mercoledì, 29 Marzo 2023

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Impianti dentali: quando e perchè farli

Nel caso in cui occorra estrarre dei denti o nel caso in cui la struttura del dente originario abbia subito dei danni si rende necessario eseguire degli impianti dentali.

Questo tipo d’impianti sono pratiche medico chirurgiche volte a reintegrare nell’estetica e nella funzionalità la dentatura compromessa.

Impianti dentali: quando occorre ricorrervi

Si ricorre all’implantologia dentale quando occorre estrarre un dente, specie se in una zona visibile, o nei casi di agenesia in cui uno o più denti non siano mai spuntati. O ancora quando si è svolto un lavoro di devitalizzazione in cui si è dovuto rimuovere gran parte del dente e la ricostruzione è sempre precaria.

Impianti dentali: come sono fatti e come si eseguono

L’impianto dentale si costituisce di una parte in titanio, la vite, da un pilastro e da una parte in ceramica, la capsula.

La vite in titanio (diametro di 3-6mm e lunghezza di 7-18mm) viene fissata nella mascella a guisa di radice del dente, segue il pilastro ovvero la parte che spunta dalla gengiva a cui si fissa la capsula o la protesi che può essere in ceramica o in oro che sostituisce in tutto e per tutto il dente.

La vite con il passare del tempo si salda all’osso permettendo alla capsula di restare al suo posto, per tale ragione si sceglie il titanio perchè soggetto a questo processo di osteointegrazione (scoperto dal professore svedese Ingvar Brånemark). La seduta è assolutamente indolore, si svolge in primis con una RX panoramica dentale digitale, quindi si esamina il caso e si effettua l’impianto.

Impianti dentali: perchè farli

Esteticamente la mancanza di uno o più denti comporta cali di autostima ed inoltre rende difficile la pulizia e la masticazione. L’implantologia dentale sostituisce degnamente i denti persi, l’impianto è stabile, non soggetto a sgretolamento (come nel caso delle ricostruzioni) grazie alla vite inserita nell’osso ed è quindi difficile da perdere. Sono inoltre duraturi rispetto ai ponti, pertanto non soggetti a frequenti sostituzioni e sono un’ottima alternativa alle dentiere che molto spesso creano fastidi ed imbarazzo.

Gli impianti dentali non costituiscono un problema per altri denti e consentono di mangiare tutti i cibi senza timore che la capsula salti via o si distrugga.

L’impianto dentale va sempre pianificato con il dentista di fiducia, dopo aver esaminato la situazione ed aver effettuato una panoramica. Visti i costi elevati dell’implantologia dentale è sempre bene chiedere più preventivi in studi professionali seri.

Ora legale, arrivano i problemi. Ecco come sopravvivere

Con la primavera arriva anche l’ora legale. Tra il 30 e il 31 di Marzo si dovranno spostare in avanti di un’ora le lancette di tutti gli orologi – fatta eccezione per gli smartphone e i pc che ci risparmiano la fatica facendo tutto in automatico.
Come tutte le cose, ci sono aspetti positivi e negativi. Esser riscaldati dai raggi solari che diventano sempre più forti e accoglienti man mano che avanza il tempo, risparmiare un’ora di luce elettrica e avere una bolletta meno pesante. Ma le negatività?

Fra i disturbi più comuni e attesi del “cambio d’ora” c’è sicuramente lo stress dovuto alla mancanza di sonno. Mettendo gli orologi un’ora in avanti, di fatto, si perde proprio una di sonno. Un’ora sembra esser davvero poco e con il passare dei giorni i ritmi si vanno regolarizzando, ma ore di sonno perduto, minuti e secondi accumulati portano ad un vero e proprio jet-lag.
La soluzione? Tisane rilassanti o alla melatonina per regolare l’alternanza sonno-veglia.

La mancanza di sonno nei casi più gravi può addirittura causare un infarto. Gli studi hanno verificato come nei due giorni successivi all’entrata in vigore dell’ora legale, aumentasse vertiginosamente il tasso di persone colpite da infarto. Per prevenire il rischio, gli esperti consigliano di anticipare la sveglia di circa mezz’ora durante il week end che sancisce il passaggio dall’ora solare – attualmente in attivo – a quella legale – che entrerà in vigore la notte del 30 Marzo.

Buone notizie per tutte le “attenti alla linea”: anticipando l’ora di pranzo e cena, l’appetito manca. Come rimediare? Anticipare l’ora dei pasti, così, con il tempo, il corpo – e l’intestino – sarà pronto e abituato a “sentir fame” alle 12:30/13:00 – che corrispondono alle 13:30/14:00 del periodo “senza ora legale”.

Non solo cambio di stagione, allergie, polline e alberi in fiori, problemi in famiglia, al lavoro, nello studio. Mutuo, tasse, semafori sempre rossi. Non basta tutto ciò ad innervosirci. Nel periodo di reintroduzione dell’ora legale il nervosismo cresce a livelli esponenziali; si diventa altamente irritabili e scontrosi. Niente panico, non siete voi, non è colpa vostra. Bastano solo camomille, oli essenziali, relax e tutto tornerà alla normalità.

