sabato, 10 Giugno 2023

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Emanuela Orlandi: la super testimone conferma implicati il Vaticano e la Banda della Magliana


Torniamo a parlare della riapertura del caso Emanuela Orlandi, perché ci sono delle novità.
Abbiamo già parlato di due ipotesi che sono al vaglio, fra le tante, il coinvolgimento del Vaticano e della Banda della Magliana.
Sono ipotesi che per lungo tempo sono state screditate, indicate come false piste ma ora c’è una testimone.

Chi è Sabrina Minardi e cosa sa della scomparsa di Emanuela Orlandi?

Sabrina Minardi, ex amante di De Pedis, è una donna ovviamente molto vicina agli ambienti della Banda della Magliana. Questa donna ha finalmente deciso di parlare e di dire che cosa sa lei in merito alla vicenda.

Ricordiamo che un uomo vicino alla banda della Magliana disse: “Papa Giovanni Paolo II se le portava in Vaticano quelle, era una situazione insostenibile. E così il segretario di Stato a un certo punto è intervenuto decidendo di toglierle di mezzo. E si è rivolto a persone dell’ambiente carcerario. Ne abbiamo parlato qui.
Quindi il coinvolgimento del Vaticano e della Banda della Magliana non sembra più essere in forse.

Sabrina Minardi è stata l’ultima persona a vedere Emanuela Orlandi viva?

La nuova commissione d’inchiesta ha deciso di richiamare come testimone Sabrina Minardi, che già nel 2008 rivelò che una sera si trovava al bar Gianicolo con De Pendis quando Emanuela Orlandi sparì.

Disse che ad un certo punto arrivò una donna in auto: “A bordo c’era una ragazza. Renatino mi disse di accompagnarla alla fine della strada delle mille curve, proprio nel punto in cui c’è un cancello da cui si entra in Vaticano, vicino al distributore. Quando arrivai al punto in cui mi avevano detto trovai un uomo con un cappello a falde larghe, una macchina targata Cv, Città del Vaticano, e gli consegnai la ragazza. Era molto confusa, sembrava drogata, mi disse di chiamarsi Emanuela. Aveva i capelli tagliati pari, come mozzati. Ma io la riconobbi, in quel periodo Roma era tappezzata di manifesti con la sua foto”.

A questo punto lei disse di aver chiesto spiegazioni a Renatino ma lui rispose: “Se l’hai riconosciuta, è meglio che non l’hai riconosciuta”.

Ma cosa ci sarà di vero in tutto questo?

La maledizione di Glee: tutti i dettagli sui misteri della morte degli attori

La maledizione di Glee è esistita davvero? Se lo chiede una docuserie in cui i parenti degli attori morti si pongono domande ed aiutano a far luce sui casi. La docuserie andrà in onda su Discovery+.

La serie ha lo scopo di far vedere al pubblico che cosa ci fosse dietro le quinte: il lavoro continuo ed estenuante, la competizione, la tossicità di un ambiente fatto di rivalità e antipatie.

La maledizione di Glee: come morì Cory Monteith

La maledizione di Glee è un programma che cerca di far luce e chiarezza sulle morti avvenute nel cast della serie tv “Glee”.

Una delle prime morti fu quella di Cory Monteith avvenuta il 13 luglio 2013 e lasciò tutto il cast di sasso.

L’attore, che nella serie interpretava Finn Hudson, purtroppo soffriva da anni di dipendenza da alcol e droghe. Tuttavia era riuscito ad uscirne, ne era fiero ed era anche riuscito a parlarne in pubblico, perché voleva essere un esempio. Ma tutta questa fama, tutta questa celebrità lo hanno portato ad isolarsi, ad essere sempre più stanco e ad avere voglia di bere. Morirà per un’overdose.

La maledizione di Glee: il suicidio di Mark Salling

La maledizione di Glee avrebbe colpito anche Mark Salling.

