venerdì, 26 Aprile 2024

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Ora legale, arrivano i problemi. Ecco come sopravvivere

Con la primavera arriva anche l’ora legale. Tra il 30 e il 31 di Marzo si dovranno spostare in avanti di un’ora le lancette di tutti gli orologi – fatta eccezione per gli smartphone e i pc che ci risparmiano la fatica facendo tutto in automatico.
Come tutte le cose, ci sono aspetti positivi e negativi. Esser riscaldati dai raggi solari che diventano sempre più forti e accoglienti man mano che avanza il tempo, risparmiare un’ora di luce elettrica e avere una bolletta meno pesante. Ma le negatività?

Fra i disturbi più comuni e attesi del “cambio d’ora” c’è sicuramente lo stress dovuto alla mancanza di sonno. Mettendo gli orologi un’ora in avanti, di fatto, si perde proprio una di sonno. Un’ora sembra esser davvero poco e con il passare dei giorni i ritmi si vanno regolarizzando, ma ore di sonno perduto, minuti e secondi accumulati portano ad un vero e proprio jet-lag.
La soluzione? Tisane rilassanti o alla melatonina per regolare l’alternanza sonno-veglia.

La mancanza di sonno nei casi più gravi può addirittura causare un infarto. Gli studi hanno verificato come nei due giorni successivi all’entrata in vigore dell’ora legale, aumentasse vertiginosamente il tasso di persone colpite da infarto. Per prevenire il rischio, gli esperti consigliano di anticipare la sveglia di circa mezz’ora durante il week end che sancisce il passaggio dall’ora solare – attualmente in attivo – a quella legale – che entrerà in vigore la notte del 30 Marzo.

Buone notizie per tutte le “attenti alla linea”: anticipando l’ora di pranzo e cena, l’appetito manca. Come rimediare? Anticipare l’ora dei pasti, così, con il tempo, il corpo – e l’intestino – sarà pronto e abituato a “sentir fame” alle 12:30/13:00 – che corrispondono alle 13:30/14:00 del periodo “senza ora legale”.

Non solo cambio di stagione, allergie, polline e alberi in fiori, problemi in famiglia, al lavoro, nello studio. Mutuo, tasse, semafori sempre rossi. Non basta tutto ciò ad innervosirci. Nel periodo di reintroduzione dell’ora legale il nervosismo cresce a livelli esponenziali; si diventa altamente irritabili e scontrosi. Niente panico, non siete voi, non è colpa vostra. Bastano solo camomille, oli essenziali, relax e tutto tornerà alla normalità.

Trend Wellness 2018: le nuove tendenze del salutismo

Trend Wellness 2018

Trend Wellness 2018: quando essere salutisti è di moda.

Un pochino lo siamo diventati tutti, salutisti intendo, forse grazie ad una maggiore consapevolezza e sicuramente grazie all’informazione che circola meglio.

Sappiamo ad esempio quali cibi scatenano le infiammazioni e quali li curano, sappiamo che esistono rimedi naturali per quasi ogni disturbo ed anche che ormai “andare in palestra” è troppo generico, c’è un fitness specifico per ogni esigenza.

C’è un ma in tutto ciò: ogni anno cambiano le mode, quindi cambia ciò che ci fa bene, si scoprono nuove cose o delle volte si rispolverano quelle vecchie.

Trend Wellness 2018: top 5 delle tendenze salutiste

Vediamo una top di 5 tendenze salutiste del 2018:

1. Funghi e probiotici

Ok vi state domandando dov’è la novità? Si chiama Chaga ed è un fungo (chiaramente i cinesi lo usano da millenni) che contiene betulina che contrasta l’innalzamento di glicemia e colesterolo. Attenzione non si fa trifolato! Si compera in soluzioni tipo tinture madre o secco sfuso per farci le tisane. Probiotici? Sì ma non pensate allo yogurt, il trend di quest’anno sono zuppa miso e crauti in barattolo. Il rovescio della medaglia? Occhio al sale nascosto!

2. Acqua vegetale

Eh sì, l’acqua di cocco non è più di moda. Da quest’anno campo libero all’acqua di cactus e di betulla. Questo non significa che andrete in giro a caccia di cactus da spremere ma che dovrete aggiornarvi sul trend da bere. E al bar? Una minerale come sempre.

3. Latte d’oro

Ma per la serie ma snobbare il vintage è sempre in auge il golden milk, un semplicissimo frullato di latte e curcuma fresca. Volete il mio parere personale? Evitate il latte vaccino e magari aggiungete la curcuma grattugiata in uno yogurt bianco. L’effetto è lo stesso.

4. Brodo di manzo

No, non è uno scherzo. E’ il superfood ricco di collagene che andrà di moda quest’anno. Tutti sappiamo cos’è il collagene e a cosa serve e ce lo vendono in bottigliette che costano un occhio. Andate in macelleria e comprate un po’ di muscolo di manzo e qualche osso, bollite e bevete. Più collagene per tutti!

