sabato, 18 Maggio 2024

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I dieci segnali che dicono che stai bevendo troppo

Siamo nel pieno delle Feste e diciamocelo: chi di noi non ha bevuto qualche bicchierino di troppo in questo periodo? La compagnia a tavola e il troppo cibo offerto dalle nostre mamme ha sicuramente invogliato tanti di noi ad alzare il gomito più del solito.

L’alcol, però, è sempre più considerato un killer silenzioso, specialmente tra i giovanissimi dove il consumo di alcolici e super alcolici è in costante crescita. Il fatto preoccupante è che tantissimi di loro non hanno neanche la percezione di star sviluppando una dipendenza.Ci sono, però, dei segnali che se tenuti sotto controllo ci suggeriscono che è giunto il momento di iniziare a imporsi qualche regola, onde evitare di finire preda di un vizio che, alla lunga, mette a rischio la vita. Ecco quali sono i dieci segnali che il nostro corpo ci suggerisce per mettere un freno questa brutta abitudine.

Di notte il bagno ti chiama

Se seguite i consigli del ‘bevi almeno due litri di acqua al giorno’, allora ecco trovata la risposta della nicturia, la disfunzione che consiste nella necessità, anche molto frequente, di eliminazione dell’urina durante il riposo notturno. Se, invece, ti svegli nel cuore della notte nelle giornate in cui ti sei divertito con qualche bicchierino di troppo, il problema è un altro: la colpa è sicuramente di un aperitivo andato troppo per le lunghe.

Al risveglio hai gli occhi secchi

Contro una bella sbronza, l’acqua è da sempre considerata un rimedio molto efficace. Per questo motivo, se bevi molta acqua a piccoli sorsi probabilmente ti sentirai meglio. Questo rimedio funziona anche come metodo preventivo: bere acqua prima di ingerire sostanze alcoliche contribuisce ad evitare in parte la disidratazione, oltre ad evitare che tu beva troppo perché hai sete.

La pancia ti dà problemi

Non riesci a spiegarti i motivi di frequenti dolori allo stomaco? Prova a chiederti se non stai bevendo un po’ troppo. L’apparato digerente, infatti, è il primo che incontra l’alcol e dunque il primo a subirne gli effetti negativi legati al consumo eccessivo. In questi casi, fatti davvero un esame di coscienza, senza pensare subito ad allergie e intolleranze alimentari molto di moda negli ultimi anni.

Quando esci dall’ufficio non resisti alla tentazione di un bicchierino

La dipendenza psicologica da alcol non si riscontra solamente durante una giornata no o un periodo difficile della propria vita. Le persone che hanno un legame malato con l’alcol, sono coloro che, dopo una giornata difficile e intensa di lavoro, escono dall’ufficio e si fermano, anche da sole, al primo bar che incontrano per strada.

Sei irritabile e distratto

Se un drink prima di andare a letto può aiutarci a fare sonni tranquilli, l’uso continuo di alcol invece frammenta i cicli del sonno e questo influisce sul nostro metabolismo e quindi sul nostro umore, dice Guy Meadows, direttore clinico della Scuola sonno a Londra. L’alcol rilascia molti zuccheri e altre sostanze che tendono a tenerci svegli e anche il bere moderatamente aiuta a ‘dimenticare’.

Dormi male

Quasi il 60% degli alcolisti soffrono d’insonnia e se bere aiuta a dimenticare, una delle cose che può dimenticare il nostro cervello attraverso l’alcol è come si dorme. Sempre il dottor Meadows spiega che bevendo costantemente aumentano i disturbi del sonno, che possono poi portare alla vera e propria insonnia.

Fai sparire rapidamente il tuo bicchiere

Esattamente come con il cibo, abituarsi ad assumere lentamente quello che portiamo alla bocca ci educa ad un controllo più accurato e ci consente di evitare gli eccessi.

