martedì, 16 Dicembre 2025

News

Home News Pagina 57

Tutti pazzi per Un posto al sole (FOTO)

Moltissimi italiani alla sera, dopo una giornata di lavoro o di studio, incollano gli occhi al televisore e si rilassano seguendo le avventure di Palazzo Palladini.
Ma come mai, a distanza di 18 anni dalla prima puntata Un Posto al Sole piace ancora a tutti?
Ecco per voi una serie di motivi che ci rendono dipendenti da questa soap.

Sorprende giovani e meno giovani

Se la maggior parte delle soap televisive è seguita da signore che hanno ormai superato da un pezzo la soglia dei famosi anta, Un Posto al Sole vanta giovanissimi fan. Il motivo è da ricercare nella vitalità e freschezza dei personaggi, che hanno età variegate. La trama, quindi, tocca temi di varia natura che suscitano l’interesse di tutti. Non sarà raro constatare che nonna e nipote guardano Un Posto al Sole con la stessa allegria e passione.

Grandi e Piccole Storie

I personaggi di Un Posto al Sole si presentano come uomini e donne che rispecchiano alla perfezione la nostra società. Immediato riconoscerci in uno di essi e comprendere le gioie e i dolori che prova durante la giornata. La studiosa e dolce Rossella somiglia molto a tante adolescenti italiane, Andrea è il prototipo di quarantenne con la sindrome di Peter Pan, Raffaele è lo zio abile ai fornelli e Marina è quella zia un pò arpia che tutti abbiamo (ammettetelo).
Tutto queste storie quotidiane si vanno ad intrecciare ad episodi più complessi, magari con le caratteristiche dei gialli, che tengono il nostro fiato sospeso per varie puntate.

Nord e Sud

Ambientato a Napoli e girato a Posillipo, Un Posto al Sole è anche una delizia per gli occhi. Ci vengono mostrate le meraviglie di Napoli ed inoltre ritroviamo nei personaggi il calore e la disponibilità tipica della gente del Sud amata in tutta Italia. E se qualche milanese storce già la bocca, si ricordi che Ornella e Viola sono due milanesi doc ambientate benissimo a Palazzo Palladini.

Orario perfetto e sottofondo d’autore

Costretti a stare fuori per parecchie ore della giornata, lo spazio per guardare la televisione si riduce a poche ore alla sera. Tra acqua che bolle, olio che frigge e profumo di basilico, Un Posto al Sole ci tiene compagnia e conferisce alla nostra serata infrasettimanale un sottofondo rilassante.
Dite la verità, cantare la sigla mentre buttate la pasta non vi rende positivi e sorridenti?

C’è un tempo per tutto

Alcune serie non ci affascinano perché le vediamo collocate in un tempo o in un luogo troppo lontani da noi. Un Posto al sole tiene il passo delle stagioni, fa dei nostri eventi i propri eventi (il Natale, i Mondiali di calcio, la fine della scuola) tutto corrisponde alla nostra vita di tutti i giorni, ecco perché ci piace così tanto.

Un Posto al Sole, quindi, non è una soap, ma è uno stile di vita, un anti-stress, un collante familiare.
Un Posto al Sole è tutto ciò di cui abbiamo bisogno alle 20.35 dopo una giornata pienissima.

Come applicare correttamente il mascara (VIDEO)

Mettere il mascara sugli occhi sembra davvero essere un rito propiziatorio, che compiamo ogni giorno senza neanche rendercene conto. Ognuna lo fa a modo proprio: tirando le ciglia verso l’alto, facendo zig-zag con le ciglia raccolte dallo scovolino (questo è il metodo preferito di Clio MakeUp) e chi – si tratta di quasi il 70% delle donne – lo applica random, senza seguire nessuna tecnica o prassi specifica. Ma una cosa accomuna tutte le ragazze del mondo quando si mettono il mascara: aprire la bocca.

E non solo, ci sono altri problemi da analizzare: che colore scegliere? Meglio il classico nero oppure osare con qualche tonalità particolare, come il viola o il blu? E quale scovolino è il migliore? Tondo, grosso, piccolo e sottile, incurvante, volumizzante? Insomma, tante paranoie – forse inutili – per farsi più bella.

Si sa, il mascara fa davvero tanto. Basta anche un piccolo tocco di rimmel su un trucco semplicissimo per apparire molto più belle e curate. Ma qual è la tecnica migliore per applicare il mascara correttamente? Sul web è comparso questo video, che ha destato moltissime polemiche: tra i commenti, infatti, tante sono state le ragazze che hanno criticato questo metodo, dicendo che, al contrario, era quello più scorretto che si potesse proporre. Ma le autrici della clip ne sono convinte: ecco come fare.

