lunedì, 25 Novembre 2024

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Le pubblicità più impressionanti per la nostra mente (FOTO)

Con il passare del tempo le campagne pubblicitarie stanno diventando sempre più persuasive, impressionanti, pungenti e dal potenziale emotivo altissimo. Ci sono prodotti pronti per essere venduti sul mercato, salvaguardia del pianeta e appelli contro la violenza sui bambini, la discriminazione, il razzismo. Sono tantissime, tutte da vedere. Sono le pubblicità più impressionanti della storia. La vostra mente ringrazierà, e il vostro cuore?

FedEx China-Australia (Brazil)

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Plant For The Planet (USA)

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Nivea (Netherlands)

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Orion Telescopes (University of Texas, USA)

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King Khalib Foundation (Saudi Arabia)

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Pedigree (São Paulo, Brazil)

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Ecovia (Curitiba, Brazil)

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McDonald’s (Australia)

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Strongermarriage.org (Salt Lake City, Utah, USA)

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Criis Relief (Singapore)

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MA (Moscow, Russia)

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Moms Demand Action (Toronto, Canada)

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Oogmerk (Brussels, Belgium)

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Keloptic (Paris, France)

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Weight Watchers (Germany)

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WWF: Shark

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Durex: Cheaper

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E poi tantissime altre:

Condizionare la nostra mente è una delle più grande prerogative della pubblicità. Colpire le nostre emozioni, il nostro cervello, la ragione. Cercare di suscitare in noi reazioni, pensieri e riflessioni. Queste sono le pubblicità più impressionanti della storia. Quale preferite? Quale vi ha colpito di più? E perché?

Mondiali 2014: J.Lo VS Shakira, è guerra a colpi di inno (FOTO)

Manca davvero poco al fischio di inizio dei mondiali 2014 e già da un po’ di tempo conosciamo, cantiamo e balliamo le hit di questo campionato.

Ebbene si, per questo mondiale gli inni sono ben due, entrambi cantanti da artiste di origine latina ed è già guerra tra quale sia il migliore: da una parte abbiamo Jennifer Lopez con l’inno ufficiale, chiesto proprio dalla Fifa, “We are One”; dall’altra, invece, il contro-inno “La la la” della colombiana Shakira, che già nel 2010 aveva accompagnato il mondiale in Sudafrica, e l’intera estate, con la celebre “Waka Waka”.

Pare infatti che Shakira abbia così tanto amato il ruolo da artefice del tormentone e della sigla di uno dei campionati più importanti per il mondo del calcio, da rimanerci male quando la Fifa ha affidato l’incarico di scrivere e cantare l’inno ufficiale della competizione alla sua “rivale” in campo musicale, Jennifer Lopez.

Così la bella colombiana ha agito in maniera astuta: ha creato un contro-inno, orecchiabile e dal testo di un’estrema facilità, in cui il video riprende al 100% l’atmosfera del mondiale grazie anche alla presenza di alcuni grandi fuoriclasse del mondo del calcio come Messi, Neymar, Fabregas, Eric Abidal, Sergio Aguero, Radamel Falcao e Piquè, quest’ultimo compagno della cantante e padre di suo figlio Milan, nato nel Gennaio del 2013, che tra l’altro fa una piccola comparsa nel video stesso.

E J.Lo? Al momento non sembra preoccuparsene. Il suo “We are One” riprende in tutto e per tutto il paese che ospita la competizione, il Brasile, – dai colori verde e giallo, alle varie immagini del paese e al sound da samba- e il brano sta scalando le classifiche.

Lo stile dei due video: atmosfera festosa e brasiliana per la coppia Lopez- Pitbull, con la partecipazione della cantate brasiliana Claudia Letitte, che sono accompagnati da ballerine di samba vestite a tema carnevale di Rio.
Inno alla fratellanza per Shakira, che ha realizzato il video di “La la la” in collaborazione con la World Food Programme con lo scopo di sensibilizzare contro la malnutrizione infantile.

Alcune immagini del video We are One di Jennifer Lopez, Pitbull e Claudia Letitte

Alcuni immagini del video La la la di Shakira

Tante idee per un addio al nubilato da sogno

Un addio al nubilato è una festa tenuta in onore di una donna in procinto di sposarsi, nei giorni immediatamente precedenti le nozze, nella quale viene celebrato simbolicamente il suo abbandono della condizione di nubile dalle sue amiche più strette. Tradizionalmente l’addio al nubilato è organizzato dalla testimone della sposa assieme alle sue amiche più strette.

Ma effettivamente cosa vuol dire per la futura sposa celebrare l’ultima sera da non-sposata?
Ebbene è un rito di passaggio che tutte le donne, dal momento del fidanzamento ufficiale, aspettano intrepide. Festeggiare con le amiche di sempre, divertirsi tra scherzi e giochi, mangiare a più non posso e bere come se non ci fosse un domani, sono gli ingredienti basilari.

Ma se si volesse fare qualcosa di particolare per la futura sposa? Un addio al nubilato chic? Sexy? In stile parigino? Magari londinese?

Bene ecco qui tante idee per una festa coi fiocchi.

