lunedì, 7 Aprile 2025

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Intolleranza al glutine: in Italia la celiachia è sempre più frequente

Da circa una decina d’anni sono sempre più frequenti i soggetti intolleranti al glutine, i cosiddetti celiaci.

Il glutine è una sostanza proteica presente all’interno di alcuni cereali come frumento, avena, orzo, kamut e segale. La presenza del glutine all’interno di alcuni alimenti, come pasta, pizza, alcuni tipi di dolci etc, non consente ai celiaci di poterne fare uso, per tanto questi ricorrono ai prodotti gluten free, ovvero quelli privi di glutine.

Cos’è veramente l’intolleranza al glutine?

L’intolleranza al glutine o celiachia, nome da cui deriva il termine celiaco, è una malattia non grave, ma incurabile che si può presentare in qualsiasi fascia di età, dall’infanzia all’età adulta, in tutti quei soggetti in cui il proprio organismo non tollera la presenza di alimenti contenenti il glutine, perché quest’ultimo è capace di innescare nei celiaci una serie di alterazioni nel sistema immunitario che recano dei seri danni all’intestino tenue.

L’intolleranza si manifesta con una serie di disturbi fisici come: un eccessivo senso di stanchezza, diarrea, ferro basso sotto la norma, sintomi di tipo neurologico (vertigini e svenimenti), difficoltà digestive (che possono provocare stitichezza e un ventre gonfio) e il non riuscire ad assimilare ciò che si mangia.

Nell’ultimo decennio, in Italia la celiachia si è fatta sempre più frequente fino a raggiungere, nel 2011, oltre 500.000 intolleranti al glutine.

L’aumento dell’intolleranza in vari soggetti è dovuto in gran parte sia allo sviluppo dell’informazione, che ha favorito all’incremento della diagnosi, e sia dalla continua evoluzione scientifica che, con le analisi al sangue e vari controlli, è riuscita a diagnosticare questo tipo di malattia. Non sono da sottovalutare, però, le nostre abitudini alimentari.
Oggigiorno si fa sempre più uso di cereali, di carboidrati e di alimenti che contengono un alto tasso di glutine. Un eccessivo abuso, nella nostra alimentazione, di alcuni tipi di alimenti fa si che il nostro organismo ne risenta, fino a non tollerarne più il consumo. Si va incontro così ad un’intolleranza che può essere più o meno grave, passeggera o permanente, come nel caso della celiachia con il glutine.

I punti gastronomici dedicati ai celiaci sono, per fortuna, in continuo aumento, così come i reparti al supermercato a loro dedicati con prodotti biologici e gluten free. Molti bar e ristoranti si stanno attrezzando per fornire dei pasti che anche il cliente celiaco può consumare. Ingerire un alimento non gluten free può comportare ad un celiaco dei seri disturbi allo stomaco, stanchezza e spossatezza. Solo una corretta alimentazione senza glutine può conferire ad un celiaco un perfetto stato di salute.

Lo zucchero, un nemico invisibile in cucina

Lo zucchero si trova da anni al centro dell’attenzione di nutrizionisti, scienziati e medici di tutto il mondo, perchè considerato uno dei principali nemici per la salute umana. Si tratta di uno degli elementi basilari della comune alimentazione, presente in qualsiasi tipo di preparato, oppure pronto per essere inserito all’interno di una varia gamma di cibi e bevande, con il fine di addolcire. Eppure i risultati delle ricerche effettuate dagli studiosi sembrerebbero spingere in una sola direzione, ossia verso la riduzione del consumo dello zucchero bianco.

Perché?

Lo zucchero è uno dei principali responsabili dello stato di obesità in cui riversa la maggior parte della popolazione, per non parlare di alcune malattie a diversi organi, provocate proprio dall’uso di questo dannosissimo prodotto industriale. Si prevede che il 95% degli americani, infatti, sarà obeso o gravemente sovrappeso nei prossimi 20 anni, mentre un terzo soffrirà di diabete. Queste previsioni sono allarmanti quanto veritiere, visto che l’80% del cibo che può essere acquistato negli USA contiene zuccheri nascosti per migliorarne il sapore.

