sabato, 4 Maggio 2024

Salute

Home Salute Pagina 114
Notizie sulla salute, sugli stili di vita, scoperte mediche, farmaci, diete, fitness

Giornata internazionale sull’omeopatia: curarsi a costo zero

“Stiamo bene … naturalmente” è il nome dato alla giornata nazionale sull’omeopatia, ovvero l’iniziativa che si occupa della prevenzione delle malattie e alla cura del proprio organismo, promossa dall’ associazione medica italiana di omotossicologia, che si tiene oggi 10 aprile 2014 su tutto il territorio nazionale.

Un equipe di medici e veterinari, di 91 provincie italiane, apriranno circa 300 studi omeopatici in tutta Italia dove faranno delle visite gratuite per sensibilizzare i pazienti sui mali della stagione come le allergie, dolori cronici, intossicazioni dell’organismo, stress ed altri malesseri. Non solo, si occuperanno anche di coinvolgere i pazienti sulla conoscenza della terapie d’avanguardia per prendesi cura di sé e per la prevenzione delle malattie.

“Stiamo bene.. naturalmente” è un’iniziativa promossa da A.I.O.T. (Associazione Medica Italiana di Omotossicologia) e curata a livello internazionale dalla Liga Medicorum Homeopatica Internationalis (LMHI), che ha lo scopo di far conoscere tutte le cure possibili ai mali sopracitati con l’utilizzo di soluzioni terapeutiche efficaci e prive di effetti collaterali indesiderati, basandosi sull’ idea del “curare senza nuocere” e sulle teorie di Samuel Hahnemann, fondatore dell’omeopatia.

Inoltre, il nostro Paese è terzo in Europa – dopo la Francia e la Germania – per la scelta di utilizzare prodotti alternativi e naturali ai farmaci tradizionali composti da sostanze chimiche, tant’è che in Italia più di 8.000 persone si affidano all’omeopatia.

Chanel N.5, nuove norme dell’UE minacciano il celebre profumo

Problemi in vista per le amanti dei profumi cult. Tra poco Chanel n°5, Miss Dior, Guerlain Shalimar e Angel di Thierry Mugler potrebbero avere fragranze diverse dal solito. Il motivo? La valanga di norme comunitarie che impongono il divieto di alcuni ingredienti alla base delle formule, che minacciano la sopravvivenza di profumi mitici, perché a rischio di allergie e irritazioni.

La storica essenza creata da Madame Coco Chanel, che hanno amato grandi dive come Marilyn Monroe e da cui milioni di donne in tutto il mondo non si separerebbero mai, è in pericolo. Bruxelles ha intenzione di indirizzare i profumieri con divieti su alcuni componenti, per proteggere una piccola frazione di consumatori, che soffre di allergie.

chanel n5

A riportare la notizia è stato il Daily Mail, sottolineando, che nel mirino della Commissione Europea, sono finite in particolare alcune sostanze come la cumarina, estratta da numerose famiglie di vegetali, o l’eugenolo, che deriva dall’olio di garofano. Secondo il giornale, anche il citrale, sostanza presente nell’olio di limone e di mandarino e il muschio di quercia, tutte sostanze utilizzate per rendere più intensi e mantenere durature le frangranze dei profumi, potrebbero essere bandite dalle nuove norme europee.

L’UE sta inoltre progettando di vietare HICC, una molecola popolare sintetico che riproduce l’odeore del mughetto. La riduzione di tali sostanze porterebbe ad una minore incidenza di gravi irritazioni o gonfiori nei soggetti allergici, che sono presenti nella popolazione in una percentuale, che va dall’1 al 3%.

Queste regole costringeranno i profumieri a riformulare molte fragranze mito, portandoli anche a cambiare la confezione dei loro prodotti, portando ovviamente a costi supplementari. Un portavoce di Chanel ha detto: “L’adattamento è una sfida, ma è proprio il talento del nostro naso che ci serve per preservare le qualità e l’identità olfattiva dei nostri profumi, tenendo conto dei nuovi vincoli normativi“.

La nuova normativa UE, infatti, se sarà approvata prevederà che in etichetta siano indicati tutti i 100 composti “pericolosi” e non più solo i 26 attualmente obbligatori. Una decisione che da un lato rischia di rendere pubbliche formulazioni segrete da decenni e dall’altro di costringere le diverse case produttrici addirittura a modificarle, cambiando di fatto l’essenza del profumo.

Insomma, una brutta grana, perché immaginare Chanel n°5 con una fragranza diversa è a dir poco impensabile. Questo significherebbe un crollo delle vendite in un settore mai in crisi. “Siamo consapevoli che drastiche riduzioni nelle concentrazioni autorizzate di questi ingredienti avrebbero creato gravi perturbazioni per il settore“, ha detto David Hudson, portavoce per la politica dei consumatori presso la Commissione europea.

