domenica, 21 Dicembre 2025

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Confermata la partecipazione di Harry alla cerimonia, ma Meghan non ci sarà

Alla fine è stato reso noto a Buckingham Palace che Harry parteciperà all’incoronazione di re Carlo III.

Meghan non ci sarà.

Le voci si rincorrono: la duchessa non è stata invitata? Al duca è stato fatto presente che Meg non era gradita alla cerimonia? Oppure è la duchessa ad aver deciso che è tempo di tagliare definitivamente i ponti?

Curiosi?

Harry va all’incoronazione del padre ma senza Meghan

Il principe Harry ha infine sciolto la riserva: parteciperà alla cerimonia.

La moglie Meghan non sarà presente.

È già stato smentito che lei non fosse stata invitata, come era ovvio che fosse, entrambi hanno ricevuto l’invito reale.

Meg non volerà proprio a Londra, resterà in America punto e basta.

Leggiamo la nota ufficiale: “Buckingham Palace è lieta di confermare che il Duca di Sussex presenzierà al rito dell’incoronazione il 6 maggio nell’Abbazia di Westminster. La Duchessa di Sussex resterà in California con il Principe Archie e la Principessa Lilibet”.

Dunque sarebbe infine questo il motivo, il non invito dei bimbi?

Harry non si tira indietro ma Meghan taglia i ponti, rottura definitiva?

In questa scelta di Harry e Meghan tutti ci vedono qualcosa di diverso. Alcuni credono che ormai ci sia un’insanabile frattura nella coppia, per cui il duca vorrebbe riconciliarsi con la famiglia. A noi non sembra proprio.

Semplicemente il duca sa che non può tirarsi indietro, mentre Meghan si ripara come al solito dietro i figli per defilarsi.

Secondo Jonny Dymond, Royal editor di Bbc il motivo dell’assenza è molto semplice: «la Duchessa è decisamente impopolare fra i britannici in questo momento, per molti britannici… sia che sia il risultato delle sue stesse parole e azioni o per il vetriolo sparso su alcuni giornali britannici».

Meg dunque giustifica l’assenza con il mancato invito dei bambini ed il compleanno di Archie, ma i gossipari sono pronti a scommettere che la duchessa abbia deciso di non tornare mai più a palazzo.

Pare fra l’altro che Carlo III abbia tirato un sospiro di sollievo alla notizia.

Nuovi dettagli sull’incoronazione moderna, ma non troppo, di Carlo III

Come abbiamo già detto l’incoronazione di re Carlo III sarà una via di mezzo fra tradizione e modernità ed il futuro re ha deciso che non ci sarà eccesso di sfarzo.

Finora abbiamo scoperto il numero degli invitati, che non ci sarà una consegna di lingotti e che Camilla sarà regina, senza la dicitura “consorte” e non indosserà la corona della discordia.

Oggi scopriamo qualche dettaglio in più.

Tutte le corone di Carlo III

Durante l’incoronazione di Carlo III sono previste due corone, che fanno parte degli oggetti dell’investitura del sovrano.

Come già accennato in passato, questo nuovo re, non avrà una nuova corona, indosserà la St. Edward’s Crown, durante la cerimonia. La corona, molto pesante fra l’altro, è stata portata dai gioiellieri di corte per essere allargata, visto che la testa di questo re è più grande.

Per uscire da Westminster, Carlo indosserà la The Imperiale State Crown, realizzata nel 1937, la corona con cui Elisabetta II ha sempre aperto le sedute del Parlamento.

Neanche Camilla avrà una nuova corona, ha scelto la Queen Mary’s Crown, che però sarà modificata in modo da rendere omaggio ad Elisabetta II. La futura regina ha infatti richiesto che fossero aggiunti tre diamanti appartenenti alla collezione privata della defunta monarca.

Le carrozze per l’incoronazione di Carlo III

Oltre che due corone, sono previste anche due carrozze per l’incoronazione di Carlo III.

Per arrivare all’abazia, i nuovi regnanti useranno la Diamond Jubilee State Coach, molto moderna con finestrini elettrici ed anche aria condizionata. Sarà trainata da sei Windsor Grey, i cavalli grigi della royal family usati per le parate ufficiali.

La carrozza che deve il nome al fatto che Elisabetta II la utilizzò in occasione del suo Giubileo di diamante, nel 2012.

Dopo la cerimonia, il re e la regina torneranno a Buckingham Palace a bordo della Gold State Coach. Questa carrozza è famosa perché ricoperta in foglia d’oro e pesa ben quattro tonnellate per cui serviranno otto cavalli per trainarla. In questo caso è la tradizione ad imporre l’uso del fastoso mezzo: il suo utilizzo risale al 1831, quando a salire al trono fu Guglielmo IV e da allora tutti i reali l’hanno usata nel loro corteo.