5. Yoga 2.0 o Nauli

Questa storia dello yoga comincia a stressarmi. Ora è di moda #AlienYoga, per gli amici Nauli, ossia posizione da guerriero, un bel respiro, far uscire di colpo l’aria e contrarre forte lo stomaco. Lontano dai pasti. Cosa c’entra con lo yoga?

Pensate che sia finita qui? Sbagliato, continuate a seguirci!

Cistite come curarla: i rimedi naturali

Cistite come curarla? La cistite è un’infiammazione della vescica che può essere causata da diversi fattori. Di seguito vedremo le cause e i rimedi naturali.

Cistite come curarla: per quale motivo viene la cistite?

Prima di parlare di come curare la cistite, dobbiamo vedere alcune cause:

  • Infezione batterica: è la causa più comune, spesso causata da batteri provenienti dall’intestino. L’E. coli è il batterio più comune responsabile delle infezioni delle vie urinarie, compresa la cistite.
  • Fattori anatomici: ci sono persone più suscettibili alla cistite a causa di fattori anatomici che rendono più facile per i batteri raggiungere la vescica. Ad esempio, le donne hanno un’uretra più corta rispetto agli uomini, il che può facilitare il passaggio dei batteri dalla zona anale alla vescica.
  • Mancanza di igiene: una scarsa igiene personale può aumentare il rischio di sviluppare una cistite. Ad esempio, non pulirsi correttamente dopo aver utilizzato il bagno può favorire la proliferazione dei batteri nell’area uretrale.
  • Rapporti sessuali: Le attività sessuali possono favorire l’ingresso dei batteri nell’uretra femminile, aumentando il rischio di sviluppare una cistite. Questo è particolarmente comune nelle donne.

Cistite come curarla: i rimedi naturali

Ricordiamo che è importante consultare un medico per una diagnosi accurata e un trattamento appropriato, inoltre ci sono alcuni rimedi naturali che si possono provare per alleviare i sintomi della cistite:

  • Uva ursina: è un’erba che contiene un componente chiamato arbutina, che può avere proprietà antibatteriche. È stata tradizionalmente utilizzata per trattare le infezioni del tratto urinario. Tuttavia, è importante consultare un professionista della salute prima di utilizzarla, in quanto può interagire con altri farmaci e può non essere adatta a tutti.
  • Ortica: ha proprietà diuretiche e antinfiammatorie. Può essere utilizzata per aumentare la produzione di urina e ridurre l’infiammazione nella vescica. È disponibile sotto forma di tisana o integratore.
  • Camomilla: ha proprietà calmanti e antinfiammatorie. Può aiutare ad alleviare il dolore e il disagio associati alla cistite. Preparare una tisana di camomilla e berla calda può essere rilassante e lenitivo.
  • Semi di finocchio: proprietà diuretiche e antispasmodiche, che possono aiutare ad alleviare i sintomi della cistite. Puoi preparare una tisana di semi di finocchio lasciandoli in infusione in acqua calda per alcuni minuti.
  • Succo di mirtillo: può aiutare a prevenire l’adesione dei batteri alle pareti della vescica. Assicurati di bere succo di mirtillo puro senza zuccheri aggiunti.

Il paracetamolo assunto in gravidanza potrebbe provocare l’autismo

Fonte: coolmom.info

Secondo un nuovo ed importante studio, le mamme che assumono il paracetamolo durante la gravidanza possono aumentare il rischio, nei loro figli, di sviluppare l’autismo.
L’antidolorifico ed antipiretico è spesso prescritto alle donne che aspettano un bambino, perché considerato tra i meno dannosi per l’organismo, ma, i ricercatori hanno identificato un’associazione tra l’esposizione al farmaco e il successivo autismo nei ragazzi.

La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Epidemiology, ed ha rilevato che i bambini esposti a paracetamolo durante la gravidanza, hanno circa il 30% di rischio in più di sviluppare limitazioni su alcune funzioni dell’attenzione.
Coloro i quali, invece, sono stati costantemente esposti, hanno ottenuto risultati peggiori nei test computerizzati per quanto riguarda l’attenzione, l’impulsività e la velocità di elaborazione visiva.

Il Dottor Jordi Julvez, ricercatore dell’istituto CREAL di Barcellona e co-autore dello studio, ha dichiarato: “Il paracetamolo potrebbe essere dannoso per il neurosviluppo per diversi motivi. Prima di tutto, allevia il dolore agendo sui recettori cannabinoidi nel cervello.
Dal momento che questi recettori normalmente aiutano a determinare come i neuroni maturi si collegano tra di loro, il paracetamolo potrebbe alterare questi processi importanti. Si può anche influenzare lo sviluppo del sistema immunitario, o essere direttamente tossici per alcuni feti che non possono avere la stessa capacità come un adulto di metabolizzare questo farmaco, creando uno stress ossidativo”
.

Tuttavia, i ricercatori hanno affermato che dovranno essere svolti ulteriori studi, per avere maggiori dati e certezze, come le misure di dosaggio precise, in modo tale da essere certi prima di apportare qualsiasi tipo di modifica o raccomandazione per il trattamento.