Primo fra tutti c’è di certo la festa ispirata a “Sex and the city“. Essere Carry per un giorno in una location arabeggiante è senza dubbio il sogno di ogni donna. Ecco l’occasione giusta.
Per la prima proposta bisogna lasciarsi sedurre dalle atmosfere orientaleggianti, dove suk, tende, cuscini, turbanti e soft-drink da sorseggiare ghiacciati in bicchieri alti creano un’atmosfera esclusiva.
Ma anche l’abito vuole la sua parte: maxi dress, fantasie orientali e colori chic saranno gli accostamenti giusti.

Ma per le più romantiche ecco qui le dritte per creare un addio al nubilato ispirato alla città dell’amore: Parigi.

Tanti dettagli eleganti e raffinati declinati in uno dei colori più in voga del 2014 come il radiant orchid, abiti eleganti e un trucco sobrio. Per entrare ancora di più nel mood parigino, si può ricorrere a piccoli elementi decorativi simbolici, come la Torre Eiffel o le boccette di Chanel n°5 con cui creare originali segnaposti. Non possono di certo mancare delle gustose merende a base di macarons o bignè.

Mai sentito parlare di Personal Sexy Shopper? Una figura professionale nata un po’ in sordina, che sta però riscuotendo un successo incredibile, grazie alla sempre più grande emancipazione delle donne nel campo del sesso e del piacere femminile. Ed ecco qui che un semplice addio al nubilato può diventare una festa grandiosa e piacevole.

Il Sexy Personal Shopper è un po’ fuori dal normale perchè è un consulente a tutti gli effetti, in grado di fornire consigli di seduzione e bellezza per stare bene con il proprio corpo e stuzzicare il proprio partner, oltre a mettere a disposizione un vasto campionario di ironici sex toys.

Direttamente dall’Inghilterra ecco una bellissima e romantica idea per festeggiare l’addio al nubilato in maniera molto English e dolce. Un pomeriggio all’insegna dei vecchi ricordi, accerchiate dalle amiche più intime, il tutto accompagnato da tazze di tè fumante e dolcetti sfiziosi.

E infine tre chicche che non passeranno mai di moda, soprattutto per quelle spose glamour, fashion addicted e sempre pronte a divertirsi.

Prima: L’Aperi-shopping adatto alla sposa super fashion, per la quale niente può essere più azzeccato che organizzare una giornata, o una serata di shopping presso negozi e boutique riservati esclusivamente alla sposa e alle sue accompagnatrici. Un aperitivo esclusivo durante il quale potrete scegliere, provare e acquistare vestiti sorseggiando gustosi cocktail e bevande.

Seconda: Il servizio fotografico. Gli ingredienti? Un gruppo di amiche strette, la sposa, un set fotografico spettacolare, un fotografo professionista ed ecco la cornice perfetta per trasformare la festa di addio al nubilato in un fantastico photo-shoot.

Terza: per chi desidera restare tra le mura di casa, perché non organizzare un bell’incontro con un make up artist che vi insegni i segreti del trucco fai da te o con uno chef per un corso di cucina creativa?
Ovviamente in compagnia delle amiche più care che di certo non mancheranno nel fare qualche scherzo alla mal capitata sposa.

Tutto per avere un addio al nubilato da urlo.

Walt Disney da “Re dell’infanzia” a “Principe oscuro”

Walter Elias Disney, meglio noto come Walt Disney, nacque nel 1901, a Chicago. É stato uno dei personaggi più brillanti e influenti del secolo scorso e lui dobbiamo la creazione di Disneyland, il più famoso parco a tema. Non solo, fu il primo ad accostare nel cinema la musica alle immagini, fu produttore, regista, sceneggiatore e doppiatore. Showman a tutto tondo nel campo dell’intrattenimento, ancora oggi il record di nomination all’Oscar, cinquantanove, appartiene ai suoi film
Questo è quello che tutti sanno sul creatore dei mille cartoni che hanno fatto sognare, emozionare grandi e bambini.

Ma al di là della magia di cui sono ricchi gli amati cartoon, con uno studio dettagliato non sembrano più essere tanto innocenti come si crede.
Ormai si sa che nei capolavori Disney sono stati inseriti messaggi subliminali, esponendo così i bambini al sesso fin dalla tenera età.
Ma sembra che nei cartoni animati ci siano anche altri significati nascosti.

Studiando Walt Disney si capisce ben presto che costui è stato un vero e proprio “genio del male”.
A smascherare la vera natura del più grande produttore ci ha pensato la biografia non autorizzata di Marc Eliot, nel libro “Walt Disney: il principe oscuro di Hollywood“, che il New York Times si apprestò a studiare a fondo, verificandone la veridicità dei contenuti.
Da quelle pagine si scoprì la personalità di un uomo alcolizzato, nevrotico, depresso, impotente, e razzista.
Ma questo non era certo un segreto. Sapevano tutti che nell’equipe della Disney, per volere del capo, non potevano entrare a farne parte persone di colore ed ebrei.

