venerdì, 10 Gennaio 2025

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Cuccioli-mania (FOTO)

J Nichole Smith

Americana d’origine, ma attualmente residente a Londra, la fotografa J Nichole Smith è l’autrice di quello che ha lei stessa definito uno dei migliori lavori che le siano mai stati affidati: Puppyhood (neologismo traducibile con “Cucciolezza”) rappresenta infatti una delle più belle raccolte di ritratti canini, che tutti i veri amanti dei cani dovrebbero conoscere.
Pubblicato già un paio d’anni fa, questo fantastico progetto fotografico si compone delle adorabili immagini di cuccioli appartenenti a 25 razze diverse, immortalati nel loro primo mese e mezzo di vita nell’intento di mostrare quanto, seppure alla stessa età, ciascun esemplare possa differire dall’altro: e per mostrarne al meglio le differenze, la Smith ha scelto di impiegare pagine da 28 x 33 cm, in modo da offrire col suo libro delle riproduzioni fedeli dei suoi soggetti a grandezza naturale.

Così, un trio di Pomerania di svariate tinte si mostra in tutta la sua piccolezza e morbidezza, mentre un Labrador miele riempie – da solo – l’intera pagina (lasciando presagire quanto grande diventerà) o mentre un “piccolo” alano di 8 kg stiracchia le sue enormi zampe. Le immagini riprendono tanto cani di razza quanto incroci, tra cui Basset hound, Bulldog francesi e Setter irlandesi. Alcuni cuccioli dormono beatamente, coccolandosi a vicenda, come il gruppetto di Weimaraner, altri si mostrano attenti e pronti a giocare, come il piccolo di Husky dagli occhi azzurri.

L’uno più bello, più morbido e più dolce dell’altro, insomma: una vera e propria cuccioli-mania nata nella Smith grazie alla sua stessa cucciola di Alano, Olivia, che attualmente è diventata grande e vive insieme alla sua padrona, al suo fidanzato Phil e al Bulldog francese Charleston. Un’attrazione per i cani che si è, infine, trasformata nella fondazione di uno studio fotografico appositamente dedicato a loro, il Dane and Dane. Ma pur sempre partendo dai cuccioli: tra pellicce ultra-soffici, zampette vellutate, pancini rosei e tondi, musetti minuscoli in cui si ravvisano già i tratti caratteristici che avranno una volta cresciuti, tutti i cuccioli rappresentano, in effetti, dei capolavori eccezionali.

Tutto Cuccioli, emozioni a 4 zampe

Se siete tristi, stanchi, un po’ depressi e amate gli animali, allora il consiglio è di dare un’occhiata al reality show di Sky UnoTutto Cuccioli” alias “Too Cute“, un vero toccasana per ritrovare il buonumore a cui non potrete resistere. Spettatori siete avvisati: assisterete a delle scene di infinita dolcezza e di irresistibile tenerezza.

tutto cuccioli

Il reality show, dedicato al mondo animale, vede protagoniste irresistibili cucciolate di cani, gatti, conigli e maialini. I primi mesi di vita di un cucciolo, i primi contatti con il mondo, sono un’avventura incredibile e meravigliosa, che regala scene di infinita dolcezza. Ogni episodio racconta la storia di tre splendide cucciolate, seguendo le prime settimane di vita di neonati cani, gatti, conigli, maialini.

I cuccioli appena nati, che non vedono ancora il mondo intorno a loro, si muovono incerti affidandosi all’olfatto e provando a seguire le orme dei genitori. Ad accudire gli amici a quattro zampe ci sono i genitori, che li seguono passo passo durante le loro prime esperienze di vita

Nel corso della prima stagione del reality show conoscerete delle razze di animali molto rare e particolari e vi porterà alla scoperta di simpatici neonati con la coda e un musetto tutto coccole e baci.

I cuccioli vengono ripresi dalle telecamere televisive nei loro gesti quotidiani, arricchiti di tenerezza infinita e bisogno di affetto, oltre che di calore umano. La natura è meravigliosa e le scene in cui i cuccioli di animali si muovono facendo i primi passi, sin dalla nascita, per poi passare all’allattamento della madre, affascinano in tutta la loro semplicità. Nei primi giorni di vita dei cuccioli, è la madre che comanda, ma successivamente impareranno ad autogestirsi, seguendo l’innato istinto di sopravvivenza.

Le storie sono coinvolgenti e divertenti, ed è davvero rilassante stare a guardarli, perchè regalano un benessere psicologico, che solo la pet therapy riesce a dare. Inoltre, i cuccioli mostrano capacità di solidarietà uniche, perchè da piccolissimi si scaldano a vicenda, formando una piramide e addormentandosi l’uno accanto all’altro.

