domenica, 24 Novembre 2024

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Preoccupazione per Elisabetta II ed ennesimo sgarbo fra i Cambridge ed i Sussex


Dopo un formidabile inizio per Elisabetta II, alla parata del Trooping the colour, arriva la prima battuta d’arresto.

C’è molta preoccupazione nell’aria, si supponeva che la regina presenziasse agli eventi del Giubileo di platino per i 70 anni di regno, ma così non sarà.
Nel mentre Meghan ed Harry sono apparsi in pubblico, molto sorridenti e rilassanti. Lilibet compirà da poco gli anni, e finalmente la nonna è riuscita a conoscerla ma i duchi, ma William e Kate hanno messo in atto un ennesimo sgarbo.

Preoccupazione per Elisabetta II: il malessere improvviso

Come dicevamo la regina Elisabetta II è apparsa in forma e sorridente, tanto da far sperare che potesse partecipare a tutti gli eventi previsti per il Giubileo di platino.

Invece non ha partecipato alla tradizionale messa nella cattedrale di St Paul e non presenzierà al Derby ippico, a causa di un malessere sopraggiunto ieri dopo la parata. “Tenendo conto del viaggio e dell’attività richiesta per partecipare alla messa nazionale di ringraziamento nella cattedrale di St Paul, Sua Maestà con grande riluttanza ha concluso che non parteciperà” ha comunicato Buckingham Palace.

C’è una grande preoccupazione nell’aria sul futuro della regina e della monarchia, di fatto stiamo assistendo alla fine di un’era, visto che ormai sarà Carlo a fare le veci della sovrana in tutte le più importanti cerimonie “militari, religiose e istituzionali”.

Elisabetta II conosce finalmente Lilibet, William e Kate non ci saranno alla festa di compleanno

Oggi è il compleanno della piccola Lilibet, e finalmente sua nonna Elisabetta II ha potuto conoscerla.

Harry e Meghan sono tornati a Londra, con i figli, e sono già apparsi in pubblico. Hanno anche organizzato un party per il compleanno della piccolina, al Frogmore Cottage dove stanno alloggiando.

William e Kate hanno già informato i Sussex che loro al compleanno della nipotine non ci saranno, avevano già preso impegni. I Cambridge sono alle prese con gli impegni ufficiali di corte, dovranno infatti partecipare alle celebrazioni locali del Giubileo sulla via del Galles.
Entrambe le parti pare siano ben contente di non dover trascorrere insieme quel pomeriggio al Frogmore Cottage.

Harry e Meghan perdonati, William comparirà sulle monete


Novità a corte: la Regina avrebbe perdonato i fuggiaschi Harry e Meghan e s’intravede per loro una seconda possibilità. Ma non sono gli unici.
William invece teme il ritorno del fratello, vedremo perché, ed è in arrivo per lui una gradita sorpresa.

Harry e Meghan perdonati: tornano a corte, solo per il Giubileo

Sembra che la regina Elisabetta II abbia voluto buttarsi il passato alle spalle ed abbia infine perdonato Harry e Meghan.
Ci sarà per loro una seconda possibilità, in occasione del Giubileo di Platino della Sovrana: i Sussex torneranno dunque a corte, ma con loro non ci saranno i bambini.
I Sussex saranno presenti alla cerimonia di ringraziamento presso la Cattedrale di St Paul, in apertura del Giubileo di Platino, una sorta di perdono pubblico.
Come già annunciato la coppia non si affaccerà sul balcone, ma pare che anche gli altri membri saranno tagliati fuori, è possibile che ci saranno solo la regina, Carlo, Edoardo, Anna e William quindi forse senza coniugi e senza figli.
A sorpresa comparirà anche il principe Andrea, che era stato tagliato fuori da tutti gli eventi pubblici.

William teme Harry e Meghan ma c’è una sorpresa per lui

William invece teme molto il ritorno dei Sussex, ha soprattutto paura che qualsiasi cosa si dicano lui ed il fratello, Harry lo renderà pubblico una volta tornato in America.
Nel mentre però arriva una grossa sorpresa per lui: per festeggiare i suoi 40 anni, il suo volto comparirà sulle monete da 5 sterline in un’edizione limitata.
Si tratta però di un souvenir, non sarà infatti accettata nelle banche e non ci si potrà compare nulla.
Il design è stato realizzato da Thomas T Docherty, compariranno il ritratto del principe, la scritta 40 e la sua iniziale, la lettera W.

Il Vaiolo delle scimmie sarà la nuova pandemia?


Non ci siamo ancora liberati dal Covid che già si prevede una nuova emergenza sanitaria, forse un’altra pandemia addirittura, la causa è il Vaiolo delle scimmie.
Si sta diffondendo rapidamente ed i medici sono sconcertati, ciò che è sicuro però è che se i casi aumentano si dovranno prendere provvedimenti.

Il Vaiolo delle scimmie si diffonde rapidamente

Si parla già di circa 90 casi di Monkeypox, o Vaiolo delle scimmie, ed altri in accertamento. Dodici Paesi nel mondo stanno segnalando nuovi contagi del virus, pare che si stia diffondendo in maniera preoccupante.

