giovedì, 18 Dicembre 2025

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Natale a Sandringham: le nuove tradizioni di re Carlo III

Il Natale a Sandringham si è svolto secondo le nuove tradizioni di re Carlo III. È vero che ha fatto tesoro dei consigli della mamma, ma ha anche un pochino svecchiato la festa. Fino ad oggi si sono sempre seguite le tradizioni classiche, cosa sarà cambiato?

Natale allargato a Sandringham

Il re quest’anno ha invitato molte più persone del solito, persone che prima o non erano gradite, o che la regina riteneva semplicemente non ci facessero nulla. Ad esempio i figli e nipoti di Camilla. Ma quest’anno a sorpresa sono arrivati anche i figli di Andrea e Sarah Ferguson, che per anni non era stata più invitata. Indovinate a causa di chi? No, non dell’ex marito ma del principe Filippo che pare non l’abbia mai sopportata.

Natale a Sandringham: addio bilancia

Evidentemente Diana non era l’unica a non sopportare il gioco della bilancia.

Ricorderete che con Elisabetta II era ancora in vigore, una specie di “gioco” dell’età vittoriana: gli ospiti dovevano pesarsi all’arrivo ed alla partenza di Sandringham, perché un aumento di peso avrebbe rassicurato il monarca sul fatto che avevano mangiato e dunque si erano divertiti.

Ebbene Carlo III ha abolito l’usanza della bilancia, che è stata riposta.

Natale a Sandringham: colazione, menù e regali

È stata rispettata la tradizione delle colazioni separate: gli uomini mangiano in sala e le donne fanno colazione a letto.

Cosa si mangia? Bacon, uova fritte, aringhe, salsicce, toast, fagioli, funghi etc. Una cosa leggera insomma, ma non per le donne che bevono te con toast e frutta.

A pranzo c’è il tacchino, come ogni anno, accompagnato da cavolini di Bruxelles, patate, carote e pastinaca arrosto. Non mancano purè, ripieno alla salvia, salsa di mirtilli rossi, la salsa di pane ed il pudding natalizio. Niente caviale e niente ostriche, troppo lusso.

Carlo III infine ha conservato la tradizione germanica di aprire i regali il 24 pomeriggio, bevendo il te nella red drawing room. Anche quest’anno i regali dovevano essere frivoli e poco costosi.

Il fallimento di Chiara Ferragni: la fuga dei brand

Sembra essere iniziato il fallimento di Chiara Ferragni, completamente scomparsa dopo la questione della pubblicità ingannevole. Pare che il suo non sarà un bel Natale per via della fuga dei brand e dei followers.

Il fallimento di Chiara Ferragni: la fuga dei brand

Pare aver preso il via il declino di Chiara Ferragni, dopo il caso pandoro infatti diversi brand stanno rivedendo gli accordi presi con lei.

Safilo, ad esempio, leader nel settore dell’eyewer, ha deciso di chiudere con la Ferragni e quindi il contratto è stato revocato. Ma il motivo non sarebbe la cattiva pubblicità che la Ferragni si è fatta, bensì: “a seguito di violazione di impegni contrattuali assunti dalla titolare del marchio”.

A cosa si riferiscono? Nessuno lo sa. Forse perché la Ferragni dopo il caso pandoro è scomparsa nel nulla.

Altre aziende sembrano stiano rivalutando la collaborazione, per via del danno d’immagine che Chiara si è auto inflitta.

E poi c’è il discorso followers: YouTrend ha monitorato il profilo della Ferragni, riscontrando una perdita dello 0.1% dei fan totali. Questo è successo nei quattro giorni successivi al “pandoro gate”.

La Ferragni attualmente continua a perdere followers, ma nel contempo sono arrivati anche nuovi followers che però hanno degli account leggermente sospetti.

Acquisto di followers?

Chiara Ferragni sparita nel nulla dopo il “pandoro gate”

Chiara Ferragni si è rinchiusa in casa: non esce e non pubblica più nulla.

Mariella Milani, critica di moda ed ex caporedattrice del Tg2 ha rivelato: “È distrutta, ho parlato con un suo amico che mi ha detto che non esce di casa da giorni. Secondo me fa bene a stare zitta, solo il tempo ci dirà come andrà a finire perché il danno d’immagine che ha avuto è enorme”.

E c’è poi la questione tuta: nel video di scuse Chiara indossa una tuta che è andata subito sold out, peccato che costi 600 euro. Per alcuni è stato uno schiaffo alla povertà, indossare un capo del genere mentre si chiede scusa per una beneficenza truffaldina.

Due ricette dal Guatemala facili che puoi provare a casa

Siamo ad una nuova tappa del nostro tour fra i sapori del mondo: oggi vediamo due ricette dal Guatemala, come sempre molto facili e che non richiedono troppo tempo.

Due ricette dal Guatemala: Pepian de pollo

Il pepian de pollo è un piatto tradizionale guatemalteco a base di pollo, peperoni, verdure e spezie. È un piatto molto saporito e facile da preparare.

