venerdì, 5 Dicembre 2025

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Fiori che sembrano qualcos’altro (FOTO)

La natura è piena di sorprese e in questa meravigliosa gallery abbiamo raggruppato alcuni fiori che si caratterizzano per delle forme assolutamente particolari: labbra, una faccia di scimmia, una ballerina e altro ancora.

I fiori, come organo riproduttivo, si sono evoluti grazie a un semplice principio, attrarre impollinatori come uccelli o insetti. Questa funzione ne ha permesso l’evoluzione in centinaia di colori e forme davvero incredibili e bellissime e quindi oltre agli insetti, hanno attratto anche noi. Non ci credete? Allora, sfogliate la nostra fotogallery.

Orchidea scimmia (Dracula Simia)

Quest’orchidea nasconde la suo interno una faccia di scimmia. Il suo nome è Orchidea-scimmia, ma il suo nome scientifico è Dracula simia. Originario della foresta pluviale peruviana, questo fiore è detto “Dracula” per via di due petali molto allungati, simili ai canini di un vampiro.

L’orchidea rondine (Phalaenopsis)

Impressionante il volto che si riconosce all’interno di questo fiore. La somiglianza con una rondine è quasi inquietante in questo fiore. Phalaenopsis è un genere di orchidee epifite che comprende circa cinquanta specie, tutte originarie dell’Asia e degli arcipelaghi dell’Oceano Pacifico e dell’Oceano Indiano. Il nome deriva dalle parole greche phalaen (farfalla) e opsis (simile a) e indica la somiglianza del fiore alla forma delle farfalle.

Orchidea dell’uomo nudo (Orchis Italica)

Quest’orchidea ha l’aspetto di due omini stilizzati che si tengono per mano. In alcune piante, il viso e gli arti degli omini hanno un colore più definito. La pianta è nota volgarmente come uomo nudo, poichè la forma del labello del fiore sembra imitare il corpo di un uomo, compreso il sesso. Inoltre, è una delle più diffuse orchidee selvatiche in Italia.

Labbra sensuali (Psychotria Elata)

Psychotria Elata

Psychotria Elata è nota per le sue infiorescenze, caratterizzate nelle prime fasi dello sviluppo da una coppia di brattee carnose di colore rosso intenso, che ricordano la forma di due labbra, pronte al bacio.

Ballerina (Impatiens Bequaertii)

Impatiens Bequaertii

L’ape sorridente (Ophrys bomybliflora)

L’ofride fior di bombo è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidaceae, diffusa sul versante settentrionale del bacino del Mediterraneo. L’orchidea sembra un grosso coleottero, che ride pure.

I neonati (Anguloa Uniflora)

I neonati (Anguloa Uniflora)

Questi fiorellini non sembrano forse dei teneri neonati in fasce?

Fiore Pappagallo (Impatiens Psittacina)

L’Impatiens psittacina conosciuto anche come “fiore pappagallo”, è una pianta tipica del sud-est asiatico, che fu notata per la sua forma originale di un pappagallo in volo, vista di lato. Cresce principalmente in Thailandia, in Birmania e in parti dell’India. È una delle più rare piante al mondo, tanto che pochi possono dire di averla vista, anche fra i botanici.

I teschi di drago (Antirrhinum)

teschi di drago

L’anatra orchidea (Caleana Major)

Che dire di questi fiorianatroccoli, trovati in Australia orientale e meridionale?

L’orchidea tigre

orchidea tigre

Dopo la faccia della scimmietta, non poteva mancarare quella della tigre.

L’alieno felice (Calceolaria Uniflora)

L’orchidea angelo (Habenaria Grandifloriformis)

orchidea angelo

Orchidea colomba (Peristeria Elata)

In questo fiore, la forma della colomba è ben distinguibile.

L’orchidea ballerina

orchidea ballerina

Un’elegante ballerina impegnata in un passo di danza.

