martedì, 15 Aprile 2025

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Gli errori che le donne fanno in palestra

Quante donne vanno in palestra? Risposta: tante. Ma non tutte sanno esattamente quali siano gli esercizi più adatti al loro corpo. C’è chi vuole semplicemente dimagrire, ma oltre a perdere i chili di troppo dovrebbe anche pensare a rassodare la pelle; c’è chi vuole tonificare il corpo, chi vuole metter massa muscolare o semplicemente tenersi in forma. Ma tantissimi sono gli errori che le donne fanno. Eccone riassunti tre: eccesso di attività aerobica, scarso impegno negli esercizi di tonificazione e mancanza di esercizi con pesi liberi utilizzando inoltre carichi appropriati.

Eccesso di attività aerobica

Ci sono alcune donne che pur di perdere peso o ridurre la cellulite – o almeno questo credono di fare – spendono tutto il tempo tra tapis-roulant, bici, tappeti, senza capire, però, come, nonostante l’intensa attività fisica e il sudore, non riescano a vedere miglioramenti importanti: bisogna ricordare che l’attività aerobica favorisce il consumo dei grassi e migliora la microcircolazione, però l’eccesso può portare al risultato opposto. Queste effetto è dato dalla risposta endocrina all’attività fisica.

Allenamenti troppo lunghi e stancanti favoriscono il rilascio da parte dell’organismo di cortisolo, che ostacola il dimagrimento. Tra le conseguenze di una troppo eccessiva attività aerobica in palestra ci sono il rallentamento del metabolismo, l’aumento della ritenzione idrica, il catabolismo della massa muscolare e la stanchezza generale.

Fare allenamento, sì, e bene, ma senza esagerare per non vedere il realizzarsi dell’effetto opposto a quello sperato. L’allenamento non deve essere troppo lungo ed estenuante, dai 20 ai 40 minuti di esercizi. Per quanto riguarda l’intensità dell’esercizio, dovrebbe aggirarsi intorno al 70/80% della frequenza cardiaca massimale.

Poca tonificazione

Si è sempre creduto, nella mentalità comune, che “fare pesi” sia un “esercizio da uomini”, che faccia venire bicipiti e tricipiti degni di una bodybuilder e che, quindi, non interessi le donne. Niente di più sbagliato: innanzitutto perché muscoli crescono a causa della presenza di ormoni maschili, che sono ovviamente scarsi nelle donne, in secondo luogo perché per avere “muscoli” alle braccia e alle gambe serve anche un’alimentazione ipercalorica ed iperproteica e in ultima analisi perché bisogna che il sollevamento pesi sia un’attività molto intensa e duratura nel tempo affinché possa essere sufficiente. Il lavoro di tonificazione è importante per dimagrire e ottenere un minimo mi muscolatura. Per queste ragioni è importante svolgere esercizi di tonificazione due o tre volte la settimana.
Per una donna che vuole dimagrire o rassodarsi è importante dedicare dai 30 ai 60 minuti dell’allenamento (il 60/70% dell’allenamento) al lavoro di tonificazione

Esercizi liberi, pesi adeguati

Gli esercizi base si eseguono utilizzando i pesi liberi, altri, invece, si eseguono con l’aiuto di macchinari e apparecchiature. Le ragazze in palestra pensano che gli esercizi con i macchinari siano più semplici da eseguire, in quanto c’è appunto un macchinario che aiuta il movimento. Ma gli esercizi a corpo libero aiutano a far lavorare di più il corpo: addominali, squat, flessioni, fianchi, glutei e bacino, affondi, trazioni con lat machine e distensioni su panca piana e sopra le spalle, eseguiti con poche ripetizioni (8/15) e con più peso possibile.

Continuerai a fare gli stessi errori?

[Fonte: nonsolofitness]

Sindrome di Otello: dalla gelosia all’ossessione

“Un mostro dagli occhi verdi, un piccolo tarlo che penetra nei pensieri e insinua dubbi e insicurezze”: nella sua tragedia Otello, Shakespeare aveva colto i punti essenziali della gelosia, ossia quel sentimento morboso nei confronti del partner, che mostra ad alcune persone prive di fiducia in sè tradimenti che in realtà non esistono. Questo mostro, però, non è frutto della fantasia, ma è ben presente nella società, così come conferma Michele Cucchi, direttore del centro medico Santagostino di Milano, il quale per combatterlo ha organizzato un cineforum emotivo.