Ciò che preoccupa inoltre è la comparsa del virus in Paesi non endemici, è stato infatti segnalato il primo caso in Paesi come la Svizzera.

I paesi endemici del vaiolo delle scimmie sono: Benin, Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Gabon, Ghana (identificato solo negli animali), Costa d’Avorio, Liberia, Nigeria, Repubblica del Congo e Sierra Leone. Benin e Sud Sudan hanno documentato le importazioni in passato. I paesi dell’Africa centrale che attualmente segnalano casi sono il Camerun e la Nigeria.

Al momento sono stati registrati:
• 3 casi in Italia, le persone sono ricoverate all’Istituto di malattie infettive Spallanzani di Roma;
• 30 casi confermati o sospetti in Spagna;
• 1 caso in Svezia;
• 2 casi in Belgio;
• 20 contagi in Inghilterra;
• 14 confermati e 20 sospetti in Portogallo;
• 1 caso in Francia;
• 1 caso in Germania;
• 1 caso in Svizzera;
• 1 caso negli USA

In merito al contagio Hans Kluge, direttore dell’Oms Europa dice “Nella regione europea stiamo entrando nella stagione estiva, con raduni di massa, festival e feste: temo che la trasmissione possa accelerare, poiché i casi attualmente rilevati sono legati all’attività sessuale e i sintomi non sono familiari a molti”

Vaiolo delle scimmie: cos’è e come si trasmette

“Il Vaiolo delle scimmie si diffonde in modo diverso da COVID-19” dichiara l’Oms “Poiché il vaiolo delle scimmie si diffonde attraverso il contatto ravvicinato, la risposta dovrebbe concentrarsi sulle persone colpite e sui loro contatti stretti. Le persone che interagiscono da vicino con qualcuno che è infetto sono a maggior rischio d’infezione: questo include operatori sanitari, membri della famiglia e partner sessuali”.

Non si tratta di un virus nuovo in realtà, è infatti una malattia che ha almeno 60 anni, è causata dal Poxvirus che colpisce più gli animali che l’uomo.
Come molti di noi ricordano, prima degli anni ‘80 ci si vaccinava contro il vaiolo umano. Ma i giovani o comunque gli under 40 non hanno fatto questa vaccinazione sono perciò maggiormente esposti.

Il contagio avviene per contatto con animali o persone infette, per contatto diretto con:

  • lesioni,
  • fluidi corporei,
  • goccioline
  • indumenti contaminati.

Ha un periodo di incubazione che va da 5 a 21 giorni.

I sintomi sono:

  • febbre,
  • brividi,
  • dolori muscolari,
  • stanchezza debilitante,
  • vescicole e pustole con croste, soprattutto sul viso e nella zona dei genitali.


Se il virus dovesse propagarsi ulteriormente, si riproporrà il vaccino contro il vaiolo che fu soppresso nel 1981 per via della scomparsa del virus.
Si parla inoltre di avviare le pratiche per un’emergenza sanitaria internazionale.

L’incidente che potrebbe compromettere la carriera di Nek

La carriera di Nek è giunta al termine? Qualcuno pensa di si, per via del suo incidente.

Lo stesso cantante ha ammesso di aver rischiato molto. Un incidente che ha lasciato delle conseguenze e che poteva pregiudicare il suo futuro.

Vediamo cos’è successo.

Il brutto incidente di Nek

Nek si trovava nella sua tenuta di campagna a Sassuolo e stava usando una sega circolare. Si taglia una mano, la corsa in ospedale ed un intervento di undici ore.

L’intervento è andato a buon fine e l’attore non ha perso l’uso della mano, né delle dita.

A seguito dell’incidente ha dovuto fare una lunga riabilitazione.

Dopo un anno dall’incidente, Filippo Neviani ha deciso di raccontare cosa è successo e cosa poteva costargli.

Nek rivela come la sua carriera sarebbe potuta finire

«Volevo condividere qualcosa che era diventato un peso. È stato un lavoro terapeutico. Una serie di sedute di autoanalisi. Credo che l’incidente sia il frutto anche del lockdown che stavo vivendo e nel quale siamo stati tutti messi a dura prova. Un iperattivo come me in gabbia impazzisce» racconta Nek.

«L’incidente è improvviso. Il sangue, poi il dolore, la paura, lo shock. La corsa verso l’ospedale. La mano squarciata. La possibilità di non recuperarne l’uso. Che vuol dire perdere la funzionalità di una mano per un musicista? La stessa mano che ha sempre usato per suonare, comporre, creare?»

Filippo Neviani rivela che c’era una forte possibilità che quell’incidente gli costasse la carriera, non avrebbe potuto più suonare.

Di quella sventurata situazione porta ancora le cicatrici, scriveva “La mano è al 75-80%, non so dire se migliorerà ancora. Non riesco ancora a suonare la chitarra, ma posso farlo con la batteria, il basso e il pianoforte. E’ già importante che sia tutta intera: ho rischiato di perdere medio e anulare”.

La lunga riabilitazione invece gli ha permesso di poter proseguire, fortunatamente.