Non solo, a farne le spese vi è anche il cervello, poiché con i carboidrati gli zuccheri alterano la struttura e la funzionalità della mente. Una ricerca del Charité University Mental Center di Berlino, pubblicato dalla rivista Neurology, afferma che il glucosio può far diminuire la memoria restringendo l’ippocampo, l’area del cervello dove risiedono le capacità mnemoniche. Lo zucchero è anche in grado di far produrre più acido urico al fegato, alzando la pressione arteriosa, la principale causa di aumento del rischio cardiovascolare, ma anche di elevare i livelli di colesterolo. Ci sarebbero poi dei collegamenti tra il consumo di zucchero e l’insorgere della demenza.

La difficoltà consiste proprio nel liberarsi dal consumo di zucchero bianco, poiché il nostro cervello reagisce alla sua assunzione come all’uso di certe sostanze stupefacenti, ed è per questo che diventarne dipendenti è molto facile. Questo ingrediente è stato infatti ribattezzato dagli studiosi come il nuovo tabacco.

Inoltre, una ricerca olandese condotta su 600 persone ha mostrato come lo zucchero sia anche in grado di accelerare l’invecchiamento. La stima dei ricercatori è 5 mesi in più per ogni 180 gr di zucchero ingerito. Questo succederebbe poiché nel momento in cui l’organismo scompone lo zucchero, rallenta anche la produzione di collagene ed elastina, componenti che rendono la pelle giovane ed elastica.

Cosa fare?

Ridurre il consumo di zuccheri all’interno del proprio nucleo familiare e della propria alimentazione è un primo passo verso la completa rinuncia a questo ingrediente. Anche la ricerca di cibi meno dolci, la rimozione delle macchinette di bevande zuccherate e l’utilizzo dello zucchero grezzo, invece di quello raffinato, possono essere delle valide opzioni, così come il perenne controllo degli ingredienti contenuti nei cibi acquistati.

Come avere più energia al mattino

Che il buongiorno si veda dal mattino è risaputo. Che il momento del risveglio sia tragico per la maggior parte delle persone anche. Il mattino non risulta infatti essere il momento migliore della giornata, in quanto spesso si fa fatica ad alzarsi presto, a dare il meglio di sè durante le prime ore del giorno, ancorati ancora per molto tempo al letto di casa. Ci sono però alcuni piccoli trucchi e accorgimenti per poter ingranare la marcia e iniziare la giornata con il piede giusto, abbandonando tra le coperte la stanchezza e la lentezza tipica del mattino.

Dormire regolarmente

Per un buon risveglio è necessario passare notti tranquille, cercando di mantenere un orario di sonno regolare. Un adulto dovrebbe dormire fra le 7 e le 9 ore al giorno, evitando di variare gli orari, per non mandare in confusione il ritmo cardiaco. Normalmente, il risveglio migliore è quello naturale, preceduto da una fase di sonno leggero, senza il rumore di una sveglia che lo interrompa. Si dovrebbe inoltre evitare il tasto snooze della sveglia e non rimandare il momento in cui ci si deve alzare. Prolungare il dormiveglia non farà altro che peggiorare lo stato di stanchezza del corpo e della mente.

Consumare una colazione sana

La colazione non è soltanto uno dei pasti più importanti della giornata, ma è anche lo step fondamentale per affrontare le ore successive al risveglio in maniera attiva, ricaricando il corpo con l’energia persa durante il sonno. Il pasto del mattino ideale è ricco di frutta, carboidrati e proteine. Gli alimenti migliori da assumere per recuperare subito energia sono la frutta e i cereali. Una colazione ad alto contenuto di fibre può infatti aiutare a prevenire le malattie cardicahe stabilizzando la glicemia, con un carico energico pronto per essere usato durante l’arco della giornata. Anche l’idratazione è molto importante al mattino, poichè la mancanza di liquidi nell’organismo provoca la sensazione di stanchezza e sonnolenza. Un individuo sano dovrebbe infatti bere 2 litri di acqua al giorno per soddisfare il suo fabbisogno medio.