Inizialmente viene accusato di violenza sessuale dall’ex fidanzata Roxanne Gorzela. I due fanno un accordo ma poi lui viene arrestato per possesso di materiale pedopornografico. Si dichiarerà colpevole e si suiciderà il 30 gennaio 2018 pochi giorni prima del processo.

La maledizione di Glee: la misteriosa scomparsa di Naya Rivera

Il caso di Naya Rivera apporta un alone di mistero a “La maledizione di Glee” perché non si è mai scoperto che cosa le sia successo.

Naya scompare a 33 anni l’8 luglio 2020 nel lago Piru, in California. Il padre sarà l’ultima persona con cui ha parlato e dirà «Eravamo su FaceTime e le ho chiesto come mai fosse su un pontone e non su una barca. La prima cosa che le ho detto è stata: Non saltare giù, se hai un’ancora, usala. Poi la chiamata si è interrotta».

Ma Naya una barca l’aveva noleggiata e sopra è stato ritrovato il figlio Josey, all’epoca di 4 anni. Lei sarà trovata dopo 5 giorni. A quanto pare aveva ingoiato dei farmaci ma non si è mai capito se fossero in dosi sufficienti da causarle la morte.

Questo in realtà non è tutto perché diversi membri del cast tecnico hanno avuto problemi: due sono morti di infarto e altri due si sono suicidati. È davvero esistita una maledizione per cui Glee è stato definitivamente cancellato?

La scomparsa di Mirella Gregori: le strane anomalie con il caso di Emanuela Orlandi

Si parla poco di Mirella Gregori, ovvero “l’altra Emanuela Orlandi”, una ragazza scomparsa all’inizio di quel maggio del 1983, in circostanze molto sospette. Se Mirella ed Emanuela sembrano non avere nulla a che fare l’una con l’altra, ci sono diversi punti in comune molto ambigui nella loro scomparsa.

Chi era Mirella Gregori e come è scomparsa?

Mirella Gregori viene descritta dalla sorella come molto socievole, solare e con tanti amici.

Sparirà il 7 maggio 1983 all’età di 15 anni. Si trovava a casa sua, qualcuno suona al citofono, Mirella risponde ma non riconosce chi è: «Se non mi dici chi sei, attacco subito eh!»

Ma poi: «Ah, sì Alessandro, ho capito». Dice alla madre di avere appuntamento con questo suo ex amico delle medie. «Mamma era Alessandro, te lo ricordi il mio compagno di scuola delle medie? Mi ha chiesto se possiamo vederci per fare due chiacchiere. Scendo e tra poco torno».

Invece va nel bar di un’amica, Sonia, che confermerà ciò che Mirella ha detto alla madre, ma per cui verrà sentita più volte perchè pare potrebbe aver mentito.

Ma in realtà Mirella non sembra mai essere andata a quell’appuntamento. Questo Alessandro dirà alla madre della ragazza di non vederla da due anni e alla polizia di non vederla da 5 mesi.

La scomparsa di Mirella Gregori e le strane anomalie con il caso di Emanuela Orlandi

Salta all’occhio che però fra la scomparsa di Mirella Gregori e quella di Emanuela Orlandi ci sono strane anomalie.

Mirella sparirà il 7 maggio mentre Emanuela il 22. Entrambe avevano a che fare con papa Wojtyła, c’è un’immagine di Mirella con il papa e la sorella rivela che “avevano visto Mirella parlare con la guardia del corpo del Papa, che abitava vicino da noi”.

Si tratta di Raoul Bonarelli, stranamente non riconosciuto da Sonia, l’amica di Mirella, sebbene frequentasse quel bar in cui la ragazza è stata avvistata per l’ultima volta.

Un altro punto in comune è che Mirella riceve una citofonata da qualcuno che inizialmente non riconosce e che forse non era Alessandro, mentre Emanuela viene fermata da un uomo che non conosce ma che le propone un lavoro per la Avon. Anche Mirella lavorava per l’Avon tramite la sorella.

