domenica, 19 Maggio 2024

Lady A

Home Lady A Pagina 4
C'è una pillola per dimagrire, una per dormire, una per ringiovanire. E poi una per fare l'amore: quella pillola è Lady A. Perché all'amore servono consigli, così come alle persone serve fare l'amore.

A far brillare non sono i gioielli, ma le attenzioni (LADY A)

È una roba da professionisti farci sentire uniche e belle. Non ci riescono mica tutti. E quando non ci riescono non durano poi così tanto. Perché noi donne siamo principesse dentro, abbiamo bisogno di sentirci desiderate e, peggio, abbiamo bisogno di sentirci il centro del mondo. Del suo mondo. Fuori dal letto e sotto le lenzuola. Perché, nonostante ci dia estremamente fastidio, siamo in tante ad avere le tette. E sono davvero davvero molte, quelle che hanno una o due taglie più della nostra. Così capiamo che è quello giusto, quando ci fa sentire come le uniche detentrici di tette sul pianeta. Nonostante la nostra sia solo una seconda coppa B.

E no, non crescono veramente, magari funzionasse così. Per quello serve un chirurgo, un pennarello e due belle protesi. Accade semplicemente che se i suoi occhi ci raccontano che siamo perfette, finisce che ci crediamo, prima o poi. Accade che se è fiero di averci accanto, allora cammineremo fiere al suo fianco. Perché il suo compito più faticoso, ma anche il più spontaneo, è proprio questo: trattarci come se fossimo insostituibili. Ed esserlo davvero. È questo il motivo per cui farei un grande falò con quelli che finiscono le frasi al posto nostro, con quelli che girano il collo tipo esorcista per controllare i glutei delle ragazze nel loro raggio visivo, con quelli che si portano dietro la timida fidanzatina che neanche Paris Hilton con il suo chihuahua. Siamo la vostra scelta e dalle vostre scelte si comprende chi siete. Siamo le donne che avrete accanto, quelle a cui somiglieranno i vostri figli, quelle che troverete la sera a letto, quando rientrerete a casa. Non siamo quelle mute e timidine, perché insomma, la psicopatia è una prerogativa del nostro sesso e, a meno che non siate voi il problema, noi urliamo, ci infuriamo, amiamo come nessuno potrà mai.

Una donna corteggiata ogni giorno, con gli occhi, con le parole, con le attenzioni, brilla. E non occorrono diamanti, non occorrono paillettes. Le basterà un sorriso. E il merito di quel sorriso sarà tuo. Tutte sappiamo fare l’amore, tutte sappiamo far star bene un uomo. Ma è quando quel tutte diventa “solo tu” che, forse forse, è amore.

È il fatto di farmi sentire unica che rende unico anche te.

Fedeltà e altri esseri mitologici (LADY A)

Probabilmente fa tanto anni ’50, ma la pretendiamo tutti, oggi come ieri, forse anche di più. La fedeltà. Come quando rivedi la lista della spesa, quella della felicità, e allora: “il ragazzo ce l’ho, l’amore ce l’ho, il sesso ce l’ho, la complicità ce l’ho”, e cosa manca? Ecco, la speranza futura che questo possa durare per sempre. La certezza presente che questo si decida insieme, giorno per giorno.

Ho visto storie finire, persone alzare i tacchi e fuggire via, delicatamente e non, nonostante ciò che c’era stato, nonostante i sentimenti. Ho visto persone rimanere per finta, per comodità, anche per amore, ma essere altrove con il corpo o la testa. Così finisci per non crederci più alla fedeltà, perché hai ancora le cicatrici a ricordarti che no, il più delle volte non è autentica.

E i rapporti che hai, quelli in cui sei immerso, pagano le conseguenze di quel deficiente che il cuore te l’ha spezzato. Perché in un modo o nell’altro, impariamo dai nostri errori di valutazione. Impariamo dai comportamenti e dalle scelte degli altri. Alziamo muri e indossiamo corazze sotto cui sarà difficile scavare. Muri e corazze sempre più forti e impenetrabili.

Si è infedeli con il corpo, ma soprattutto con la testa. E non è detto che si tradisca solo con le persone: si può tradire con le cose, con le passioni, con i ricordi e le nostalgie, con le occasioni che abbiamo perso e che ancora ci fanno pensare “chissà…”. Sono tante le infedeltà e ognuna fa male a suo modo. Sono tanti gli infedeli e ognuno sa che il prezzo da pagare, prima o poi, sono le persone. Anzi, LA persona. Quella più importante.

Così si può essere felici per amore, ma non sicuri. Mai. Così mi chiedo quante volte sono stata tradita e quante volte ho tradito. E in questo triste bilancio non faccio che scuotere la testa e pensare a quanto l’amore limpido, pulito, spensierato sia tutto quello di cui abbiamo bisogno: e la fedeltà consiste proprio in questo, nel far durare questo tipo di amore il più a lungo possibile.

Perché vuol dire questo essere fedeli. Vuol dire che qualunque cosa accada nelle nostre vite, noi saremo sempre lì, l’uno accanto all’altra, con il corpo, la testa, il tempo, le forze, la passione, le attenzioni. Ché alla fine l’apice della sensualità, il massimo della trasgressione, adesso è proprio lì, nella fedeltà.

E sì, fa tanto anni ’50, ma io la voglio oggi, domani, per sempre.