Hai bisogno di rifare le otturazioni

L’alcol tende moltissimo a macchiare i denti ma comincia a farlo dall’interno, spiega il dottor Sameer Patel, direttore della clinica Elleven Dental a Londra. Prima dell’ingiallimento tipico ci sono altri sintomi e insieme all’aumento della sensibilità delle gengive c’è anche questo. Anche i denti perdono colpi, anche quando si è molto giovani. In particolare, mentre il vino rosso tende a creare macchie, birra e vino bianco sono responsabili di una eccessiva erosione dello smalto dentale, spiegano gli esperti. In generale, i denti diventano più sensibili e le otturazioni messe in gioventù sono più esposte a danneggiamenti e, quindi, potrebbero necessitare di essere sostituite.

Il tuo colorito non è dei migliori

Anche in inverno sembri abbronzato nonostante non abbia fatto una vacanza esotica? La colpa è sempre delle bevande alcoliche. Uno degli organi che più si logora con il consumo di alcol è il fegato e il suo malfunzionamento influisce molto sul colore della nostra pelle.

Ad una cena porti più bottiglie del previsto

Sei invitato ad una cena in cui siete in cinque, ma inspiegabilmente porti sei o più bottiglie. La paura che ti assale è di rimanere senza alcol, non di fare una brutta figura con chi ti ospita. L’alcol è come ogni droga – il tuo corpo diventa dipendente da esso , ‘ afferma il dottor Sarah Jarvis ‘: esattamente come con il cibo, abituarsi ad assumere lentamente quello che portiamo alla bocca ci educa ad un controllo più accurato e ci consente di evitare gli eccessi.

Idratazione: l’importanza di bere acqua

Idratazione, ci pensi sul serio?

Quanta acqua bevi al giorno?

Si raccomanda tanto di bere almeno 2 litri di acqua al giorno (qualcuno vi dirà anche oltre ma così potreste compromettere i reni) perchè in fin dei conti la maggior parte del nostro corpo è proprio costituito da acqua che noi perdiamo continuamente con il respiro, il sudore, urina, semplicemente muovendosi e che dunque va reintegrata.

Perchè è importante per l’idratazione bere tanto?

Il corpo va sempre mantenuto idratato ma non solo d’estate come si pensa comunemente perchè c’è più caldo e si suda di più ma anche in inverno perchè ad esempio l’acqua è importante per regolare la temperatura interna.

E’ vero che durante l’inverno è più difficile perchè si avverte meno lo stimolo di bere ma c’è da dire che la necessità di bere che noi avvertiamo in realtà è l’ultima soglia prima della disidratazione perchè in molti di noi la necessità di bere si presenta soltanto quando il corpo è in riserva, ma molti di noi sottovalutano questo fatto, si conti inoltre che negli anziani sovente lo stimolo di bere è proprio assente.

Idratazione: vale tutto?

In realtà tutti quei tè verde che consumi e quel latte di soia non sono il massimo, non ti sto dicendo di rinunciarci ma la bevanda principale deve essere l’acqua.

Un altro sbaglio che facciamo di sovente è anche quello di bere bevande zuccherate quando abbiamo sete nell’illusione che di dissetino, in realtà ci forniscono solo calorie inutili, idem per gli alcolici che danno l’illusione di dissetare in realtà invece accellerano il processo di disidratazione.

Idratazione e disitrazione: i sintomi

Dunque per mantenere la pelle idratata occorre bere molta acqua, mangiare alimenti ricchi d’acqua come frutta e verdura e prestare attenzione ai sintomi della disidratazione: l’emicrania ne è uno, la pelle secca che tira, le articolazioni che fanno male, i dolori muscolari.

Un ruolo molto importante lo giocano anche i cosmetici ed i prodotti che utilizziamo per la pulizia se sono molto aggressivi ci seccano la pelle, privilegiamo prodotti naturali che mantengono la pelle idratata d’estate contro il caldo d’inverno contro freddo, neve e vento che tendono ad aggredire il derma e quindi rendono la pelle screpolata.

Ricordiamo inoltre che l’acqua aiuta a depurarsi perchè favorisce un ricambio continuo: più si beve, più si urina quindi più si eliminano tossine più il corpo si mantiene pulito ed idratato.

