mercoledì, 1 Maggio 2024

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Malati di cancro, aumentano le probabilità di sopravvivenza

Il cancro è oggi uno dei mali più diffusi e responsabili di morte. 7 individui su 10 ne soffrono, ma grazie all’evoluzione scientifica e ai grandi passi della medicina almeno 4 individui su 7 riescono a combatterlo e tornando a vivere liberi dalla mattia senza rischiare che questa vi si presenti di nuovo

I dati sono ottimistici e i ricercatori stanno lavorando sulla ricerca di nuovi farmaci che consentiranno la guarigione da tumori più gravi e mortali come quelli celebrali, al polmone e all’esofago.
Dal 1970 ad oggi la possibilità di sopravvivenza dai 5 ai 10 anni dopo aver diagnosticato un tumore è aumentata del 50% e, secondo i medici e i ricercatori, questa percentuale è destinata a crescere ad un 75% con il rispettivo aumento della sopravvivenza a lungo termine (oltre i 10 anni), vale a dire che ai tre quarti dei malati a cui è stato diagnosticato il cancro potrà vivere in libertà dalla malattia.

Tutta via però le probabilità di sopravvivenza variano enormemente tra i diversi tipi di cancro: mentre il 78% delle donne a cui è stato diagnosticato un tumore al seno avrà una possibilità di vita che va oltre i 10 anni, solo l’1% dei malati di tumore al pancreas e il 5% di dei pazienti affetti di cancro al polmone vivranno a lungo. Dal’altro canto però la possibilità di guarigione dal temibile tumore al polmone, considerato uno tra i più gravi, è aumentata dal 4% al 13% con il rispettivo aumento della sopravvivenza a 5 anni.

Per quanto riguarda il cancro alla prostata, la Francia gode del primato del 60% dei guariti; l’Italia, invece, si colloca tra le prime, con una media europea superiore al Belgio, Gran Bretagna, Scozia e Irlanda, in cui vi è stato un maggior numero di pazienti guariti dal tumore mammario con una media di sopravvivenza che va oltre i 5 anni, una notevole percentuale se consideriamo che fino ad alcuni anni fa era ritenuto un male incurabile e di conseguenza mortale; in contrapposizione con l’alta percentuale di sopravvivenza dei malati di tumore mammario (78%), successo dovuto ad una diagnosi precoce, ci sono i malati di tumore allo stomaco dove quest’ultimo rientra ancora nella categoria dei mali incurabili.

braccialetti rossi

Ottime notizie per quanto riguarda i cosiddetti tumori dei bambini e dei giovani, vale a dire leucemia acuta linfoide, linfoide non- Hodking e tumore al sistema nervoso centrale. Infatti è aumentata del 81%, con una media alta in tutta Europa, la possibilità di guarigione da queste malattie.

Ciò che non consente una guarigione dai tumori come pancreas, ovaie e stomaco è il fatto che questi cominciano a mostrare i sintomi della malattia quando si trovano già ad uno sviluppo avanzato e di conseguenza meno curabile.

I medici consigliano sempre di fare prevenzione e tenersi sotto osservazione soprattutto se in famiglia ci sono stati dei casi soggetti a questo tipo di malattie, inoltre consigliano di eseguire un’alimentazione equilibrata e di fare attività fisica, dato che nella maggior parte dei casi i tumori allo stomaco e al pancreas sono dovuti da un’alimentazione scorretta e ricca di grassi, e di ridurre il vizio di fumare (se non magari di smettere) onde evitare di riscontrare il tumore ai polmoni.

Cani e gatti sono biologicamente capaci di amare

Scodinzolii, occhioni tenerissimi, zampate affettuose e buffi rotolamenti ai vostri piedi? Il vostro cane vi ama. E non si tratta di ruolo, dipendenza o quant’altro: cani e gatti, come affermano i ricercatori della Claremont Graduate University in California, sono in grado di amare.

Per chi avesse ancora dei dubbi, lo studio parla chiaro. Il livello di ossitocina, l’ormone dell’amore, sale vertiginosamente negli animali, nel momento in cui interagiscono con l’uomo o con i loro simili, esprimendo le tipiche espressioni festose e accoglienti.

Un primo esperimento è stato eseguito su cavie molto differenti: una capra e un cane. Da tempo abituati a vivere insieme in un allevamento in Arkansas, i due esemplari sono stati lasciati ad interagire per circa quindici minuti, avendone analizzato il livello di ossitocina prima e dopo tale interazione.

Paul Zak, a capo del gruppo di scienziati, spiega i risultati:”Abbiamo scoperto che il cane ha avuto un aumento del quarantotto per cento nell’ossitocina. Questo dimostra che il cane è abbastanza legato alla capra. La variazione dei valori dell’ormone suggeriscono che il cane vede la capra come “un amico”“.

Ben diverso, invece, il coinvolgimento della capra:”I suoi valori sono cresciuti del duecentodieci per cento. In sostanza un livello che testimonia un innamoramento della capra verso il cane. L’unica volta che ho visto una tale ondata di ossitocina negli esseri umani capita quando qualcuno vede la propria amata, quando è romanticamente attratto da qualcuno o quando si riceve un gesto di estrema gentilezza“.

Il secondo esperimento ha invece coinvolto gli esseri umani. Cento volontari hanno lasciato che si analizzasse il loro livello di ossitocina, prima e dopo l’incontro con alcuni animali domestici.