L’orchidea Airone (Habenaria Radiata)

In questa pianta, la fioritura è scenografica. L’Orchidea Airone è una particolarissima varietà di orchidea, originaria dell’Asia che fiorisce per tutta l’estate. Ogni tubero sviluppa due o tre candidi fiori bianchi dalla forma davvero inusuale e sorprendente.

Darth Vader (Aristolochia Salvadorensis)

Un suggerimento: è il protagonista di una nota saga cinematografica. Aristolochia è un genere pianta con oltre 500 specie.

fonte: www.curiosauro.it

Leggings pericolosi, H&M li ritira dal mercato

Il noto brand svedese low cost ha ritirato dal mercato un particolare modello di leggings per bambine del costo di 12.95 euro, a causa di una componente in metallo contenuta nella chiusura della cintura in vendita insieme al capo di abbigliamento. L’accessorio in causa sarebbe stato ritenuto troppo pericoloso per i bambini di età inferiore ai tre anni, poiché l’elemento in metallo che si trova nel meccanismo di chiusura della mini cintura potrebbe essere staccato e ingerito.

H&M ha immediatamente avvisato i propri clienti del potenziale pericolo chiedendo a coloro che hanno acquistato il capo di rimuovere la componente in metallo e di contattare l’azienda in modo tale da ricevere un rimborso. Sul sito del brand è stato pubblicato un avviso, in cui si dichiara:

“H&M ritira la cintura venduta insieme a questi leggings da bambina nelle taglie 92 e 98. I gentili clienti sono invitati a rimuovere immediatamente la cintura e a non utilizzarla. I clienti sono pregati altresì di restituire la cintura o i leggings insieme alla cintura, in qualsiasi negozio H&M, contestualmente alla restituzione riceveranno una gift card con l’importo completo del prodotto pari a 12.95€. Le componenti metalliche della cintura possono rompersi in piccole parti, queste parti possono costituire un rischio di soffocamento, ingestione o inalazione per i bambini al di sotto dei 3 anni di età. H&M è stata informata circa un incidente che ha coinvolto la cintura. Non è stato segnalato alcun infortunio. Ci scusiamo per l’inconveniente.”

Star troppo magre. Non seguite il loro esempio

Qualche giorno fa ha sfilato sul red carpet di Maleficient una bellissima Angelina Jolie, mano nella mano del suo amato Pitt. Bella, stra bella e mega bella, forse addirittura troppo bella? Bè, sicuramente troppo magra!
Le foto lasciavano intravedere le ossa delle spalle, delle braccia e dei polsi della star, sempre più magra.
Sembrava separata da un palo della luce dalla nascita – ovviamente con tutto il rispetto e la stima per l’attrice americana.

“Non si è mai troppo ricche, né troppo magre”. Questa frase – che qualcuno attribuisce a Coco Chanel – è la massima che non passa mai di moda: è diventata l’imperativo, il comandamento per tutto l’intero universo femminile, che cerca disperatamente di entrare in una taglia 42, e non si arrende finché non ci riesce.
Nascono in ogni angolo di facebook pagine dal titolo “fitness motivation”, che ci mostrano come dovremmo essere: alte, magre, con la pancia piatta e un fisico da urlo. Certo, come se fosse facile.
E per di più, come se non bastasse, siamo costantemente sottoposte alla prova del nove: ogni giorno in televisione, nei film, sulle riviste, ci appaiono star e modelle con un corpo “perfetto”, probabilmente parecchio differente dal nostro.

Che la forma fisica ad Hollywood sia un’ossessione, ce ne eravamo accorti ma del fatto che ultimamente si stia esagerando non ne abbiamo dubbi: sono sempre di più le star, donne per lo più, a dimagrire in maniera esagerata per “esigenze” di immagine.
Nella società attuale è ormai imperante un modello ideale di bellezza femminile filiforme, etereo e associato a illusori ideali di ricchezza e successo. Eppure i canoni di riferimento sono stati molto diversi in epoche passate.
Oggi domina la figura di un corpo atletico e scattante sinonimo dell’autonomia da pudori, costrizioni e inibizioni, che rappresenta una donna attiva in difesa dei propri diritti, lavoratrice, libera e non più riconducibile al binomio di moglie-madre.