A volte non serve il viaggio, ma la valigia (LADY A)

Brutta storia le valigie. “Non ci entra mai niente dentro“, anche se con quello che ci ho messo riuscirei a vestire il Mozambico. “Non si chiude mai“, anche se ho superato di almeno 5 kg il limite di capienza. E fortuna che ho il sederone. Devi scegliere cosa metterci dentro, e noi donne siamo “tutto o niente”. Le imbarchi sperando arrivino a destinazione, un po come i bilioni di parole che rivolgi al cervello del tuo ragazzo. “Sono pesanti e fanno rumore“, ma ci credo. Insomma, pare sia chiaro, nutro profondi pregiudizi nei confronti delle valigie. Ma c’è stato un momento, intensissimo, in cui le ho rivalutate di netto: quando ho scoperto La Valigia Rossa.

No, non è il nome di un’agenzia di viaggi, né serve per viaggiare materialmente. Ma di viaggi sensoriali, questa speciale valigia è in grado di fartene provare davvero tanti. Ecco, vi spiego: avete presente le presentatrici Tupperware? O Folletto? Quelle che ti ritrovi sull’uscio come Testimoni di Geova, che ti mostrano come rinchiudere sottovuoto un cadavere in un contenitore o come aspirare il gatto dal divano? Ecco, la questione è più o meno simile, ma estremamente più piacevole. Perché le presentatrici de “La Valigia Rossa” non vi faranno venire voglia di testare la suola dei nuovi sandali a suon di pedate, ma vi faranno venire voglia di ospitarle per il prossimo ventennio.

A volte non serve un viaggio, ma la valigia (LADY A)

Ma alla fine, che cosa c’è in questa valigia, vi starete chiedendo. Sex toys, oli intimi da massaggio, palline per la ginnastica pelvica, lubrificanti, vibratori e qualsiasi cosa abbia a che fare col sesso e il benessere sessuale femminile. Ve l’ho detto che vi sarebbe piaciuta. Insomma il bagaglio del piacere, la scatola dei desideri, il contenitore della felicità, la soluzione alle serate solitarie o alle voglie insoddisfatte. E oltre a questo, tanta, tanta prevenzione. Basta cercare i contatti, partecipare a una riunione e ordinare La Valigia Rossa. Lei che non avrà le crisi pre mestruali, lei che non si specchierà incessantemente, lei che soddisferà tutti i vostri bisogni senza la necessità di striduli urletti e copiose minacce, come i vostri fidanzati.

Uomini, io ve lo dico che servite sempre a meno.

L’intimità non è solo questione di sesso (LADY A)

Passiamo interi periodi della vita a sfilarci calzini come fossero autoreggenti, perché è l’atteggiamento quello che conta. Poi il motivo per mettere autoreggenti vere arriva e le aspettative salgono su un piedistallo altissimo, rischiando di precipitare rovinosamente al suolo. Perché sì, è bello ma non simpaticissimo, è simpatico ma non bellissimo: insomma, gli mancherà sempre qualcosa, come mancherà a noi.

Ma l’amore fa perdonare le mancanze e fa amare profondamente le presenze. Solo una mancanza non riusciremo a perdonarla mai: tanto sfiancante, intenso e salutare sesso. Perché insieme alle attenzioni, alla fiducia e all’amore, il sesso è il pilastro di una relazione. È il metro che misura l’attrazione tra due anime.

E a quelli che “il sesso non è fondamentale” farei una gigantesca e fragorosa pernacchia. Perché? Perché fare l’amore è unione, condivisione, è l’apice del cercarsi, è trovarsi con i cinque sensi (forse anche qualcuno in più), tutti lì, presenti, di colpo. È un punto dal quale non si torna più indietro. È il punto da cui si va parte, altrimenti ciao. Chi dice di riuscire a farne a meno, si sta solo accontentando di un rapporto a metà.

E chi l’ha detto che per fare l’amore bastano due corpi? Il sesso fa solo parte di un ingranaggio ancora più grande e ancora più complesso: quello dell’intimità. L’amore è chiassoso e pretenzioso, e spesso promette hic et nunc cose più grandi di lui, di noi, di tutto. Più discreta è l’intimità, spontanea complicità che anche chi ne è fuori avverte. L’intimità è una questione di testa e di chimica, per questo molti ne sono tagliati fuori. La riconduciamo alla mera fisicità, ma è infinitamente più complessa. È lei che ti fa pensare, anche solo per un momento, “sì è lui“. È lei che ti fa essere esattamente lì dove sei, in maniera pura, spensierata e serena.

Secondo un sondaggio condotto da un sito di dating online, una donna su cinque mette in discussione la propria relazione se l’intesa tra le lenzuola non è perfetta, esattamente come farebbe un maschio su tre. E sì, parliamo dell’atto fisico in sé, ma fino ad un certo punto. Perché la sessualità inizia dalle attenzioni quotidiane, dagli atteggiamenti che ogni giorno assumiamo nei confronti del partner. E ok, Richard Gere in Ufficiale e Gentiluomo magari ha distorto la nostra idea di gentleman, ma chi ti cerca tra la folla con gli occhi, chi coglie ogni momento per accarezzarti impercettibilmente, chi ti ha sempre lì, tra i pensieri, esiste, ed è la nostra metà. Quella che abbiamo scelto.

Dunque, alla domanda “quanto conta il sesso in una relazione?”, io rispondo che a fine giornata dovremmo tutti voler tornare tra le braccia di chi amiamo e fare tanto, sfiancante, intenso e salutare sesso. Esattamente come dovremmo pretendere occhi che ci guardano, mani che ci sfiorano e pensieri dedicati a noi durante tutto il resto del giorno. Ogni singolo giorno.