernica, fiore all’occhiello dello spazio espositivo.
Rimanendo sempre in ambito artistico un altro museo che vale davvero la pena di visitare è il Museo Thyssen-Bornemisza, che prende il nome dal magnate tedesco dell’acciaio che realizzò questo spazio per esporre le opere della propria collezione privata.

Costruito sui resti dell’Alcazar, il Palazzo Reale di Madrid è uno dei monumenti simbolo della città che bisogna osservare. Rigorosamente dall’esterno perchè purtroppo il palazzo, nonostante i sicuri tesori e capolavori che custodirà al suo interno, non è aperto alla visite dei turisti.
Saltimbanchi, artisti di strada e musicisti nelle giornate di sole colorano El Parque del Buen Retiro, il polmone verde della città di Madrid. Ideale sia per una gita con la famiglia che per romantiche passeggiate, questo parco è il vero e proprio simbolo della tipica vitalità spagnola.
Altro luogo simbolo della città è il barrio Chueca. Qui, grazie allo sforzo congiunto delle comunità di gay, lesbiche, bisessuali e trans-gender ha avuto inizio la ribellione contro la dittatura franchista, che ha portato a riqualificare questo barrio, oggi centro della movida madrileña.

Cucina e alloggi

Madrid offre una cucina variegata e mista, adatta a soddisfare anche i palati più esigenti. I tipici stuzzichini spagnoli – le tapas – accompagneranno il vostro giro turistico per la città in ogni momento della giornata. Accompagnati poi da piatti tipici quali il cocido madrileño, le gallinejas, le patatas bravas e gli inconfondibili churros.
Fra i migliori hotel dove alloggiare Tripadvisor consiglia l’Artrip Hotel, l’Only You Hotel & Lounge e l’Hotel Orfila.

Paese che vai: Dublino. La magia dei paesaggi immersi nel verde (FOTO)

Credit: vanityfair.it

Dublino: una capitale meno appariscente delle altre, affacciata sul mare, sferzata dal vento e immersa nel verde. Dublino: una capitale che è storia, che è cambiamento, ma anche cultura, musica, birra e pub. È immaginazione che finisce spesso in magia. È la capitale delle parole scritte di Oscar Wilde, di James Joyce e Samuel Beckett.
Dublino è una miscela armoniosa di stile vittoriano e residenze gregoriane, è un grande via vai di vita quotidiana, di entusiasmi giovanili e grandi ospitalità.

Eventi

L’evento sicuramente più conosciuto a livello internazionale è il St. Patrick’s Day, che è anche la festa più importante dell’anno in Irlanda. Per quest’occasione tutta l’isola, e sopratutto Dublino, si tinge di verde e si anima con festeggiamenti, concerti, parate, fuochi d’artificio e tantissimo divertimento. Si celebra il 17 marzo di ogni anno e rappresenta per tutte le comunità di emigrati, il simbolo della loro identità nazionale; proprio per questo è la festa più amata dai cittadini. Durante i giorni del St. Paddy, l’Irlanda una delle mete turistiche europee più richieste, richiamando giovani e viaggiatori da tutto il mondo. Il 17 Marzo porta fortuna trovare un quadrifoglio (il doppio della fortuna che porterebbe se trovato in un giorno qualunque), e agli irlandesi doc servono soltanto due cose per assicurarsi il divertimento: il bere e la musica.

Un’altra festa famosa a livello internazionale è Halloween irlandese, molto sentita come festa, per vai delle tradizioni che hanno radici antiche e di origine celtiche. Se visiterete Dublino in concomitanza con Halloween allora avrete modo di vivere molti eventi, tour spettrali e manifestazioni a tema. Nell’Irlanda celtica i colori tipici di quel periodo dell’anno erano niente meno che l’arancio, per ricordare la mietitura e con essa la fine dell’estate, ed il nero, a rappresentare l’imminente buio dell’inverno. Tutt’ora i colori tipici di Halloween sono questi, usati abbondantemente per costumi e addobbi – compresa la famosa zucca intagliata e illuminata come la leggenda di Jack O’Lantern vuole.
Tipico di Halloween è poi il famoso gioco del “trick or threat”, cioè “dolcetto o scherzetto”. Travestiti con maschere e costumi mostruosi, i bambini, vanno di casa in casa chiedendo dolcetti o qualche moneta. Qualora non ricevono niente, possono giocare un brutto scherzo ai proprietari di quella casa, come svuotare la pattumiera nel giardino o attaccare lattine vuote al tubo di scappamento dell’auto.