C’è da dire, però, che scendere troppo di peso non solo fa male alla salute, ma non è nemmeno bello da guardare.
E questo il mondo dello spettacolo sembra esserselo dimenticato. Dimenticandosi anche che il fashion system delle star è anche il modello primo a cui aspirano tutte le ragazze e le adolescenti. È quello che vogliono essere, è quello che vogliono diventare – dimenticandosi che ciò può causare loro dei problemi, anche gravi.

Alcune star hanno davvero oltrepassato il limite del conteggio delle calorie giornaliere, molte di loro sono anche finite in ospedale a causa dell’anoressia: Lindsay Lohan, Nicole Richie, Kate Bosworth e Katie Holmes sono soltanto alcune delle donne cadute nella trappola della bilancia.
Il problema maggiore è che queste donne sono viste come esempi da seguire, ma, ai nostri occhi, dovrebbero apparire soltanto come modelli da non seguire.

Victoria Beckham, Miley Cyrus, Demi Moore e la stessa Angelina Jolie. Taglie XXS che sembrano volar via con un solo soffio di vento. Verrebbe quasi da dire loro di riempire di più il frigorifero, e lo stomaco.

Questo, purtroppo, è quello che la società ci inculca come modello di bellezza.

I gelati che non possiamo più mangiare

Credit Photo: noimaipiuarredamento.forumcommunity.net

Delle volte non ritornano

E questa è la volta dei gelati. Quei gelati che tutti rimpiangiamo, un po’ come accade per i vecchi cartoni animati, di quelli che non ne fanno più come una volta.

Basterebbe fare un tuffo nel passato per rendersi conto di quanti sapori potrebbero riaffiorare alla stregua dei palati più nostalgici.
Solitamente le cose che non possiamo più mangiare lasciano semplicemente il posto ad altre che verrano presto propinate in ogni dove. Meno di sovente accade, invece, che per ragioni di marketing magicamente qualche leccornia ritorna dal passato.

Che un Magnum abbia rubato il posto ad uno di questi gelati?
Probabile. E a meno che il popolo Algida – o chi per lui – non scateni una protesta simile a quella messa in atto per il famigerato Winner Taco, possiamo solo limitarci a ricordarne alcuni.

Gum

Chi lo ricorda è senz’altro per il mal di denti.
Questo gelato alla fragola dell’Algida aveva al centro una chewing gum durissima he poteva essere masticata per ore, ed ore, senza mai perdere la consistenza elastica di una gomma da masticare.

Twister

Tutti ci abbiamo provato a mangiare il Twister mantenendo separati i due gusti, senza mai riuscirci. Una spirale di vaniglia e cioccolato.

Magic Cola

L’unico ghiacciolo che all’interno restava sempre morbido. Composto da due strati il Magic Cola era il ghiacciolo alla cola per eccellenza. Sopravvivono però il Fior di fragola e il Lemonissimo.

Calippo Frizz

Tra i ghiaccioli è impossibile non citare il Calippo, superstite tra i gelati odierni. Ma quello che frizzava sulla lingua non conosce imitazioni. Chissà se qualcuno è mai riuscito a stabilire se quella sensazione fosse piacevole o meno.

Cornetto al Whisky

Sono seguite le versioni al caramello, al pistacchio, al caffè, e chi più ne ha piùne metta. Ma del cornetto Algida al Whisky – che i genitori vietavano ai bambini – nessuno ha mai più avuto notizie.

blob

Blob era il vero cornetto per eccellenza. Interminabile e gustosissimo. L’Algida ha proposto le versioni più disparate di cornetti gelato, senza mai però equipararne il gusto.

Per non dimenticare