sabato, 11 Gennaio 2025

Animali

Home Animali Pagina 30
Notizie di attualità sul mondo degli animali, diritti e doveri per chi possiede un animale domestico, storie sugli amici a quattro zampe

Perché i gatti sono più raffinati nel bere rispetto ai cani?

Gli amanti degli animali spesso se lo chiedono: perché i gatti bevono e mangiano in modo raffinato, mentre i cani tendono a creare un lago intorno alla ciotola? La risposta viene da un nuovo studio ed è tutto di origine fisica. Durante il convegno su “Come i cani bevono acqua” presentato all’American Physical Society’s Division of Fluid Dynamics di San Francisco, gli studiosi hanno presentato una nuova ricerca svolta analizzando i modi di bere dei cani e dei gatti.

Può sembrare un tema leggero, eppure gli studiosi americani hanno scoperto come cani e gatti non riescano a bere perfettamente come un essere umano, ovvero avvicinando le labbra per creare un effetto di suzione. Tutto si spiega attraverso la fisica ma anche a causa di un processo evolutivo della specie. I felini sfiorano leggermente la superficie dell’acqua con raffinatezza e precisione, sfruttando l’effetto di gravità che permette loro di racchiudere piccolo quantità di liquido in un’ansa dell’organo e la portano alla bocca, prima che l’acqua stessa possa fuoriuscire ai lati. Si tratta di movimenti veloci e repentini, che avvengono nella frazione di un metro al secondo, e prima che il liquido possa ricadere a terra per effetto gravitazionale, si crea una colonna di acqua tra la lingua e la ciotola.

Il nostro amico cane, al contrario, ricorre ad una tecnica d’urto e beve in modo vorace, rovesciando l’acqua sul pavimento. Anziché sfiorare la superficie dell’acqua come fa il gatto, lui immerge la lingua con irruenza, generando un piccolo moto ondoso, che genera fuoriuscite dalla ciotola. L’impatto è davvero più potente: mentre nel caso dei gatti, la colonna d’acqua si solleva con una forza pari a 2 volte la gravità, i cani creano una forza pari a 8 volte la gravità.

La differenza tra cani e gatti sta però nel modo in cui la lingua entra a contatto con i liquidi. Nel caso dei gatti è solo la punta a entrare in contatto con l’acqua, per i cani è un’ampia porzione a bagnarsi, includendo anche parte del muso. Il risultato? I gatti berranno in modo raffinato e silenzioso, i cani in maniera rumorosa e goffa.

Il Border Collie è il migliore amico dell’uomo

Lo studio condotto dal giornalista David McCandless sulle razze canine rivela che il Border Collie è il migliore amico dell’uomo per eccellenza. Il cane avrebbe vinto tra le diverse taglie per intelligenza, salute, costo, e pelo, senza contare che il collie ha una durata di vita più lunga tra tutti i nostri amici a quattro zampe – un Border Collie può vivere fino ai 17 anni.
McCandless ha riportato il suo studio nel libro
“Knowledge is Beautiful”, in cui rappresenta e spiega le diverse razze canine in un’infografia dal titolo “Best in Show”. Uno studio preso in considerazione tanto da essere esposto al Tate Britain e al Museum of Modern Art di Londra.

infografia-cani

Dall’infografica, si nota come invece il Bulldog, che vive in media solo otto anni, sia il cane più sopravvalutato insieme al pastore tedesco, l’alano e il San Bernardo. Infatti, queste razze canine sono quelle che a primo impatto generano grande ammirazione da parte delle persone, ma per chi ama i cani non è cosa giusta classificarli in base all’intelligenza o al tenore di vita.

A proposito di questo, il giornalista McCandless ha spiegato la classifica parlando al The Times “Amo i bulldog. Anzi, amo ogni cane”, aggiungendo che spera che gli amanti dei cani non prendano troppo sul personale la sua infografica.

Il Border Collie si piazza al primo posto nello studio sopratutto per la sua arma vincente: una lunga vita, grazie all’energia e alle vitamine di cui si nutre, che rendono questo cane un atleta in velocità. Ne sono un esempio i diversi campionati in cui partecipano, rendendo felici cani e padroni.
Ma c’è anche il rovescio della medaglia. Un Border Collie non è un cane per tutti, quindi attenzione a non prenderlo se si abita in città: sono cani agili e sempre in movimento, devono essere costantemente tenuti in allenamento, e restando fermi in appartamento sono facilmente fragili e si annoiano. Per questo motivo, McCandless ha piazzato il Border Collie al numero 29 tra le razze adatte per la famiglia.