The trick to perfect mascara (via PureWow )

Posted by HuffPost Lifestyle on Martedì 12 maggio 2015

Sara Tommasi: “Diprè mi ha sfruttata, matrimonio annullato” (VIDEO)

credits: urbanpost.it

Sara Tommasi ha annunciato tramite la sua pagina Facebook l’annullamento del suo matrimonio con Andrea Diprè che si sarebbe dovuto celebrare il 10 giugno a Montecarlo.
Ecco le parole del videomessaggio che la showgirl ha rilasciato ai suoi fan che la seguono: “Io e Diprè non stiamo insieme. Era tutta una cosa che ha fatto lui. Io non c’entro niente, anzi sono contro lo sfruttamento sessuale ed emotivo delle donne. Perché Diprè mi ha sfruttata. Perciò tutto annullato. E io non andrò da nessuna parte.”

Ringrazia anche un’amica di nome Marica che le ha fatto aprire gli occhi su chi fosse realmente l’uomo con cui stava per convolare a nozze. Con la voce tremolante e visibilmente scossa, Sara Tommasi annuncia che si ritirerà dalle scene per un po’, facendo come Mina e “rifugiandomi a Terni”.

Ragazzi ascoltate bene… Matrimonio annullato …

Posted by Saretta Tommasi on Venerdì 22 maggio 2015

Cosa farà nel frattempo Diprè? Avrà recepito il messaggio di Sara?
Continuate a seguirci per restare informati.

Troppo poco sonno fa invecchiare

Occhiaie, pori dilatati, vuoti di memoria, goffaggine e irascibilità: sono solo alcune delle conseguenze negative a cui porta il troppo poco sonno. E lo sa bene Sarah Chalmers, moglie e mamma quarantaseienne, che da anni a questa parte dorme soltanto sei ore a notte, invece delle otto ore caldamente suggerite dagli specialisti. La Chalmers, riscontrati gli effetti devastanti che le due ore di sonno mancanti a notte hanno avuto sulla sua concentrazione, sulla sua pazienza, e persino sulla sua faccia, ha deciso di imbarcarsi come cavia in un esperimento specifico al London Sleep Centre.

È un po’ come continuare a guidare la macchina su una strada dissestata, un giorno dopo l’altro” dice il Dottor Irshaad Ebrahim, del London Sleep Centre in Harley Street. “La macchina si rovina sempre di più, così come il corpo si danneggia a mano a mano che lo si priva di sonno“. Lo studio ha avuto come focus principale quello di capire quali sono gli effetti che le moderne attitudini hanno su mente e corpo: sei ore di sonno a notte sono infatti la media per la stragrande maggioranza della gente con una vita lavorativa, sociale e familiare. Eppure, si tratta di una privazione molto pericolosa.

Per la sua prima notte, Sarah Chalmers ha dovuto dormire soltanto per quattro ore, dalle due alle sei, come a riprodurre una serata in cui si fosse fatto tardi e il giorno dopo dovesse andare al lavoro: sebbene non si sentisse tanto stanca quanto aveva pensato, col passar del tempo nel corso della giornata, non riusciva più a tenere il filo delle conversazioni, nonostante tutto sommato continuasse a “funzionare”. Per il Dottor Meadows “Si tratta di una reazione tipica che il corpo ha in queste condizioni estreme: l’organismo diventa come euforico e resta multi-tasking nella risoluzione dei problemi“.

La pelle della donna, però, non è stata altrettanto fortunata: dopo lo scanning, si è riscontrato un aumento nella produzione di cortisolo e, dunque, di sebo, che ha portato la pelle ad arrossarsi e i pori a ingrossarsi.
Nella seconda parte dello studio, Sarah ha continuato a dormire sei ore a notte per cinque giorni, dalle 11 di sera alle 5 del mattino: dopo soli due giorni, la donna era stanca, assonnata, distratta ed emotivamente instabile, perennemente affamata e in cerca di snack con cui tirarsi su. E la pelle ancora peggio: i pori sono risultati dilatati il doppio e gli arrossamenti sono aumentati del 50%. Se avesse continuato a dormire in questo modo, le hanno poi detto i dermatologi, avrebbe persino rischiato di rompere dei capillari.