Ingredienti:

  • 1 pollo intero, tagliato a pezzi
  • 1 cipolla, tritata
  • 2 peperoni verdi, tritati
  • 2 peperoni rossi, tritati
  • 2 pomodori, tritati
  • 1 cucchiaio di coriandolo tritato
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
  • 1 cucchiaio di cumino in polvere
  • 1 cucchiaio di aglio in polvere
  • 1 cucchiaio di sale
  • 1/2 cucchiaino di pepe nero
  • 1/4 di tazza di olio vegetale

Preparazione:

In una padella grande, scaldare l’olio a fuoco medio-alto. Accorpare la cipolla e i peperoni e cuocere per 5-7 minuti, o fino a quando non saranno morbidi.

Unire i pomodori, il coriandolo, il prezzemolo, il cumino, l’aglio, il sale e il pepe e cuocere per altri 5 minuti, o fino a quando i pomodori non saranno morbidi. Aggiungere il pollo e cuocere per 15-20 minuti, o fino a quando il pollo non sarà cotto.

Due ricette dal Guatemala: Pescado frito

Il pescado frito è un piatto semplice ma gustoso a base di pesce fritto. È un piatto perfetto per una cena estiva.

Ingredienti:

  • 600 g di filetti di pesce, come tilapia, salmone o merluzzo
  • 1/2 tazza di farina
  • 1 cucchiaio di aglio in polvere
  • 1 cucchiaio di sale
  • 1/2 cucchiaino di pepe nero
  • 1/4 di tazza di olio vegetale

Preparazione:

In una ciotola, mescolare la farina, l’aglio in polvere, il sale e il pepe. In un’altra ciotola, battere un uovo.

Passate i filetti di pesce prima nella farina, poi nell’uovo e infine nella farina di nuovo. Scaldare l’olio in una padella grande a fuoco medio-alto.

Aggiungere i filetti di pesce e cuocere per 2-3 minuti per lato, o fino a quando saranno dorati e croccanti. Servire con riso bianco o tortillas.

Fedez contro tutti: polemica con Selvaggia, con la Meloni e con i politici

Fedez si scatena e ne ha per tutti. Difende a spada tratta la moglie, beccata con il sorcio in bocca dall’Antitrust.

Diverse persone hanno pubblicamente attaccato Chiara Ferragni, che ha fatto finta di fare beneficenza e invece si è intascata i soldi. Condannata ad una multa di 1 milione di euro, ha fatto un mea culpa pubblico, ma non è bastato perché è venuta fuori la storia delle uova di Pasqua.

Fedez contro tutti: attacca Selvaggia Lucarelli

Selvaggia Lucarelli ha spostato l’attenzione sulle uova di Pasqua, griffate Ferragni, dove sarebbe emerso che anche lì si voleva far la frode.

Fedez risponde alle accuse su Chiara: «la non-giornalista che non vedeva l’ora di buttare m*rda». La accusa di non aver fatto nulla mentre lui e la moglie avrebbero donato un sacco di soldi agli ospedali:abbiamo donato altri 350mila euro a ospedali pubblici. Mi piacerebbe sapere cosa hai fatto tu nel frattempo. Spoiler, niente”.

Selvaggia risponde: «Fedez, non è carino dire che voi fate tanto e io non faccio un caz*o. Ho appena fatto fare una donazione di 1 milione di euro a un ospedale e di un milione e mezzo ad AGCM che contribuisce a tutelare i cittadini e il rispetto delle regole e del mercato! Prego».

Fedez contro la Regione Lombardia e la Meloni

Quello che forse ha irritato di più Fedez è stato l’attacco di Giorgia Meloni, che su un palco diceva:

Il vero modello da seguire non sono gli influencer che fanno soldi a palate indossando degli abiti o mostrando delle borse o addirittura promuovendo carissimi panettoni con i quali si fa credere che si farà beneficenza ma il cui prezzo serve solo a pagare cachet milionari“.

Fedez risponde che lui e la moglie hanno “fatto una raccolta fondi da 4 milioni di euro e abbiamo costruito, in 10 giorni, una terapia intensiva da 150 posti letto che ha salvato delle vite”.

Ma la Regione Lombardia interviene a gamba tesa:I posti letto di terapia intensiva che sono stati ricavati nella struttura realizzata grazie alle donazioni raccolte da Fedez e Ferragni erano 14 e non 150. All’ospedale in Fiera, invece, grazie alle donazioni di oltre 6.000 donatori privati, anche semplici cittadini, si è potuto realizzare un vero reparto di terapia intensiva con 157 posti letto, che ha potuto ricoverare e curare 538 pazienti”.

Ma Fedez controbatte: “Sapete il Governo e la regione Lombardia quanto hanno speso per costruire la stessa terapia intensiva, con gli stessi posti letto, entrata in funzione una miriade di mesi dopo? Dieci milioni di euro, per curare forse un terzo, un decimo delle persone che abbiamo curato noi”.

In pratica la beneficienza è diventata una gara.