Il gesto che Harry non ha perdonato alla nonna: scoperta la verità su William

A quanto pare è saltata fuori una decisione di Elisabetta II che riguardava i nipoti e che avrebbe ferito Harry.

Riguarda un fatto accaduto molti anni fa, una decisione che la nonna prese e che inevitabilmente rimarcò le differenze fra i due fratelli. È stato un dettaglio svelato di straforo, qualcuno che doveva stare zitto ha parlato.

Il gesto che Harry non ha perdonato alla nonna

Come sappiamo Harry andò in guerra contro i talebani nel 2001, quello che non sapevamo è anche William avrebbe dovuto partecipare.

Inizialmente era stato deciso che i due fratelli sarebbero stati mandati a combattere sul fronte, ma poi succede qualcosa: William non parte.

Sir Mike Jackson, generale a riposo a quel tempo comandante dell’esercito di Sua Maestà, ha vuotato il sacco su questa decisione e sul perché, ma soprattutto su chi l’ha presa.

Fu infatti Elisabetta II che decise che era troppo alto il rischio di mandare il primogenito di Carlo, la corona non poteva permettersi di perdere William.

Quella volta che Harry andò in guerra ma Wlliam no

Jackson racconta che la regina Elisabetta II voleva preparare entrambi i nipoti a partire per Kabul, per fare “il loro dovere”, quindi sia Harry che William.

Dopo le consultazioni di rito con gli alti comandi, i vertici dei servizi segreti dell’MI6, i supremi funzionari di corte, la decisione fu modificata: situazione ad alto rischio per William.

“Alla fine fu deciso che per William, erede al trono, il rischio era troppo grande; mentre per suo fratello minore era accettabile” riferisce Jackson.

Questo fatto già accade durante la guerra delle Falkland contro l’Argentina, dove fu mandato Andrea, ma non Carlo.

Sembra che il duca di Sussex abbia incassato questa decisione senza battere ciglio, ma non l’abbia mai perdonata alla nonna.

Il Grande Fratello Vip è un programma falso: la confessione dell’ex gieffino

Ma qualcuno aveva ancora dei dubbi che il Grande Fratello Vip fosse un programma falso? Se la risposta è sì, ci pensa un ex interno a rivelare la verità: è tutto pilotato.

Ma no? E dire che sembrava tutto molto naturale e che il vincitore lo decide il pubblico.

E invece.

La confessione dell’ex gieffino sul Grande Fratello Vip e normale

Già tempo fa il Grande Fratello Vip era stato smascherato: i concorrenti recitano un copione e sono gli autori a decidere chi vince (non “il televoto da casa”).

A riprova di tutto questo arriva la confessione dell’ex gieffino Gennaro Lillo, che ha partecipato all’ultima edizione non vip del reality.

Durante l’intervista ad Espresso Podcast gli è stato chiesto se il reality fosse vero o pilotato e lui ha risposto: “Quante robe ci dicono di fare? Ok, vi dico i segreti del GF. Io ho partecipato alla versione normale. Quello non è pagato. Con il GFRVip prendi dei soldi come cachet, quello normale no”.

Quindi secondo lui in quello normale nessuno ti paga, quindi gli autori se ne fregano, chi vince vince e chi perde perde, ma quello vip è un altro paio di maniche. Lì sei pagato e ti pagano per recitare.

Eppure Gennaro Lillo ha anche detto una frase enigmatica: “Loro ti chiamano in confessionale e ti dicono di non raccontare mai nulla di questo durante il programma”. Cos’è che non si può raccontare?

Si riferiva pare alle uscite che si possono fare durante il programma, che sono autorizzate ma avvengono sotto scorta. Così dice lui.

Nessuno parla del vincitore del Grande Fratello Vip: il baratro dell’indifferenza

Terminato il programma, finita la festa. Il Grande Fratello Vip è già finito nel baratro dell’indifferenza, vuoi perché è già iniziato l’altro terribile show (L’isola dei famosi), vuoi perché quest’anno se ne sono dette e viste di tutti i colori.

Voci di corridoio dicono che il vincitore è stata cambiato in corso d’opera, perché qualcuno (Fabrizio Corona?) ci aveva beccato.

Ma la questione del bullismo di Bellavia sembra la vera ragione, il programma si è mostrato per quello che è: ignoranza pura e diseducazione.

Quindi pare che nessuno voglia più parlare di questa edizione. Niente dibattiti, niente salotti.

Come sempre, vi invitiamo a stare lontani da questi programmi spazzatura, che non arricchiscono la mente e hanno l’unico scopo di distrarre il cittadino dai veri problemi del Paese.