martedì, 16 Dicembre 2025

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Le 10 cose che cambiano dopo i 20 anni

Superare i 20 anni: quando eravamo adolescenti non aspettavamo altro. E adesso che siamo al giro di boa, siamo davvero felici di esserceli lasciati alle spalle? A ben guardare le cose che cambiano dopo i vent’anni, forse la risposta è no.

Le responsabilità

Quand’è che hai cominciato a dirti “Devo mettere in ordine la mia stanza“? Non te n’era mai importato un fico secco fino a qualche tempo fa, e adesso, invece, sei una persona responsabile. Dannati mamma e papà.

Il fisico

Eccola là: la cellulite. Spunta, e insieme a lei cambia più generalmente il tuo corpo di donna. Insieme al maledetto metabolismo, a cui devi necessariamente rendere conto se vuoi nutrirti di sole patatine fritte, e allo stimolo della fame, che tende a decrescere negli anni. Quest’ultimo non in tutti i casi, e sicuramente non nel tuo.

Il futuro

Cambia anche il modo di guardare al futuro, che passa da “Oh, non vedo l’ora di sposarmi e andar via di casa” a “Ansia, ansia, ansia: domani mi sposo e vado via di casa!“. Allo stesso tempo, il domani è qualcosa a cui ci si affaccia con un po’ più di paura: molte decisioni non dipenderanno strettamente dalla tua volontà e questo, inevitabilmente, spaventa.

La relatività

Certe esperienze, col senno di poi, iniziano a non sembrarti più i drammi che avevi dipinto un tempo: impari pian piano a conoscerti, a conoscere il tuo modo di essere e, soprattutto, ad accettarlo. Dall’accettazione di sé deriva poi anche una maggiore elasticità nei confronti degli altri e delle aspettative che in essi si ripongono.

Le uscite

Si comincia a sperare di incontrare la persona giusta e poter costruire un futuro insieme, quindi si esce sempre e si continuano a fare follie, ma anno dopo anno si sente meno il bisogno di fare le 5 del mattino e c’è più voglia di stare con i propri affetti veri, per coltivarli al meglio.

Lo studio e l’ambizione

Hai ancora i tuoi sogni ma sei più cosciente delle difficoltà che ti aspettano: per questo, studi ormai non per il voto ma per imparare quello che ti servirà un domani e per formare il tuo spirito critico.

L’amore

Dopo tanti errori in fatto di cuore, si è anche un po’ più sicuri delle proprie scelte: si capisce finalmente cosa si cerca in una relazione, che tipo di legame si vuole instaurare. Si riescono, soprattutto, a scansare i guai.

L’imbarazzo

Prima era un abbinamento sbagliato a farti sentire in imbarazzo. Adesso invece il disagio massimo è quando un sedicenne ti dà del lei. Sembri per caso una vecchia?

Gli inviti

Ah, quant’era bello quando si ricevevano inviti alle feste di compleanno, di quelle a casa, con le patatine in busta e la Coca-cola. Adesso, invece, si festeggiano i matrimoni. O al massimo i compleanni dei figli degli altri. Non c’è una sensazione di lieve angoscia che pervade anche te?

La mentalità

In generale, proporzionalmente alle responsabilità aumentano i pensieri. E quindi si ragiona troppo. E peggio, molto peggio.

Rimini Wellness 2015, tutte le novità (EVENTO)

Oggi ha inizio il Rimini Wellness 2015, l’evento annuale che occuperà i padiglioni della Fiera e che ospiterà, secondo le previsioni, più di 250 mila visitatori.
Alle ore 11 Giorgia Surina, madrina della manifestazione, darà luogo al taglio del nastro inaugurale alla presenza di Lorenzo Cagnoni e Stefano Bonaccini, rispettivamente presidente di Rimini Fiera e della Regione Emilia Romagna.
Quest’anno sono previste tantissime novità come la bioginnastica e il Thai fit shao, ovvero le arti marziali trasformate in attività fisica per il proprio benessere.

Johnny G., ovvero colui che ebbe il coraggio di puntare sullo spinning quando per molti era una follia, presenterà una rivoluzionaria tavola a forma di clessidra che punta su elementi come equilibrio, flessibilità e resistenza e che rende possibili discipline diverse come yoga e pilates.
Alla cerimonia d’apertura non mancheranno altri due grandi atleti come Stefano Baldini, oro olimpico nella maratona di Atena 2004 e oggi direttore tecnico del settore giovanile Fidal, e Christof Innerhofer, plurimedagliato olimpico e mondiale di sci.

La manifestazione terrà banco da giovedì 28 maggio a domenica 31. Tra le tante novità previste ci sarà anche una consolle a navigabilità touch-screen ricca di programmi di allenamento e una serie di macchine per fare attività fisica d’avanguardia, ovvero le ultimissime creazioni in termini di biomeccanica, ergonomia e resistenza e in grado di offrire sessioni di allenamento impensabili in passato.
Oltre alla presentazione di nuove macchine sarà possibile addentrarsi in novità come ‘Olit‘, ovvero la danza che prende vita dalle arti maestre orientali e che va ad agire sulla psiche umana. Essa non richiede l’uso di attrezzi ma si basa unicamente sui movimenti del corpo.
Sarà presente anche la bioginnastica che, partendo dall’accettazione dei propri dolori e sofferenze, individua il percorso più adatto per superarli.

Per addentrarsi in questo affascinante universo si potrà accedere al Biovillaggio dove si ritroveranno terapie fisiche e riabilitative per la guarigione.
Fuori dai padiglioni saranno tante le occasioni offerte dal Rimini Wellness per divertirsi e rilassarsi: dall’aperitivo Calafonda, sulla spiaggia di San Giuliano domenica, al Coffeesophia, primo appuntamento internazionale dedicato alla filosofia del caffè.