Le nuove regole, che effettivamente assumere la forma di una modifica del regolamento sui cosmetici adottato nel 2009, hanno subito 12 settimane di consultazione pubblica con operatori del settore, associazioni di consumatori e ricercatori, che si è conclusa il 14 maggio, e i cui risultati dovrebbero essere pubblicati entro l’inizio di luglio. Un progetto di proposta potrebbe essere dato agli Stati membri dell’UE entro agosto e il mese successivo la versione finale sarà inviata per l’esame da parte del Consiglio europeo e del Parlamento, che hanno tre mesi di tempo per opporsi ad esso.

Che cosa direbbe Marilyn Monroe se sapesse che Chanel n°5 fa male alla salute? Proprio lei che raccontava di vestirsi solo con alcune gocce del celebre profumo. Non ci resta che attendere.

Coronavirus: la nuova frontiera del terrorismo

Coronavirus: perché è il terrorismo 2.0?

Non so se avete notato che dalle notizie della Cina non sono trapelate scenate di isteria, di panico collettivo, di bravate di ragazzini che cercano di superare le zone rosse e via dicendo. Si sono ammalati, hanno seguito i protocolli, hanno fatto la quarantena e poi il virus è andato scemando com’era prevedibile che fosse.

Allora perché in Italia si fa tanto fracasso?

Il panico da Coronavirus vende

Il panico dato da questo nuovo ceppo virale ha venduto e vende: amuchina, disinfettanti, mascherine e Dio sa cos’altro.

Per non parlare dei click sui link delle fake news, delle vendite dei giornali, questo virus sta ingrassando i mass media che anziché fare informazione corretta diffondo notizie vage e allarmanti.

I peggiori sono i social: si legge di tutto e la metà delle informazioni sono fake news messe lì a posta per terrorizzare gli utenti.

Come funziona il terrorismo del Coronavirus

Prendiamo un ceppo virale ancora sconosciuto, mettiamolo in circolo in modo improvviso e veloce, otterremo un contagio inizialmente non contenibile.

In Italia aggiungiamo anche notizie sull’apocalisse, false informazioni sul numero di contagiati e vittime, false informazioni su come si contagia e sui sintomi.

Ecco che abbiamo innescato panico, fobia ed isteria: l’inizio del terrorismo.

Quindi arriva il virus: moriremo tutti? Finiranno le provviste e moriremo di fame? Ci verrà la peste? Ci contageremo anche solo respirando? Staremo tre mesi in quarantena? E via dicendo.

Come affrontare il terrorismo mediatico

Prima di tutto non vanno diffuse foto, video o audio di nessun tipo. Se non possono essere confermati, non vanno diffusi. Diffondendo materiale da “passaparola” stiamo solo contribuendo a fomentare il panico.

Precauzioni. Basta utilizzare e diffondere le precauzioni di base ovvero:

  • lavarsi spesso le mani
  • non usare le mascherine se non si è a contatto con persone malate o usarle solo se si è ammalati disinfettare bene le superfici
  • evitare di usare oggetti in comune e di salutarsi con baci e abbracci
  • starnutire e tossire nell’incavo del braccio o dentro un fazzoletto

Fare riferimento solo ai siti ufficiali: http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus

Evitate i bollettini di guerra in cui si diffondono numeri falsati e informazioni da Apocalisse, evitate i luoghi molto affollati e soprattutto siate realisti.

I virus sono tutti contagiosi ed è normale quando c’è un evoluzione che inizialmente non si sia pronti, purtroppo ci saranno vittime e disagi ma non è con l’isteria che si affronta questa situazione.

Aiutiamoci l’uno con l’altro.

Vi chiedo per favore di diffondere questo articolo contro il terrorismo mediatico.

Troppo stress? Ti aiutano i lavori domestici

lavori domestici

Anni anni di battaglie femminili per la parità dei diritti, l’emancipazione, la possibilità di lavorare fuori casa, e per cosa? Sembra proprio che i lavori domestici siano utili a combattere lo stress che la vita di tutti i giorni e soprattutto il lavoro fuori di casa ci procurano. Certo non vale solo per le donne, a rilassarsi pulendo la casa potrebbero essere anche gli uomini.

Può sembrare uno scherzo è invece lo studio è di quelli seri, realizzato dagli scienziati della Florida State University. Non tutti i lavori domestici sono però uguali, lavare i piatti è l’attività che ci rilassa maggiormente. Ebbene si, quando la sera dopo cena abbiamo la tentazione di lasciare i piatti sporchi nel lavandino e finalmente stenderci sul divano pensiamoci bene. Lavare i piatti potrebbe aiutare a rilassarci e ad eliminare lo stress accumulato durante la giornata lavorativa.

Lo studio è stato condotto su alcuni studenti che sono stati divisi in gruppi, alcuni lavano i piatti secondo il metodo tradizionale, altri utilizzando la lavastoviglie. Alla fine è emerso che chi ha lavato i piatti a mano aveva trascorso dei minuti preziosi nella piena consapevolezza della propria coscienza avendo la possibilità di riflettere e questo permette al nostro organismo di rilassarsi e riposarsi.

Lo studio, poi pubblicato sulla rivista Mindfulness, suggerisce che tali effetti positivi possono essere raggiunti adoperandosi quindi in qualsiasi attività casalinga e in tutti i generi di lavori domestici.