È tutta una coincidenza, oppure l’uomo informato sui fatti, vicino alla Banda della Magliana dice il vero, nell’intercettazione telefonica, riguardo “le ragazze che papa Wojityla si portava in Vaticano”?

Papa Wojtyla accusato di pedofilia da Pietro Orlandi, sarebbe lui l’autore della sparizione di Emanuela Orlandi

Come tutti sappiamo è stato riaperto il caso di Emanuela Orlandi, una ragazza come tante, divenuta famosa per essere sparita nel nulla. La sua scomparsa però ha a che fare con il Vaticano e stavolta non sembra trattarsi dell’ennesima teoria complottista.

Pietro Orlandi punta il dito contro papa Wojtyla.

Chi era Emanuela Orlandi?

Dove è nata Emanuela Orlandi? Era nata il 14 gennaio 1968 a Città del Vaticano, suo padre lavorava come impiegato per la Santa Sede. Una ragazza come tante con quattro fratelli: Pietro, Natalina, Federica e Maria Cristina. Amava molto la musica, frequentava da anni l’Accademia di Musica Tommaso Ludovico da Victoria, in piazza Sant’Apollinare, dove studiava pianoforte, flauto traverso, canto corale e solfeggio.

Come è scomparsa Emanuela Orlandi?

Dove scomparve Emanuela Orlandi? Emanuela scomparirà Il 22 giugno 1983. Quel giorno alle 16 aveva lezione di musica, era in ritardo perciò chiese a Pietro di accompagnarla ma lui disse che aveva un impegno.

Terminate le lezioni, alle 19, Emanuela chiamò da una cabina telefonica a casa e rispose una delle sorelle, le disse che un uomo le aveva proposto un lavoro di volantinaggio per l’Avon durante una sfilata che però non risultò essere vera.

Emanuela va con due ragazze alla fermata dell’autobus, le due salgono su bus differenti, uno è pieno ed Emanuela rimane a terra dicendo che prenderà il prossimo. Da allora è scomparsa nel nulla.

Sulla sua scomparsa sono state prodotte molte teorie, ma su tutte la più accreditata è che ci sia proprio il Vaticano dietro la scomparsa della ragazza.

Pietro Orlandi punta il dito contro papa Wojtyla, sarebbe lui il responsabile della scomparsa di Emanuela Orlandi

Pietro Orlandi punta i piedi e vuole essere ascoltato, ora che il caso di Emanuela Orlandi è stato riaperto.

“Mi dicono che Wojtyla ogni tanto la sera usciva con due monsignori polacchi e non andava certo a benedire le case” dice a DiMartedì, ribadendo di avere sempre avuto sospetti sul papa polacco.

I sospetti troverebbero conferma in un’intercettazione audio dove un uomo vicino alla banda della Magliana rivela: Papa Giovanni Paolo II se le portava in Vaticano quelle, era una situazione insostenibile. E così il segretario di Stato a un certo punto è intervenuto decidendo di toglierle di mezzo. E si è rivolto a persone dell’ambiente carcerario”.

Pietro ha sempre sostenuto che Giovanni Paolo II sapesse tutto e avesse insabbiato, Ratzinger dopo di lui e che papa Francesco sia a conoscenza di quello che è avvenuto ma ovviamente non parlerà nemmeno lui.

Infine la teoria: “Penso che una delle possibilità è che Emanuela possa aver magari anche subito un abuso, ma che quell’abuso sia stato organizzato. Nel ’93 si parlava normalmente della pedofilia dei cardinali come se fosse una cosa normale e accettata, uno può pure pensare che la pedofilia sia anche più su di quei cardinali. Mi riferisco a Wojtyla”.

Papa Giovanni Paolo II è stato davvero il mandante della sparizione della Orlandi?

Chi era Mirella Gregori?