Fare attenzione ad alcolici e caffè

L’alcool spinge il cervello a risvegliarsi circa quattro ore dopo la sua assunzione, per questo motivo è meglio fare attenzione e bere poco, evitando di coricarsi subito dopo l’assunzione di queste bevande. Il caffè va invece evitato dopo mezzanotte, meglio ancora se sostituito da una tazza di tè verde.

Fare attività fisica

Fare movimento al mattino è l’deale per un risveglio pieno di energia e per mantenere una resistenza maggiore durante l’arco della giornata, permettendo inoltre di addormentarsi regolarmente la sera. Non servono grandi sforzi, ma semplici movimenti per svegliare corpo e cervello. Basta infatti fare una passeggiata o una camminata veloce per 30 minuti, fare stretching o allungamento. Coccolarsi inoltre con un massaggio al viso è l’deale per avere più energia.

Passare più tempo all’aria aperta

L’esposizione alla luce del sole aiuta a mantenersi svegli, essendo questa un potente regolatore del ciclo sveglia/sonno. Come sfruttarla? Facendo colazione all’aperto o semplicemente esponendosi alla luce del sole anche dietro alla finestra. Inoltre, per caricare corpo e mente della giusta dose di energia, il contatto con la natura è molto importante. Basterà infatti una passeggiata mattutina al parco.

Occhi secchi, mal di testa e irritabilità: sintomi da computer-dipendenti

Occhi secchi, mal di testa e irritabilità. Sono sintomi di una sindrome diffusissima, quella legata all’uso eccessivo del computer, tablet o qualsiasi dispositivo con display illuminato. Secondo nuove ricerche, chi trascorre troppe ore davanti al computer, che sia per lavoro o per svago, risulterebbe carente di una proteina indispensabile per mantenere umido l’occhio.

Stando alla ricerca dell’università Keio, a Tokyo, pubblicata su Jama Ophthalmology, sono proprio gli occhi a risentire maggiormente il malessere. I ricercatori scrivono che le persone che stanno ore ed ore davanti agli schermi luminosi tendono ad aprire gli occhi di più ma a sbattere meno frequentemente le palpebre. Ne conseguirebbe una riduzione della lacrimazione e dunque, una maggiore secchezza oculare che in alcuni casi può persino arrivare ad offuscare la vista. Gli occhi quindi risulterebbero non solo occhi secchi, ma anche rossi ed infiammati alla sera.

Eppure, per alcune persone è impossibile evitare di utilizzare un computer, perché lavorano con il portatile. In questo caso, gli studiosi consigliano di evitare di usare tablet, i-pad ed i-phone prima di andare a letto la sera, perché disturbano il sonno e lo rendono meno sereno e rigenerante. Oltre a questo, esiste qualche rimedio naturale e semplice per limitare i danni agli occhi.

Importante è concedere qualche pausa tra un lavoro e l’altro, sopratutto quando si ha la sensazione di avere gli occhi stanchi, la testa pesante, e una certa stanchezza mentale. Anche una semplice ‘pausa caffè’ con un collega o con gli amici può aiutare a distrarsi. Se questo non è abbastanza, in farmacia ed in erboristeria si possono trovare ottimi colliri a base di camomilla da utilizzare all’occorrenza ogni volta che se ne avverta la necessità. La malva, per esempio è ottima e aiuta a riposare la notte.

Si può inserire nella propria dieta maggior omega 3, contenuto nel pesce, ma anche nella frutta secca, o semplicemente un rimedio classico sono gli impacchi di acqua calda e camomilla da porre sugli occhi, così che non risultino appesantiti e arrossati.