sabato, 11 Gennaio 2025

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Notizie di attualità sul mondo degli animali, diritti e doveri per chi possiede un animale domestico, storie sugli amici a quattro zampe

A Istanbul, distributori automatici di cibo per i cani randagi

A Istanbul, in Turchia, hanno trovato un sistema per tutelare l’ambiente e aiutare i cani randagi allo stesso tempo. Si tratta di una macchina speciale, un distributore automatico, situato in vari punti della città, che ricicla la plastica e nutre gli animali di strada. L’apparecchio si chiama Smart Recycling Box, e il suo funzionamento è semplice: basta svuotare la propria bottiglietta d’acqua e gettarla nella fessura apposita per far scendere nella ciotola sottostante una porzione di croccantini, che il randagio potrà trovare serviti in una comoda vaschetta. Per non sprecare nulla, prima del riciclo, le persone possono anche versare l’acqua residua dalle loro bottigliette che servirà per abbeverare gli animali.

Il problema dei cani randagi è molto diffuso in Turchia, e l’azienda turca Pugedon, impegnata a garantire e salvaguardare la pulizia della città e dell’ambiente, ha pensato bene di trovare una soluzione con l’invenzione di questo distributore automatico. Inoltre, gli operatori si augurano in questo modo di combattere il fenomeno del randagismo. Infatti, quei cani lasciati in strada, abbandonati a se stessi, spesso sono talmente tanti che diventa un problema assisterli e dar loro il giusto nutrimento.

La macchina è completamente eco-friendly: funziona ad energia solare e non ha nessun costo aggiuntivo. Una politica del riciclo intelligente, economica ed etica, in grado di istruire le persone a fare la cosa giusta e aiutare anche i più piccoli a familiarizzare con la crescente situazione dei cani randagi nelle loro strade.

La Smart Recycling Box è una macchina perfetta che permette di fare con il solo gesto del riciclo due buone azioni: rispettare l’ambiente e sfamare dei poveri cani randagi abbandonati al loro triste destino di strada.

Cane e padrona tornano a camminare grazie all’amicizia reciproca

Gemma McKee è una giovane ballerina professionista e Cesar è il suo cane. La grande amicizia che li lega ha permesso a entrambi di riabilitarsi dopo un incidente prima a danni della padrona, e poi dell’animale.
Il dramma di Gemma inizia in piscina, dove eseguendo un esercizio di nuoto sincronizzato, si è fratturata entrambi i talloni e rischiava di non camminare più. La giovane 26enne inglese si è dovuta sottoporre ad un intervento chirurgico delicato, che le avrebbe costato l’amputazione di entrambi i piedi.

Dopo l’operazione, la vita di Gemma sembrava essersi fermata. Usciva poco, preferendo passare le giornate al letto. Tuttavia, al suo fianco, ha sempre avuto l’inseparabile amico a quattro zampe, Cesar, che non l’ha lasciata da sola neanche un istante. Raccontando la sua esperienza al “Mirror”, Gemma ripercorre i momenti trascorsi con il suo cane, prima e dopo la riabilitazione. “Quando ero a casa da sola e piangevo, Cesar posava la sua testa sulle mie gambe. Sembrava che sapesse che ero gravemente malata ed era diventato più tranquillo. Era la mia roccia”.

La svolta avviene nell’agosto del 2013. Gemma doveva andare al matrimonio al matrimonio di un suo amico e non voleva che le stampelle rovinassero il bel vestito che avrebbe indossato. Cesar guardava la sua padrona, che si chiedeva se sarebbe riuscita a camminare senza stampelle. L’espressione incoraggiante del cane la incitano a buttare le stampelle, alzandosi in piedi per alcuni minuti. Poi è avvenuto il miracolo: poco alla volta, la ragazza ha iniziato a fare piccoli passi, sino a quando è tornata a camminare.

Ora Gemma può restituire il favore al suo amico di zampa. Qualche mese fa, infatti, Cesar ha iniziato a zoppicare, e i veterinari hanno riscontrato un problema alla colonna vertebrale. Determinata, la ballerina è rimasta accanto al suo cane, comprandogli un carrello speciale che consente a Cesar di muoversi e correre libero per il parco. “Nessun cane dovrebbe essere soppresso per aver perso l’uso delle gambe posteriori. Come me, anche lui aveva bisogno di un aiuto.”

Cane e padrona, una grande amicizia dimostrata dall’affetto reciproco con una storia a lieto fine per entrambi.