Nel 2004 si affermava che la maggior parte dei delitti passionali avvenivano tra le mura di casa, superando persino le percentuali di quelli causati dalla mafia. Oggi, la situazione non è affatto cambiata: secondo i dati Eurispes, infatti, dall’agosto 2012 al luglio 2014, sono stati 320 gli omicidi legati alla gelosia, tra cui 206 sono i casi di femminicidio.

La conclusione semplicista e banale sarebbe dunque che alla base di questi omicidi ci sia un sentimento di odio e violenza interiore. Sbagliato. In realtà la gelosia ossessiva nasce da un profondo senso di insicurezza, irrequietudine e incertezza dello stesso assassino. È quanto spiega Cucchi, che per aiutare le persone a superare questo sentimento ha organizzato un cineforum. Si tratta di 4 incontri, il primo dei quali intitolato “Il giallo della gelosia, fra amore e ossessione” ha già fatto il tutto esaurito.

Così come commenta Cucchi “il cineforum ha l’obbiettivo di allenare il cervello emotivo delle persone, entrando nell’opera, sviluppando la competenza emotiva dell’empatia. Il cinema racconta la vita delle persone permettendo di entrare nell’esperienza degli altri e di imparare a capirci meglio.” Ecco perché è importante delineare e conoscere il profilo dei moderni Otello.

La persona eccessivamente gelosa può manifestare il suo sentimento in diversi modi: il primo tra tutti è sicuramente quello del sadismo e della possessione, che lo porta a vivere in una sorta di condizione di pretesa verso un rapporto che dovrebbe essere in realtà di scambio reciproco ed equilibrato. In secondo luogo ci sono coloro che immaginano le cose più assurde come di essere stati traditi senza avere alcuna prova che lo confermi. E infine c’è chi soffre di erotomania, il caso psichiatrico più grave di gelosia delirante, in cui si vantano sul partner dei diritti che in realtà non si hanno.

Per tutti questi profili la migliore soluzione è, secondo quanto sostiene Cucchi, la comunicazione. Confrontarsi, non mentire può aiutare l’altro a sentirsi sicuro e protetto come nel grembo materno. In genere, infatti, è proprio questa mancanza a causare la maggior parte dei delitti passionali. La figura che arriva a compiere l’omicidio nell’80 % dei casi è un disoccupato con un’età media tra i 31 e i 51 anni, proprio il periodo nel quale uomo e donna dovrebbero essere autonomi e indipendenti dalla propria famiglia. Questo rito di passaggio però non sempre viene assimilato nella maniera corretta e in alcuni particolari soggetti genera la cosiddetta sindrome di Otello.

E come ben sappiamo non basta l’amore per vincerla. Occorre un profondo processo di introspezione, leggere dentro se stessi e trovare lì le cause primarie della propria insicurezza. Solo così e grazie alla comprensione da parte dell’uomo o della donna amata, si potrà sconfiggere la gelosia e vivere la relazione d’amore in serenità. Più facile a dirsi che a farsi.

Occhi: dal marrone al blu. Scoprite come (FOTO)

“Occhi Blu, la verità è che senza tante parole io sento i brividi, i brividi d’amore”: lo diceva bene Vasco Rossi nella sua canzone. Gli occhi blu catturano lo sguardo di chi per sbaglio li incrocia, riuscendo ad ammaliarlo completamente come in una strana magia. Ed ecco che, preso atto di ciò, gli studiosi hanno pensato ad una nuova tecnica per trasformare delle banali pupille marroni in un intrigante blu. Con quasi 4.7 mila euro quasi tutti potranno incantare il mondo intero. Un colpo di genio o un irrimediabile danno per la salute degli occhi?

Cameron Diaz, Taylor Swift, Megan Fox, Robbie Williams, Katy Perry, Chace Crawford e tanti altri hanno avuto la fortuna di nascere con dei meravigliosi occhi blu, che aggiungono fascino alla loro bellezza. Sono così diventati l’invidia di tanti che farebbero follie per cambiare il colore dei suoi occhi. Ma non per molto. La scienza ha infatti reso finalmente il loro desiderio realizzabile.