Tuttavia, non serve uno studio per determinare se un cane sia adatto oppure no per una persona. Un animale diventa parte della famiglia nel momento in cui si decide di accudirlo, e sta al padrone gestirlo e dargli tutto ciò di cui ha bisogno. E’ questo che determina il suo stile di vita, la sua salute e il suo mantenimento.

Agli occhi del gatto siamo degli incomprensibili ominidi

Agli occhi del gatto siamo degli ominidi incomprensibili: a spiegarcelo è il dottor Buffington, veterinario della Ohio State University, che è riuscito a capire come l’uomo appaia realmente ai felini e gli errori da noi commessi nella relazione con questi affascinanti animali. Il Dottor Buffington si è focalizzato per anni sul nesso esistente tra stress domestico e patologie feline: divieti e rimproveri, per esempio, sono spesso alla base dello sviluppo di cistiti nei nostri amici a quattro zampe. Ecco, allora, come comportarsi per ridurre al minimo lo stress che inconsapevolmente facciamo soffrire ai nostri adorati animali:

Farsi le unghie sul divano è per un gatto qualcosa di assolutamente normale: sbraitargli contro sarà perciò del tutto inutile. I felini non sono forniti dei mezzi cognitivi adatti per comprendere i nostri rimproveri: da predatori solitari, infatti, non hanno mai sviluppato la facoltà di leggere i segnali altrui. È per questa ragione che, se alziamo la voce, finiremo col sembrargli soltanto dei mentecatti. Come fare, allora? Niente paura, i trucchi esistono eccome: basta posizionare qualcosa di particolarmente intollerabile per loro dove non devono andare, come per esempio del nastro biadesivo sugli angoli del divano. Vedrete che risultati!

Lettiera e ciotola del cibo, poi, non vanno mai posizionate nei pressi degli elettrodomestici: le orecchie dei gatti sono tra le più sensibili e mangiare o espletare i propri bisogni accanto alla lavatrice in funzione sarebbe per loro davvero di grande disturbo.

Occorre ricordarsi, peraltro, che quando il nostro amico a quattro zampe ci mostra il pancino, non ci sta invitando a toccarglielo: questo atteggiamento significa soltanto che si fida di noi. Ecco perché quando lo coccoliamo in quella zona, il gatto reagisce graffiandoci a raffica: stiamo facendo l’esatto opposto di quello che vorrebbe, invadendo la sua intimità e, quindi, spaventandolo. Anche le zone da accarezzare vanno scelte con cautela: la parte del dorso prossima alla coda, per esempio, è una zona molto nervosa e toccargliela sarebbe un po’ come fargli del solletico.

Sebbene non siano esattamente degli “animali sociali”, i gatti sono comunque bisognosi di cure: prima di uscire, assentandoci di casa per svariate ore, coccoliamoli e facciamogli capire che li stiamo salutando. Un procedimento, questo, da ripetere anche al rientro: per convivere bene coi nostri amici felini non ci serve poi tanto tempo, basta soltanto che le nostre cure siano davvero di qualità.

Ecco cosa succede ogni notte in questo canile (VIDEO)

Se c’è ancora qualcuno che dubita dell’intelligenza dei cani si dovrà ricredere. Si, perchè spesso da questi animali domestici possiamo imparare tanto. La sensibilità, per esempio, e l’altruismo.
Ce lo insegna il protagonista inconsapevole di questo video girato nel canile Battersea Dogs & Cats Home di Londra.

Ogni mattina gli operatori del canile non si spiegavano perchè trovassero le gabbie aperte, le pipì nei corridoi, e il cibo sparso ovunque. Da qui la decisione di istallare delle telecamere nascoste e quello che scoprono è sorprendente.
Ogni notte, appena gli operatori andavano via, per i cani iniziava la festa.

Questo video dovrebbe far riflettere tutti coloro che ancora guardano ai cani, e agli animali in generale, come una razza inferiore. Il cane, riuscitosi a liberare ogni notte, innanzitutto si preoccupa di liberare anche i suoi compagni di vita. La domanda sorge spontanea, un uomo avrebbe fatto lo stesso?

Per il “party planner” per fortuna la storia si conclude con un lieto fine. Adottato subito, ha lasciato la sua “prigione” da cui riusciva ad evadere. Si spera che presto questo lieto destino tocchi anche agli altri cuccioli.