L’incremento dell’ormone è risultato del trenta per cento, negli individui che già avevano condiviso esperienze con dei cani, mentre inferiore è risultato il livello di chi aveva posseduto gatti o di chi non possedeva alcun animale domestico.

Nessuno nutriva dubbi a tal proposito, ma, si sa, una conferma come questa non può far altro che rafforzare l’immensa forza già esistente: quella dell’amore incondizionato tra un animale domestico e il suo padrone.

Colori arcobaleno nei capelli. Tutte pazze per l’hairchalking (FOTO)

Credit: bellipulitiprofumati.it

Rosa, blu, viola, arancione, verde. Questi sono i colori principali usati per l’hairchalking: si tratta dell’ultima tendenza per la colorazione dei capelli.
A chi, di questi tempi, non è mai capitato di incontrare per strada una ragazza con un caschetto blu o le punte dei capelli rosa fluo?

Ci vuole un po’ di faccia tosta per seguire questo trend, ma il risultato sicuramente catturerà l’attenzione dei più.
Molti brand conosciuti hanno creato prodotti ad hoc, colorazioni più o meno permanenti, facilmente applicabili ed eliminabili, che consentono in pochi minuti di sfoggiare una testa “colorata”, e che rovinano il meno possibile i vostri capelli.

Adattabile e personalizzabile, si può colorare soltanto una ciocca o avere una capigliatura al neon.

Ma che prodotti usare?

Partiamo dallo spray colorato rosa soft, di Toni & Guy, con label.m Powder Pink Spray. Può esser utilizzato per creare diversi look, dallo shatush al monocolore in blocco, fino ad un effetto meshato ad Alterna – dura il tempo di una serata.
I famosi Color Bug dell’hairstylist australiano Kevin Murphy sono molto pigmentati, pratici da usare e vanno via con lo shampoo, come i fantastici Hair Chalk di l’Orèal Professionnel. Disponibile in più colori, questo prodotto permette di creare effetti sempre diversi – come ad esempio ombré, arcobaleno, french fringe – e, grazie ai suoi componenti, colora il capello ma lo protegge al tempo stesso.
Sephora offre il suo mascara per capelli, color rosa, per ciocche e finiture rapide di colori.

Se invece volete cambiare radicalmente il vostro look, e azzardare con un colore più duraturo, provate gli undici pigmenti puri, vibranti e intensi da utilizzare da soli o da miscelare tra loro, Inkwoks di Paul Mitchell. Si tratta di una colorazione professionale che dura fino a tre settimane.

Christina Aguilera, Kelly Osborne, Sienna Miller, Katy Perry, Avril Lavigne; tante le star che seguono il trend del momento. E voi? Cosa aspettate a darvi un “colpo di testa”?

Gluten free d’autore al Taste of Milano

Da tempo l’alimentazione senza glutine, entrata di diritto nella cucina italiana, è diventata sinonimo di creatività, sperimentazione e genuinità, e per questo Milano, già capitale della moda e del design divenendo anche centro del gusto col Taste of Milano fa spazio all’alta cucina gluten free.

La celiachia resta l’intolleranza alimentare che colpisce più persone a livello mondiale, si stima che solo in Italia questa intolleranza possa interessare almeno 600 mila persone, anche se sono solo 136 mila i celiaci diagnosticati.

Un’alimentazione senza glutine resta il principale alleato per evitare problemi e complicazioni. Per anni questo aspetto era un sinonimo di rinuncia forzata alle prelibatezze della cucina italiana ed internazionale.

Oggi però qualcosa sta cambiando, sono sempre più numerosi i ristoranti che propongono nel loro menù una sezione dedicata ai piatti gluten-free, e sono sempre di più gli chef che decidono di interpretare piatti d’alta cucina evitando la presenza di glutine nelle loro creazioni.

Da giovedì 8 a domenica 11 maggio, l’esclusivo festival gastronomico Taste of Milano vedrà alcuni degli chef protagonisti della manifestazione interpretare la cucina senza glutine nel temporary restaurant, allestito presso gli spazi di “Super Studio Più” di via Tortona 27.

Sono tre gli chef che prepareranno piatti d’autore per celiaci: Andrea Provenzani che presenterà la “tarte tatin di pomodori e origano, burrata di Andria e sorbetto al limone“, Andrea Aprea che proporrà l'”uovo parmigiano birra e pane di segale” e Misha Sukyas che invece offrirà la “caramella di pollo con farina di riso e gambero in gilet di barbabietola affumicata e terra di frolla con gocce di fondo bruno“.

La quinta edizione del Taste of Milano prevede un team di undici chef con capacità molto diverse: Andrea Provenzani (Il Liberty) che è presente sin dalla prima edizione, Andrea Aprea (Vun, Park Hyatt Milan), Daniel Canzian (Daniel), Andrea Migliaccio (L’arte), Roberto Okabe (Finger’s Garden), Wicky Priyan (Wicky’s), Marco Sacco (Piccolo Lago), le new entry Fabrizio Cadei (Acanto, Hotel Principe di Savoia) e Misha Sukyas (L’Alchimista), Matteo Torretta con un nuovo ristorante (Asola- Cucina Sartoriale) e Ilario Vinciguerra (Ilario Vinciguerra Restaurant). Questi proporranno 36 piatti e accanto a quelli privi di glutine ogni chef proporrà un piatto sostenibile ovvero realizzato con i prodotti locali, per entrare in sintonia con i temi dell’Expo 2015.

Insomma da qualche tempo a questa parte la dieta gluten free, oltre ad essere di moda, risulta più un piacere che un tormento per il palato.