Un programma che gli animalisti amano profondamente, ma anche tutti coloro che necessitano della presenza di un cucciolo, ma non hanno le possibilità di poterlo fare. Tutto cuccioli nutre lo spirito di calda tenerezza, a tutte le età e imparando preziose lezioni di vita.

Non vogliano anticiparvi troppo, quindi godetevi lo spettacolo, se dal vivo ancora meglio.

Il cane è il miglior confidente di una donna

Avere un cane significa anche sapere a chi rivolgersi in caso di necessità: non è affatto raro, infatti, che ci si ritrovi a confidare i propri più intimi segreti e le proprie preoccupazioni o a chiedere consiglio circa le proprie relazioni affettive proprio ai nostri amici a quattro zampe. A darne conferma è una recente ricerca inglese, realizzata grazie a Frontline Spot On, che ha rivelato lo sbalorditivo quantitativo di ore (in totale 219) che i proprietari di cani trascorrono a chiacchierare con i propri animali: è stato stimato che in media si parla col proprio cane per circa 36 minuti al giorno (contro i 28 in cui i proprietari di gatti si rivolgono all’altra tipologia di pelosi interlocutori).

Nel corso dello studio è stato riscontrato che per un terzo delle donne (il 34%) e per più di un quarto degli uomini (il 28%) parlare col proprio cane è loro d’aiuto nel riordinare i pensieri e nel prendere decisioni importanti: una donna su cinque ha addirittura ammesso di chiedere effettivamente consigli al proprio animale domestico, a dimostrazione del fatto che il cane è il miglior confidente di una donna.

La ricerca, che ha coinvolto 2.000 proprietari di animali, mira a individuare il ruolo rivestito da cani e gatti nell’odierno contesto familiare: i risultati dimostrano, dunque, che vivere con animali domestici apporta effetti del tutto benefici, se non propriamente terapeutici, alle persone che hanno uno stile di vita stressante.

La compagnia degli animali, peraltro, supera spesso anche quella degli stessi esseri umani: tanto le donne (30%) quanto gli uomini (34%) impegnati presi in esame hanno, infatti, affermato di trascorrere più tempo col proprio animale domestico rispetto a quanto ne passano col proprio partner. Senza tralasciare l’influenza che il proprio amico a quattro zampe può esercitare sulle relazioni d’amore: basti pensare che il 10% degli intervistati ha confessato di aver lasciato il partner perché non gradiva il proprio cane o gatto.

Poppy: il gatto più vecchio del mondo

Poppy è stata ufficialmente riconosciuta come il gatto più vecchio del mondo, dopo aver compiuto 24 anni – corrispondenti a 114 anni umani. Nata nel febbraio del 1990, durante lo stesso periodo in cui Nelson Mandela venne rilasciato dalla sua prigionia, la micia tartarugata ha salutato nell’arco della sua vita ben 5 Primi Ministri britannici. Attualmente, però, è una gracile vecchietta che trascorre gran parte del suo tempo rilassandosi dentro casa.
Poppy, rientrata nel Guinness dei primati, è di appena un anno più giovane del giapponese Misao Okawa, l’uomo più vecchio del mondo, e ha conquistato il suo attuale titolo dopo la morte di Pinky, un gatto del Kansas passato a miglior vita l’anno scorso all’età di 23 anni.

A Poppy, che all’oggi vive a Bournemouth nel Dorset, venne originariamente dato il nome Popsy dai suoi due primi padroni: successivamente, all’età di cinque anni, fu adottata da Marguerite Corner e da sua figlia Jacqui, che la portò poi con sé a vivere con suo marito Andy West. Dopo aver avuto due figli – Joe di undici anni e Toby di otto -, la coppia ha anche adottato altri quattro gatti, due conigli e un criceto, con cui Poppy convive pacificamente perché, nonostante sia sorda e cieca, continua a essere lei il capobranco: se, per esempio, uno degli altri gatti prova a rubarle del cibo dalla ciotola, lei parte all’attacco mordendogli un orecchio.

La gente chiede spesso a cosa sia da attribuire la longevità di Poppy“, dice Jacqui, “personalmente, credo che si debba alla dieta che conduce e all’esercizio fisico. Difatti, si tiene in forma passeggiando in giro e mangia molto: croccantini a colazione e cibo in scatola nel pomeriggio. Ma quello per cui ha un debole è il cibo da asporto: qualche volta le diamo pezzetti di alette di pollo, fish-and-chips e anche un po’ di kebab“.

Jacqui scrisse al Guinness dei primati non appena Poppy compì 24 anni, richiedendo di partecipare alla categoria “Il gatto più anziano ancora vivente”: la sua segnalazione è, poi, stata verificata e Poppy si è confermata effettivamente come il gatto più vecchio del mondo. Eppure, resta imbattuto il record della storia conseguito ad Austin in Texas: quello di Creme Puff, un gatto incredibilmente vissuto per ben 38 anni e tre giorni.