Lo shopping aiuta a vivere meglio e più a lungo

Lo shopping è terapeutico, aiuta a vivere meglio e più sereni: è quanto stabilisce la ricerca pubblicata on line dal “Journal of Epidemiology e Community Health”. La ricerca è stata effettuata su 1.850 anziani (over 65 anni). Ai partecipanti, tutti di Taiwan, è stato chiesto quanto spesso fanno shopping, con opzioni che vanno da “mai” a “tutti i giorni”. Lo studio ha dimostrato come la “shop therapy” aiuti soprattutto gli uomini, risultato alquanto strano, conoscendo i pensieri maschili in merito al “fare shopping” e vedendo le loro espressioni sofferenti al limite del suicidio davanti a vetrine e bancarelle, in contrasto con il sorriso 68 denti e occhi a cuoricino delle donne.

Capacità intellettuali e fisiche sono state misurate attraverso questionari validati per età, sesso, istruzione, etnia, finanziaria e status occupazionale, fattori di stile di vita. Una ricerca 360° per conoscere al meglio ogni aspetto e ottenere risultati certi. Uno su quattro degli intervistati (22%) ha dichiarato di acquistare da due a quattro volte a settimana. Un ulteriore 17% acquista ogni giorno, il resto solo una volta alla settimana. Quasi due terzi degli intervistati erano di età inferiore ai 75 anni. Poco più della metà (54%) erano uomini. La maggior parte ha avuto un stile di vita sano e tre su quattro erano finanziariamente autosufficienti.

La ricerca ha dimostrato che chi va a far shopping più di una volta a settimana tende ad essere più giovane, ha una migliore salute fisica e mentale, accompagnato da esercizio fisico regolare e ha un gruppo di amici forte. Insomma, uno stile di vita perfetto. I ricercatori hanno usato diversi approcci per tener conto delle limitazioni fisiche e cognitive, ma, anche nonostante tutti questi accorgimenti, gli anziani che fanno acquisti ogni giorno vivono più a lungo rispetto a quelli che acquistano meno frequentemente.

Perché lo shopping ha questi effetti positivi sulla salute? Garantisce movimento (fare acquisti vuol dire camminare a lungo, muoversi e tenere buste pesanti) e attenzione alla salute (con l’acquisto di cibo sempre fresco). Inoltre gli acquisti frequenti, soprattutto tra gli anziani, servono a stare in compagnia, scambiare quattro chiacchiere in una giornata calda e sentire meno la “solitudine”.

Protettori gastrici: cosa sono e che danni provocano

Protettori gastrici: quando sono dei nemici e quando sono degli alleati?

Solitamente vengono prescritti in caso di problemi gastrici e molti li assumono con leggerezza, conosco persone che li assumono da anni senza che nessuno abbia spiegato loro che non si possono prendere per troppi tempo.

Facciamo chiarezza.

Protettori gastrici: cosa sono?

I farmaci che proteggono la mucosa gastrica hanno la funzione di proteggerla dai danni che possono causare certi farmaci, lo stress, certi cibi e le infezioni da Helicobacter pylori, e poi ci sono gli inibitori di pompa protonica che inibiscono la produzione di acidi nello stomaco.

L’omeprazolo, il più famoso, ha la capacitò di neutralizzare l’eccessiva acidità dello stomaco solo momentaneamente, senza bloccare la produzione di acido cloridrico, come il bicarbonato di sodio, il carbonato di calcio.

Quali effetti collaterali hanno i protettori gastrici

I farmaci che proteggono lo stomaco andrebbero assunti solo in terapie di breve durata.

In primis va detto che questi farmaci interferiscono con la digestione perché senza l’acidità gastrica, gli enzimi digestivi non possono funzionare. La cattiva digestione comporta gonfiore e dolori al ventre, inoltre i cibi mal digeriti che valicano oltre il duodeno e giungono nell’intestino contengono tutto il loro potenziale allergizzante ancora intatto.

E’ stato dimostrato che l’uso di protettori gastrici può creare dermatiti, artrosi, osteoporosi, problemi al fegato, disturbi dell’intestino e del sistema endocrino.

Vediamo nello specifico glie effetti collaterali dell’omeprazolo.

L’ Omeprazolo principalmente causa un cattivo assorbimento della vitamina B12 il che scatena anemia, depressione, ansia, danni neurologici che possono portare alla demenza, danni al sistema nervoso, perdita di calcio o cattivo assorbimento dello stesso che comporta l’osteoporosi ed infine problemi respiratori.

Come si può risolvere la questione?

I farmaci gastroprotettori vanno assunti per periodi limitati, di solito le terapie durano tre mesi. In commercio si possono trovare dei buoni prodotti a base di Calcio carbonato e idrossido di Magnesio, Vitamina D3, Zinco, Colostro e Betaglucano.

E’ molto importante anche tenere sotto controllo stress ed alimentazione. Bene l’aloe e lo zenzero come rimedi utili.

ATTENZIONE: si sconsiglia l’assunzione di farmaci gastroprotettori senza prescrizione medica. Questo articolo è semplicemente informativo, rivolgersi al medico di base per delucidazioni sull’argomento.