Il calendario di appuntamenti non è terminato. L’Irlanda è ricca di tradizioni e di appuntamenti culturali – come le feste celtiche – e culinari – come il Galway International Oyster Festival – che animano le varie stagioni dell’anno e che sono un’ottima occasione per esplorare tutti gli aspetti di questo magico Paese.

Luoghi da visitare

Vibrante, vivace e giovanile nel suo essere alla moda, Dublino è diventata una della mete turistiche ideali per un soggiorno low cost o un fine settimana alternativo.
La maggior parte delle attrazioni nella Contea Dublino sono posizionate proprio all’interno della capitale, ricca di monumenti, quartieri e di musei da visitare. Ma quello che caratterizza Dublino è l’atmosfera, che si percepisce parlando con la gente, bevendo una Guinness nei tanti pub e intraprendendo uno degli itinerari nella Dublino letteraria o nella Dublino antica.
Chi va nella capitale irlandese non può che rimanere ammaliato dal Ha’Penny Bridge, uno dei posti più fotografati della città. Costruito nel 1816 per unire le due sponde del Liffey, deve il suo nome al pedaggio di mezzo penny indispensabile per passare dall’altra parte del fiume. È meraviglioso al tramonto.
Altri monumenti tipici di Dublino sono la Christ Church Cathedral, la St. Patrick Cathedral, e il Trinity Collage. È una delle più prestigiose università a livello mondiale ed è stata fondata nel 1592 da Elisabetta I. Vanta alunni del calibro di Oscar Wilde, Bram Stoker e Samuel Beckett. Passeggiando per i cortili verdi del Collage potrete perdervi fra le aule e gli studenti, nel campanile – è uno dei simboli del campus e accoglie tutti i visitatori – la Douglas Hyde Gallery – che ospita la più grande galleria d’arte d’Irlanda e dove si organizzano anche famose mostre temoranee – la Old Library, ammirando il Book of Kells: il vero tesoro della città. Si tratta di un codice miniato medioevale contenente i Quattro Vangeli in latino; considerato il capolavoro per eccellenza della dell’arte celtica, oggi gode di tanta fama proprio grazie alla qualità di pagine e pagine di sontuosa scrittura a colori, miniature, decorazioni e illustrazioni presenti nel manoscritto.


Nel vostro viaggio a Dublino non può mancare anche una visita a Temple Bar: un reticolo di viuzze, caffè, bar, teatri e soprattutto pub. È il ritrovo dei giovani dublinesi, il centro nevralgico del divertimento irlandese, affollato da artisti di strada, musicisti e tantissimi pedoni, punteggiato da ristoranti di tendenza, gallerie alla moda, spazi espositivi e centri culturali. Un’altra via famosa della città è Grafton Street, la via principale dello shopping.

Cucina e alloggi

La cucina irlandese è molto legata ai sapori tipici dell’isola: una terra aspra e difficile da coltivare ma che nel corso degli anni ha saputo affrancarsi dall’etichetta di cucina povera di gusti e di varianti. Un classico antipasto è caratterizzato da una dozzina di ostriche di Galway da gustare con pane nero e un boccale di birra Guinness, seguite da scampi della baia di Dublino e cozze in salsa. Una zuppa tipica è la Lamb Soup, cioè agnello e montone cucinati con verdure. Un’altra zuppa famosa è quella di trippe bollite con cipolla si può assaggiare nella sua originalità proprio nel mercato di Cork.


Per gli alloggi TripAdvisor suggerisce: Ibis Dublin, per una fascia di prezzo bassa, e The Westbury Hotel, per gli alberghi di lusso.

[Credit: irlandando.it, ireland.com, dublino.informagiovani.it]