giovedì, 9 Gennaio 2025

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Costanza Caracciolo: la mia vita dopo Striscia (INTERVISTA)

Costanza Caracciolo, 24 anni, siciliana doc, sta trascorrendo l’ultimo periodo delle sue vacanze in Sicilia e dal suo account Instagram, costy_caracciolo, delizia sempre i suoi follower con alcuni scatti che la vedono in relax in bikini sulle spiagge della splendida isola.

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La bella ex velina bionda ci ha raccontato la sua esperienza sul bancone più famoso d’Italia, cioè quello di Striscia la Notizia, a cui ambiscono migliaia di ragazze, i suoi progetti per il futuro, dopo le esperienze di Pechino Express, in coppia con la collega e amica Federica Nargi, e il programma sportivo Tiki Taka, e il suo amore per la moda, regalando piccoli consigli glamour.

Dall’inizio della tua carriera a Striscia la Notizia a oggi, quanto sei cambiata?

Beh, sicuramente sono cresciuta molto soprattutto a livello personale. Avevo appena 18 anni e per la prima volta mi sono ritrovata a vivere da sola con tutte le responsabilità che porta, e poi, per la prima volta, sono entrata nel mondo del lavoro, quindi da quando ho iniziato ad oggi ho imparato in primis un mestiere e poi tantissime altre cose. Oggi mi sento più preparata, ma ho ancora molto da imparare.

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Cosa pensi di tutte le critiche che vengono fatte alle veline, ad esempio quella di donna-oggetto?

Quello della velina è un ruolo, anzi, oserei dire che ormai si tratta di un mestiere televisivo. Nulla di piu. Per 4 anni ho ballato sul bancone di striscia e presentato quotidianamente la telepromozione. Non riesco a capire cosa ci si possa vedere di pruriginoso. Mai una volta mi sono sentita sfruttata. Anzi. Ho lavorato in un ambiente famigliare dove ho imparato moltissimo. Grazie a striscia ho potuto studiare ed entrare in questo settore da una porta privilegiata. Le ripeto che si tratta di un ruolo. Spente le telecamere tornavo a essere una normale ragazza di 20 anni: amici, famiglia, corsi al mattino e sala prove fino a sera.

Quanto è importante per te la moda?

Sicuramente è importante. A volte ho difficoltà ad abituarmi subito ad un nuovo stile, però trovo molto divertente sperimentare. Faccio bene a non buttare nulla, spesso le cose vecchie tornano di moda!

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Il tuo capo d’abbigliamento e l’accessorio preferito, a cui non sai davvero resistere?

Il jeans è un must assoluto, versatile e può essere sfruttato quasi in ogni occasione, non immagino una vita senza blue jeans! Accessorio che non mancherà mai sicuramente la borsa, grande, piccola, una shopping o una clatch che sia, a me farà sempre compagnia. Dimenticavo: devo sempre portare al dito almeno un anello li adoro.

Se dovessi dare un consiglio di stile a tutte le ragazze che ti seguono, quale sarebbe?

Non sono una fashion addicted assoluta, però posso dire che una t-shirt bianca può essere stilosa se portata con personalità, quindi avere inventiva, usare gli accessori giusti, senza eccedere ed essere sempre diversi dagli altri.

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Quanto segui il mondo del calcio, visto la tua partecipazione al programma Tiki Taka?

Quando inizia il campionato, ricomincia la stagione per tutti credo, si ritorna dalle vacanze e si ricomincia con la routine quotidiana. Seguire una partita, o tenermi aggiornata sui social e sui risultati ormai mi viene quasi spontaneo, a maggior ragione prima facendo tiki taka. Ho quasi sempre seguito il calcio e devo dire che ogni tanto andare a vedere una partita allo stadio non mi dispiace per niente.

I tuoi progetti futuri?

Si sa, questo è un lavoro molto precario, si aspetta sempre la cosa giusta e di solito arriva quando meno te lo aspetti. Adesso studio recitazione, mi preparo, faccio provini e semino. Vedremo!

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‘The Book Girls’: la riscoperta della ‘Young Adult’ (INTERVISTA)

immagini.4ever.eu

“Young Adult” è un termine di marketing: indica un insieme di romanzi, che vanno dal rosa all’horror, passando per il fantastico. La narrativa “Young Adult” – come ogni genere, del resto – contiene opere di alto valore artistico e opere più mediocri. Ma, molto spesso, viene vista come spazzatura.

“The Book Girls”, il blog dedicato alla narrativa YA, nasce proprio per difendere questo genere: vuole dare spazio ad un tipo di narrativa che in molti non vogliono recensire – perchè considerata banale -, esaltando ciò che di bello c’è in essa.