Basta un laser, 20 minuti per l’operazione e qualche settimana di attesa per vedere l’effetto: è quanto afferma il presidente della Stroma Medical in California, Gregg Homer, che insieme ad altri studiosi ha messo a punto la nuova tecnica. E così i primi test non hanno tardato ad arrivare e sono già 37 le persone che in Messico e Costarica hanno rinunciato per sempre al colore marrone dei loro occhi.

Ma com’è possibile ottenere dal nulla un colorito blu?

“Il laser sfrutta il principio che sotto un occhio marrone ce n’è uno blu, l’unica differenza è lo strato sottile di melanina nel primo” – risponde così Gregg Homer, che tenta allo stesso tempo di rassicurare sulla sicurezza di questa operazione.
Secondo quanto sostenuto dagli esperti infatti, il laser non produce il rischio di aumentare la pressione oculare o causare il glaucoma e non aggiunge alcun pigmento ma semplicemente rimuove quello che ricopre il naturale stato blu della pupilla.

A questo punto, l’unico dubbio rimane nel caso di un eventuale pentimento del paziente. Per evitare danni perpetui all’occhio, sarebbe infatti poco consigliabile tentare l’operazione contraria. Inoltre ci sono i costi: 5 mila euro per avere degli occhi blu per sempre; ne vale davvero la pena?

La prevenzione del futuro sarà nel guardaroba

Il futuro è ormai alle porte, anche nel nostro guardaroba che si “veste” di prevenzione: da capi in tessuto veri e propri, come reggiseni o magliette, a accessori quali orologi e braccialetti, le ultime novità in fatto di moda sposano la causa del benessere e della salute, non solo fisici.

Il reggiseno Foxleaf, ideato e realizzato da Sarah Da Costa della Central St. Martins di Londra assieme alla maison di lingerie Agent Provocateur, presenta delle ‘bolle’ di un farmaco anticancerogeno microincapsulate all’interno delle coppe. Grazie al calore del corpo, il farmaco (tamoxifene) viene pian piano assorbito dalla pelle nel corso della giornata, prevenendo lo sviluppo del tumore al seno.

Il Cold Shoulder Vest, di invenzione di uno scienziato della Nasa, è invece un vestito da tenere in freezer che aiuterà a bruciare calorie: dotato di tasche all’altezza della schiena e delle spalle contenenti blocchetti di ghiaccio, esso spingerà il corpo a consumare più calorie per riscaldarsi.

La Omsignal, ancora, ha sviluppato una maglietta hi-tech con sensori sul petto atti a tenere sotto controllo il battito cardiaco: le informazioni vengono indirizzate a una scatola nera (del volume di una carta di credito), anch’essa facente parte della t-shirt, che a sua volta le manda al cellulare del proprietario, consigliandogli di rallentare il passo, accelerarlo o respirare di più.

E per le donne in dolce attesa c’è anche un vestito in fibre speciali per monitorare le attività cardiache, la respirazione, la pressione e la temperatura corporea: messo a punto da Blake Uretsky della Cornell University Usa, l’abito è in grado di invitare la proprietaria a muoversi di più o a riposare, a seconda delle sue necessità e di quelle del suo piccolo.

Che dire poi degli accessori intelligenti, quali il braccialetto di Netatmo June, che rileva l’intensità dei raggi Uv, segnalando tramite tablet o smartphone quando occorre di ripararsi all’ombra o rimettersi la crema? Un’intelligenza altamente tecnologica che ci salverà anche dagli errori di postura, grazie alla spilla Lumo lift posture coach, capace di vibrare, per non incorrere in nessun mal di schiena.

Neanche la mente e l’animo vengono tralasciati, grazie alla t-shirt che regala abbracci: la Hug Shirt di London CuteCircuit è in grado di restituire la sensazione di un caldo abbraccio, per il tramite di sensori che generano calore e pressione. Ciò permetterà agli amici di inviarsi degli abbracci nonostante siano lontani: perché la salute passa anche dal cuore.