Ecco il test per capire se sei lesbica (FOTO)

Sembrerà una cosa assurda, già, lo pensiamo in molti. Ma sta spopolando nelle ultime ore un “test” indirizzato alle donne di tutto il mondo per capire se si è lesbica o eterosessuale. Come se l’orientamento sessuale potesse dipendere da un “giochino”, e non dalla realtà.

La foto è stata pubblicata dalla pagina Facebook ufficiale Lesbian Online Community e sta destando scalpore, anche all’interno della comunità LGBT. Il test ha l’obiettivo di far comprendere all’utente se si è lesbica o eterosessuale semplicemente guardando la lunghezza delle dita della propria mano: infatti, secondo l’immagine sul social network, se l’anulare è più lungo dell’indice, questo indicherebbe l’inclinazione all’omosessualità. Al contrario, se l’indice è più lungo dell’anulare o se le due dita hanno la stessa lunghezza allora il risultato del test dice “straight woman”, cioè eterosessuale.

Ecco il test per capire se sei lesbica (FOTO)

Tantissimi sono stati i commenti sotto la foto: c’è chi polemizzava sul risultato del test, spiegando quanto fosse assurdo o, per meglio dire, sbagliato (lesbiche che risultavano essere eterosessuali, poiché indice e anulare avevano lunghezza simile; o, al contrario, donne eterosessuali che invece sono omosessuali dichiarate, ma il test era incompatibile con la realtà dei fatti); altri, invece, i commenti di chi prende palesemente in giro il test, ironizzando sulla logica del gioco.

Insomma, serve davvero un test “fisico” per capire le proprie preferenze sessuali?

Il Piccolo Principe, l’amore e l’amicizia raccontati con semplicità

È stato tradotto in 253 lingue e dialetti e stampato in oltre 134 milioni di copie in tutto il mondo. Ora sta arrivando anche la sua trasposizione cinematografica, a cura di Mark Osborne, nelle sale i primi di dicembre. Il Piccolo Principe, insomma, ha catturato il cuore di grandi e piccini, divenendo un passaggio obbligato per gli amanti della narrativa. Così, letta e riletta dal 1943 ad oggi, l’opera di Antoine de Saint-Exupèry torna alla ribalta, costringendo a un appuntamento con il grande schermo, migliaia di lettori incuriositi.

Il senso della vita, l’amore, l’amicizia vengono ripresi con la stessa semplicità delle parole del libro, punto di riferimento e momento di riflessione e crescita per i piccoli così come per i grandi. E sono soprattutto questi ultimi a dover trarre maggiori insegnamenti dell’opera: andare oltre, ammettere che i sentimenti esistono nei piccoli gesti di ogni giorno e che ci si deve prendere cura di chi si ama donandogli tempo, il regalo più prezioso. “Agli adulti piacciono i numeri. Quando raccontate loro di un nuovo amico, non vi chiedono mai le cose importanti. Non vi dicono: «Com’è il suono della sua voce? Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?» Le loro domande sono: «Quanti anni ha? Quanti fratelli? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?» Solo allora pensano di conoscerlo. (capitolo IV, p. 23)” – tra le altre splendide perle che l’opera regala.

L’incontro con personaggi diversi, allegorie delle deformazioni che colgono l’uomo nel passaggio tra l’innocenza dei bambini e il cinismo degli adulti, rappresenta un modo efficace per immedesimarsi, interpretare, ricordare. E pagina dopo pagina Il Piccolo Principe ci ha insegnato che:

– La paura, il rancore e la negatività non cambiano la realtà.
Da milioni di anni i fiori mettono le spine. Da milioni di anni le pecore mangiano ugualmente i fiori. E non è forse una cosa seria cercare di capire perché i fiori si danno tanta pena per mettere spine che non servono a niente?” (Piccolo principe: capitolo VII, p. 36)

– È il tempo il dono più prezioso che tu possa fare.
Il tempo che hai perso per la tua rosa è ciò che fa la tua rosa tanto importante.” (Volpe: capitolo XXI, p. 98)

– Si deve sempre guardare oltre, si deve sempre cercare il lato positivo.
Ciò che fa bello il deserto”, disse il piccolo principe, “è che da qualche parte nasconde un pozzo…” (capitolo XXIV, p. 104)

– La curiosità è una dote pregevolissima.
Il piccolo principe non rinunciava mai a una domanda dopo che l’aveva fatta.” (capitolo VII, p. 35)

– Spesso i sentimenti cambiano il nostro modo di guardare. Ed è così che deve essere.
Ecco il mio segreto. È molto semplice: si vede solo con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” (Volpe: capitolo XXI, p. 97)

– I rapporti vanno coccolati. Ci si deve prendere cura delle persone che si amano.
Se per esempio verrai alle quattro del pomeriggio, già dalle tre io comincerò a essere felice. Più il tempo passerà e più mi sentirò felice. Finché alle quattro sarò tutta agitata e in apprensione: scoprirò il valore della felicità! Ma se vieni quando capita, non saprò mai a che ora vestirmi il cuore…” (Volpe al piccolo principe: capitolo XXI, p. 95)

– I legami si creano, con fatica e attenzione.
Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano le cose già fatte nei negozi. Ma siccome non esistono negozi che vendono amici, gli uomini non hanno più amici. Se vuoi un amico, addomesticami!” (Volpe: capitolo XXI, p. 94)

– E che la nostalgia è davvero dolorosa, quando a mancarti è qualcuno che ami.
Si corre il rischio di piangere un po’, quando ci si è lasciati addomesticare…” (capitolo XXV, p. 110)