Noi di Blog di Lifestyle abbiamo intervistato le ragazze che lavorano nel blog, per capire meglio qual è il loro lavoro nell’esaltazione della YA.

Ciao ragazze, vi presentate ai lettori di Blog di Lifestyle?

Come si evita l’effetto “gruppo di auto-aiuto”, in questi casi? Ciao, siamo la redazione di The Book Girls. Ci piace leggere. Leggiamo molta narrativa Young Adult. Abbiamo tutte una discreta padronanza della grammatica italiana. Abbiamo deciso di fare un blog e unire le due cose.

Com’è nata l’idea della vostra pagina “The Book Girls”?

Giulia, che oltre a essere una lettrice di YA è anche un’autrice di YA, era un po’ stufa di vedere il suo genere di preferenza bistrattato o ignorato dalla critica, per così dire, seria. Così ha mandato una mail a Nadia, Marta e Margherita per convincerle a darle una mano. Di lì a poco si sono unite Silvia e Giusi, ed ecco la squadra al completo.

Qual è il vero obiettivo della pagina e delle vostre recensioni?

Volevamo vincere le selezioni di Miss Italia puntando sull’intelletto.
No, vabbe’: nessun altro motivo che, appunto, dare visibilità a un’intera fetta di mercato che contiene roba ottima e roba pessima e roba così così, ma che a causa della sua collocazione viene considerata spazzatura. Non è così.

Come mai avete deciso di dare così tanto spazio alla narrativa “Young Adult”?

Come sopra: è un genere che non è un genere, è più un espediente di marketing. Serve sempre parlare di libri, e non importa per che età questi libri siano stati scritti. A volte è sconcertante essere adulti e rileggere libri YA, libri che ci hanno venduto come “per ragazzi”, o leggerne di nuovi e capire che le distinzioni di marketing non servono a niente ai lettori. Finché c’è una storia pazzesca o un personaggio di cui ci si può innamorare non credo serva altro.

Secondo voi, qual è il punto forte del vostro sito? Quello che vi ha permesso di partecipare ai “Macchianera Italian Awards”?

Be’, nuove siamo nuove. Rivelarci, ci siamo rivelate. Non pensavamo che così tanta gente ci avrebbe creduto da sostenerci nelle candidature, ma eccoci qua. Però se vuoi altri motivi li abbiamo raccontati in questo post.

Che progetti avete per il futuro? Darete spazio anche ad altri generi o continuerete a concentrarvi sulla “YA”?

Il blog è nato per parlare di quello: di blog che parlano di libri ce ne sono tanti, alcuni anche molto autorevoli. Vogliamo continuare a prenderci tutta la libertà possibile all’interno dell’argomento che ci siamo scelte. Ci pare che questo, e non altro, abbia una sua utilità.

Coinquilini: come trovarli e da chi stare alla larga (INTERVISTA)

Coinquilini: c’è chi li cerca per affrontare una nuova vita, quella universitaria, tra lezioni, bi-locali e abbonamenti per la metropolitana. C’è chi vuole liberarsene: troppo frastuono la notte, piatti sempre sporchi e orari delle pulizie non rispettati mai. Senza parlare delle bollette pagate l’ultimo giorno e della dispensa sempre vuota.
C’è chi ne ha bisogno, per dividere le spese così pazze e ammortizzare il caroprezzo della vita al nord.

Come trovarli e da chi stare alla larga? Abbiamo fatto due chiacchiere con Giuseppe, l’amministratore della pagina “Il Coinquilino di Merda”. Ecco cosa ci ha risposto.

Ciao Giuseppe, come è nata l’idea della pagina? Hai avuto delle esperienze negative con dei coinquilini?

Ciao Fabiola, l’idea è nata quando una mia coinquilina si asciugava i capelli con il phon in corridoio, verso l’una di notte. A quel punto ho detto: o la uccido o faccio qualcosa per sfogarmi. Così è nata la pagina. Poi ho scoperto che non ero l’unico ad avere questo tipo di frustrazione.

Quali devono essere le “qualità perfette per un perfetto coinquilino”?

Per il “perfetto coinquilino” hai sbagliato interlocutore! Io penso che il coinquilino perfetto non esista, anzi credo che esistano solo coinquilini di merda. Ognuno lo è modo suo e nessuno si salva.

Quali sono i litigi più comuni tra coinquilini?

Tempo fa abbiamo lanciato un sondaggio dalla pagina proprio sulle cose e azioni più gravi del coinquilino di merda, ed è emerso senza dubbio
che la cosa meno sopportata è la scarsa igiene. Viste le testimonianze, comunque, aggiungo le liti sul cibo e sulla carta igienica.