Prenditi cura di un cane e dimostrerai 10 anni in meno

Credits photo : tipresentoilcane.com

Dimostrare 10 anni di meno è possibile, basta prendersi cura di un cane. Questo è quanto è emerso da uno studio condotto dalla Saint Andrews University, in Scozia, e pubblicato sulla rivista “Preventive Medicine“. I proprietari di animali dai 65 anni in su dimostrano 10 anni di meno.

I ricercatori dello studio hanno esaminato il comportamento di 547 persone con più di 65 anni di età, il 9% dei quali, 50 persone, proprietari di un cane. A queste persone è stato chiesto di indossare un accelerometro per monitorare i loro movimenti. I dati rilevati da questo esperimento sono stati poi analizzati considerando gli aspetti fisici e su altri parametri, come i livelli di ansia e di depressione.

«Se si ha un cane in casa, il livello di attività fisica è equivalente ad una persona di dieci anni più giovane – spiega il dr. Zhiqiang Feng, responsabile dello studio -. Già si sapeva che l’avere un cane aiuta a superare la solitudine e la depressione nelle persone anziane, ma pochi studi si erano concentrati sugli aspetti fisici di questa convivenza. I nostri risultati hanno mostrato come avere un cane spinga a una maggiore attività fisica nelle persone con più di 65 anni. In media, il 12% dei volontari analizzati svolge più attività fisica rispetto a chi non ha un cane».

A conclusione di questo studio, vivere con un cane ferma il proprio orologio biologico, o meglio, ne porta indietro le lancette. Non sarà il segreto dell’eterna giovinezza, ma l’amore incondizionato di un animale ha sempre arricchito e migliorato la vita di chi ne ha avuto uno.

Il primo incontro per “animali speciali”

C’è chi pensa che un animale disabile sia un infelice, e che il modo più umano per prendersi cura di un animale infelice sia “farlo addormentare“, ma facendo ciò non si riesce a vedere il grande dono di stare al loro fianco.
Chi conosce animali disabili sa con quanta forza e quanto entusiasmo sappiano affrontare le difficoltà di ogni giorno, come si guardino intorno con aria spavalda, come se non avessero nulla che non va.
Loro hanno una grande fortuna: amano la vita “senza se e senza ma”, la vivono perché è la cosa più importante che hanno, e lo fanno sempre al massimo.

Ovviamente non vorremmo mai, ma succede anche agli animali: una malattia che si aggrava, oppure un incidente, li rende disabili, e quindi ad esempio, incapaci di muoversi autonomamente.

Per quanto consideriamo gli animali “membri della famiglia”, in realtà, quando ci troviamo di fronte alla malattia grave, all’handicap, alla morte, le nostre decisioni sono molto diverse da quelle che tendiamo a prendere per le persone umane; soprattutto perché spesso inconsciamente la paura della disabilità e della sofferenza sono tanto grandi da non sentire abbastanza coraggio per fronteggiare giorno dopo giorno, per un tempo probabilmente lungo, il “problema“.

Ma bisogna ricordare che gli animali, dal cane al gatto, dal criceto al cavallo, affetti da disabilità, sono animali speciali che hanno più voglia di vivere nuove esperienze accanto alla propria famiglia bipede.

La disabilità richiede coraggio e spirito di adattamento (e gli animali ne hanno da vendere), richiede la capacità di guardare la vita di ogni giorno con occhi nuovi. E richiede sostegno da parte dei propri simili.
Questo gli animali non possono mettercelo da soli, sanno lottare come leoni, anche se sono piccoli come topolini.
Convivere con un animale speciale è possibile, a volte bisogna organizzare orari e abitudini, a volte bisogna dare loro qualche attenzione e cura in più.

É con questo spirito che Sassari ha aperto la strada agli incontri, alle feste, per questi spettacolari animali. Si tratta della prima manifestazione degli animali disabili.
I padroncini, anzi compagni di vita perchè nessuno è il padrone di un animale, riescono a “curare” i propri amici a quattro zampe con un’overdose di affetto e tanta fisioterapia.

L’incontro si è svolto il 19 luglio in Piazzetta a Sassari creato dalla veterinaria Michela Grassi, proprietaria di un cane affetto da disabilità alle zampe posteriori, che però corre felice sul suo carrellino.

Un animale sa essere un grande amico. Un animale speciale merita un amico altrettanto speciale.