Abitudini mattutine: cosa sbagliamo prima di andare al lavoro

Svegliarsi dovrebbe sempre essere qualcosa di rigenerante: eppure, esistono abitudini mattutine che non fanno altro che renderci la vita più difficile. Pensiamo all’istinto immediato di controllare lo smartphone non appena alzate: la ricetta perfetta per una giornata piena d’ansia. Si tratta di un gesto che aumenta i nostri livelli di stress prima ancora di aver fatto colazione, un’abitudine sbagliata cui si dovrebbe porre rimedio concedendosi cinque minuti di meditazione: sedersi su una sedia e concentrarsi sulla propria respirazione procura, infatti, grossi benefici fisici e mentali. Ma anche buttarsi direttamente sotto la doccia è, al contrario di quanto si possa credere, dannoso: una doccia calda ci riporta davvero dallo stato di zombie a quello di semi-umani? Assolutamente no: dopo ore e ore trascorse in orizzontale ciò di cui il nostro corpo ha bisogno è giusto un po’ di attività fisica per riattivare la circolazione – una necessità a cui si può ovviare facendo un po’ di stretching prima di alzarci.

Per di più, non tutti sanno che nel momento in cui ci alziamo i nostri corpi sono disidratati e anche in stato di lieve acidità: così, cominciare la giornata con bevande acide quali quelle contenenti caffeina può essere un grave errore. La soluzione? Bere mezzo litro d’acqua con un’aggiunta di spremuta di limone: un vero toccasana per riattivare l’apparato digestivo e l’equilibrio di tutto l’organismo. Anche una colazione basata prevalentemente su carboidrati può esserci più d’intralcio che d’aiuto: mangiare grossi quantitativi di carboidrati è destabilizzante per i nostri livelli glicemici, in quanto gli zuccheri vengono assorbiti subito dal sangue, dandoci una forte carica di energia cui tuttavia seguono cali poche ore dopo. È raccomandabile, allora, accompagnare al consumo di carboidrati quello di proteine, che rallentano l’assorbimento degli zuccheri: provare a passare da latte e cereali a yogurt greco intero con una manciata di nocciole e mandorle per credere.

Come cambia la vista in base al tempo

Photo credits: annabelmilk

Anche l’estate 2015 è stata archiviata e al suo seguito arrivano le tiepide giornate autunnali, spesso insieme a temporali e raggi di sole timidi e fiochi.
Complici le nuvole ed un cielo sempre pronto ad ingrigirsi, ci ritroviamo a vivere i giorni che precedono l’autunno-ma anche quelli dopo-con un continuo fastidio agli occhi. Oltre ad avere problemi con la vista per tutto il giorno, non riusciamo a distinguere bene i colori. Come mai accade tutto questo? Ma soprattutto, siamo sicuri che sia tutta colpa del tempo e delle stagioni che cambiano?

Secondo uno studio effettuato dall’Università di Rochester-New York- e successivamente pubblicato su Psychological Science la percezione dei colori e l’umore sono strettamente collegati.
Chi è più incline ad avere uno stato d’animo triste distinguerà in maniera meno accurata i colori più luminosi e sgargianti.
Il risultato è venuto fuori tramite un curioso esperimento: sottoponendo un campione di 127 volontari alla visione di un filmato triste o di una commedia. Coloro che avevano guardato il filmato più triste distingueva in maniera poco precisa i colori nei toni del giallo-blu.
Non si è arrivati ancora ad un risultato certo, ma pare che la percezione dei colori prima citati dipenda dalla dopamina-l’ormone del piacere-.

Tuttavia anche le stagioni influiscono sulla percezione dei colori. In estate infatti, accettiamo come giallo anche un colore che abbia una grande quantità di verde al proprio interno.
Al contrario, in inverno, consideriamo giallo un colore effettivamente più puro.
Per distinguere un giallo vero, in estate basta confrontarlo con il verde degli alberi e dei prati.

Quesito risolto, quindi, grazie a questo studio. Come distinguere il colore dei calzini blu o neri al mattino, invece, ancora rimane un mistero per tutti.