Da chi stare alla larga?
Dipende! Personalmente io non sopporto i coinquilini che fanno gli amiconi e poi ti fregano i soldi delle bollette. Preferisco i cinghiali che però si fanno voler bene.

Le tre “regole” perfette per la convivenza perfetta

Le tre regole:
vai a vivere da solo
vai a vivere da solo
vai a vivere da solo

altrimenti scappa.

L’Umorismo di Piton: la pagina social che svela l’altra faccia di Harry Potter (INTERVISTA)

credit foto l'Umorismo di Piton

471.424 fan, ipotetiche conversazioni divertenti tra i personaggi della saga di Harry Potter (che ogni giorno raccolgono migliaia di apprezzamenti) e una nomination ai Macchianera Italian Awards 2014 come miglior pagina social. Sto parlando dell’ Umorismo di Piton, la pagina social più divertente del web amata dai cosiddetti Potteriani, e non, che racconta, in chiave ironica, le avventure degli aspiranti maghi di Hogwarts alle prese con Facebook.

Molti fan gli hanno chiesto più volte di rivelare la loro identità ma loro, gli amministratori, si sono sempre firmati con le iniziali, L e R, mantenendo l’anonimato. Su Blog di Lifestyle l’intervista esclusiva. E non poteva mancare, ovviamente, un tocco di humor.

Salve ragazzi, vi presentate ai nostri lettori?

Ciao a tutti, siamo Luca e Rinald e gestiamo la pagina “L’umorismo di Piton”, è un piacere essere qui intervistati dal nuovo volto del giornalismo: Viviana.

Grazie ragazzi siete gentilissimi. Com’è nata l’idea di creare la pagina l’Umorismo di Piton?

Tutto è partito da Luca che, dopo lunghi studi e anni di meditazione, ha raggiunto l’illuminante idea di creare un nuovo paradosso ai livelli di Zenone basato su dati empirici che mette nello stesso enunciato l’anti-umorismo espresso da Piton e la parola stessa Umorismo.

Vi aspettavate questo successo?

Sinceramente sì, avevamo uno zio di nome Ben che ci diceva sempre “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”. Così abbiamo portato avanti questa pagina e le possibilità erano due: potevamo diventare grandi comici oppure fare cabaret da strada.

Qual è il vostro personaggio preferito della saga? E quello che vi piace di meno?

Il nostro personaggio preferito è Neville Paciock, l’emblema della follia che, come disse James Graham Ballard nel suo libro “Un gioco da bambini”, è l’unica cura in un ambiente completamente sano. Quello che ci piace di meno è Harry Potter, per il semplice fatto che i libri e i film dovevano intitolarsi Severus Piton.

Come nascono le discussioni che create tra i personaggi?

Ce lo chiediamo da sempre pure noi ed è per questo motivo che andiamo dallo psicologo almeno una volta alla settimana.

Abbiamo saputo che state scrivendo un libro. Di cosa parlerà?

Sì, da qualche mese stiamo scrivendo una specie di reboot di Harry Potter, tutto rivisitato e in chiave comica con un personaggio del tutto originale che farà da protagonista al posto di Harry. Si chiamerà Gustav Lafav e i personaggi avranno tutti una personalità diversa dalla storia vera, ovvero quelle che usiamo noi per le nostre conversazioni su Facebook.

Come annunciato da J.K. Rowling nascerà un nuovo libro sulla saga che non vedrà come protagonista Harry Potter ma le creature magiche di Hogwarts. Cosa ne pensate? Inizierete a fare discussioni anche tra folletti della cornovaglia e il platano picchiatore?

Il libro della Rowling sarà una parodia del nostro Gustav Lafav, come quando noi pubblicammo Jerry Porker e lei ha fatto la parodia chiamandolo Harry Potter. Per quanto riguarda le conversazioni tra i nuovi personaggi non sapremmo dirti, ogni cosa ha il suo tempo.

Siete stati nominati come miglior pagina social ai Macchianera Italian Awards 2014, come avete preso questa candidatura e cosa rappresenta per voi?

Innanzitutto ci riteniamo fortunati ad aver preso la candidatura e non la candida. Ovviamente siamo stati felici della candidatura e speriamo di uscirne da vincitori. Poi se non vinciamo ci andremo lo stesso alla premiazione, ma in questo caso ci porteremo dietro un Kalashnikov ed una mazza da baseball.

Siamo giunti al termine, un saluto per i nostri lettori e per i vostri fan?

Salutiamo tutti voi babbani, che la forza e Gigi D’Alessio siano con voi. Anche se non abbiamo capito bene una cosa, questo Harry Potter di cui parli tanto chi diavolo è?