Ma il vero problema non è di cosa soffrisse il grande Walt, ma i messaggi subliminali che ha introdotto nei cartoni animati.
Cosa sono i messaggi subliminali?
Sono quei messaggi che percepisce la mente e non l’occhio, quei messaggi che evocano un concetto o un oggetto apparentemente diverso da ciò che stiamo osservando.
E i cartoon ne sono pieni.
Qualche esempio?

Biancaneve e i 7 nani

A rifletterci bene, il nome della protagonista è tutto un programma. Di fatti Biancaneve significa “snow white“, ovvero neve bianca, cioè niente popò di meno che la cocaina.
E i 7 dolci nani? Il loro nomi rappresentano i principali effetti dannosi derivanti dall’assunzione di cocaina.
Sebbene la storia sia stata raccontata dai fratelli Grimm nel 1812, quando la cocaina ancora non era stata sintetizzata, fu la Disney a dare ad ogni personaggio una caratteristica e un nome distintivo nel 1937.

Cucciolo, in inglese “Doopey“, cioè sfatto: è il primo sintomo della dipendenza da cocaina, trascuratezza e instabilità.
Brontolo, in inglese “Grumpy“, cioè irritabile: intrattabile, rappresenta l’astinenza.
Eolo, in inglese “Sneezy“, ovvero che fa starnuti: le conseguenze dell’abuso di cocaina sull’apparato orofaringeo e nasale.
Gongolo, in inglese “Happy“, allegro: rappresenta lo stato di euforia temporaneo.
Mammolo, in inglese “Bashful“, cioè schivo: il disagio del cocainomane che evita rapporti umani e sociali.
Dotto, in inglese “Doc“, dottore: saccenza e sensazione di onnipotenza.
E infine il dolce Pisolo, in inglese “Sleepy”, assonnato: l’ultimo stadio, stanchezza e dolori articolari.

Winnie The Pooh

Il dolce orsacchiotto ghiotto di miele e i suoi fantastici compagni di avventura non hanno riferimenti sessuali, o pro cocaina, ma a disturbi mentali/metabolici:
Christopher Robin: Schizofrenia.
Un malfunzionamento nella percezione della realtà che è sicuramente evidente nel bambino protagonista, che lo porta ad avere allucinazioni in cui immagina che i suoi giocattoli sono vivi e gli parlano.
Winnie The Pooh: Bulimia.
La bassa autostima di Pooh è il risultante psicologico nel suo eccessivo bisogno per il miele.
Pimpi: Disturbo d’ansia generalizzato.
Una condizione mentale in cui ogni cosa è fonte di stress. Il maialino diventa eccessivamente nervoso diverse volte e questo è evidente nel modo in cui le orecchie sottilmente si contraggono.
Tigro: Sindrome da deficit di attenzione e iperattività.
Il tigrotto è affetto da ADHD, non riesce a controllare la sua iperattività ed è estremamente impulsivo.
Tappo: Ossessivo compulsivo.
Un disturbo d’ansia in cui la persona soffre di pensieri ossessivi e tendenze compulsive. Questi possono essere visti nel coniglietto con azioni incontrollabili come la pulizia a livello estremo.
Uffa: Disturbo Narcisistico di Personalità.
Il gufo è eccessivamente preoccupato di se stesso. Crede di essere l’animale più intelligente, e per alcuni soffre anche di Dislessia.
Ih Oh: Depressione.
Stato mentale caratterizzato da un sentimento sconsolato e cupo e mancanza di attività.
Kanga: Sindrome della Leonessa.
Madre iperprotettiva, è chiaramente ossessionata dal controllo del suo piccolo Ro.

Un capitolo a parte è dedicato ai messaggi sessuali della Disney:

Il Re Leone

Da un fermo immagine della scena in cui Simba si sdraia e fa sollevare della polvere, si nota come queste invece di sollevarsi in cielo normalmente, creino uno scritta piuttosto decisa.

Si nota anche come la conformazione della faccia del docile leoncino mostrino la silhouette di una donna.

Bianca e Bernie

Il cartone che ha incollato allo schermo tutti i piccini, ha fatto partire un processo nei confronti della Disney per i chiari riferimenti sessuali e satanici. La Disney ha sborsato ben 70 milioni per non fare troppo scalpore.

Con un fermo immagine si nota come, nella scena dell’impicchiata dei due topini, sullo sfondo, in una finestra c’è una donna nuda con faccia demoniaca.

Insomma, gli esempi sarebbero infiniti, dalla Sirenetta, che è ricca di forme falliche, ad Alice nel paese delle Meraviglie, con riferimenti alla droga e sessuali.
Ogni cartone è stra colmo di messaggi subliminali scelti con cura dal vecchio buon Walt, massone dichiarato.

Ora, sta ad ognuno scegliere se credere o meno in questi messaggi, se vedere “del marcio” nei capolavori Disney o se gustarli come da bambini.
Il fatto eclatante è come un padre di famiglia, creatore di un mondo magico, abbia cercato, e molte volte ci è riuscito, di manipolare i bambini con messaggi dannosi.

Ci vuole un occhio a-normale per vederli, ma nel momento in cui si scoprono, un cartone animato non sarà mai più bello,dolce e di compagnia come prima.